PREMESSA
Roma, 2001
Nel 2000 lavoravo a Roma in qualità di redattore della rivista
“Stargate”, dove pubblicai una serie di articoli inerenti le mie
ricerche sulle apparizioni di Fatima e il famoso Terzo Segreto, i vari
misteri coinvolgenti il Vaticano nonché le possibili implicazioni aliene
delle stesse apparizione portoghesi avvenute nel 1917. In seguito alla
pubblicazione iniziai a ricevere una serie di e-mail da un personaggio
che si definiva un “insider” del Vaticano, il quale fu spinto a
contattarmi (anche se in maniera anonima sporadicamente lo aveva gia
fatto in precedenza) perché attratto proprio dalle mie ricerche inerenti
l’inchiesta sulle apparizioni di Fatima, e non solo.
Dalle lettere, inviatemi da questo personaggio, emergeva che il
Vaticano annoverava una struttura d’intelligence, chiamata dal mio
interlocutore Servizio Informazioni del Vaticano (in breve SIV). Nelle
mail erano contenute delle informazioni interessanti, ed in una di esse
mi fu preannunciato che molto presto avrei ricevuto del materiale tra
cui un video, fattomi recapitare in seguito per posta, inerente
l’osservazione del presunto decimo pianeta in avvicinamento al sistema
solare.
La ripresa sarebbe stata effettuata da una sonda spaziale inviata
nello spazio remoto, facente parte di un programma spaziale avviato nei
primi anni ‘90, denominato “Sìloe”. Da tali indicazioni e non solo, ho
capito che lo scrivente era a conoscenza d'informazioni di gran lunga
più dettagliate di quelle rilasciatemi per iscritto. Per un anno circa
vi furono contatti informali via e-mail e per posta, nei quali mi rivelò
di essere un Gesuita membro del SIV e di lavorare a Roma presso alcune
strutture della Santa Sede, cosa che in seguito verificai essere vera,
informandomi a sua insaputa. In seguito e con una certa difficoltà
riuscì ad avere un primo incontro fisico in un luogo pubblico della
capitale, dove iniziò a rivelarmi alcune informazioni.
L’incontro, avvenuto nel 2001, fu voluto fortemente da me, in quanto
“conditio sine qua non” per il proseguimento dei nostri contatti, dato
che fino ad allora il mio atteggiamento, nonostante il videotape, fu
contraddistinto da un ovvio scetticismo e diffidenza nei suoi confronti.
Fu in quella occasione che i miei dubbi si dissiparono, quando mi
mostrò le sue credenziali, alcune delle quali corrispondevano in buona
parte con quanto da me precedentemente appurato. Inoltre mi rivelò di
usufruire di un’autorizzazione alla supervisione denominata ‘Secretum
Omega’, che è la più alta categoria di classificazione di segretezza in
Vaticano equivalente al 'Cosmic Top Secret' della Nato.
Il dialogo si svolse sottoforma di continue domande e risposte, in
quanto durante l’ultima comunicazione era stato concordato che avrei
posto delle domande ben precise. Difatti avvenuto l’incontro il Gesuita
ribadì tale impostazione del dialogo anche se, nonostante il mio
desiderio di porre svariate domande e il poco tempo a disposizione,
alcune sue risposte hanno ovviamente stravolto l’impostazione originaria
di alcuni quesiti. Tuttavia la conversazione che segue anche se
costituisce la summa di quanto rivelatomi non è del tutto completa, in
quanto alcune informazioni e dettagli aggiuntivi, ricevuti sia in
precedenza che in seguito all’incontro, ho preferito non rivelarli,
almeno per il momento.
[Barbato] Come è entrato a far parte del S.I.V.?
[Gesuita] Il S.I.V. annovera elementi provenienti da diverse realtà,
tutte strettamente connesse alla Chiesa e composte soprattutto, almeno
nella parte dirigenziale, da sacerdoti in maggioranza aderenti
all’ordine dei Gesuiti, monaci Benedettini e Religiose; in tutto poco
più di un centinaio di elementi. Possono sembrare pochi ma non è così se
si considera che in ogni parte del mondo dove c’è un sacerdote o una
suora c’è una potenziale fonte d’informazioni preziose. Altri elementi
sono stati, e tutt’oggi, sono seguiti in ambienti ed istituzioni a
carattere laico interne alla Chiesa come ad esempio: associazioni a
carattere umanitario, schieramenti politici vicino alla Santa Sede,
movimenti cattolici giovanili, ecc. Il mio iter è stato molto simile a
questo. In sintesi gli elementi come me sono stati segretamente seguiti,
indirizzati e formati secondo determinati criteri noti in certi
ambienti. Ognuno di noi oggi si rende conto di aver avuto in passato un
suo “angelo custode” nonché mentore, successivamente.
[B] Potrebbe fornirmi maggiori elementi sul S.I.V.? Perché è stato creato, da quanto tempo opera...
[G] La struttura è top secret ma per ora posso dirle che è
organizzata in maniera analoga alle altre strutture d’intelligence come
CIA, MI6 l’ex KGB ecc. Non ha una sede ufficiale fissa ma sceglie di
volta in volta un sito dove riunirsi, in strutture però sempre sotto la
giurisdizione della Città del Vaticano. Da un punto di vista cronologico
la scintilla che ha innescato l’avvio di tale organizzazione scaturisce
da un evento avvenuto nella prima metà degli anni ‘50 negli Stati
Uniti, per l’esattezza nel Febbraio del 1954. L’evento in questione fu
l’incontro di una delegazione aliena avvenuto in California nella base
di Muroc Airfield (divenuta poi la sede della base aerea di Edwards) con
il presidente Dwight Eisenhower e a cui presenziò l’allora Vescovo di
Los Angeles James Francis McIntyre.
L’incontro venne opportunamente filmato dai militari con tre
cineprese 16mm, dislocate in vari punti, caricate con pellicola a colori
e motore con caricamento a molla; quest’ultima soluzione piuttosto
scomoda, perché costringeva ogni operatore a cambiare bobina ogni 3
minuti circa di ripresa, fu necessaria in quanto in presenza degli
alieni e delle loro astronavi i motori elettrici delle cineprese più
grandi non riuscivano a funzionare. Furono girati in tutto sette rulli
da trenta metri, per un totale di circa venti minuti di ripresa.
Al termine dell’incontro ogni membro della delegazione terrestre
giurò solennemente di non rivelare a nessuno quanto visto e sentito
degli alieni. Non mi chieda che fine ha fatto il film perché credo che
conosca già la risposta. Comunque, nei giorni a seguire McIntyre,
probabilmente contrariato per aver prestato un giuramento che in
coscienza riteneva iniquo, partì di gran fretta per Roma al fine di
incontrare il Santo Padre Pio XII per riferirgli dell’incredibile
evento. Ma il Vescovo McIntyre per poter giungere in Italia doveva
effettuare uno scalo prima a New York per poi ripartire alla volta di
Roma, il tutto con l’ausilio di un aereo privato. Il velivolo decollato
in un primo momento da Los Angeles dopo circa un’ora e mezzo di volo a
causa d’improvvisi problemi tecnici fu costretto ad atterrare nel cuore
della notte su una pista dell’aeroporto “Skyhaven” sito a Las Vegas.
Durante il periodo necessario alla riparazione dell’aereo, circa un’ora e
mezzo, salì sull’aereo un personaggio che chiese di conferire con il
Vescovo.
L’uomo che mostrò credenziali militari delle forze armate USA ,era un
colonnello dell’USAF, fu ricevuto da McIntyre. La conversazione durò
circa venti minuti durante i quali quest’uomo diffidò il Vescovo dal
riportare con esattezza tutta la vicenda a cui aveva assistito, in
quanto l’intera questione aliena era già oggetto di studio e controllo
da alcuni anni e che doveva essere d’esclusivo appannaggio dell’USAF. Il
militare sottolineò che il Presidente aveva chiesto solo un parere di
carattere spirituale e soprattutto di discernimento in quella situazione
assai anomala e che il giuramento non si riferiva soltanto ad una
possibile divulgazione di un tale evento al mondo intero ma che si
estendeva anche al Santo Padre. Non ultimo il problema delle
infiltrazioni di spie sovietiche all’interno dello stesso Vaticano. Il
Vescovo rispose che era suo preciso dovere riferire al Papa di tale
incredibile evento. Oggi si è propensi a pensare che quel guasto fu
voluto preventivamente per dar luogo a quest’incontro, organizzato da
alcuni militari probabilmente all’insaputa dello stesso Eisenhower.
Prima di congedarsi il militare disse al Vescovo che la scelta di
riportare quella notizia a Roma avrebbe creato seri problemi e a lui
personalmente sarebbe potuto costare molto. Tra l’altro, quanto di
quell’incontro con gli alieni fosse stato predetto in qualche messaggio
di carattere divino non c’è dato sapere.
Due giorni dopo il Pontefice Pio XII ricevette il Vescovo McIntyre.
Dopo aver meditato molto sulle implicazioni che avrebbe potuto avere un
rapporto esclusivamente militare con gli alieni, il Papa decise di
istituire un servizio d’informazioni segreto con una denominazione sulla
falsa riga del servizio d’informazioni militare fascista, il SIV
appunto, che avrebbe dovuto raccogliere tutte le informazioni possibili
sulle attività delle entità aliene e sulle informazioni che su di esse
avrebbero raccolto gli americani. Era di fondamentale importanza tenere
aperto il canale di comunicazione con il presidente Eisenhower. Il SIV
sostanzialmente venne costituito per acquisire e gestire tutte quelle
informazioni riservatissime che riguardavano soprattutto la tematica
extraterrestre coordinandosi con le altre strutture d’intelligence di
altri paesi. La neonata struttura si proponeva fondamentalmente di
gestire gli aspetti dal punto di vista morale, filosofico, etico e
religioso.
[B] Cos’è che ha fatto
pensare a Pio XII che i militari americani avrebbero condiviso
informazioni così delicate con il Vaticano? Come la mettiamo con il
militare incontrato all’aeroporto di Las Vegas?
[G] Vede, essere convocati dal presidente degli USA nel cuore della
notte per un aiuto ed un supporto spirituale in una situazione che
potremmo definire unica nella storia dell’uomo moderno, credo sia solo
segno di stima e fiducia. A conferma di ciò le dico che una volta
tornato negli Stati Uniti McIntyre e l’Arcivescovo di Detroit Edward
Mooney in un secondo momento, furono i principali coordinatori delle
operazioni di passaggio delle informazioni al Vaticano. Gli eventi però
presero una piega inaspettata in quanto lo stesso McIntyre ed altri
esponenti del SIV iniziarono ad avere degli incontri diretti, in assenza
e all’insaputa dei militari, con una razza aliena di tipo nordico,
apparentemente positiva, proveniente dalle Pleiadi; questi alieni misero
in guardia dagli esseri che erano stati incontrati in precedenza dagli
americani nel deserto della California. Questi incontri con esponenti
del SIV si verificarono più volte negli USA e due volte anche
all’interno dei Giardini Vaticani presso la Pontificia Accademia delle
Scienze, alla presenza dello stesso Papa Pio XII.
[B] Allora, quello che
asserì Padre Pio da Pietralcina sull’esistenza d’esseri viventi in altri
mondi che non avevano peccato e che per tale motivo hanno raggiunto un
grado evolutivo elevatissimo, è vero?
[G] Certamente, ma questi esseri a cui adesso si riferisce vivono su
un piano dimensionale, se così si può dire, diverso pur non essendo
angeli nel vero senso della parola, mentre gli alieni nordici di cui ho
parlato sono esseri in carne e ossa, che seppure molto evoluti da un
punto di vista tecnologico e spirituale hanno la loro corporeità. Queste
creature asserirono di aver scoperto nella Chiesa Cattolica, o più
precisamente nel messaggio Cristico, la presenza autentica di Dio e si
dichiararono disponibili alla collaborazione per il bene dell’umanità.
Fu proprio questa affermazione da parte di questi esseri che convinse
Pio XII a collaborare con loro, considerandoli addirittura autentici
convertiti alla fede cristiana. Probabilmente il Pontefice pensò che la
Chiesa Universale doveva cominciare ad estendere il suo messaggio anche
ad esseri provenienti da altri mondi.
Comunque sia, questi alieni negli anni a seguire furono d’aiuto
determinante per la Chiesa di Roma nel portare avanti specifici compiti
nel mondo. In particolare intervennero in determinate situazioni di
carattere politico e sociale di portata mondiale (su questo punto invito
a rileggere quanto scritto a suo tempo dal console Alberto Perego in
alcuni dei suoi libri, NdA). In seguito anche Papa Giovanni XXIII
beneficiò dell’appoggio di questi esseri che avevano sposato la causa
Cristiana ma preferì rendere sempre comunque il merito a più vaghi
“interventi angelici”. Papa Giovanni aveva ereditato, se così si può
dire, un accordo di collaborazione tra la Santa Sede e gli alieni
positivi di razza nordica stipulato con il predecessore. La cosa andò
avanti per tutta la durata del pontificato di Roncalli il quale però
aveva più volte espresso ai vertici del SIV il suo disappunto per
l’estrema fiducia che si stava riponendo in quelle creature, tanto che
oggi si è portati a pensare che uno dei motivi che diede il via al
Concilio Ecumenico Vaticano II sia stata proprio la necessità di fare un
primo e concreto passo verso il rinnovamento della Chiesa, anche in
vista di un possibile ed imminente “contatto”.
[B] In riferimento a
questi interventi o ‘mediazioni celesti’, possiamo includere anche il
presunto incontro avvenuto nel 1963 tra il contattista americano George
Adamski e il Papa?
[G] Ci stavo proprio arrivando. Adamski incontrò realmente il Papa.
Si recò a San Pietro una volta soltanto per incontrare l’allora
Pontefice il quale aveva già deciso che la Chiesa non doveva più
intrattenere rapporti diretti e collaborazioni con gli alieni, seppur
positivi. Giovanni XXIII riteneva inoltre inaccettabile che una simile
relazione fosse rivelata al popolo cristiano. Il compito affidato dagli
alieni ad Adamski fu quello di tentare un estremo ed ultimo accordo con
il Pontefice ormai morente. Egli fu un messaggero per conto degli stessi
esseri che incontrarono Pio XII. Queste entità incaricarono lo stesso
Adamski di consegnare al Papa un dono; quest’ultimo, che conteneva una
sostanza liquida che avrebbe fatto sparire in pochi giorni l’eteroplasia
gastrica da cui era affetto, peggiorata in quelle ultime ore da una
peritonite acuta. Il Papa non bevve quella sostanza; disse in punto di
morte guardando il Crocefisso; “Quelle braccia allargate del Cristo sono
state il programma del mio pontificato.
Un pontificato umile e modesto quanto volete, ma di cui mi sono
assunto tutte le responsabilità. Sono contento di quello che ho fatto e
di come l’ho fatto....”. Tuttavia questo gesto da parte degli alieni
fece concludere al Papa, con quel poco di lucidità ed energie che gli
erano rimasti, che questi “fratelli del cosmo” avrebbero potuto condurre
un’attività sicuramente positiva e benevola verso l’umanità ma che
avrebbero dovuto operare autonomamente e distintamente alla Chiesa e, in
generale, dall’operato dell’uomo che, con la preghiera, agisce secondo
la Legge di Dio e, in particolare, sotto l’azione dello Spirito Santo.
Con il tentativo di Adamski terminò il rapporto diretto tra queste
creature ed il Papa stesso e i suoi successori, i quali fidandosi
dell’illuminazione di Giovanni XXIII stabilirono che non era più
opportuno avere rapporti diretti. Successivamente in un manoscritto
riservato di Papa Roncalli per il suo successore, con allegato un
dossier riservato sul S.I.V., il Pontefice menzionò un passo del Vangelo
che chiudeva e spiegava chiaramente l’atteggiamento della Chiesa nei
confronti degli esseri positivi provenienti da altri mondi:
Dal Vangelo secondo Marco ( 9, 38 e seg)
In quel tempo, Giovanni rispose a Gesù dicendo: “Maestro, abbiamo
visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato,
perché non era dei nostri”. Ma Gesù disse: “Non glielo proibite, perché
non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa
parlare male di me. Chi non è contro di noi è per noi. Chiunque vi darà
da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, vi
dico in verità che non perderà la sua ricompensa”.
Il senso, in estrema sintesi, è che la presunta attività positiva di
questi alieni, che avevano aderito al messaggio cristico, non doveva
essere ostacolata, ma “benedetta”, doveva essere però un’attività
disgiunta e parallela a quella della Chiesa. Gli alieni di conseguenza
erano da considerarsi alla stregua dello straniero che guarì nel nome di
Cristo, e questi non gli impedì di farlo. In tal senso andrebbe
inserito il discorso che il neo Pontefice, insediatosi al defunto Pio
XII, fece il 5 Aprile 1961 quando rivolgendosi alla folla riunitasi in
Piazza San Pietro per l’udienza generale disse: “alcune voci che prima
ci erano ignote. Ma si tratta sempre di voci che dal cielo scendono
sulla Terra, voci che hanno il riflesso dell’onnipotenza del Padre
Celeste”.
[B] Parliamo dei suoi incarichi in seno al SIV.
[G] I miei incarichi erano di carattere puramente tecnico, i più
importanti erano ad esempio ricevere informazioni segretissime
provenienti da un radiotelescopio del Vaticano situato in Alaska e
girarle ai rispettivi destinatari…
[B] Un attimo solo, ma
di quale radiotelescopio sta parlando? Non sapevo che il Vaticano
possedesse una struttura del genere in tale area geografica.
[G] Il Vaticano possiede e gestisce un radiotelescopio avanzatissimo,
che adotta sistemi e tecnologie all’avanguardia, gestito solamente da
personale appartenente all’ordine dei gesuiti e che è ubicato
all’interno di un impianto industriale per il recupero del petrolio,
apparentemente dimesso, sito nello stato americano dell’Alaska. Il
complesso è mimetizzato perché ufficialmente le attività che vi si
svolgono non sono le stesse della struttura del VATT in Arizona e sono
coperte dal massimo segreto.
[B] Quando è stato
costruito tale apparato e soprattutto con quali finalità visto che il
Vaticano annovera già altri siti astronomici in varie parti del mondo?
[G] Quello che posso dire è che è stato costruito nel 1990 con lo
scopo di studiare i corpi celesti ‘anomali’ in avvicinamento alla terra,
analogamente a quanto fatto per esempio dalla CIA, che tra i tanti suoi
‘occhi segreti’ annovera il telescopio gemello di Hubble, SkyHole 12.
Inoltre il SIV fu avvisato durante gli incontri con Pio XII
dell’avvicinamento di un corpo celeste al sistema solare ospitante una
razza aliena evoluta e molto bellicosa. Seppi ben presto che il
materiale che dovevo ricevere qui a Roma ed elaborare al computer era
molto interessante e segretissimo.
Fu durante l’elaborazione di alcuni dati e informazioni provenienti
da questo radiotelescopio che una sonda inviata nello spazio remoto,
inserita all’interno di un programma di esplorazione spaziale avviato
nei primi anni ‘90 denominato SILOE, aveva fotografato un pianeta di
dimensioni enormi in avvicinamento al sistema solare. I dati furono
ricevuti in Alaska nel mese di ottobre del 1995. Qui cominciarono i miei
problemi. Scoprii che non dovevo decrittare io i dati provenienti da
quella sessione di trasmissione e si creò una situazione pericolosa. Fu
allora che il mio referente mi rivelò che all’interno del Vaticano erano
conviventi due fazioni che si contendevano la gestione di un tipo di
informazioni con un livello di segretezza di gran lunga superiore al TOP
SECRET.
[B] Potrebbe fornirmi ulteriori dettagli sul programma spaziale SILOE? Chi ha progettato la sonda, da dove è stata lanciata…
[G] La sonda denominata “Siloe” prende il nome proprio dall’omonimo
programma di esplorazione spaziale avviato nei primi anni ‘90. Inoltre
posso aggiungere che il programma Siloe è a sua volta inserito in un
altro e più vasto programma, denominato Kerigma. (Sulla natura di
quest’ultimo e degli altri sottoprogrammi che lo compongono non mi e
stato rivelato nulla, NdA). Per ora posso solo dirle che la sonda è
stata assemblata presso l’Area 51, disponeva di un motore a impulsi
elettromagnetici e, una volta completata, fu collocata in orbita da un
velivolo del tipo Aurora. La sonda non disponeva di calcoli e
preindicazioni sulla traiettoria e ubicazione precise di Nibiru, per cui
il suo scopo era di approssimarsi al pianeta correggendo la rotta il
più possibile per poi riavvicinarsi al Sistema Solare ad una distanza
tale da poter trasmettere dati e immagini al radiotelescopio segreto
posizionato in Alaska. La sonda venne lanciata una volta ultimato il
radiotelescopio ed effettuò la trasmissione delle riprese nel 1995.
[B] Quanto da lei
affermato mi spinge a rammentare alcune delle teorie formulate dal
ricercatore Zecharia Sitchin in merito al noto 12° pianeta e di un suo
futuro ritorno. Conosce tali studi?
[G] Si, almeno negli aspetti principali; ciò che posso dirle di
sicuro è che il S.I.V. in collaborazione con la Lockheed Martin inviò
quella sonda che realizzò le immagini da me elaborate. Si tratta di un
corpo celeste molto grande che nel giro di tre anni al massimo, a
partire dal 2001, farà “sentire” la sua presenza all’interno del sistema
solare.
[B] In che modo ha avuto accesso a simili informazioni?
[G] Attualmente usufruisco di un’autorizzazione alla supervisione
denominata ‘Secretum Omega’. Questa è la più alta classificazione di
segretezza in Vaticano, equivalente al 'Cosmic Top Secret' della Nato.
Esso è suddiviso in tre livelli d’informazione: dal meno dettagliato
Secretum Omega livello III al Secretum Omega livello I che è il più
completo. Il mio compito attualmente è di formare nuovi elementi del
S.I.V. e di avviarli all’uso dei sistemi di comunicazione propri di tale
organismo.
[B] In Italia le informazioni raccolte dal radiotelescopio in Alaska come giungono?
[G] In Italia esistono impianti radio e antenne unitamente a due
satelliti geostazionari sopra l’Italia stessa di una compagnia di
telecomunicazioni americana, la Sprint International, che ha parabole
nel nord e nell’estremo sud dell’Italia. Tale compagnia ha un contratto
speciale con il SIV e su un canale riservato invia e riceve dati cifrati
con un algoritmo di crittografia riservato e personalizzato, in uso dal
1994. Prima il SIV usava un sistema di crittografia ideato da una
società svizzera che in seguito fu abbandonato, perché uno dei membri di
questa società lo rivendette clandestinamente agli israeliani. Altre
informazioni di carattere tecnico per ora non posso fornirle.
[B] Vorrei porle una
domanda su un noto religioso italiano legato alla Chiesa, mi riferisco a
Monsignor Balducci che ha pubblicamente rilasciato determinate
affermazioni sulla tematica extraterrestre. Balducci per caso opera in
accordo con il S.I.V.? È a conoscenza della sua esistenza?
[G] Sicuramente Padre Balducci ha condotto i suoi studi e le sue
ricerche in maniera totalmente autonoma senza seguire alcun tipo di
programma stabilito in precedenza. Nelle sue ricerche non è mai stato
ostacolato, anzi in qualche circostanza è stato in un certo modo
incoraggiato.
[B] Un attimo solo, mi è
sembrato di aver capito dalle sue parole che esisterebbe un programma
di divulgazione. È, forse, per tale ragione che ha deciso d’incontrami e
rivelarmi tali informazioni?
[G] Siamo -schegge impazzite- secondo il sistema, ma consapevoli che
certi eventi che stanno per verificarsi coinvolgeranno tutti gli esseri
viventi del pianeta, nessuno escluso. L’umanità intera in questa attuale
fase storica sta vivendo un periodo molto particolare e strettamente
collegato ad alcuni eventi ‘chiave’ contenuti nel libro dell’Apocalisse.
Il genere umano deve affidarsi completamente al messaggio di salvezza e
di redenzione di Cristo, quello che San Paolo ha definito il Kerigma,
quello che Giovanni Paolo II cerca di portare in tutte le nazioni del
mondo. Crede che il Papa non sappia quanto siano vicini certi
avvenimenti?
[B] Ma di tutte queste
informazioni l’attuale Pontefice quanto conosce, alla luce anche delle
accorate dichiarazioni rilasciate da un anno a questa parte?
[G] All’interno del Vaticano esistono due correnti in
contrapposizione; una è fautrice di questo programma di informazione ed è
difesa anima e corpo da Wojtila, l’altra è tutta protesa ad ostacolarlo
con ogni mezzo, a tal punto che alcuni elementi di questa fazione fanno
parte anche di gruppi di potere occulti che, per fare un esempio,
controllano il mercato petrolifero mondiale che attualmente sta
incidendo sulle varie economie internazionali, con l’unico obiettivo di
schiacciare ogni iniziativa legata alla diffusione d’energie pulite
alternative. Gruppi come quello a cui si può ricondurre la vicenda del
famoso e controverso caso ufologico 'Guardian' che lei conosce,
drammaticamente autentico in gran parte, tranne in quella relativa ai
fotogrammi della presunta entità aliena. Comunque la documentazione
cartacea e le informazioni in esso contenute descrivono una situazione
reale. La realtà spesso supera la fantasia più sfrenata; purtroppo è
così. Ma di tali organizzazioni occulte, il vertice è l’SVS.
Fonte originale: secretum-omega.com / Fonte: archivioufofiles.blogspot.it