28 marzo, 2006
Wikipedia: libera nos ab encyclopaedia
Absit iniuria verbis
Quousque tandem abutere patientia nostra?
Recentemente un lettore di Wikipedia, la nota enciclopedia della Rete, ha deciso, adeguandosi ad una prassi con cui sono elaborate le voci del Thesaurus, di completare un lemma, senza modificare i contenuti pregressi, in modo da fornire agli utenti una visione il più possibile esaustiva del tema, allegando inoltre anche una serie di eloquenti ed istruttive foto. Come si può facilmente immaginare, trattandosi di un argomento culturale e non di arida, polverosa, inutile erudizione, la voce è stata, dopo poco più di dodici ore, eliminata in toto. Si sarebbe potuto scrivere un’avvertenza: ad esempio, “Il presente testo non rispecchia la linea editoriale della redazione, quindi è pubblicato, ma non ci si assume nessuna responsabilità per i contenuti del contributo”. Si sarebbe potuto censurare il testo, ma mantenere i collegamenti. No, il lemma è subito finito nell’Indice dei libri proibiti.
E’ evidente: i supervisori, finché ci si limita a disquisire sul catalogo delle navi contenuto nell’Iliade, lasciano tutta la libertà agli utenti iscritti. Quando, invece, si tratta di illustrare un tema suscettibile non solo di attrarre l’interesse dei visitatori, ma di destare le coscienze sopite, di gettare un raggio di luce nelle menti ottenebrate delle persone, ecco che s’incorre nella più sfrontata delle censure. Questa sarebbe l’enciclopedia “libera”? Costoro sarebbero dei redattori? In confronto, Goebbels era uno strenuo difensore della libertà d’espressione! Come osano fregiarsi dell’altisonante locuzione “Enciclopedia libera”? Ipocriti, trastullatevi pure con le vostre ignobili, insipide nozioncine, adatte ai vostri intelletti ottusi, alla vostra vanità da saccenti ignoranti.
Temete forse che si sveli la verità sulle scie chimiche? Temete le rampogne e le bacchettate sulle dita dei potenti? Allora siete degli ignavi, quelli che Dante non giudicava neppure degni dell’Inferno, tanto sono vili, spregevoli, incapaci come sono di schierarsi, di seguire un’idea per quanto distorta. Non sapete poi che la paura è la migliore alleata dell’establishment? La responsabilità della disastrosa situazione in cui versa il mondo è proprio di coloro che, con la loro pusillanimità ed ignominiosa piaggeria, legittimano le prevaricazioni e le innumerevoli menzogne delle classi dirigenti. Tutta codesta masnada di pennivendoli, imbrattacarte, scribacchini, questa moltitudine di adulatori, caudatari e damerini impomatati che fa scempio della lingua italiana, della cultura, del buon senso, della ricostruzione oggettiva dei fatti merita infinito disprezzo. Non era sufficiente che imperversaste impunemente sulle reti televisive per inebetire i telespettatori, non era sufficiente che imperversaste impunemente su quegli scartafacci unti e bisunti definiti quotidiani, non era sufficiente che gracchiaste nelle sale conferenze, in concomitanza con la presentazione del libro scritto dal vostro patrono politico, dovevate pure diffondere le vostre immonde bugie, i vostri stantii e mefitici pregiudizi, le vostre sterili nozioni all’interno della Rete.
La smetteste almeno di tacciare di “complottismo” (neologismo del tutto errato nonché orribile almeno quanto voi farisei) tutte le interpretazioni e le ricostruzioni non allineate, non ortodosse. Abbiate un sussulto di dignità per riconoscere: “Siamo dei vigliacchi”, invece di atteggiarvi a paladini della libertà e della democrazia!
Quale libertà? Quale democrazia? Parole vuote, in bocca a gente dalla testa completamente vuota, anzi acefala.
Quousque tandem abutere patientia nostra?
Recentemente un lettore di Wikipedia, la nota enciclopedia della Rete, ha deciso, adeguandosi ad una prassi con cui sono elaborate le voci del Thesaurus, di completare un lemma, senza modificare i contenuti pregressi, in modo da fornire agli utenti una visione il più possibile esaustiva del tema, allegando inoltre anche una serie di eloquenti ed istruttive foto. Come si può facilmente immaginare, trattandosi di un argomento culturale e non di arida, polverosa, inutile erudizione, la voce è stata, dopo poco più di dodici ore, eliminata in toto. Si sarebbe potuto scrivere un’avvertenza: ad esempio, “Il presente testo non rispecchia la linea editoriale della redazione, quindi è pubblicato, ma non ci si assume nessuna responsabilità per i contenuti del contributo”. Si sarebbe potuto censurare il testo, ma mantenere i collegamenti. No, il lemma è subito finito nell’Indice dei libri proibiti.
E’ evidente: i supervisori, finché ci si limita a disquisire sul catalogo delle navi contenuto nell’Iliade, lasciano tutta la libertà agli utenti iscritti. Quando, invece, si tratta di illustrare un tema suscettibile non solo di attrarre l’interesse dei visitatori, ma di destare le coscienze sopite, di gettare un raggio di luce nelle menti ottenebrate delle persone, ecco che s’incorre nella più sfrontata delle censure. Questa sarebbe l’enciclopedia “libera”? Costoro sarebbero dei redattori? In confronto, Goebbels era uno strenuo difensore della libertà d’espressione! Come osano fregiarsi dell’altisonante locuzione “Enciclopedia libera”? Ipocriti, trastullatevi pure con le vostre ignobili, insipide nozioncine, adatte ai vostri intelletti ottusi, alla vostra vanità da saccenti ignoranti.
Temete forse che si sveli la verità sulle scie chimiche? Temete le rampogne e le bacchettate sulle dita dei potenti? Allora siete degli ignavi, quelli che Dante non giudicava neppure degni dell’Inferno, tanto sono vili, spregevoli, incapaci come sono di schierarsi, di seguire un’idea per quanto distorta. Non sapete poi che la paura è la migliore alleata dell’establishment? La responsabilità della disastrosa situazione in cui versa il mondo è proprio di coloro che, con la loro pusillanimità ed ignominiosa piaggeria, legittimano le prevaricazioni e le innumerevoli menzogne delle classi dirigenti. Tutta codesta masnada di pennivendoli, imbrattacarte, scribacchini, questa moltitudine di adulatori, caudatari e damerini impomatati che fa scempio della lingua italiana, della cultura, del buon senso, della ricostruzione oggettiva dei fatti merita infinito disprezzo. Non era sufficiente che imperversaste impunemente sulle reti televisive per inebetire i telespettatori, non era sufficiente che imperversaste impunemente su quegli scartafacci unti e bisunti definiti quotidiani, non era sufficiente che gracchiaste nelle sale conferenze, in concomitanza con la presentazione del libro scritto dal vostro patrono politico, dovevate pure diffondere le vostre immonde bugie, i vostri stantii e mefitici pregiudizi, le vostre sterili nozioni all’interno della Rete.
La smetteste almeno di tacciare di “complottismo” (neologismo del tutto errato nonché orribile almeno quanto voi farisei) tutte le interpretazioni e le ricostruzioni non allineate, non ortodosse. Abbiate un sussulto di dignità per riconoscere: “Siamo dei vigliacchi”, invece di atteggiarvi a paladini della libertà e della democrazia!
Quale libertà? Quale democrazia? Parole vuote, in bocca a gente dalla testa completamente vuota, anzi acefala.
NOTA BENE: Si tratta, è evidente, di una preview del codice sorgente di Wikipedia, riportata con tutti i limiti tecnici comprensibili, dato che la pagina trattante la voce "Scia Chimica" (ed anche le immagini, seppure esse fossero state ricavate da un video di sessanta minuti di nostra creazione - girato tra il 22 Febbraio ed 7 Marzo 2006, per mezzo di WebCam Sony - come dichiarato durante la fase di upload delle stesse) è stata riportata, solo dopo 12 ore, allo status antecedente al 27 Marzo 2006. Il file PDF attestante le parti di testo aggiunte, è stato realizzato per forza di cose, sfruttando i pochi munuti durante i quali le immagini ed il testo erano ancora sul server di Wikipedia Italia. Per tale motivo, in essa non sono presenti - e non possono esserlo, per meri motivi tecnici, il logo e le voci sulla licenza d'utilizzo del materiale ivi contenuto, così come il layout grafico.
Si chiarisce quindi, se ancora non fosse ben evidente, che tutto il materiale del file PDF, è reso disponibile, così come indica Wikipedia stessa, sotto GNU Free Licence.
A.&R. Marcianò
Fonte: http://zret.blogspot.com/
Una parte del filmato, dal quale sono stati ricavati i fotogrammi pubblicati sulla pagina di Wikipedia, è visionabile cliccando qui.