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Quella pestilenza in più
NB: la stesura di questo articolo mi è stata suggerita dalla lettura di un articolo pubblicato su di un sito cattolico che tratta delle sacre scritture e che reputo davvero interessante.
Nei precedenti articoli sui vangeli abbiamo già visto che nel vangelo di Luca si trovano spesso delle aggiunte che non si trovano negli altri due vangeli sinottici (Marco e Matteo), aggiunte che a volte si rivelano in palese contraddizione con quanto scritto negli altri vangeli.
In questo breve articolo si discute della descrizione della “fine dei
tempi” secondo i tre testi succitati e dell’ennesima aggiunta
dell’evangelo di Luca che potrebbe corrispondere ancora una ad una
voluta interpolazione.
Se infatti nel valngeli di Matteo e Marco si legge che ci saranno
guerre, carestie e terremoti, in quello di Luca viene aggiunto un
particolare nuovo, le pestilenze (vedi in appendice i tre passi dei
vangeli).
Perché questa aggiunta? Nel tentativo di fornire una risposta ricordiamo
che i vangeli sinottici sono stati redatti, per quanto ne sappiamo, in
una forma (quasi) definitiva verso la fine del primo secolo d.C., ovvero
in un periodo successivo alla grande rivolta antiromana che ha portato
alla distruzione del tempio di Gerusalemme ed alla dispersione degli
ebrei: la diaspora del 70 d.C.
Particolare questo importantissimo giacchè qualcuno ha supposto che le
parole profetiche di Gesù (che predice anche la distruzione del tempio
di Gerusalemme) si potessero riferire a tale episodio storico, nel corso
del quale appunto, si verificò un’epidemia di peste.
Un’attenta analisi delle profezie evangeliche mostra però che esse si
riferiscono ad un periodo futuro in cui non solo Gerusalemme soccomberà
di fronte ai suoi nemici, ma ci saranno terremoti e carestie in vari
luoghi, ci sarà una situazione di guerra diffusa in cui molti popoli
della terra lotteranno gli uni contro gli altri (e non un semplice
conflitto locale tra l’impero di Roma e gli Ebrei in rivolta), si
vedranno grandi segni nel cielo ed infine arriverà un intervento
sovrannaturale che porterà la pace su questo mondo (non prima
dell’avvento di una grande tribolazione).
Le profezie evangeliche per altro si ricollegano direttamente alle
analoghe profezie che si ritrovano nel vecchio testamento
(particolarmente nei libri dei profeti) e nei libri di Enoch. In tutte
queste visioni profetiche, in linea di massima coerenti tra di loro,
viene mostrato un futuro nel quale Israele viene aggredito dai popoli
confinanti e sta per soccombere, quando alla fine mano di Dio ricaccia
indietro gli invasori e assicura al mondo una nuova epoca di pace. Non è
quindi possibile considerare gli eventi del 70 d.C. come l’attuazione
delle profezie vetero o neotestamentarie.
Eppure quell’aggiunta presente nel vangelo di Luca (il riferimento alle
pestilenze) sembra un escamotage per lasciare intendere al lettore che
la profezia di Gesù si sia adempiuta nel ’70 d.C. quando appunto si
verificò una epidemia di peste. Ovviamente è difficile se non
impossibile capire se tale aggiunta sia stata inserita sin dalla prima
stesura del vangelo o se sia stata inserita successivamente, magari da
una persona differente dall'estensore originale.
Senza volere invalidare l’esatta previsione (in linea di massima) delle
profezie neo-testamentarie (che purtroppo sembra stiano avverandosi
proprio in questi tempi in cui i terremoti di grandi intensità sono all’ordine del giorno, il medio-oriente sta diventando una polveriera pronta ad incendiarsi, e le carestie vengo accuratamente preparate dalla siccità e dall’avvelenamento dell’ecosistema) è chiaro che l’aggiunta di Luca potrebbe rispondere alle stesse finalità per le quali la profezia di Michea nel vangelo di Matteo è stata interpretata in una maniera del tutto soggettiva e poco aderente al testo originale.
Ed è forte il sospetto che, a partire da una più antica fonte originaria, tre diverse persone stesero un proprio personale resoconto della vita di Gesù. Non sappiamo poi quante altre mani abbiano successivamente “aggoiustato” ulteriormente quei testi, ma sta di fatto che l’analisi fin qui eseguita (vedi gli articoli precedenti, primo , secondo e terzo) indicano la presenza di tagli, inserzioni, modifiche, utili a de-giudeizzare la figura di Gesù, e a far assomigliare sempre più il nascente cristianesimo alle altre religioni misteriche ellenizzanti.
Matteo - capitolo 24
[4]Gesù rispose: «Guardate che nessuno vi inganni; [5]molti verranno nel
mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno.
[6]Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di
non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora
la fine. [7]Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi
saranno carestie e terremoti in vari luoghi; [8]ma tutto questo è solo
l'inizio dei dolori.
Marco - capitolo 13
[5]Gesù si mise a dire loro: «Guardate che nessuno v'inganni! [6]Molti
verranno in mio nome, dicendo: "Sono io", e inganneranno molti. [7]E
quando sentirete parlare di guerre, non allarmatevi; bisogna infatti che
ciò avvenga, ma non sarà ancora la fine. [8]Si leverà infatti nazione
contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti sulla terra e
vi saranno carestie. Questo sarà il principio dei dolori.
Luca - capitolo 21
[10]Poi disse loro: «Si solleverà popolo contro popolo e regno contro
regno, [11]e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e
pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal
cielo.
Esaurite le c.....e sullo zolfo ora è tornato alla fuffo-esegesi biblica...
ReplyDeleteToccatina apotropaica alle gonadi... :D
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