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6 medici testimoniano la degenerazione della razza umana causata dall'alimentazione moderna
Quasi un secolo fa il dottor Alexis Carrel nel suo trattato “Man,the Unknown” (L’uomo questo sconosciuto) affermava:
la medicina è ben lontana dall’aver diminuito così tanto le sofferenze umane così come tenta di farci credere. In realtà il numero delle morti causate dalle infezioni è grandemente diminuito ma lo stesso si muore in misura ancora maggiore a causa delle malattie degenerative.
Nel seguito egli afferma che, benché siano diminuite le morti causate dalle malattie infettive la
salute dell’uomo moderno è sempre più malferma (“l’uomo moderno è fragile”) e,
a parte l’aumento dei casi di malattie degenerative come il cancro, si ammala
molto più spesso a causa di malanni meno gravi.
Uno dei più importanti dirigenti del sistema sanitario nazionale
statunitense, il dottor Parran, in un rapporto del 1938 (1. PARRAN, T. “Sickness survey” Time, 31:22, 1938) ci informa
che
Pare che la dieta inadeguata, le abitazioni scadenti, i problemi di instabilità lavorativa creino immediati problemi di salute. (...) i più anziani che passano 35 giorni all’anno a letto malati, si trovano in tale condizione per un decimo del loro tempo (...) Il problema del progressivo aumento percentuale degli individui afflitti da malattie cardiache e cancro è una comprensibile fonte di allarme. Sono state pubblicate delle statistiche dal Dipartimento della Sanità Pubblica di New York City che mostrano come l’aumento dell’incidenza di problemi cardiaci è aumentata in maniera progressiva e continua durante gli anni che vanno dal 1907 al 1936. Le cifre fornite dai loro rapporti rivelano un aumento da 203,7 morti ogni 100.000 abitanti nel 1907 a 327,2 morti ogni 100.000 abitanti nel 936. Questo significa un aumento del 60 per cento. I casi di cancro sono aumentati del 90 per cento dal 1907 al 1936.
Sir
Arbuthnot Lane, eminente chirurgo inglese ha affermato (nella
Prefazione al libro “Maori Symbolism” di Ettie A. Rout. Londra, Paul
Trench
Trubner, 1926)
Una lunga esperienza come chirurgo mi ha dato la certezza che c’è qualcosa di radicalmente e fondamentalmente errato nello stile di vita civilizzato, e credo che, a meno che vengano riorganizzate le abitudine alimentari delle Nazioni Bianche, il decadimento sociale ed il deterioramento della razza sono inevitabili.
Ancora più approfondita è l’analisi contenuta nel libro
“Nutrition and Physical Degeneration - A Comparison of Primitive and ModernDiets and Their Effects” scritto dal dentista statunitense Weston A. Price (autore anche del libro “Dental
Infections, Oral and Systemic” ovvero “Infezioni
dentali, orali e sistemiche”). Questo medico ha compiuto, durante gli anni ’30 del secolo scorso, un’estesa indagine sullo stato di salute
delle popolazioni native da una parte e degli occidentali dall’altra, partendo
dalla conformazione dei denti e del viso per poi indagare sullo stato di salute
generale. Già allora (quasi un secolo fa) questa indagine mostrava le prove di
una degenerazione dello stato di salute delle persone che vivevano (e
soprattutto mangiavano) secondo le usanze della moderna società occidentale.
Il paragone tra le persone
dell’occidente moderno e le popolazioni indigene che avevano ancora conservato
uno stile di vita tradizionale ha lasciato il dentista Weston A. Price
senza alcun dubbio sul fatto che la dieta sempre più artificiale (per
esempio farine raffinate e consumate settimane dopo la macina, consumo
di zucchero raffinato) abbia causato una degenerazione che, in maniera
preoccupante, peggiora di generazione in generazione ad un ritmo
crescente. L’osservazione dei popoli cosiddetti “primitivi” è
particolarmente indicativa quando si confrontano i membri di tali
popolazioni che hanno ceduto alle lusinghe della società e
dell’alimentazione occidentale con quelli che invece hanno mantenuto uno
stile di vita e di alimentazione tradizionale, basato su una tradizione
millenaria e su una saggezza sedimentata nel corso dei secoli: se i
primi manifestano presto carie, deformazione dell’arcata dentaria,
affollamento dei denti, degenerazioni a livello scheletrico e salute
malferma, i secondi hanno una dentatura ancora perfetta, una perfetta
conformazione scheletrico ben visibile anche a livello del volto, ed una
salute invidiabile. Le foto incluse nel libro del resto parlano da
sole.
Non deve meravigliare il fatto che lo sviluppo mentale segue di pari
passo quello fisico, e se le popolazioni che seguono ancora le
consuetudini alimentari tradizionali hanno capacità intellettive
ottimali, non altrettanto si può dire delle popolazione che seguono uno
stile di vita ed un’alimentazione tipico della società occidentale
moderna. A tal riguardo in particolare il dottor Price afferma:
Applicando questi metodi di studio alle nostre famiglie americane, scopriamo prontamente che una considerevole percentuale delle nostre famiglie mostrano lo stesso deterioramento nei membri più giovani. La percentuale degli individui così colpiti nelle nostre comunità americane nelle quali ho condotto i miei studi variano entro un range piuttosto vario, dal 25 al 75 per cento Una percentuale di questo gruppo non solo presenta queste evidenze di danni a livello fisico, ma anche disturbi della personalità, il più comune dei quali è una efficienza ed acutezza mentale più bassa del normale, principalmente osservata come cosiddetta ritardo mentale che incluse quel gruppo di bambini che a scuola non sono in grado di stare al passo coi propri compagni di classe. I loro quozienti intellettivi sono generalmente più bassi del normale ed essi sviluppano rapidamente complessi di inferiorità che originano dal loro handicap. In questo gruppo o parallelamente ad esso una certa percentuale sviluppa disturbi della personalità che trovano principalmente la propria espressione nei tratti asociali. Questi includono i delinquenti che di questi tempi stanno causando così tanti problemi a causa dell’evidenza del loro aumento. La spiegazione per la presenza di questo gruppo di individui era stata soprattutto che ci fosse stata qualche esperienza condizionante
Lo stesso tipo di osservazioni sono state fatte indipendentemente dalla
dottoressa Kousmine appena qualche anno più tardi (vedi per esempio il
libro "Salvate il vostro corpo").
Catherine Kousmine infatti, dopo avere scoperto che il cancro e le
altre malattie degenerative erano causate da una scorretta alimentazione
è riuscita a curare tantissimi pazienti orientandoli verso
un’alimentazione naturale (assieme alla pulizia dell’intestino con
clisteri alla camomilla e iniezione rettale di olio di semi di girasole
spremuto a freddo, ricco di vitamina F). Nel corso della sua lunghissima
carriera la dottoressa Kousmine non solo ha visto come è possibile
curare le malattie croniche degenerative che si manifestano sempre più
spesso nella nostra società moderna (e che sono assenti nei popoli
primitivi che ancora seguono uno stile di alimentazione tradizionale) ma
che lo stato di salute degenera rapidamente passando da una generazione
all’altra, anche perché i figli prodotti dall’unione di due genitori
malati hanno già dei deficit congeniti; per non parlare di
un’alimentazione la cui qualità peggiora nel corso degli anni, sempre
più orientata verso il cibo processato, confezionato, pre-cotto,
dolcificato, ossidato, con additivi chimici conservanti e pesticidi.
In tempi più recenti la dottoressa Natasha Campbell-McBride ha notato a
sua volta una simile degenerazione che progredisce nel passare da una
generazione all’altra. Il suo campo di osservazione è la disbiosi intestinale
come causa di moltissime malattie fisiche e mentali. Anche lei sostiene
che un’alimentazione sempre più artificiale ha condotto al crescente
diffondersi di malattie degenerative, disturbi dell’apprendimento e
disturbi mentali. Nel suo libro Gut and psychology syndrome descrive
come la flora microbica dell’uomo in buona salute venga alterata
dall’azione di molti farmaci (antibiotici, anticoncezionali,
anti-infiammatori, antidolorifici, anti-tumorali, neurolettici) e
dall’adozione di un’alimentazione sbagliata. Questi fattori portano alla
carenza dei batteri e degli altri microbi benefici ed alla
proliferazione di quelli patogeni (apportatori di malattie) e se a
causare questo squilibrio possono bastare poche settimane o pochi mesi,
recuperare lo stato di salute è difficilissimo se non impossibile
fintanto che si continuano ad assumere gli alimenti sbagliati
(soprattutto cibi innaturali a base di farine processate).
Di conseguenza, dal momento che è la madre a fornire al figlio la flora
intestinale attraverso l’allattamento, i figli ereditano spesso il
cattivo stato della flora della madre e poi, nel corso degli anni, a
causa degli stessi fattori (alimentazione e farmaci) non possono che
peggiorarlo a meno che decidano di operare un cambio drastico delle
abitudini alimentari. E così se una nonna può avere solo qualche
problema digestivo, la mamma magari sviluppa qualche forma di allergia, e
il bambino può ammalarsi asma, eczema, o peggio diventare autistico.
Il dottor Price ha notato non solo che una buona salute dei genitori
(soprattutto delle madri) è indispensabile affinché si generino figli
sani, ma che le popolazioni native che ancora conservano le abitudini
alimentari dei loro antenati sono ben coscienti di questo fatto. Egli ha
infatti scoperto che in molti gruppi le ragazze prima di sposarsi
devono sottostare ad un periodo di speciale alimentazione, che in alcune
tribù dura sei mesi, che serve a preparare la donna a generare figli in
buona salute.
Dopo avere ampiamente relazionato sulla terapia nutrizionale della dottoressa Campbell
nei prossimi articoli cercherò di riassumere i fondamenti della terapia
nutrizionale della dottoressa Kousmine, oltre ad approfondire la
questione della degenerazione della razza umana, già affrontata in
questo articolo.
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ReplyDeleteIn realtà il numero delle morti causate dalle infezioni è grandemente diminuito ma lo stesso si muore in misura ancora maggiore a causa delle malattie degenerative.
ReplyDeleteMica ho capito...
Se diminuiscono le morti di un tipo, dovranno aumentare quelle di un altro, visto che nessuno pretende (almeno tra le persone normali) che la medicina garantisca l'immortalità.
Ma forse chi riporta queste cose, tanto normale non è.
oltre ad approfondire la questione della degenerazione della razza umana, già affrontata in questo articolo.
Non solo è stata affrontata, ma l'autore, con la sua stessa esistenza, ne ha dimostrato la portata.
Mastro nota questa perla del cannaiolo :
Delete... a parte l’aumento dei casi di malattie degenerative come il cancro ...
Da quando il cancro é una malattia degenerativa ?
L'imbecille si dimentica di un piccolo particolare.
DeleteCome ebbe a dire un Nobel della medicina commentando i progressi alla lotta al cancro:
"Ricordatevi che prima o poi di qualcosa dobbiamo tutti morire"
Uno dei più importanti dirigenti del sistema sanitario nazionale statunitense, il dottor Parran, in un rapporto del 1938
ReplyDelete...
Sir Arbuthnot Lane, eminente chirurgo inglese ha affermato (nella Prefazione al libro “Maori Symbolism” di Ettie A. Rout. Londra, Paul Trench Trubner, 1926)
...
Questo medico ha compiuto, durante gli anni ’30 del secolo scorso
...
Lo stesso tipo di osservazioni sono state fatte indipendentemente dalla dottoressa Kousmine appena qualche anno più tardi
Le fonti sono decisamente recentissiome :D:D:D
L'unica non datata é quella della fuffologa Campbell-McBride
Oops, ho tralasciato di citare quest'altra recentissima fonte
DeleteQuasi un secolo fa il dottor Alexis Carrel nel suo trattato “Man,the Unknown” (L’uomo questo sconosciuto)
basterebbe mettere a confronto la speranza di vita del periodo con quella in questione.
DeleteTutto il resto è fuffa
L’osservazione dei popoli cosiddetti “primitivi” è particolarmente indicativa quando si confrontano i membri di tali popolazioni che hanno ceduto alle lusinghe della società e dell’alimentazione occidentale con quelli che invece hanno mantenuto uno stile di vita e di alimentazione tradizionale [...] i secondi hanno una dentatura ancora perfetta, una perfetta conformazione scheletrico ben visibile anche a livello del volto, ed una salute invidiabile.
ReplyDeleteChe nei "popoli cosiddetti primitivi" una salute malferma o qualche difetto nei denti o nello scheletro avrebbe provocato la morte precoce degli individui è un particolare che non lo sfiora nemmeno.
Il fuffaro cialtrone accusa questo o quel personaggio (come Bill Gates) di voler provocare la "depopulation" in mille modi, e poi è il primo a condannare a morte milioni di persone impedendo che usufruiscano di quello che la tecnica e la scienza ("marcia" secondo lui) mettono a disposizione per sopravvivere. Era il penna, se non sbaglio, che auspicava il ritorno all'alimentazione a base di bacche e erbe e radici raccolte nei boschi. Però non ha spiegato come alimentare, a questa maniera, il milione e passa di milanesi. Chi è anziano, o malato e non riesce ad andare per boschi a raccogliere abbastanza erbe (specie di inverno) deve crepare. Così vuole il penna.
Le scemenze che scrive il penna pur di far le marchette alla solita spazzatura sono allucinanti ! tanto per lui la contraddizione è solo un punto di vista, cioè il suo.
ReplyDeleteCAZZARO !
Ennesima prova provata della cialtronaggine di questi straccioni (pericolosi) indipezzenti: una persona normale lavora 10 ore (quando va bene, compresi i tempi di spostamenti, pause ecc.) al dì, giusto? Dorme che so, 7 ore. E fanno 17. Fa le sue commissioni quotidiane - spesa, panettiere ecc. - diciamo in 2 ore? Siamo a 19. Guarda un po' di TV, cena, legge il giornale, fa un giro su internet, tromba (meglio) fa/riceve qualche telefonata, fa 4 chiacchiere col vicino, gioca un po' col figlio ecc. Altre 3 ore, e arriviamo a 22. Vogliamo mettere che bisogna pulire il cesso, riempire lavatrice/lavastoviglie, stendere i panni, sistemare una lampada ecc.? Tralasciando eventi 'straordinari' (la visita medica, il treno/bus in ritardo...): CORRADO, DOVE MINCHIA TROVI IL TEMPO DI RIEMPIRTI DI CLISTERI E SPARARE CERTE TROIATE?
ReplyDeleteNon ti vergogni di (neanche tanto) velatamente consigliare certe porcate CHE TU SICURAMENTE NON USI FARE?
Cinghiate con la fibbia in faccia ci vogliono, per gentaglia come te, altro che storie.
Lo scrivo maiuscolo così magari capisce...
ReplyDeletePIANTALA DI SCRIVERE C A Z Z A T E