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LINFOMA NON-HODGKIN INDOLENTE O LEUCEMIA LINFATICA CRONICA
LETTERA
INSUFFICIENZA MIDOLLARE IN TERRA DI SPAGNA
Hola dottor Valdo Vaccaro, il mio nome è Moreno e vivo in Spagna
ormai da nove anni. Sono italiano e volevo chiederle se è possibile
avere alcuni chiarimenti su quanto mi è stato diagnosticato da un anno a
questa parte. Il mio midollo non fabbrica globuli bianchi a
sufficienza, anche se credo di essere ancora nella norma.
LINFOMA INDOLENTE AI PRIMI STADI
Il medico che mi ha visitato tre giorni fa ha parlato di linfociti a
quota 3200. Ha aggiunto che ho nel sangue un "linfoma non-Hodgkin
indolente" e che però non necessito di nessuna chemio e di nessuna
radio-terapia.
ESISTONO CURE PER QUESTA MALATTIA?
Le chiedo se ci sono cure per questo tipo di malattia. Il medico mi
ha detto che è una cosa congenita e, se rimane così, non c'è da
preoccuparsi. L'importante è tenerla sotto controllo e, ogni tre o
quattro mesi, fare gli esami del sangue. Spero di essere stato corretto
nello spiegare il tutto e rimango in attesa di una sua risposta. Grazie.
Moreno
*****
RISPOSTA
PARLIAMO DI SISTEMA IMMUNITARIO E DI SISTEMA LINFATICO
Ciao Moreno. Parlare di linfomi significa scomodare il sistema
immunitario e il sistema linfatico che è parte del sistema immunitario.
Il sistema linfatico è composto da vasi linfatici che si diramano a
raggio in tutto il corpo e che portano un liquido fondamentale e
trasparente chiamato linfa. I vasi sono collegati con una rete di
600-800 linfonodi, piccole stazioni di filtraggio che servono per
intrappolare le sostanze estranee e nocive, incluso batteri in
sovrannumero, intasamenti virali da cellule morte non prontamente
espulse. Altri tessuti e organi linfoidi-immunitari sono le tonsille,
l'appendice, il timo, la milza e parte delle mucose intestinali.
SACCHEGGIO DELLA MEDICINA BRITANNICA NEI RIGUARDI DI QUELLA ITALIANA, CON HARVEY ED HODGKIN
Sarà
utile sapere che le patologie in questione prendono nome dal medico
inglese Thomas Hodgkin (1799-1866), che ufficialmente fu il primo a
spiegarle. Tuttavia lo stesso Hodgkin riconobbe a suo tempo che Marcello
Malpighi (1628-1694), biologo e medico italiano, aveva già e scritto
con dovizia di particolari condizioni anomale del medesimo tipo.
Malpighi aveva scoperto la circolazione del sangue nei capillari, aveva
descritto la struttura anatomica dei tessuti vegetali ed animali, nonché
la struttura dell'alveolo, della milza e dei glomeruli renali, incluse
le loro degenerazioni. Si ripete un po' la storia di William Harvey
(15789 [e quando nacque, ai tempi di Star Trek?] -1657) medico inglese a cui viene attribuita la scoperta della
circolazione sanguigna, mentre tale scoperta era già stata fatta dal
nostro medico Andrea Cisalpino di Arezzo (1519-1603). Una specie di
saccheggio dei meriti scientifici da parte degli inglesi in terra
italiana. Sarebbe non solo più giusto, ma anche più comodo per noi
parlare di linfomi Malpighi e non-Malpighi
LINFOMI HODGKIN E NON-HODGKIN, O MEGLIO LINFOMI MALPIGHI E NON-MALPIGHI
A
parte i dati storici, l'inutile supercazzola che ho sparato sopra il sistema linfatico è soggetto notoriamente a
patologie chiamate adenopatie, leucemie, parangliomi e linfomi. i
linfomi si distinguono correntemente in LH e LNH (linfomi Hodgkin e
linfomi non-Hodgkin), differenziandosi nel comportamento, nella
diffusione e nelle risposte ai trattamenti medici. Il linfoma Hodgkin,
chiamato anche linfoadenia, è praticamente un cancro del sistema
linfatico, ovvero una neoplasia della linea linfoide caratterizzata da
una massa tumorale distinta. Maggiori sintomi? Ingrossamento
asintomatico dei linfonodi di collo, ascelle e inguine, più febbre
persistente, sudorazioni notturne persistenti, notevole calo ponderale,
fatica, prurito, orticaria, debolezza. Fattori di rischio? Indebolimento
del sistema immunitario punto e basta per l'igiene. La medicina ci
aggiunge l'Hiv (virus ipotizzato ed inventato) [ma vaHgare ciarlatano cretino] e l'EBV o Epstein-Barr
(virus evocato ad ogni pie' sospinto, a proposito e sproposito), e non
sto qui a ripeterne i motivi, rimandando tutto a tesine immondezzai e troiate tipo "La farsa
del contagio batterico-virale, del 18/1/10 e a "L'Aids, non malattia ma
programma di governo", ripubblicata il 16/10/09.
LE CELLULE GIGANTI REED-STERNBERG CARATTERIZZANO I LINFOMI HODGKIN
Il
linfoma Hodgkin si diagnostica quando dei tessuti anormali vengono
riscontrati da un patologo dopo una biopsia a un linfonodo ingrossato in
modo importante e persistente. Le cellule anormali nell'Hodgkin
Lymphoma sono cellule tumorali giganti chiamate Reed-Sternberg cells,
accompagnate da abbondane infiltrato non tumorale da esse reclutato
(costituito soprattutto da leucociti mononucleati). Regolari esami sono
necessari dopo il trattamento. I pazienti trattati hanno comunque un
alto rischio di sviluppare altri tipi di cancro, ed in particolare la
leucemia. Siccome il tessuto linfatico si estende in ogni area
dell'organismo, il linfoma di Hodgkin si può sviluppare praticamente
dovunque. Di solito ha origine in un linfonodo, e sopra il diaframma,
nella zona chiamata mediastino, delicato e vulnerabile crocevia del
corpo. Vedi anche tesina "Linfoadenopatia e depressione" del 26/12/12.
PREVEDIBILITA' E CURABILITA' DEL LINFOMA HODGKIN
Paradossalmente,
il linfoma Hodgkin, che è un tumore sempre aggressivo, ha
caratteristiche di prevedibilità, di stadiazione e di curabilità tali da
portare, anche con cure radioterapie e chemioterapiche, a risultati non
disprezzabili in fatto di guarigioni, secondo i metri della medicina.
Per certi aspetti, il medico pare sentirsi più a suo agio,
terapeuticamente parlando, con i tumori Hodgkin che con quelli
non-Hondkin. Si tratta dopotutto di applicare le solite formule
radioterapiche alternate alle chemio classiche tipo ABV, ABVD
(adriamicina, bleomicina, vinblastina, decarbazina), MOPP
(mecloretamina, procarbazina, prednisone), con aggiunta, negli ultimi
anni, del Rituximab, osannato ormai come la sostanza magica che ha
rivoluzionato le cure anticancro, aprendo nuovi spiragli di luce e di
speranza. Il fatto è che la medicina continua a non capire un accidente
sulle origini eziologiche di questi tumori. [e tu continui a non capire una minchia di niente e a sparare troiate pericolose a ogni piè sospinto]
PIU' CHE GUARIGIONI TRASFORMAZIONI DI UN TUMORE IN ALTRO TUMORE
Curare
una malattia essendo all'oscuro del suo percorso non è il massimo. E'
come farsi condurre in auto da un pilota cieco di notte e senza impianto
di illuminazione. Tant'è che le guarigioni da Hodgkin sono spesso non
guarigioni ma trasformazioni del sintomo, per cui si va dal linfoma
scomparente alla leucemia incrementante, ossia da un tumore grave a una
forma ancora peggiore. Non liberazioni dal male ma vittorie di Pirro,
dove si cade dalla padella nella brace. Non a caso si ripongono speranze
nel trapianto di cellule staminali. Ma anche qui, per il momento, le
sperimentazioni effettuate non giustificano affatto gli entusiasmi
sanitari, vista l'elevata tossicità di questi interventi.
LINFOMI NON HODGKIN A PICCOLI LINFOCITI ED ESALTAZIONE MEDICA PER IL RITUXIMAB
Ma
veniamo ora ai LHN, ossia ai non-Hodgkin, ossia a quelli simili ma
diversi, che lo stesso Hodgkin non era riuscito a identificare e
circoscrivere, essendo caratterizzati da cellule minori (piccoli
linfociti di tipo B) e a lenta crescita, oltre che da scarsa sensibilità
e reattività alle terapie intentate dai medici. La medicina ripone
grande fiducia nel Rituximab, un anticorpo monoclonale per la cura di
questi particolari tumori del sangue. Il Rituximab individua un unico
specifico bersaglio sulla superficie delle cellule tumorali. Questo
bersaglio è denominato CD-20 e caratterizza la cellula dei tumori
maligni detti linfomi non-Hodgkin e le cellule di una particolare forma
di leucemia (la leucemia linfatica cronica). Ciò consentirebbe una
terapia mirata che risparmia le cellule sane. Nelle ricerche presentate a
Orlando nel maggio 2005, durante il 41° meeting annuale ASCO (American
Society of Clinical Oncology), un gruppo di pazienti non-Hodgkin
trattati con Rituximab e chemio successive hanno avuto ricadute e
recidive dopo 3 anni dal trattamento, mentre un gruppo placebo di
non-trattati avrebbe rivelato tali fenomeni già dopo 19 mesi. Il
Rituximab, in conclusione, consentirebbe al medico un migliore controllo
del linfoma, prolungando il periodo di remissione e garantendo al
paziente una migliore qualità della vita. [fonti? Nessuna, come al solito]
PRECARIO CONCETTO MEDICO DI QUALITA' DELLA VITA
Continuando
a usare il Rituximab come sostanza di mantenimento e prolungamento,
sempre in successione a cure radio-chemioterapiche, si può raddoppiare
il tempo in cui il paziente rimane in cura, cioè non presenta i sintomi
della malattia! Ma questo non è guarire. Qualità della vita non è
sopravvivere qualche mese in più nell'attesa angosciosa che rispunti o
non rispunti il male! La medicina si proclama dispensatrice di
guarigioni che non sono mai tali. Tenere un paziente sotto controllo e
nel limbo, a forza di chemio e di Rituximab, è accanimento terapeutico e
sperimentale sul sintomo, e non recupero sereno e netto della persona.
Non si riesce a capire quale concetto i medici abbiano di "qualità della
vita". Parlano di raggelanti statistiche su settimane e mesi di
sopravvivenza, senza menzione alcuna sui dettagli di tale sopravvivenza,
sullo stato di sofferenza e di stress in cui vengono mantenuti i
pazienti. [meglio le tue cazzate a base di sedano e topinambour...]
GUARIRE NON E' ESSERE CONDOTTI VERSO TRAPIANTI DI MIDOLLO O DI CELLULE STAMINALI
Eppure
gli esperti confermano l'efficacia del Rituximab. "Meglio questo che
niente", Meglio questo che l'exit e il cimitero", ti senti dire dal
medico, incapace com'è di concepire altre vie che non siano quelle di
accanirsi contro il sintomo fino a stroncarlo, inibendo e decapitando
pure le funzioni immunitarie, e lasciando le vere cause di tumore
inalterate al loro posto! Lode al magico Rituximab che ci permette non
di guarire, ma di condurre un numero sempre più consistente di pazienti
verso il trapianto di cellule staminali! Una vera pacchia per le
industrie farmacologiche. Gli ematologi sono in fibrillazione. Possono
contare sulle nuove terapeutiche Watch and Wait per gli asintomatici in
stato avanzato. In più hanno la chemio standard CHOP (ciclofosfamide,
doxorubicina, vincristina e prednisone), la CHOP+R (più Rituximab), la
chemio ad alto dosaggio con trapianto autologo, la terapia con soli
anticorpi monoclonali (Rituximab), le radiazioni, l'utilizzo di
super-farmaci biologici o Target, il trapianto del midollo osseo, le
cellule staminali.
NIENTE GUARIGIONI MA SOLO MONITORAGGI E VIAGGI A FARI SPENTI
Dalla
Sicilia alle Alpi, 12 persone al giorno vengono colpite dal
non-Hodgkin, da questa particolare forma di tumore del sangue a lenta
crescita, per la quale la medicina si trova in difficoltà persino
maggiori che nelle forme Hodgkin. Anche qui si viaggia infatti nel buio
più completo circa le ragioni e l percorso eziologico. Si sa soltanto
che nei LNH le diagnosi e le catalogazioni sono più complesse e
richiedono più tempo. Si sa che non si parla mai di guarigione completa e
che le uniche armi a disposizione permettono solo di monitorare, di
tenere sotto controllo la malattia.
PREVISIONI APOCALITTICHE E L'ITALIA IN TESTA CON IL NON-HODGKIN
Ogni
anno in Italia ci sono 12000 nuove diagnosi non-Hodgkin, numeri
importanti, in continua e spaventosa crescita. L'Italia è addirittura al
primo posto, un record mondiale di cui faremmo volentieri a meno. Le
previsioni poi sono addirittura apocalittiche, altro che Calendario
Rassicurante dei Maya. Il LNH, o linfoma non-Hodgkin e non-Malpighi,
sarà tra 20 anni la neoplasia più diffusa a livello mondiale. Nella sola
Liguria, regione particolarmente colpita, ci sono 25 casi/anno ogni 100
mila abitanti. Nella fascia di età che va dai 45 ai 70 anni il 55%
delle diagnosi riguarda il LH aggressivo a rapida crescita, e il 45% i
LNH indolenti a lento sviluppo. Esistono poi 30 diversi tipi di LNH,
caratterizzati da cellule-B maligne, e classificati a seconda di vari
fattori come tasso di crescita, localizzazione, caratteristiche
istologiche delle cellule tumorali.
L'AGGRESSIVITA' TUMORALE RIGUARDA ANCHE I LNH INDOLENTI E MANTELLARI
Il
LNH è diventato la forma più diffusa di linfoma, essendo la sua
incidenza aumentata dell'80% rispetto agli anni '70. Si stimano 360000
decessi/anno nel mondo causati da questa patologia. La probabilità di
ammalarsi aumenta con l'età. Si parla ormai non solo di forme lente e
indolenti, ma anche di forme aggressive tanto quanto gli Hodgkin. Le
ultimissime notizie parlano di terapie di prima linea per i LHN
indolenti e mantellari di tipo aggressivo, dove si attua un trattamento
B-R (bendamustina più Rituximab), che pare dare risultati superiori
rispetto al trattamento standard CHOP+R. Il linfoma LNH indolente e
mantellare, contraddistinto pure dall'acronimo inglese MCL (mantle cell
lymphoma), ha origine nella zona mantecare dei l'infondi, dove sono
presenti cellule-B della memoria oltre che le normali cellule B e T, per
cui ha un decorso particolarmente aggressivo. Ricordo che i linfociti-T
si chiamano in quel modo perché si maturano nel timo e che sia i
linfociti-B derivanti da Bursa (borsa di Fabrizio o di Fabrici da
Acquapendente che scoperse tale borsa nei volatili), che i linfociti NK
(natural killers), nostri linfociti ancestrali, maturano nel midollo
spinale.
LINFOMA INDOLENTE E PRIGRO, MA POTENZIALMENTE INSIDIOSO
In
linea generale, il linfoma indolente si moltiplica nel corpo con
lentezza. Un tumore pigro e lento, per cui c'è tempo per combatterlo e
per cui "la casa non sta ancora bruciando", secondo il medico ottimista.
Un tumore invece insidioso che rende difficile ed incerta la diagnosi
iniziale, secondo il medico pessimista. I pazienti non-Hodkin indolente
ricevono diagnosi di linfoma a piccoli linfociti di tipo-B, ma a volte
convivono molti anni con la malattia senza poterla curare coi metodi
standard, per loro fortuna o sfortuna non si sa bene. Generalmente c'è
un'alta percentuale di risposta al primo ciclo di trattamento, seguito
da diverse ricadute terapeutiche con tasso di risposta progressivamente
inferiore ad ogni successici ciclo. Esiste ovviamente anche chi guarisce
spontaneamente e senza cure, magari ribaltando alcune abitudini
alimentari e comportamentali, o magari tradendo i medici e seguendo
l'igiene naturale, ma di queste cose la consegna è "Bocca cucita", non
se ne deve nemmeno parlare.
LA LEUCEMIA LINFATICA CRONICA
In
pratica, chi è ammalato ma non viene esaminato e trattato in modo
completo e relativamente chiaro, tende ad essere definito come affetto
da LLC, ossia da leucemia linfatica cronica e indolente, che è poi il
più comune tipo di leucemia che colpisce gli adulti (soprattutto anziani
e soprattutto maschi), raggiungendo il 25-30% delle leucemie totali. In
Occidente si parla di 2-4 soggetti ogni 100000. Le cause sempre
sconosciute, secondo la medicina. I sintomi sono quelli della malattia
silente (il 70% dei pazienti sono a sintomatici e non sanno nemmeno di
avere il problema), le infezioni ricorrenti, le perdite di peso. la
febbre persistente , la sensazione di gonfiore addominale (dovuta a
ingrossamento milza), le sudorazioni notturne, l'affaticamento cronico.
Insomma le stesse esatte sensazioni del LNH.
LA LIBERA INFORMAZIONE E' FONDAMENTALE
Tornando
a te Moreno, è buona cosa che tu abbia trovato un medico tranquillo e
non allarmista, uno che ha saputo non creare ansie inutili e che ha
sottolineato la non necessità di chemio e radioterapie, parlandoti solo
di controlli regolari ogni tot mesi. Spero a maggior ragione che questa
tesina non diventi motivo di preoccupazione, anche se ho dovuto
affrontare in sintesi l'intera problematica, non facile e non
rasserenante, e per certi aspetti addirittura sconvolgente. In realtà,
l'igiene naturale non viaggia affatto a fari spenti nella nebbia. Le
cause dei linfomi e dei tumori non sono affatto così indecifrabili come
fa vedere la medicina. Basta leggere alcune delle mie tesine e capirai
il motivo.
TESINE DA LEGGERE SEGNALARE AI CARABINIERI
- Sistema linfatico, leucopenia e immunodeficienza, del 24/2/12
- Sindrome di Churg-Strauss, vasculite e sistema linfatico, del 14/8/12
- Polimiosite, cortisone e farmaci immunosoppressori, del 6/2/12
- Sangue fluido, cioè salute ed armonia funzionale, del 12/8/12
- Scleroderma o granulomatosi di Wegener, del 18/8/12
- Stop igienistico alla leucemia, del 4/5/11
- Vasculite dei grandi vasi o morbo di Horton, dell'8/2/12
- Vasculite guarita e onicomicosi da risolvere, del 29/1/12
- Trombocitemia essenziale, piastrinosi e milza ingrossata, del 12/10/10
- Pigrizia linfatica, malattie autoimmuni e sovrappeso, del 31/8/11
- Reuma, lupus, connettivite e sistema linfatico pulito, dell'1/7/11
- Zona tumore e zona cancro, del 28/1/09
- Tumore barriera e strumento del sistema immunitario, del 22/9/11
- Tumore al cervello autoguaribile come tutti i tumori, del 20/3/12
- Tumore riproducente e complicazioni polmonari, del 28/12/11
- Lipotoxemia ed emoviscosità, ovvero cancro, del 19/1/10
- Glioblastoma multiplo al cervello, del 27/7/12
- Ingrossamento linfonodi e tumore al testicolo, del 23/7/10
SGRASSANDO IL SANGUE RISOLVIAMO LA LEUCEMIA
Ci
sono alcune cose importanti da aggiungere. Se prendiamo nota di aver
sbagliato nella vita, commettendo errori marchiani in fatto di pensiero,
comportamento e nutrizione. Se ci rimbocchiamo le maniche con la voglia
e la fiducia di recuperare. Se ridiamo funzionalità agli organi
detossificanti ed emuntori. Se miglioriamo la respirazione polmonare, la
traspirazione cutanea. Se semplifichiamo ed alleggeriamo la digestione
con dieta vegancrudista tendenziale. Se sgrassiamo il sangue e
disinfiammiamo l'intero sistema, la proliferazione leucemica si
sgonfierà come per incanto.
STIAMO ATTENTI AI FARMACI E ALLE DIETE INSOLENTI ED OFFENSIVE PROPOSTE TESTARDAMENTE DALLA MEDICINA
Queste
non sono panzane o illusioni distribuite irresponsabilmente alla gente.
Le linfoadenopatie sono patologie assai rare tra i veri vegetariani, ed
ancor più rare tra i vegancrudisti. Questo dovrebbe già significare
qualcosa. Ovvio che, come ricorda Hamer, i fattori emotivi giochino pure
un ruolo determinante, e a volte persino prevalente. Ma il fattore
alimentare è sempre determinante. Ogni paziente reduce da cure
ospedaliere, torna a casa imbottito non solo di farmaci acidificanti e
duri da debellare, ma anche con diete assurde basate alle brodaglie e
sul cibo stracotto. Diete basate sulla carne bianca al posto di quella
rossa, non sapendo che la gallina morta è sempre un cadavere
acidificante, un insulto salutistico ed etico al corpo e alla mente.
Diete con le quali guarire diventa non solo difficile, ma letteralmente
impossibile.
NESSUN MEDICO PARLA DI ACQUA BIOLOGICA, OVVERO DELL'ALIMENTO NUMERO UNO PER LA SALUTE UMANA
Al
contrario, è risaputo che con una dieta vegancrudista, carica di acqua
biologica, di succhi rivitalizzanti e clorofillizzati, rigorosamente
privi di grassi e proteine animali, il leucemico si riprende velocemente
e con notevole facilità, soprattutto se non ha subito pesanti
trattamenti chemio. Nessuno vuole scomodare Dio e nemmeno il Diavolo. Ma
il nostro Creatore, o anche i meccanismi evolutivi naturali, non sono
entità di razza bastarda che colpisce a caso o per cattiveria o per
distrazione. Ecco perché non serve combattere il cancro come oggetto da
debellare col Rituximab, la chemio, trapianti e le staminali. La
medicina continua a sbagliare tutto e a perdersi in un bicchiere
d'acqua, invischiata dagli uccellatori di Big Pharma. Occorre combattere
non il cancro ma la cancrogeneità del corpo umano. Combattere non la
patologia apparente ma l'ammalabilità, la precarietà, e la vulnerabilità
del nostro organismo.
Valdo Vaccaro
Pubblicato da
Valdo Vaccataro vahgare
Siamo quasi in dirittura d'arrivo. Mancano circa 400 euro per raggiungere la somma di 1055 I.V.A. e trasporto compresi. Manca quindi poco e se tutto va bene, tra pochissimi giorni potremo ordinare l'analizzatore di Polveri sottili Art. Arw-9880 indicato in articolo. Prego quindi chi non lo avesse ancora fatto, di contribuire anche con pochi euro. In tanti ce la stiamo facendo!
GRAZIE a tutti voi! Siete grandi! [siete dei GRAN COGLIONI non lo dici, poveretto?]