Tantissimi Auguri di Buon Natale e Buon Anno a tutti tutti tutti. Come avrete notato e' gia' da un po' che sto latitando e il blog non e' troppo aggiornato.
Vi auguro di passare un bel periodo di feste con i vostri cari e spero che il 2011 sia un anno piu' bello per tutti.
Auguro anche a tutti i nostri fornitori di bufale (i fatelloni Marciano', Corrado, Giuditta, QI.0 e tutti gli altri) di passare un sereno periodo di festa. Spero che aprano gli occhi e che comincino anche loro a godersi il mondo, sebbene con tutti i suoi problemi e con tutte le difficolta'.
La vita e' bella.
AUGURI
Scopo del Blog
Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.
Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.
Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.
Ciao e grazie della visita.
Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:
http://indipezzenti.blogspot.ch/
https://www.facebook.com/Task-Force-Butler-868476723163799/
Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.
Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.
Ciao e grazie della visita.
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Friday, December 24, 2010
Sunday, December 19, 2010
Scontri di Roma, il termometro della protesta deve illuminare ( articolo di Michele Mendolicchio - Rinascita )
http://diarionelweb.blogspot.com/2010/12/scontri-di-roma-il-termometro-della.html
E’ innegabile che la coincidenza della protesta degli studenti, dei precari e degli operai della Fiom con il voto di sfiducia al governo non sia stata casuale. Tutti coloro che non hanno in simpatia Berlusconi, e sono la gran parte dei ragazzi che sono scesi in piazza, volevano festeggiare la sua cacciata da Palazzo Chigi ma la festa è stata rovinata dai soliti ribaltonisti dell’ultima ora. Se ci sia stata o meno la compravendita di voti poco ci interessa, anche perché il suk del Palazzo non è diverso dagli altri. Promesse di ricandidatura, di poltrone o di altro, compreso il pagamento di mutui, di vacanze spesate per moglie, figli ed eventuali amanti ci sono sempre state.
Non è questo lo scandalo, perché altrimenti si fa del gratuito moralismo. Le motivazioni per andare contro questo governo o nei confronti di esecutivi tecnici o di diverso coloro politico ci sono tutte. E sono soprattutto di giustizia sociale. Troppo è l’allargamento della forbice tra la fascia dei ricchi e quella della classe medio-bassa. E se non si capisce questo vuol dire che si andrà incontro a rivolte sociali inimmaginabili che porteranno davvero ad aprire una caccia verso i cosiddetti privilegiati. Dai politici senza distinzione di colore e di schieramento ai manager pubblici e privati, dal mondo dorato del pallone miliardario a quello dello spettacolo televisivo con contratti da piccoli paperoni per finire a quello della grande finanza speculativa, hanno tutti il dovere di guardarsi allo specchio. Attenti perché i ragazzi che sono scesi in piazza a migliaia, a Roma come ad Atene, a Londra come a Parigi vedono sempre più svanire i loro sogni, in primis quello di trovare un lavoro con una retribuzione dignitosa e non lo sfruttamento a vita. E questo deve entrare anche nella testa del governo Berlusconi se non vuol rischiare una brutta fine. Quanto successo ad Atene dove a pagare la crisi sono la stragrande maggioranza dei lavoratori, dei pensionati e una generazione di giovani a cui viene precluso un futuro potrebbe accadere qui come in altre capitali europee. Le botte al primo esponente del governo greco capitato per caso in mezzo alla protesta sono un segnale che deve allarmare chi non fa niente o quasi nulla per diminuire questa forbice tra chi se la spassa tra una festa e una vacanza e chi vive nella precarietà e senza futuro. La crisi non può servire da paravento per i partiti e per chi s’ingrassa. Chi protesta, quindi, ha tutte le ragioni. E se poi la rabbia sfocia nella violenza diventa difficile far passare il messaggio che questa non porta a niente… proprio perché la gente non ha più nulla da perdere. Quello che non ci piace di questa protesta romana è la coincidenza con la sfiducia, perché significa farsi mettere il cappello da chi vuole prendere il posto del Cavaliere. La protesta non deve avere colore politico. Chiunque c’è al governo, Berlusconi, D’Alema, Fini, Prodi o Vendola deve sapere i rischi che corre nel non affrontare questa disuguaglianza sociale, dove i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più miserevoli. E’ inaccettabile che un normale lavoratore debba vivere con 1.000-1.200 euro chiuso in una stanza perché altrimenti un normale appartamento gli costerebbe l’intero stipendio. Nel Parlamento come in altre corti di privilegiati tra cui anche i magistrati c’è chi svolge doppi incarichi, ha doppi stipendi e doppie pensioni, portando a casa oltre 20mila euro al mese. E sono altrettanto dannose queste politiche migratorie che producono solo un grande bacino di schiavi e degrado della vita della gente comune, non certo quella dei privilegiati che scorrazza per le vie del centro attorniati e protetti da nutrite scorte e che vive di feste. Ma questo purtroppo certa gente non lo capisce perché nutrita a pane e ideologia. Il potere non è un diritto divino con cui arricchirsi e darsi al piacere ma deve servire per spargere il benessere alla collettività. Altrimenti si ripropongono situazioni non troppo lontane, dalla presa della Bastiglia alla rivoluzione d’Ottobre dove le corti se la spassavano e il popolo era ridotto alla fame.
Scontri di Roma, il termometro della protesta deve illuminare ( articolo di Michele Mendolicchio - Rinascita )
E’ innegabile che la coincidenza della protesta degli studenti, dei precari e degli operai della Fiom con il voto di sfiducia al governo non sia stata casuale. Tutti coloro che non hanno in simpatia Berlusconi, e sono la gran parte dei ragazzi che sono scesi in piazza, volevano festeggiare la sua cacciata da Palazzo Chigi ma la festa è stata rovinata dai soliti ribaltonisti dell’ultima ora. Se ci sia stata o meno la compravendita di voti poco ci interessa, anche perché il suk del Palazzo non è diverso dagli altri. Promesse di ricandidatura, di poltrone o di altro, compreso il pagamento di mutui, di vacanze spesate per moglie, figli ed eventuali amanti ci sono sempre state.
Non è questo lo scandalo, perché altrimenti si fa del gratuito moralismo. Le motivazioni per andare contro questo governo o nei confronti di esecutivi tecnici o di diverso coloro politico ci sono tutte. E sono soprattutto di giustizia sociale. Troppo è l’allargamento della forbice tra la fascia dei ricchi e quella della classe medio-bassa. E se non si capisce questo vuol dire che si andrà incontro a rivolte sociali inimmaginabili che porteranno davvero ad aprire una caccia verso i cosiddetti privilegiati. Dai politici senza distinzione di colore e di schieramento ai manager pubblici e privati, dal mondo dorato del pallone miliardario a quello dello spettacolo televisivo con contratti da piccoli paperoni per finire a quello della grande finanza speculativa, hanno tutti il dovere di guardarsi allo specchio. Attenti perché i ragazzi che sono scesi in piazza a migliaia, a Roma come ad Atene, a Londra come a Parigi vedono sempre più svanire i loro sogni, in primis quello di trovare un lavoro con una retribuzione dignitosa e non lo sfruttamento a vita. E questo deve entrare anche nella testa del governo Berlusconi se non vuol rischiare una brutta fine. Quanto successo ad Atene dove a pagare la crisi sono la stragrande maggioranza dei lavoratori, dei pensionati e una generazione di giovani a cui viene precluso un futuro potrebbe accadere qui come in altre capitali europee. Le botte al primo esponente del governo greco capitato per caso in mezzo alla protesta sono un segnale che deve allarmare chi non fa niente o quasi nulla per diminuire questa forbice tra chi se la spassa tra una festa e una vacanza e chi vive nella precarietà e senza futuro. La crisi non può servire da paravento per i partiti e per chi s’ingrassa. Chi protesta, quindi, ha tutte le ragioni. E se poi la rabbia sfocia nella violenza diventa difficile far passare il messaggio che questa non porta a niente… proprio perché la gente non ha più nulla da perdere. Quello che non ci piace di questa protesta romana è la coincidenza con la sfiducia, perché significa farsi mettere il cappello da chi vuole prendere il posto del Cavaliere. La protesta non deve avere colore politico. Chiunque c’è al governo, Berlusconi, D’Alema, Fini, Prodi o Vendola deve sapere i rischi che corre nel non affrontare questa disuguaglianza sociale, dove i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più miserevoli. E’ inaccettabile che un normale lavoratore debba vivere con 1.000-1.200 euro chiuso in una stanza perché altrimenti un normale appartamento gli costerebbe l’intero stipendio. Nel Parlamento come in altre corti di privilegiati tra cui anche i magistrati c’è chi svolge doppi incarichi, ha doppi stipendi e doppie pensioni, portando a casa oltre 20mila euro al mese. E sono altrettanto dannose queste politiche migratorie che producono solo un grande bacino di schiavi e degrado della vita della gente comune, non certo quella dei privilegiati che scorrazza per le vie del centro attorniati e protetti da nutrite scorte e che vive di feste. Ma questo purtroppo certa gente non lo capisce perché nutrita a pane e ideologia. Il potere non è un diritto divino con cui arricchirsi e darsi al piacere ma deve servire per spargere il benessere alla collettività. Altrimenti si ripropongono situazioni non troppo lontane, dalla presa della Bastiglia alla rivoluzione d’Ottobre dove le corti se la spassavano e il popolo era ridotto alla fame.
Pubblicato da Luka78
Grondaie ostruite
http://zret.blogspot.com/2010/12/grondaie-ostruite.html
Grondaie ostruite
Che cosa accomuna credenze tanto diverse tra loro: la fede nella rinascita, nella resurrezione e nella sopravvivenza dopo la morte? La proiezione del presente nel futuro. E’ una forma di alienazione: dacché il bene latita in questo mondo, deve esistere una prospettiva in un altro spazio, in un altro tempo.
La dottrina della metempsicosi o, meglio, della metensomatosi, come di solito è intesa, è verosimilmente un radicale travisamento di un’idea originaria. Le inconseguenze della metempsicosi non hanno impedito che tale opinione si diffondesse in modo straordinario, con tutte le idee inerenti, anch’esse sovente volgarizzate, di karma, samsara, nirvana…
Circa la fede nella resurrezione della carne ci erudiscono gli storici delle religioni, ricordandone la probabile scaturigine persiano-mazdea. Si infiltrò poi in alcuni correnti ebraiche, nel Cristianesimo e nell’Islam. Non sarà certo il soma imperfetto a risorgere, bensì il corpo glorioso, incorruttibile animato dal soffio divino.
Promette Paolo: “Ora, invece, Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti. Poiché, se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti; e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo. Ciascuno, però, nel suo ordine: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo; poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver ridotto al nulla ogni principato ed ogni potestà e potenza. Bisogna, infatti, che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L'ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte”. (1 Corinzi 15,20-26)
Il concetto di una sopravvivenza dopo il decesso è, pur nelle diverse accezioni, l’idea di un quid che, compiutosi il trapasso individuale, séguita ad esistere in un’altra realtà. Confortata da una tradizione molto antica e lambita da tenaci studi sulle “near death experiences”, la fede nella sopravvivenza dell’anima pare connaturata nell’uomo, in quanto essere senziente e sofferente, malgrado i proclami nichilisti di scienziati atei e di algidi agnostici.
Come fosse un filosofo, anche l’uomo comune è talvolta accecato dall’idea della morte e se, a differenza di Albert Camus non crede sia necessario dedicare ogni riflessione al suicidio, lo sfiora la sensazione che il gioco, sollazzevole o feroce che sia, debba un giorno finire.
Così, svalutato l’adesso, premuto dal macigno di un’esistenza torturante, gli uomini si pascono di queste amare ed avare speranze, consci che escluso il male, va, anzi andrà tutto bene. Come grondaie ostruite, attendono la pioggia celeste. Bisogna solo saper aspettare: intanto, mentre rimaniamo qui, incollati a ricordi dolorosi o crocifissi all’assurdo, alcuni savants non si peritano di spiegare il Male. Costoro, sempre pronti ad illustrare le loro grandiose teodicee, sono gli stessi che dal Male sono stati al massimo fugacemente sfiorati. Si sa: “Siamo tutti capaci a sopportare le sofferenze altrui” (W. Shakespeare)[1]. Molti non solo le sopportano: ne comprendono i più reconditi significati e risalgono alla loro origine.
Le spiegazioni per ogni malattia, guerra, tragedia, incidente, iniquità… sono lì, già belle e confezionate. L’industria delle risoluzioni non ha nulla da invidiare al mercato dei cellulari.
La porta della felicità è innanzi a noi, ma è sprangata. Tuttavia “domani è un altro giorno” e, chissà perché, si pensa che il futuro sarà migliore.
In questo modo la vita si protende, fidente e malcerta, sull’abisso dell’avvenire, del quale non si sa nulla, ma da cui tutto si spera.
[1] Su William Shakespeare, il cui vero nome fu quasi certamente Guglielmo Crollalanza, si legga l’articolo del Professor Francesco Lamendola, Quel grande punto interrogativo di nome William Shakespeare, 2010
La dottrina della metempsicosi o, meglio, della metensomatosi, come di solito è intesa, è verosimilmente un radicale travisamento di un’idea originaria. Le inconseguenze della metempsicosi non hanno impedito che tale opinione si diffondesse in modo straordinario, con tutte le idee inerenti, anch’esse sovente volgarizzate, di karma, samsara, nirvana…
Circa la fede nella resurrezione della carne ci erudiscono gli storici delle religioni, ricordandone la probabile scaturigine persiano-mazdea. Si infiltrò poi in alcuni correnti ebraiche, nel Cristianesimo e nell’Islam. Non sarà certo il soma imperfetto a risorgere, bensì il corpo glorioso, incorruttibile animato dal soffio divino.
Promette Paolo: “Ora, invece, Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti. Poiché, se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti; e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo. Ciascuno, però, nel suo ordine: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo; poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver ridotto al nulla ogni principato ed ogni potestà e potenza. Bisogna, infatti, che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L'ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte”. (1 Corinzi 15,20-26)
Il concetto di una sopravvivenza dopo il decesso è, pur nelle diverse accezioni, l’idea di un quid che, compiutosi il trapasso individuale, séguita ad esistere in un’altra realtà. Confortata da una tradizione molto antica e lambita da tenaci studi sulle “near death experiences”, la fede nella sopravvivenza dell’anima pare connaturata nell’uomo, in quanto essere senziente e sofferente, malgrado i proclami nichilisti di scienziati atei e di algidi agnostici.
Come fosse un filosofo, anche l’uomo comune è talvolta accecato dall’idea della morte e se, a differenza di Albert Camus non crede sia necessario dedicare ogni riflessione al suicidio, lo sfiora la sensazione che il gioco, sollazzevole o feroce che sia, debba un giorno finire.
Così, svalutato l’adesso, premuto dal macigno di un’esistenza torturante, gli uomini si pascono di queste amare ed avare speranze, consci che escluso il male, va, anzi andrà tutto bene. Come grondaie ostruite, attendono la pioggia celeste. Bisogna solo saper aspettare: intanto, mentre rimaniamo qui, incollati a ricordi dolorosi o crocifissi all’assurdo, alcuni savants non si peritano di spiegare il Male. Costoro, sempre pronti ad illustrare le loro grandiose teodicee, sono gli stessi che dal Male sono stati al massimo fugacemente sfiorati. Si sa: “Siamo tutti capaci a sopportare le sofferenze altrui” (W. Shakespeare)[1]. Molti non solo le sopportano: ne comprendono i più reconditi significati e risalgono alla loro origine.
Le spiegazioni per ogni malattia, guerra, tragedia, incidente, iniquità… sono lì, già belle e confezionate. L’industria delle risoluzioni non ha nulla da invidiare al mercato dei cellulari.
La porta della felicità è innanzi a noi, ma è sprangata. Tuttavia “domani è un altro giorno” e, chissà perché, si pensa che il futuro sarà migliore.
In questo modo la vita si protende, fidente e malcerta, sull’abisso dell’avvenire, del quale non si sa nulla, ma da cui tutto si spera.
[1] Su William Shakespeare, il cui vero nome fu quasi certamente Guglielmo Crollalanza, si legga l’articolo del Professor Francesco Lamendola, Quel grande punto interrogativo di nome William Shakespeare, 2010
Pubblicato da Zret
Saturday, December 18, 2010
La moralità è modificata in laboratorio
http://nwo-truthresearch.blogspot.com/2010/12/la-moralita-e-modificata-in-laboratorio.html
La moralità è modificata in laboratorio
Qui sotto trovate una notizia della BBC a proposito della modificazione della moralità attraverso la stimolazione magnetica. Questa notizia è interessante perché questo tipo di stimolazione potrebbe essere incorporata in oggetti di uso comune nel prossimo futuro, come una nuova generazione di computer in grado di leggere il pensiero, oppure altri "innocui" giocattoli per bambini che leggono le onde cerebrali;
per non parlare del possibile utilizzo tramite nuovi telefoni cellulari appositamente modificati; interessante a questo proposito constatare che la zona individuata è "appena dietro e sopra l'orecchio destro", zona che è molto vicino a dove noi teniamo solitamente il cellulare quando stiamo parlando. La lettura del pensiero unita alla stimolazione magnetica in grado di influenzare lo stesso è il cocktail perfetto e definitivo per la moderna dittatura scientifica globale.
BBC NEWS
traduzione: http://nwo-truthresearch.blogspot.com
Gli scienziati hanno dimostrato di poter cambiare il giudizio morale della gente perturbanto una specifica area del cervello con impulsi magnetici.
Essi hanno identificato una regione del cervello, appena dietro e sopra l'orecchio destro, che sembra abbia il controllo della moralità. Attraverso l'uso di impulsi magnetici che bloccano l'attività delle cellule, viene alterata la nozione di giusto e sbagliato dei volontari. Il piccolo studio del Massachusetts Institute of Technology è apparso in Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS).
Il ricercatore Dr. Liane ha detto:"Voi pensate alla moralità come ad un comportamento davvero di alto livello".
"E' davvero sorprendente che l'applicazione di un campo magnetico ad una regione specifica del cervello sia in grado di cambiare i giudizi morali."
La zona chiave del cervello è un nodo di cellule nervose conosciuto come giunzione temporo-parietale destra (right temporo-parietal junction - RTPJ). I ricercatori hanno sottoposto 20 volontari ad una serie di test volti a valutare le loro nozioni di giusto o sbagliato. In uno scenario ai partecipanti fu chiesto quanto fosse accettabile per un uomo lasciare attraversare un ponte a piedi alla sua ragazza, sapendo che questo è pericoloso. Dopo aver ricevuto un impulso magnetico di 500 millisecondi al cuoio capelluto, i volontari hanno espresso verdetti più sulla base del risultato finale piuttosto che sulla base del principio morale. Se alla ragazza veniva fatto attraversare il ponte in sicurezza, il suo ragazzo non veniva giudicato male. In effetti, essi non erano in grado di dare un giudizio morale che richiede la comprensione delle altrui intenzioni. Precedenti lavori dimostrarono che la RTPJ era altamente attiva quando le persone giudicano i pensieri e le credenze degli altri.
Corrente elettrica
Il team del MIT ha individuato la regione nei volontari con l'uso di una sofisticata scansione cerebrale attraverso risonanza magnetica funzionale (functional magnetic resonance imaging - fMRI). Ha poi preso di mira la zona con una tecnica chiamata Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS), attraverso deboli correnti elettriche che impediscono temporaneamente alle cellule del cervello di lavorare normalmente.
In un test, i volontari furono esposti a TMS per 25 minuti prima della lettura delle storie che coinvolgevano personaggi moralmente discutibili, e veniva loro chiesto di giudicare le loro azioni. In un secondo esperimento, i volontari furono sottoposti a una più breve raffica TMS di 500 millisecondi mentre veniva loro chiesto di esprimere un giudizio morale.
In entrambi i casi i ricercatori hanno scoperto che quando veniva perturbata l'RTPJ i volontari erano più propensi a giudicare le azioni unicamente sulla base del danno causato - non se erano moralmente sbagliate in se.
Atti moralmente dubbi con un lieto fine sono stati spesso ritenuti accettabili. Sarah-Jayne Blakemore, un'esperta del cervello presso l'University College di Londra, ha detto che le conclusioni sono state illuminanti.
"Lo studio suggerisce che questa regione - la RTPJ - è necessaria per il ragionamento morale."
"Quello che è interessante è che questa è una regione con uno sviluppo molto tardo - nell'adolescenza e al di sopa dei 20 anni."
"Il passo successivo sarebbe quello di vedere come e se le modifiche dello sviluppo morale attraversano l'infanzia fino all'età adulta."
Link articolo originale: http://news.bbc.co.uk/2/hi/health/8593748.stm
Link MIT: Moral judgments can be altered
Link della ricerca pubblicata su PNAS: Disruption of the right temporo-parietal junction with transcranial magnetic stimulation reduces the role of beliefs in moral judgments,” Liane Young, Joan Albert Camprodon, Marc Hauser, Alvaro Pascual-Leone, Rebecca Saxe. Proceedings of the National Academy of Sciences, week of March 29, 2010.
Pubblicato da nwo-truthresearch
Esempio di videogame controllato modificando le proprie onde cerebrali |
BBC NEWS
traduzione: http://nwo-truthresearch.blogspot.com
Gli scienziati hanno dimostrato di poter cambiare il giudizio morale della gente perturbanto una specifica area del cervello con impulsi magnetici.
Essi hanno identificato una regione del cervello, appena dietro e sopra l'orecchio destro, che sembra abbia il controllo della moralità. Attraverso l'uso di impulsi magnetici che bloccano l'attività delle cellule, viene alterata la nozione di giusto e sbagliato dei volontari. Il piccolo studio del Massachusetts Institute of Technology è apparso in Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS).
Il ricercatore Dr. Liane ha detto:"Voi pensate alla moralità come ad un comportamento davvero di alto livello".
"E' davvero sorprendente che l'applicazione di un campo magnetico ad una regione specifica del cervello sia in grado di cambiare i giudizi morali."
La zona chiave del cervello è un nodo di cellule nervose conosciuto come giunzione temporo-parietale destra (right temporo-parietal junction - RTPJ). I ricercatori hanno sottoposto 20 volontari ad una serie di test volti a valutare le loro nozioni di giusto o sbagliato. In uno scenario ai partecipanti fu chiesto quanto fosse accettabile per un uomo lasciare attraversare un ponte a piedi alla sua ragazza, sapendo che questo è pericoloso. Dopo aver ricevuto un impulso magnetico di 500 millisecondi al cuoio capelluto, i volontari hanno espresso verdetti più sulla base del risultato finale piuttosto che sulla base del principio morale. Se alla ragazza veniva fatto attraversare il ponte in sicurezza, il suo ragazzo non veniva giudicato male. In effetti, essi non erano in grado di dare un giudizio morale che richiede la comprensione delle altrui intenzioni. Precedenti lavori dimostrarono che la RTPJ era altamente attiva quando le persone giudicano i pensieri e le credenze degli altri.
Corrente elettrica
Il team del MIT ha individuato la regione nei volontari con l'uso di una sofisticata scansione cerebrale attraverso risonanza magnetica funzionale (functional magnetic resonance imaging - fMRI). Ha poi preso di mira la zona con una tecnica chiamata Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS), attraverso deboli correnti elettriche che impediscono temporaneamente alle cellule del cervello di lavorare normalmente.
In un test, i volontari furono esposti a TMS per 25 minuti prima della lettura delle storie che coinvolgevano personaggi moralmente discutibili, e veniva loro chiesto di giudicare le loro azioni. In un secondo esperimento, i volontari furono sottoposti a una più breve raffica TMS di 500 millisecondi mentre veniva loro chiesto di esprimere un giudizio morale.
In entrambi i casi i ricercatori hanno scoperto che quando veniva perturbata l'RTPJ i volontari erano più propensi a giudicare le azioni unicamente sulla base del danno causato - non se erano moralmente sbagliate in se.
Atti moralmente dubbi con un lieto fine sono stati spesso ritenuti accettabili. Sarah-Jayne Blakemore, un'esperta del cervello presso l'University College di Londra, ha detto che le conclusioni sono state illuminanti.
"Lo studio suggerisce che questa regione - la RTPJ - è necessaria per il ragionamento morale."
"Quello che è interessante è che questa è una regione con uno sviluppo molto tardo - nell'adolescenza e al di sopa dei 20 anni."
"Il passo successivo sarebbe quello di vedere come e se le modifiche dello sviluppo morale attraversano l'infanzia fino all'età adulta."
Link articolo originale: http://news.bbc.co.uk/2/hi/health/8593748.stm
Link MIT: Moral judgments can be altered
Link della ricerca pubblicata su PNAS: Disruption of the right temporo-parietal junction with transcranial magnetic stimulation reduces the role of beliefs in moral judgments,” Liane Young, Joan Albert Camprodon, Marc Hauser, Alvaro Pascual-Leone, Rebecca Saxe. Proceedings of the National Academy of Sciences, week of March 29, 2010.
Italiani impasticcati: 945 su 1000 prende un farmaco al giorno
http://controcorrente83.blogspot.com/2010/12/italiani-impasticcati-945-su-1000.html
Italiani impasticcati: 945 su 1000 prende un farmaco al giorno
Un farmaco al giorno avvicina il medico di turno, si potrebbe parafrasare. Leggendo gli ultimi dati presentati dall'Osservatorio Nazionale sull'impiego dei medicinali si scopre che ogni giorno gli italiani prendono "una dose" di farmaco.
di Mirco Misoni
I farmaci sono in ogni casa italiana dentro un armadietto (o in uno "sportello"), di solito unicamente dedicato ad essi, come in un tempietto. Là dentro, per la maggioranza delle persone, c'è la "salute", contravvendendo al saggio Ippocrate che consigliava il cibo come migliore cura lasciando al farmacista i suoi "veleni" (farmaco in greco significa veleno). Ma si sa che il liceo classico non è mai servito a niente. Quasi in ogni borsa c'è qualche farmaco pronto da essere usato per un banale mal di testa o offerto con generosità per un bruciore di stomaco. L'amore degli italiani per i farmaci sembra non avere limiti e cresce sia da parte di chi lo prende, di chi lo prescrive e di chi se lo autoprescrive (come succede per i farmaci "da banco"). Succede così che per dei farmaci fondamentali (come gli antibiotici) questo entusiasmo stia consumando l'efficacia dei loro principi attivi sino a farli diventare progressivamente inefficaci (vedi la campagna AIFA "Difendi la tua Difesa" su antibioticoresponsabile.it). Ora, secondo i nuovi dati del rapporto Osmed (Osservatorio Nazionale sull'impiego dei medicinalihttp://tinyurl.com/36e4tzh) dell'ISS (Istituto Superiore di Sanità) viene fuori che su 1000 abitanti 954 prendono un farmaco al giorno (di solito farmaci per l'apparato cardiovascolare o gastrointestinale) che rappresenta ben il 20% in più di 5 anni fa. Quindi quasi tutti gli italiani sono malati (e cronici per di più), una bella speranza per la nazione e per il progresso del Paese. Un dato raccapricciante per molti (ma ovviamente normalissimo e benedetto per ogni casa farmaceutica) che vede un aumento di ricette, confezioni e dosi tutti sopra un più 3%, mentre la spesa farmaceutica (su cui non incombe mai la crisi) aumenta dello 0,8% rispetto allo scorso anno. Quindi non c'è da stupirsi se da dieci anni a questa parte "la gente" sembra essere "diversa" da quella di prima, forse c'entra anche il fatto che assume ogni giorno dei farmaci (e dei farmaci per contrastare gli effetti collaterali dei farmaci) i quali, spesso, hanno anche ripercussioni sull'umore e sul comportamento.
Pubblicato da controcorrente83
Puoi aiutarci ad identificare questo misterioso oggetto?
Frammento di vetro rotto piantato nel piedone???
http://ilsole24h.blogspot.com/2010/12/puoi-aiutarci-ad-identificare-questo.html
http://ilsole24h.blogspot.com/2010/12/puoi-aiutarci-ad-identificare-questo.html
Puoi aiutarci ad identificare questo misterioso oggetto?
Questi strani oggetti di dimensioni microscopiche sono stati rinvenuti all'interno della lesione della pelle di una persona che soffre di borreliosi e morgellons. Questa persona vive in prossimità di una rotta di volo di un grande aeroporto...
rispetto ad un Penny |
vista frontale |
vista posteriore |
Se avete riconosciuto questo oggetto o avete una teoria di ciò che potrebbe essere potete scrivere a Karen: chaosonline7@gmail.com
link alla fonte: http://www.morgellonsexposed.com
Pubblicato da puntozero
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PATRIOT APP. Per iPhone-delatori!
Forse qualcuno dovrebbe dire a giuditta la rintronata che l'esistenza di un'applicazione NON obbliga nessuno ad usarla...
http://tuttouno.blogspot.com/2010/12/patriot-app-per-i-iphon-delatori.html
http://tuttouno.blogspot.com/2010/12/patriot-app-per-i-iphon-delatori.html
Pubblicato da Giuditta
http://tuttouno.blogspot.com/2010/12/patriot-app-per-i-iphon-delatori.html
PATRIOT APP. Per iPhone-delatori!
Speriamo sia solo uno scherzo!
Una nuova applicazione per il vostro iPhone o il vostro iPad, vi permetterà di divenire delatore del governo. http://tuttouno.blogspot.com/2010/12/patriot-app-per-i-iphon-delatori.html
Citizen Concepts annuncia il lancio di PatriotApp TM, la prima applicazione al mondo per iPhone che consente ai cittadini di aiutare le agenzie governative nella creazione di un mondo più sicuro, più pulito e più efficiente attraverso il social networking e la tecnologia mobile.
Questa applicazione è stata messa a punto con la convinzione che i cittadini possano fornire la più sofisticata e più ampia rete di occhi e orecchie necessaria per prevenire il terrorismo, la criminalità, la negligenza ambientale, o altri comportamenti dannosi.
(Vedi le varie funzioni qui)
Basta scaricare il tutto per fornire informazioni alle agenzie governative interessate, ai datori di lavoro, o pubblicare dati relativi a incidenti a strumenti di social network.
Caratteristiche principali:
Basta scaricare il tutto per fornire informazioni alle agenzie governative interessate, ai datori di lavoro, o pubblicare dati relativi a incidenti a strumenti di social network.
Caratteristiche principali:
Agenzie Federali che si possono contattare automaticamente:
- FBI
- EPA
- GAO
- CDC
- Possibilità di personalizzare il contatto con i datori di lavoro dell'utente.
- Completamente integrato con i Social Media (Facebook, Twitter)
- Menu multipli e banca dati
- Visualizzazione dei mandati di cattura della FBI
- Semplice interfaccia grafica utente
- Consentire ai cittadini di registrare e comunicare.
- Sicurezza Nazionale, attività sospette, criminalità
- Infrazioni sui rifiuti
- Criminalità ambientale o possibili violazioni
- Criminalità dei colletti bianchi
- Sul proprio posto di lavoro, molestie, discriminazioni, o altre violazioni
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Le chaff dell’U.S.A.F. sono prodotte con proteine geneticamente modificate (Articolo di Carolyn Williams Palit)
http://www.tankerenemy.com/2010/12/le-chaff-dellusaf-sono-prodotte-con.html
Le chaff dell’U.S.A.F. sono prodotte con proteine geneticamente modificate (Articolo di Carolyn Williams Palit)
E’ esemplare la recente ricerca della valentissima giornalista indipendente Carolyn Williams Palit che chiarisce origine e natura delle “ragnatele artificiali”, confermando in buona misura le ipotesi di vari ricercatori, tra cui il biologo Giorgio Pattera. Ne emerge un impietoso e lucido ritratto di una “scienza” alla Dottor Frankenstein, un gioco pericoloso sulla pelle lacerata dei malati. Veramente, come avevamo scritto, ci si trova sul limitare di un mondo dove il confine tra naturale e tecnologico è molto sottile o, meglio, in presenza di un cambiamento antropologico in direzione di una “vita” sintetica.
I filamenti diffusi con gli aerei, soprattutto nella stagione autunnale, sono un nuovo tipo di chaff che si presta, però, a molteplici applicazioni, non essendo confinati questi ritrovati agli usi militari in senso stretto. Nei laboratori statunitensi, interventi su capre geneticamente modificate, hanno consentito di produrre una specie di seta che risulta un cross-over tra organico ed inorganico. Questo spiega perché i filamenti in oggetto, pur possedendo qualcosa di artificiale, sono bio-compatibili. L’agghiacciante scenario descritto dalla Palit, che ha attinto queste informazioni da siti governativi, investe la biotecnologia, l’industria chimica e dei biosensori per evidenziare come il Morgellons sia un’affezione legata a fibre biosintetiche e ad una possibile loro infestazione, a causa di microorganismi che attaccano sia gli Aracnidi sia le capre. All’interno di uno studio già dirompente, risulta esplosiva l’informazione circa i nematodi, i parassiti che, tempo fa, reperimmo nell’acqua piovana. Fibre biosintetiche, loro possibile contaminazione a causa dei nematodi vettori del batterio Wolbachia, Morgellons: il cerchio si chiude ed è un cerchio molto simile ad un cappio.
L’autrice sottolinea la situazione paradossale per cui chi dovrebbe indagare sulle fibre del Morgellons, fingendo di non cavare un … ragno dal buco, appartiene proprio a quelle agenzie che le producono! Quis custodiet custodes? Fino a quando gli inetti disinformatori ed i loro inutili caudatari continueranno a cianciare di ragni che migrano tutto l’anno?
Il National Institutes of Health e la United States Air Force (U.S.A.F.) sono elencati come le agenzie che hanno sovvenzionato le ricerche per l'invenzione di chaff create con le proteine della seta fibroina derivate dal latte di capre transgeniche. L'esercito degli Stati Uniti ha finanziato lo sviluppo delle capre transgeniche, nel cui D.N.A. è stato appunto incorporato un gene di un ragno serigeno. Questo materiale, una fibroina della seta, viene raccolto dal latte delle capre transgeniche. Si è ottenuto così un nuovo tipo di chaff, in luogo delle vecchie chaff a base di alluminio. Per molti anni, l'Air Force ha scaricato alluminio anti-radar nei cieli degli Stati Uniti.
Le informazioni qui di seguito sono state carpite dalla prima pagina del sito (il portale dell’U.S.A.F., n.d.t).
"L'Air Force ed il National Institutes of Health hanno finanziato composti cross-over organici-inorganici: sono materiali polimerici avanzati ed auto-replicanti che possono essere usati per chaff, biosensori, fibre, schiume, gel, pellicole e cristalli.
Si può inserire al loro interno quasi qualunque cosa biologica: germi, anticorpi, ormoni, geni. Possono essere usati per dispositivi microelettronici. I brevetti si riferiscono ad un processo di cristallizzazione che può essere eseguito in vivo, dopo l'impianto.
E stato dimostrato che la seta funzionale ricombinante mostra una capacità di promuovere la nucleazione di idrossiapatite.[1] Le sete funzionali ricombinanti (proteine di fusione della seta) della presente invenzione hanno potenziali applicazioni nei biomateriali, nell'ingegneria dei tessuti, nei materiali avanzati e nei biosensori". [...]
Chi sta indagando sul Morgellons? Il National Institutes of Health e l'Istituto di Patologia dell'esercito stanno investigando questa patologia: proprio loro, che possiedono i brevetti sulle nanotecnologie, non riescono a riconoscere nanotecnologia, quando la vedono? [...]
Che cosa succede, se il ragno o le capre ospitano un germe parassita? Potrebbe il parassita replicarsi ulteriormente, dopo essere stato introdotto in un materiale organico-inorganico, auto-replicante?
Da circa quattordici anni, molti cittadini riferiscono che gli aerei stanno diffondendo qualche tipo di sostanza che viene giù dal cielo e che assomiglia a ragnatele.
Gli attivisti contro le scie chimiche che studiano le fibre precipitare dal cielo, hanno notato che questi filamenti presentano una fluorescenza con colori brillanti, quando una luce UV li illumina. [...]
Le capre sono soggette ad essere attaccate dai nematodi. Il batterio Wolbachia è diffuso nei ragni usati nei laboratori. Wolbachia provoca sterilità nei maschi delle specie di ragno. E’ stato estratto un gene adatto a sintetizzare la proteina della seta negli Aracnidi in un laboratorio che potrebbe essere stato contaminato per inserirlo nel latte delle capre che potrebbero essere state contagiate. Poi hanno raccolto le proteine della seta dal latte di capra per trasformarle in una molteplicità di prodotti. […]
Wolbachia è un genere di batterio che infetta alcune specie di Artropodi, tra cui un'alta percentuale di insetti (circa il 60% delle specie). E 'uno dei microbi più comuni nel mondo.[…]
Oltre agli insetti, Wolbachia infetta una grande varietà di specie di Aracnidi e molte specie di nematodi filaria (un tipo di verme parassita), compresi quelli che causano l'oncocercosi (cecità del fiume Niger) ed elefantiasi in esseri umani, come la filaria dei cani. L’eliminazione di Wolbachia dai nematodi comporta in genere o la morte o la sterilità. Di conseguenza, le attuali strategie per il controllo delle malattie dovute al nematode comprendono l'eliminazione di Wolbachia tramite l’antibiotico doxiciclina piuttosto che con farmaci anti-nematodi piuttosto tossici.
Esistono molti brevetti relativi alla produzione di sete artificiali. I brevetti militari si devono a Kaplan ed a Lombardi. In alcuni casi, queste sete sono impiegate in medicina per il controllo della crescita cellulare, in chimica, per la filtrazione e la separazione, la catalisi, la decontaminazione (direttamente o con sostanze chimiche adeguate o enzimi), per le chaff [2], in additivi inorganici per indurire i materiali che possono essere riempiti con un secondo componente.
[1] L'idrossiapatite è un minerale raro, avente composizione chimica Ca5(PO4)3(OH). L'idrossiapatite è anche prodotta e riassorbita da tessuti organici: infatti è uno dei componenti principali delle ossa, dove si trova sotto forma di sali di Calcio. L'idrossiapatite può essere usata come riempitivo per sostituire ossa amputate, oppure come rivestimento per stimolare la crescita ossea all'interno di impianti protesici. Sebbene questo minerale possa essere presente anche in altre fasi (con una formula chimica simile o addirittura identica), l'interazione che si crea con l’organismo può variare molto. Gli scheletri di corallo possono essere trasformati in idrossiapatite, se sottoposti ad alte temperature. Le alte temperature inoltre neutralizzano eventuali molecole organiche, potenziali portatrici di malattie.
[2] Le chaff sono adoperate come misura antiaerea: sono costituite da cilindri o da sottili lastre rettangolari. Per confondere i sistemi missilistici antiaerei a guida termica, le chaff producono, attraverso la combustione di sostanze chimiche, un fortissimo calore che "depista" i sistemi missilistici dotati di un congegno di guida sensibile al calore, proveniente dai motori degli aerei a reazione e ad elica. Un altro tipo di chaff implica la diffusione nell'atmosfera di particelle metalliche di alluminio o di lunghi filamenti di alluminio o di fibra di vetro, sempre con lo scopo di interferire con gli apparati missilistici antiaerei a guida radar. Dispositivi ancora più sofisticati emettono onde radio di disturbo.
Fonte: exoticwarfare.com
I filamenti diffusi con gli aerei, soprattutto nella stagione autunnale, sono un nuovo tipo di chaff che si presta, però, a molteplici applicazioni, non essendo confinati questi ritrovati agli usi militari in senso stretto. Nei laboratori statunitensi, interventi su capre geneticamente modificate, hanno consentito di produrre una specie di seta che risulta un cross-over tra organico ed inorganico. Questo spiega perché i filamenti in oggetto, pur possedendo qualcosa di artificiale, sono bio-compatibili. L’agghiacciante scenario descritto dalla Palit, che ha attinto queste informazioni da siti governativi, investe la biotecnologia, l’industria chimica e dei biosensori per evidenziare come il Morgellons sia un’affezione legata a fibre biosintetiche e ad una possibile loro infestazione, a causa di microorganismi che attaccano sia gli Aracnidi sia le capre. All’interno di uno studio già dirompente, risulta esplosiva l’informazione circa i nematodi, i parassiti che, tempo fa, reperimmo nell’acqua piovana. Fibre biosintetiche, loro possibile contaminazione a causa dei nematodi vettori del batterio Wolbachia, Morgellons: il cerchio si chiude ed è un cerchio molto simile ad un cappio.
L’autrice sottolinea la situazione paradossale per cui chi dovrebbe indagare sulle fibre del Morgellons, fingendo di non cavare un … ragno dal buco, appartiene proprio a quelle agenzie che le producono! Quis custodiet custodes? Fino a quando gli inetti disinformatori ed i loro inutili caudatari continueranno a cianciare di ragni che migrano tutto l’anno?
Il National Institutes of Health e la United States Air Force (U.S.A.F.) sono elencati come le agenzie che hanno sovvenzionato le ricerche per l'invenzione di chaff create con le proteine della seta fibroina derivate dal latte di capre transgeniche. L'esercito degli Stati Uniti ha finanziato lo sviluppo delle capre transgeniche, nel cui D.N.A. è stato appunto incorporato un gene di un ragno serigeno. Questo materiale, una fibroina della seta, viene raccolto dal latte delle capre transgeniche. Si è ottenuto così un nuovo tipo di chaff, in luogo delle vecchie chaff a base di alluminio. Per molti anni, l'Air Force ha scaricato alluminio anti-radar nei cieli degli Stati Uniti.
Le informazioni qui di seguito sono state carpite dalla prima pagina del sito (il portale dell’U.S.A.F., n.d.t).
"L'Air Force ed il National Institutes of Health hanno finanziato composti cross-over organici-inorganici: sono materiali polimerici avanzati ed auto-replicanti che possono essere usati per chaff, biosensori, fibre, schiume, gel, pellicole e cristalli.
Si può inserire al loro interno quasi qualunque cosa biologica: germi, anticorpi, ormoni, geni. Possono essere usati per dispositivi microelettronici. I brevetti si riferiscono ad un processo di cristallizzazione che può essere eseguito in vivo, dopo l'impianto.
E stato dimostrato che la seta funzionale ricombinante mostra una capacità di promuovere la nucleazione di idrossiapatite.[1] Le sete funzionali ricombinanti (proteine di fusione della seta) della presente invenzione hanno potenziali applicazioni nei biomateriali, nell'ingegneria dei tessuti, nei materiali avanzati e nei biosensori". [...]
Chi sta indagando sul Morgellons? Il National Institutes of Health e l'Istituto di Patologia dell'esercito stanno investigando questa patologia: proprio loro, che possiedono i brevetti sulle nanotecnologie, non riescono a riconoscere nanotecnologia, quando la vedono? [...]
Che cosa succede, se il ragno o le capre ospitano un germe parassita? Potrebbe il parassita replicarsi ulteriormente, dopo essere stato introdotto in un materiale organico-inorganico, auto-replicante?
Da circa quattordici anni, molti cittadini riferiscono che gli aerei stanno diffondendo qualche tipo di sostanza che viene giù dal cielo e che assomiglia a ragnatele.
Gli attivisti contro le scie chimiche che studiano le fibre precipitare dal cielo, hanno notato che questi filamenti presentano una fluorescenza con colori brillanti, quando una luce UV li illumina. [...]
Le capre sono soggette ad essere attaccate dai nematodi. Il batterio Wolbachia è diffuso nei ragni usati nei laboratori. Wolbachia provoca sterilità nei maschi delle specie di ragno. E’ stato estratto un gene adatto a sintetizzare la proteina della seta negli Aracnidi in un laboratorio che potrebbe essere stato contaminato per inserirlo nel latte delle capre che potrebbero essere state contagiate. Poi hanno raccolto le proteine della seta dal latte di capra per trasformarle in una molteplicità di prodotti. […]
Wolbachia è un genere di batterio che infetta alcune specie di Artropodi, tra cui un'alta percentuale di insetti (circa il 60% delle specie). E 'uno dei microbi più comuni nel mondo.[…]
Oltre agli insetti, Wolbachia infetta una grande varietà di specie di Aracnidi e molte specie di nematodi filaria (un tipo di verme parassita), compresi quelli che causano l'oncocercosi (cecità del fiume Niger) ed elefantiasi in esseri umani, come la filaria dei cani. L’eliminazione di Wolbachia dai nematodi comporta in genere o la morte o la sterilità. Di conseguenza, le attuali strategie per il controllo delle malattie dovute al nematode comprendono l'eliminazione di Wolbachia tramite l’antibiotico doxiciclina piuttosto che con farmaci anti-nematodi piuttosto tossici.
Esistono molti brevetti relativi alla produzione di sete artificiali. I brevetti militari si devono a Kaplan ed a Lombardi. In alcuni casi, queste sete sono impiegate in medicina per il controllo della crescita cellulare, in chimica, per la filtrazione e la separazione, la catalisi, la decontaminazione (direttamente o con sostanze chimiche adeguate o enzimi), per le chaff [2], in additivi inorganici per indurire i materiali che possono essere riempiti con un secondo componente.
[1] L'idrossiapatite è un minerale raro, avente composizione chimica Ca5(PO4)3(OH). L'idrossiapatite è anche prodotta e riassorbita da tessuti organici: infatti è uno dei componenti principali delle ossa, dove si trova sotto forma di sali di Calcio. L'idrossiapatite può essere usata come riempitivo per sostituire ossa amputate, oppure come rivestimento per stimolare la crescita ossea all'interno di impianti protesici. Sebbene questo minerale possa essere presente anche in altre fasi (con una formula chimica simile o addirittura identica), l'interazione che si crea con l’organismo può variare molto. Gli scheletri di corallo possono essere trasformati in idrossiapatite, se sottoposti ad alte temperature. Le alte temperature inoltre neutralizzano eventuali molecole organiche, potenziali portatrici di malattie.
[2] Le chaff sono adoperate come misura antiaerea: sono costituite da cilindri o da sottili lastre rettangolari. Per confondere i sistemi missilistici antiaerei a guida termica, le chaff producono, attraverso la combustione di sostanze chimiche, un fortissimo calore che "depista" i sistemi missilistici dotati di un congegno di guida sensibile al calore, proveniente dai motori degli aerei a reazione e ad elica. Un altro tipo di chaff implica la diffusione nell'atmosfera di particelle metalliche di alluminio o di lunghi filamenti di alluminio o di fibra di vetro, sempre con lo scopo di interferire con gli apparati missilistici antiaerei a guida radar. Dispositivi ancora più sofisticati emettono onde radio di disturbo.
Fonte: exoticwarfare.com
Pubblicato da Zret
Gli svantaggi di una mancata esposizione al Sole (articolo di Jean Beaugh)
http://www.tankerenemy.com/2010/12/gli-svantaggi-di-una-mancata.html
Gli svantaggi di una mancata esposizione al Sole (articolo di Jean Beaugh)
Jean Beaugh, in un breve articolo tocca uno dei nervi scoperti relativi all'annosa questione "chemtrails": l'offuscamento della luce solare, provocato dalle coltri chimiche, è all'origine di molte affezioni.
In un bel libro, intitolato "La luce che guarisce", l'autore, Fabio Marchesi, dopo aver demolito molti luoghi comuni sui raggi ultravioletti, snocciola esempi, dati e ricerche riguardanti i benefici che si possono ottenere da un'oculata esposizione al sole: molte malattie possono essere guarite e parecchi disturbi possono essere alleviati, se si sta all'aria aperta anche nei giorni in cui il cielo è nuvoloso, poiché i salutari raggi ultravioletti filtrano attraverso le nubi. Purtroppo questi raggi, come è avvenuto per il biossido di carbonio, sono stati demonizzati, mentre l'industria, ricavandone ingenti profitti, ha convinto l'opinione pubblica che occorre usare creme "protettive" per difendersi da radiazioni dipinte come "dannose". In verità, questi prodotti contengono composti tossici, in primis il biossido di titanio, la cui azione schermante lo rende un ingrediente tipico delle scie. I melanomi sono sovente dovuti all'esposizione a luci al neon, mentre le lampade ad ampio spettro hanno effetti salutiferi sull'organismo e sull'umore. Queste ed altre informazioni sono reperibili nel saggio sopra citato.
Purtroppo Fabio Marchesi, pur prodigo di preziosi consigli, non si è ancora interessato alla causa precipua dell'oscuramento globale, ossia la creazione di coperture artificiali per mezzo degli aerei, laddove l'autrice del pezzo che pubblichiamo ha individuato il punto nodale.
A margine di questa nota, osserviamo che soprattutto tra le nuove generazioni, cresce il numero di chi è infastidito dalla luce solare, in quei pochissimi giorni l'anno in cui essa non è velata da nubi e foschie "sintetiche": si stanno forgiando dei sub-uomini, a loro agio, paradossalmente, in ambienti tetri, malsani, pregni di perniciose onde elettromagnetiche: per questi "lucifugi viri" un cielo terso ed un bosco profumato di pioggia sono come per il diavolo l’acqua santa.
Si può essere più facilmente esposti a varie patologie, se l'organismo non sintetizza abbastanza vitamina D (antitumorale naturale, n.d.t.). L'inverno è la stagione in cui le persone non prendono quasi mai il sole, poiché rimangono in ambienti chiusi. Molti evitano il sole, inoltre il cielo è nuvoloso per la maggior parte del tempo, o peggio, sbiancato dalle "scie chimiche": il rischio di ammalarsi è molto elevato.
Un meteorologo dell'Arizona ha usato la dicitura, "luce solare filtrata", mentre il meteorologo di Abilene ha impiegato il sintagma "nuvole increspate". In realtà, si riferiscono sempre allo stesso fenomeno: le scie chimiche! L'industria turistica che si basa sul sole sta per essere colpita, perché dipende dalla luce della nostra stella. [...]
Avete mai sentito citare il morbo di Morgellons, i cui pazienti sono in numero sempre crescente in ogni stato dell'Unione? Le scie chimiche, alias geoingegneria, sono diffuse in tutti gli Stati Uniti ed in molti altri paesi del mondo. Il nostro ambiente sarà definitivamente devastato dall'alluminio, dal bario etc., se non si interverrà in modo efficace. Gli effetti negativi sulla salute di esseri umani, animali e piante sono immensi.
Fonte: reporternews
In un bel libro, intitolato "La luce che guarisce", l'autore, Fabio Marchesi, dopo aver demolito molti luoghi comuni sui raggi ultravioletti, snocciola esempi, dati e ricerche riguardanti i benefici che si possono ottenere da un'oculata esposizione al sole: molte malattie possono essere guarite e parecchi disturbi possono essere alleviati, se si sta all'aria aperta anche nei giorni in cui il cielo è nuvoloso, poiché i salutari raggi ultravioletti filtrano attraverso le nubi. Purtroppo questi raggi, come è avvenuto per il biossido di carbonio, sono stati demonizzati, mentre l'industria, ricavandone ingenti profitti, ha convinto l'opinione pubblica che occorre usare creme "protettive" per difendersi da radiazioni dipinte come "dannose". In verità, questi prodotti contengono composti tossici, in primis il biossido di titanio, la cui azione schermante lo rende un ingrediente tipico delle scie. I melanomi sono sovente dovuti all'esposizione a luci al neon, mentre le lampade ad ampio spettro hanno effetti salutiferi sull'organismo e sull'umore. Queste ed altre informazioni sono reperibili nel saggio sopra citato.
Purtroppo Fabio Marchesi, pur prodigo di preziosi consigli, non si è ancora interessato alla causa precipua dell'oscuramento globale, ossia la creazione di coperture artificiali per mezzo degli aerei, laddove l'autrice del pezzo che pubblichiamo ha individuato il punto nodale.
A margine di questa nota, osserviamo che soprattutto tra le nuove generazioni, cresce il numero di chi è infastidito dalla luce solare, in quei pochissimi giorni l'anno in cui essa non è velata da nubi e foschie "sintetiche": si stanno forgiando dei sub-uomini, a loro agio, paradossalmente, in ambienti tetri, malsani, pregni di perniciose onde elettromagnetiche: per questi "lucifugi viri" un cielo terso ed un bosco profumato di pioggia sono come per il diavolo l’acqua santa.
Si può essere più facilmente esposti a varie patologie, se l'organismo non sintetizza abbastanza vitamina D (antitumorale naturale, n.d.t.). L'inverno è la stagione in cui le persone non prendono quasi mai il sole, poiché rimangono in ambienti chiusi. Molti evitano il sole, inoltre il cielo è nuvoloso per la maggior parte del tempo, o peggio, sbiancato dalle "scie chimiche": il rischio di ammalarsi è molto elevato.
Un meteorologo dell'Arizona ha usato la dicitura, "luce solare filtrata", mentre il meteorologo di Abilene ha impiegato il sintagma "nuvole increspate". In realtà, si riferiscono sempre allo stesso fenomeno: le scie chimiche! L'industria turistica che si basa sul sole sta per essere colpita, perché dipende dalla luce della nostra stella. [...]
Avete mai sentito citare il morbo di Morgellons, i cui pazienti sono in numero sempre crescente in ogni stato dell'Unione? Le scie chimiche, alias geoingegneria, sono diffuse in tutti gli Stati Uniti ed in molti altri paesi del mondo. Il nostro ambiente sarà definitivamente devastato dall'alluminio, dal bario etc., se non si interverrà in modo efficace. Gli effetti negativi sulla salute di esseri umani, animali e piante sono immensi.
Fonte: reporternews
Pubblicato da Zret
Vaccine nation: l'incredibile storia di un padre messo in carcere perché il figlio è stato ucciso dal vaccino!
http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/12/vaccine-nation-lincredibile-storia-di.html
Vaccine nation: l'incredibile storia di un padre messo in carcere perché il figlio è stato ucciso dal vaccino!
articolo tratto dall'ottimo sito il portico dipinto
Vaccine Nation è un documentario che racconta l'incredibile storia di Alan Yurko e della sua famiglia.
Il figlio di Alan muore improvvisamente poco dopo che gli viene somministrata la vaccinazione al quarto mese di vita.
Ma ciò che rende particolare questa vicenda (purtroppo fin troppo comune nonostante se ne parli poco) è che, a seguito dei referti medici e dell'autopsia, non è stata presa in esame la possibilità della vaccinazione come causa della morte ma il padre viene prima accusato e poi dichiarato colpevole di aver ucciso il suo bambino percuotendolo volontariamente e ripetutamente al capo nella modalità che la medicina tradizionale definisce "sindrome del bambino scosso".
Alan è stato quindi condannato all'ergastolo più 10 anni di reclusione, senza possibilità di libertà condizionata. Una volta in carcere, il genitore, ripresosi dallo shock iniziale, ed essendo additato come un criminale della peggior specie (anche tra i detenuti esiste un codice di rispetto e chi uccide un bambino è chiaramente al gradino più basso), decide di farsi forza e cominciare a studiare a fondo quello che è successo a suo figlio, In breve diventa relativamente esperto dell'argomento e scopre tutta una serie di cose che gli dimostrano una realtà molto diversa e, fino a quel momento, per lui insospettabile.
Decide quindi che è arrivato il momento di provare a riportare in tribunale il suo caso e scrive, a mano, più di 40.000 lettere a dottori, ricercatori e chiunque altro possa essere interessato all'argomento.
Nel ricostruire tali vicende, il documentario spazia ad ampio raggio su vari argomenti correlati ai vaccini, a partire da come fu "concepito" il primo vaccino, quello per il vaiolo, fino ad illustrare le modalità con cui (non) vengono testati i vaccini al giorno d'oggi prima d'essere messi in commercio passando attraverso la pericolosità dei componenti che spesso sono parte integrante della terapia.
E' possibile scaricare il documentario completo a questo indirizzo oppure vederlo direttamente in streaming su youtube qui di seguito (qui il link alla playlist).
Ringrazio Eileen per l'aiuto nella traduzione.
Per chi avesse dubbi sulla realtà di quanto descritto c'è la possibilità di leggere un articolo di cronaca (in lingua inglese) sulla liberazione di Yurko, Dad Freed From Life Sentence In Son's Death , ovvero "Padre liberato dall'ergastolo comminato per la morte del figlio" sull'edizione on line del giornale Orlando Sentinel, del quale trovate gli screenshot a corredo del presente articolo.
Articoli correlati sul sito del portico dipinto
Leggi il dossier sulla tossicità dei nuovi vaccini anti-influenzali
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Pubblicato da corrado
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morte da vaccino
I retroscena della creazione della Federal Reserve e l'affondamento del Titanic
http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/12/i-retroscena-della-creazione-della.html
I retroscena della creazione della Federal Reserve e l'affondamento del Titanic
Traduzione dell'articolo Les dessous de la création de la Federal Reserve pubblicato sul sito dell'associazione belga
CENTRE DE RECHERCHES SUR L'ORDRE MONDIAL
(C.R.O.M, Centro di ricerca sull'Ordine Mondiale) come parte di un dossier sui gesuiti.
Dopo quanto visto nell'articolo precedente questa ricostruzione appare alquanto verosimile e, come già accennato, diversi particolari che la confermerebbero li troviamo su wikipedia, sito che si caratterizza per il suo negazionismo oltranzista nei confronti delle tematiche cospirative. Ulteriori conferme nei prossimi articoli.
I retroscena della creazione della Federal Reserve
(C.R.O.M, Centro di ricerca sull'Ordine Mondiale) come parte di un dossier sui gesuiti.
Dopo quanto visto nell'articolo precedente questa ricostruzione appare alquanto verosimile e, come già accennato, diversi particolari che la confermerebbero li troviamo su wikipedia, sito che si caratterizza per il suo negazionismo oltranzista nei confronti delle tematiche cospirative. Ulteriori conferme nei prossimi articoli.
I retroscena della creazione della Federal Reserve
Nel 1910, sette uomini si incontrarono sull'isola di Jekyll, al largo della costa della Georgia, negli Stati Uniti, per mettere a punto la costituzione di quella che sarebbe divenuta la banca "nazionale" americana: la Federal Reserve. Nelson Aldrich eFrank Valderclip rappresentavano l'impero finanziario dei Rockefeller. Henry Davidson, Charles Norton et Benjamin Strong rappresentavano J.P. Morgan. Paul Warberg rappresentava la dinastia europea della Banca Rothschild. Abitualmente in feroce competizione, questa volta fecero causa comune.
Queste tre potenti famiglie erano in realtà, senza saperlo, sotto il controllo dell'Ordine degli Illuminati di Baviera, quelli che vengono chiamati volgarmente illuminati. E sono questi illuminati che, dopo avere fatto comprare la White Star Lines da J.P. Morgan, ordinarono nel 1909 la costruzione del Titanic per una ragione che tra poco comprenderemo.
Sin dall'inizio, il lussuoso transatlantico era stato votato ad un destino funesto.
Successe che un certo numero di personaggi influenti non fossero favorevoli all progetto della creazione della Federal Reserve. Benjamin Guggenheim, Isaac Strauss e John Jacob Astor si opponevano alla sua formazione. Non solo questi uonmini – indubbiamente i più ricchi del mondo – erano contro l'istituzione della Federal Reserve ma, in oltre, essi avrebbero utilizzato la loro ricchezza e la loro influenza per cercare di evitare la Prima Guerra Mondiale.
Gli si è srotolato davanti il tappeto rosso affinché si imbarcassero per il viaggio inaugurale del la più grande imbarcazione mai costruita. Campagna in favore campagne della «inaffondabilità» del Titanic prometteva ai passeggeri un alto livello di sicurezza. Occorreva, infatti, che l'eliminazione del trio Guggenheim-Strauss-Astor avvenisse in una maniera così assurda che nessuno potesse pensare ad un assassinio.
Il capitano del Titanic si chiamava Edward Smith. Era un iniziato degli illuminati che lavorava per J.P. Morgan. Quando la nava salpò da Southampton, nel Sud dell'Inghilterra, un fotografo irlandese di nome Francis Browne, prete gesuita, si trovava a bordo per la prima parte del viaggio tra Southampon e Queenstown, in Irlanda. Colui che diventerà uno dei personaggi più influenti dell'Irlanda era il maestro spirituale di Edward Smith. Francis Browne approfittò della prima parte della traversata per fotografare le vittime. Egli ne approfittò probabilmente anche per ricordare al capitano le implicazioni del suo giuramento e, il mattino seguente, gli augurò buona fortuna …
Il capitano Smith aveva una fede incrollabile nel suo superiore. Browne l'istruì su quello che avrebbe dovuto fare una volta arrivato nelle acque dell'Atlantico del Nord. Erano 26 anni che il capitano Smith viaggiava nell'Atlantico del Nord. Egli era il più grande specialista al mondo di quelle acque fredde. Il capitano sapeva molto bene perché quella nave era stata costruita. Era stato sempre convenuto che essa sarebbe affondata nel corso del suo primo viaggio.
In una notte senza luna, egli diede, in segreto, l'ordine spingere il Titanic alla massima velocità, ovvero 22 nodi, attraverso una gigantesca zona di ghiaccio di una superficie di 80 mila metri quadrati! Egli sapeva perfettamente che vi si trovavano degli iceberg. Aveva ricevuto degli ordini e niente l'avrebbe fatto deviare dalla sua missione.
Le azioni del capitano Smith nel corso delle sue ultime ore non furono degne del suo ruolo. Egli sembrava tuttavia essere in lotta contro la propria coscienza. Si doveva comportare come un bravo capitano, oppure obbedire al suo maestro ed affondare la nave?
Si era fatto in modo che non ci fossero abbastanza scialuppe di salvataggio. Dopo la collisione la maggior parte delle scialuppe furono calate con solo pochi passeggeri a bordo: delle donne e dei bambini. Si lanciarono dei razzi di bianchi. Le navi che passavano nelle vicinanze pensarono che ci fosse una festa a bordo dal momento che i razzi di segnalazione per chiedere soccorso sono abitualmente rossi. Questi esempi non mostrano l'arroganza di un equipaggio che riteneva inaffondabile il Titanic. No! Questi errori erano programmati.
Questi ricchi tra i ricchi che si opponevano alla costituzione della Federal Reserve nel bel mezzo delle classi medie e sfavorite. La nave inaffondabile, il palazzo galleggiante era stato concepito affinché divenisse la loro tomba. Il naufragio del Titanic resta forse il più grosso disastro del ventesimo secolo, guerre mondiali a parte.
Il 14 aprile (la stessa data dell'assassinio di Abraham Lincoln) del 1912, il Titanic urtò un iceberg ed ogni opposizione alla Federal Reserve fu cancellata. Nel dicembre del 1913, l'istituzione bancaria vide la luce negli Stati Uniti. Otto mesi più tardi , grazie alla Federal Reserve, gli illuminati disponevano di sufficienti fondi per scatenare la Prima Guerra Mondiale.
Commento del C.R.O.M.: Far costruire ed affondare la più grande nave del mondo solo per eliminare tre individui? Ecco cosa farà sorridere numerosi scettici razionalisti. Tuttavia gli iniziati sanno che la probabilità di riuscita di un'azione è proporzionale al sacrificio che viene accettato per ottenerne la realizzazione. Il famoso motto "il fine giustifica i mezzi" può anche essere compreso come "la grandiosità del fine necessita di mezzi equivalenti". O, parlando in termini magici, assassinare i tre uomini più ricchi del pianeta non è certo un affare da niente.
La storia segreta di questo mondo mostra, in ogni caso, che le alte sfere dell'Ordine Mondiale non hanno mai esitato a perdere delle grandi quantità di denaro – oppure a sacrificare qualcuno dei loro – per fare avanzare il proprio piano. Dato che la messa in opera della Federal Reserve poteva assicurare loro, sul lungo termine, il controllo di tutte le ricchezze del pianeta, che cosa avevano da perdere?
Queste tre potenti famiglie erano in realtà, senza saperlo, sotto il controllo dell'Ordine degli Illuminati di Baviera, quelli che vengono chiamati volgarmente illuminati. E sono questi illuminati che, dopo avere fatto comprare la White Star Lines da J.P. Morgan, ordinarono nel 1909 la costruzione del Titanic per una ragione che tra poco comprenderemo.
Sin dall'inizio, il lussuoso transatlantico era stato votato ad un destino funesto.
Successe che un certo numero di personaggi influenti non fossero favorevoli all progetto della creazione della Federal Reserve. Benjamin Guggenheim, Isaac Strauss e John Jacob Astor si opponevano alla sua formazione. Non solo questi uonmini – indubbiamente i più ricchi del mondo – erano contro l'istituzione della Federal Reserve ma, in oltre, essi avrebbero utilizzato la loro ricchezza e la loro influenza per cercare di evitare la Prima Guerra Mondiale.
Gli si è srotolato davanti il tappeto rosso affinché si imbarcassero per il viaggio inaugurale del la più grande imbarcazione mai costruita. Campagna in favore campagne della «inaffondabilità» del Titanic prometteva ai passeggeri un alto livello di sicurezza. Occorreva, infatti, che l'eliminazione del trio Guggenheim-Strauss-Astor avvenisse in una maniera così assurda che nessuno potesse pensare ad un assassinio.
Il capitano del Titanic si chiamava Edward Smith. Era un iniziato degli illuminati che lavorava per J.P. Morgan. Quando la nava salpò da Southampton, nel Sud dell'Inghilterra, un fotografo irlandese di nome Francis Browne, prete gesuita, si trovava a bordo per la prima parte del viaggio tra Southampon e Queenstown, in Irlanda. Colui che diventerà uno dei personaggi più influenti dell'Irlanda era il maestro spirituale di Edward Smith. Francis Browne approfittò della prima parte della traversata per fotografare le vittime. Egli ne approfittò probabilmente anche per ricordare al capitano le implicazioni del suo giuramento e, il mattino seguente, gli augurò buona fortuna …
Il capitano Smith aveva una fede incrollabile nel suo superiore. Browne l'istruì su quello che avrebbe dovuto fare una volta arrivato nelle acque dell'Atlantico del Nord. Erano 26 anni che il capitano Smith viaggiava nell'Atlantico del Nord. Egli era il più grande specialista al mondo di quelle acque fredde. Il capitano sapeva molto bene perché quella nave era stata costruita. Era stato sempre convenuto che essa sarebbe affondata nel corso del suo primo viaggio.
In una notte senza luna, egli diede, in segreto, l'ordine spingere il Titanic alla massima velocità, ovvero 22 nodi, attraverso una gigantesca zona di ghiaccio di una superficie di 80 mila metri quadrati! Egli sapeva perfettamente che vi si trovavano degli iceberg. Aveva ricevuto degli ordini e niente l'avrebbe fatto deviare dalla sua missione.
Le azioni del capitano Smith nel corso delle sue ultime ore non furono degne del suo ruolo. Egli sembrava tuttavia essere in lotta contro la propria coscienza. Si doveva comportare come un bravo capitano, oppure obbedire al suo maestro ed affondare la nave?
Si era fatto in modo che non ci fossero abbastanza scialuppe di salvataggio. Dopo la collisione la maggior parte delle scialuppe furono calate con solo pochi passeggeri a bordo: delle donne e dei bambini. Si lanciarono dei razzi di bianchi. Le navi che passavano nelle vicinanze pensarono che ci fosse una festa a bordo dal momento che i razzi di segnalazione per chiedere soccorso sono abitualmente rossi. Questi esempi non mostrano l'arroganza di un equipaggio che riteneva inaffondabile il Titanic. No! Questi errori erano programmati.
Questi ricchi tra i ricchi che si opponevano alla costituzione della Federal Reserve nel bel mezzo delle classi medie e sfavorite. La nave inaffondabile, il palazzo galleggiante era stato concepito affinché divenisse la loro tomba. Il naufragio del Titanic resta forse il più grosso disastro del ventesimo secolo, guerre mondiali a parte.
Il 14 aprile (la stessa data dell'assassinio di Abraham Lincoln) del 1912, il Titanic urtò un iceberg ed ogni opposizione alla Federal Reserve fu cancellata. Nel dicembre del 1913, l'istituzione bancaria vide la luce negli Stati Uniti. Otto mesi più tardi , grazie alla Federal Reserve, gli illuminati disponevano di sufficienti fondi per scatenare la Prima Guerra Mondiale.
Commento del C.R.O.M.: Far costruire ed affondare la più grande nave del mondo solo per eliminare tre individui? Ecco cosa farà sorridere numerosi scettici razionalisti. Tuttavia gli iniziati sanno che la probabilità di riuscita di un'azione è proporzionale al sacrificio che viene accettato per ottenerne la realizzazione. Il famoso motto "il fine giustifica i mezzi" può anche essere compreso come "la grandiosità del fine necessita di mezzi equivalenti". O, parlando in termini magici, assassinare i tre uomini più ricchi del pianeta non è certo un affare da niente.
La storia segreta di questo mondo mostra, in ogni caso, che le alte sfere dell'Ordine Mondiale non hanno mai esitato a perdere delle grandi quantità di denaro – oppure a sacrificare qualcuno dei loro – per fare avanzare il proprio piano. Dato che la messa in opera della Federal Reserve poteva assicurare loro, sul lungo termine, il controllo di tutte le ricchezze del pianeta, che cosa avevano da perdere?
Pubblicato da corrado
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Crisi sistemica: l'ora della verità si avvicina ( articolo di Gilles Bonafi - Mondialisation.ca )
http://diarionelweb.blogspot.com/2010/12/crisi-sistemica-lora-della-verita-si.html
Crisi sistemica: l'ora della verità si avvicina ( articolo di Gilles Bonafi - Mondialisation.ca )
Il seguente articolo è tratto dal sito ComeDonChisciotte
L’8 novembre 2010 ha avuto luogo un evento d’importanza capitale, che è stato trattato in due righe dalla maggior parte dei quotidiani più importanti. Ovvero, lunedì 8 novembre Ambac Financial, l’assicuratore delle obbligazioni americano, si è posto sotto la tutela del paragrafo 11 della legge sui fallimenti degli Stati Uniti. La dichiarazione di fallimento del gruppo di fronte alla U.S. Bankruptcy Court di Manhattan è il segno precursore di una prossima catastrofe economica senza precedenti, poiché Ambac è un valorizzatore di crediti (monoline in inglese) che si trova proprio nel cuore del processo di cartolarizzazione basato su una logica assicurativa. Di fatto, tramite questa scappatoia, i debiti vengono trasformati in titoli finanziari, una enorme piramide di Ponzi!
Gli assicuratori, inoltre, forniscono la propria garanzia per il pagamento in caso di default o di fallimento dell’emittente di questi titoli. È dunque il nostro intero sistema finanziario che sta crollando sotto i nostri occhi, e la posta in gioco è così colossale che nessuno stato potrà accollarsi queste perdite, di cui dovrà farsi carico piuttosto una struttura sopranazionale (FMI, BCE).
Per esempio, Ambac garantirebbe per 700 miliardi di dollari dei suddetti strumenti di debito (CDS), che vanno paragonati ai 400 miliardi di dollari (secondo gli analisi di IFR, International Financing Review, un servizio di Thomson Reuters) di Lehman Brothers, il cui fallimento, il15 settembre 2008, ha dato il colpo d’avvio alla crisi attuale. I prodotti derivati
Bisogna sapere che la parte essenziale di quei prodotti finanziari chiamati prodotti derivati è costituita da CDS (Credit Default Swaps). Ad esempio, il 97,14% dei derivati dei crediti statunitensi sono CDS, come indicato a pagina 8/35 del rapporto OCC1 (Office of the Comptroller of the Currency, l’autorità governativa statunitense che tutela le banche), pubblicato il 27 settembre 2010. I prodotti derivati ammontano ad una somma di 223.376 miliardi di dollari negli U.S.A., ovvero 3,7 volte il PIL mondiale!
I CDS sono contratti di assicurazione immessi sul mercato e soprattutto fuori bilancio, ovvero essi non appaiono nei libri contabili di una società, insomma, degli attivi fantasma.
Di fatto, mettendo questi prodotti fuori bilancio, gli organismi finanziari evitano di costituire delle riserve, garantendo dei prodotti assicurativi. La parte fondamentale di questi prodotti derivati è addossata a dei debiti e soprattutto all’assicurazione per il mancato rimborso di questi ultimi, ed è qui che si pone il problema, perché, in caso di fallimento di uno degli elementi coinvolti, tutti questi prodotti devono apparire sui conti degli istituti finanziari. Inoltre, la maggior parte di questi CDS sono addossati a dei crediti immobiliari (privati e commerciali), e sappiamo che negli USA vengono attuati ogni giorno 12.966 procedimenti di sequestro immobiliare2 , un crollo, questo, senza precedenti.
Anche il settore immobiliare sta attraversando una crisi senza precedenti. Potete così capire meglio la mia ossessione nell’analizzare la situazione del mercato immobiliare negli USA. È in vista un crac gigantesco. Gli stress-tests non hanno tenuto conto di questo, perché questi prodotti sono fuori bilancio, con una posta in gioco che va oltre ogni immaginazione.
Si cerca così di rendere complicata la comprensione dei CDS, quando essi, riassumendo, non sono che dei debiti trasformati in prodotti finanziari e, infine, in soldi, un vero gioco di prestigio. Il dibattito fra gli economisti sulla definizione del denaro ha recentemente trovato una definizione sconvolgente: esso non sarebbe che un’informazione, e le vecchie teorie sulle relazioni lavoro/capitale sono morte e sepolte.
I protagonisti di questa crisi sono, d’altra parte, dei grandi pedagoghi, seguendo così l’esempio di Alan Greenspan, ex presidente della FED, che, sull’edizione di “Le Monde” del 9 luglio 1998, dichiarava: “Se qualcuno ha capito qualcosa di quello che ho appena detto, significa che mi sono espresso male”.
I prodotti derivati (delle metastasi) sono quindi al cuore del problema finanziario attuale e, tuttavia, il loro ammontare a livello mondiale non smette di diminuire, passando dai 690.000 miliardi di dollari, all’inizio del 2008, ai 444.000 nel quarto trimestre del 2009, secondo la BRI 3 (Banca delle Relazioni Internazionali).
Nonostante questo, è bene notare come il 30 giugno 2008 l’OCC dichiarasse che gli USA possedevano 182.100 miliardi di dollari di prodotti derivati (vedi tabella del rapporto dell’OCC1, pagina 11/35), poi 200.000 miliardi ad inizio 2010; questi ammontano ormai a 223.376 miliardi di dollari, ovvero 3,7 volte il PIL mondiale, di cui 211.850 miliardi in possesso di quattro banche: JP Morgan Chase, Bank of America, Citibank e Goldman Sachs.
Si è avuta dunque una crescita progressiva di 20.000 miliardi di dollari di prodotti derivati ogni sei mesi, tutti concentrati nelle mani di quattro protagonisti dell’economia, una gigantesca corsa in avanti di una finanza senza controllo.
Per la cronaca, JP Morgan detiene da sola 75.253 miliardi di dollari di prodotti derivati, vale a dire più di 1,2 volte il PIL mondiale!!! (Vedi tabella a pagina 27/35 del rapporto dell’OCC1).
Le conseguenze di questo sperpero finanziario sono colossali, ed il peggio deve ancora venire. D’altra parte, il PIL mondiale è diminuito nel 2009 del 2,2%, come dichiara l’osservatorio dell’ONU4.
I ricercatori Jed Friedman e Norbert Schady hanno altresì dimostrato che da 30.000 a 50.000 bambini sarebbero morti di malnutrizione per conseguenza diretta della crisi economica. Quest’ultima ha provocato, ad ogni modo, un boom di estrema povertà, coinvolgendo 64 milioni di persone in più.
Le pensioni, come il sistema sociale, scompariranno anch’essi in questo buco nero finanziario.
La crisi sistemica attuale non è che la messa in evidenza del fallimento strutturale del capitalismo: la concentrazione di capitali nelle mani di pochi agenti (la legge di Pareto).
Non mi stancherò mai di ripetere che questo sistema, che funziona su un lavoro basato sul consumo a partire dei debiti, e sull’appropriazione, da parte di qualcun altro, della stragrande maggioranza degli interessi, impone, nel corso degli anni, un allargamento della base dei crediti. E, una volta che si inizia a prestare a persone che non sono in grado di rimborsare (i poveri), il sistema crolla su se stesso.
Le perdite finanziarie a venire saranno colossali, e simili alla botte delle Danaidi, condannate a riempire negli Inferi, appunto, una botte senza fondo: tali perdite finiranno per rovinare gli stati, visto che tutti gli organismi finanziari del pianeta sono correlati, ed il famoso effetto domino entrerà in azione.
Il debito dell’Irlanda (che illustra al meglio la situazione) passerà dal 28 al 93% dal 2007 al 2011, secondo l’FMI, quello della Spagna dal 42 al 74%
Il Fondo europeo per la stabilità finanziaria (FESF), prima tappa di un futuro FME (Fondo monetario europeo) operativo a partire dal 4 agosto 2010, ed attualmente dotato di 750 miliardi di euro, vedrà sicuramente raddoppiare il proprio capitale per salvare la Spagna (dal quotidiano tedesco “Die Welt”), come prevede Axel Weber, uno dei membri del direttorio della Banca Centrale Europea (BCE).
Negli USA vengono prodotti dalla FED ogni mese 110 miliardi di dollari7, soldi che non alimentano l’economia e che, non appena prodotti, sono già spariti nella famosa botte delle Danaidi della finanza. Il problema è di fatto mondiale. Certo, si troverà una soluzione, magari una soluzione sopranazionale con un FMI, una BCE (o FESF), che diverranno i prestatori in ultimo grado di questo sistema economico, basato sul consumo a partire dai debiti.
Il dollaro sarà quindi sostituito, arriverà la moneta mondiale: il DSP.
nello stesso periodo, si assiste così ad una Discesa agli Inferi degli Stati-Nazione 5. Così, i 90 miliardi di aiuti all’Irlanda, ben presto inghiottiti dalla sua finanza, non saranno niente in confronto con i prossimi 500 miliardi per la Spagna6. La soluzione: una moneta mondiale
I diritti speciali di prelievo (SDR in inglese, per Special Drawing Rights) sono un insieme di valute che comprende il dollaro, la sterlina, lo yen e l’euro.
Il G20, che deve ridisegnare il sistema monetario in vista del fallimento degli stati, dovrà quindi modificare il funzionamento di questa moneta, destinata a sostituire il dollaro negli scambi mondiali e, soprattutto, a permettere al sistema di sopravvivere (prestatori in ultimo grado).
Una prima riforma consisterebbe nell’includere altre monete per poi equipararle ad un paniere di materie prime (forse con l’oro?); magari sarebbe l’unica soluzione plausibile contro il crollo attuale del dollaro. I DSP diverrebbero dunque facilmente convertibili in valute nazionali e resisterebbero all’inflazione, sarebbero insomma il Graal dei monetaristi. Il famoso “Bancor” starebbe insomma nascendo, il solo interrogativo concerne la questione del controllo democratico di una tale valuta.
Zhou Xiaochuan, il governatore della Banca Centrale Cinese, lo aveva già annunciato nel marzo 2009. Il Fondo Monetario Internazionale ha moltiplicato per venti il proprio capitale basato sui DSP, passando da 21,4 miliardi a 204 miliardi (300 miliardi di dollari circa), nel settembre 2009, raddoppiando poi il proprio capitale il 5 novembre 20108. C’è da scommettere decisamente che quest’ultimo raddoppierà ancora ed ancora, poiché per risolvere la crisi del debito servono dei nuovi debiti, un sistema alla Ponzi.
La vera questione è dunque solo sapere se il governo mondiale, nelle mani dell’alta finanza, sarà di tipo democratico o oligarchico.
Economia di guerra negli USA
Ridisegnare il sistema monetario mondiale significherà anche sostituire il dollaro negli scambi globali con i DSP. Nonostante questo, la caduta degli USA, l’Impero romano contemporaneo, ci espone a dei gravi pericoli. In effetti, gli USA si trovano da ormai molto tempo in un’economia di guerra.
Le delocalizzazioni hanno di fatto provocato un ribasso degli effettivi industriali fra la popolazione attiva americana, passati dal 32,6% del 1974 al 18% circa odierno. La finanza statunitense non ha fatto che mascherare questo tracollo. Su di un PIL di 14.600 miliardi di dollari, l’industria statunitense non rappresenta più di 2993 miliardi, di cui la maggior parte dipende dall’industria degli armamenti.
D’altra parte, Barack Obama ha presentato per l’anno fiscale 2011 un budget per la difesa di 768 miliardi di dollari, da confrontare con i 512 miliardi del 20099. Un incremento del 50%!!!
Il 30% degli armamenti al mondo viene venduto dagli USA, ciò rappresenta 75 miliardi di dollari, una cifra in costante aumento, alla quale bisogna aggiungere i 768 miliardi di dollari del budget 2011.
Si capisce così che la maggior parte degli investimenti industriali negli USA dipende direttamente dall’industria degli armamenti, che rappresenta ormai il 30% dell’industria, il solo settore che non conosce crisi e che rischia di gettarci nel caos. Gli avvenimenti in Corea, così come le tensioni in Iran e in Venezuela, devono essere analizzati tenendo conto della situazione economica catastrofica degli USA.
Tuttavia, il problema posto dal crac senza precedenti che attraversiamo oggi è una crisi di civiltà, che va oltre la sfera dell’economia. La crisi sistemica rimette in questione il funzionamento “democratico” del mondo occidentale. Il lavoro (a partire dai debito!), il nostro principale legame sociale, è allo stesso modo in corso di distruzione.
Friedrich Wilhelm Nietzsche, nel suo libro visionario “Al di là del bene e del male” (pubblicato a spese dell’autore nel 1886) ha descritto il mondo e l’uomo per come funzionano realmente. Oggi ci rifiutiamo ancora di osservarci per quello che siamo ed assistiamo alla scomparsa del velo della nostra apparente democrazia.
Nietzsche pensava: “C’è una morale dei padroni ed una morale degli schiavi” (Al di là del bene e del male). Il suo sogno, come quello di molti altri, era l’instaurazione di un governo mondiale dittatoriale. Inoltre, Nietzsche prediceva la fine della democrazia: “La democratizzazione dell’Europa tenderà infine a produrre un tipo di essere umano preparato nel modo più sottile al mondo della schiavitù, ma in alcuni casi isolati ed eccezionali il tipo dell’uomo forte non potrà che divenire più forte, più prospero e più ricco di quanto lo sia mai stato, grazie alla sua educazione libera da pregiudizi, grazie alla prodigiosa diversità delle sue attività, delle sue capacità e delle sue maschere.”
Aldous Leonard Huxley, autore de “Il mondo nuovo”, ci offre una chiave di lettura fondamentale nelle ultime pagine del suo saggio “Ritorno al mondo nuovo” (Brave New World Revisited), pubblicato nell’ultimo periodo della sua vita, nel 1958: “Nell’attesa, resta ancora qualche libertà nel mondo. È vero che molti giovani sembrano non apprezzarle, ma un certo numero di individui fra noi crede ancora che senza di esse gli uomini non possano divenire pienamente uomini e che esse, quindi, abbia un valore insostituibile. Forse le forze che la minacciano sono troppo potenti, perché si possa resistere ancora a lungo. Ma resta ancora nostro dovere fare di tutto il possibile per opporci.”
Gilles Bonafi è professore ed analista economico. È un collaboratore fisso di Mondialisation.ca. Articoli di Gilles Bonafi pubblicati da Mondialisation.ca
Fonte: www.mondialisation.ca
Link: http://www.mondialisation.ca/index.php?context=va&aid=22286
6.12.2010
Traduzione per Comedonchisciotte.org a cura di DANIEL ABBRUZZESE
Note :
1 : http://www.occ.treas.gov/topics/capital-markets/financial-markets/trading/derivatives/dq210.pdf
2 : http://www.mondialisation.ca/index.php?context=va&aid=19946
3 : http://www.bis.org/publ/qtrpdf/r_qt1003b_fr.pdf , p. 11
4 : http://www.un.org/apps/newsFr/storyF.asp?NewsID=21052&Cr=crise&Cr1
5 : http://www.agoravox.fr/actualites/economie/article/la-descente-aux-enfers-des-etats-71462
6 : http://www.lefigaro.fr/flash-eco/2010/11/24/97002-20101124FILWWW00459-l-espagne-trop-grosse-pour-etre-sauvee.php
7 : http://www.washingtonpost.com/wpdyn/content/article/2010/10/29/AR2010102907404.html
8 : http://www.imf.org/external/np/exr/facts/fre/sdrf.htm
http://www.lefigaro.fr/flash-eco/2010/11/06/97002-20101106FILWWW00381-le-fmi-double-son-capital.php
9 : http://www.lepoint.fr/actualites-monde/2010-02-01/en-2011-les-etats-unis-depenseront-plus-de-800-milliards-de/1648/0/419474
Gli assicuratori, inoltre, forniscono la propria garanzia per il pagamento in caso di default o di fallimento dell’emittente di questi titoli. È dunque il nostro intero sistema finanziario che sta crollando sotto i nostri occhi, e la posta in gioco è così colossale che nessuno stato potrà accollarsi queste perdite, di cui dovrà farsi carico piuttosto una struttura sopranazionale (FMI, BCE).
Per esempio, Ambac garantirebbe per 700 miliardi di dollari dei suddetti strumenti di debito (CDS), che vanno paragonati ai 400 miliardi di dollari (secondo gli analisi di IFR, International Financing Review, un servizio di Thomson Reuters) di Lehman Brothers, il cui fallimento, il15 settembre 2008, ha dato il colpo d’avvio alla crisi attuale. I prodotti derivati
Bisogna sapere che la parte essenziale di quei prodotti finanziari chiamati prodotti derivati è costituita da CDS (Credit Default Swaps). Ad esempio, il 97,14% dei derivati dei crediti statunitensi sono CDS, come indicato a pagina 8/35 del rapporto OCC1 (Office of the Comptroller of the Currency, l’autorità governativa statunitense che tutela le banche), pubblicato il 27 settembre 2010. I prodotti derivati ammontano ad una somma di 223.376 miliardi di dollari negli U.S.A., ovvero 3,7 volte il PIL mondiale!
I CDS sono contratti di assicurazione immessi sul mercato e soprattutto fuori bilancio, ovvero essi non appaiono nei libri contabili di una società, insomma, degli attivi fantasma.
Di fatto, mettendo questi prodotti fuori bilancio, gli organismi finanziari evitano di costituire delle riserve, garantendo dei prodotti assicurativi. La parte fondamentale di questi prodotti derivati è addossata a dei debiti e soprattutto all’assicurazione per il mancato rimborso di questi ultimi, ed è qui che si pone il problema, perché, in caso di fallimento di uno degli elementi coinvolti, tutti questi prodotti devono apparire sui conti degli istituti finanziari. Inoltre, la maggior parte di questi CDS sono addossati a dei crediti immobiliari (privati e commerciali), e sappiamo che negli USA vengono attuati ogni giorno 12.966 procedimenti di sequestro immobiliare2 , un crollo, questo, senza precedenti.
Anche il settore immobiliare sta attraversando una crisi senza precedenti. Potete così capire meglio la mia ossessione nell’analizzare la situazione del mercato immobiliare negli USA. È in vista un crac gigantesco. Gli stress-tests non hanno tenuto conto di questo, perché questi prodotti sono fuori bilancio, con una posta in gioco che va oltre ogni immaginazione.
Si cerca così di rendere complicata la comprensione dei CDS, quando essi, riassumendo, non sono che dei debiti trasformati in prodotti finanziari e, infine, in soldi, un vero gioco di prestigio. Il dibattito fra gli economisti sulla definizione del denaro ha recentemente trovato una definizione sconvolgente: esso non sarebbe che un’informazione, e le vecchie teorie sulle relazioni lavoro/capitale sono morte e sepolte.
I protagonisti di questa crisi sono, d’altra parte, dei grandi pedagoghi, seguendo così l’esempio di Alan Greenspan, ex presidente della FED, che, sull’edizione di “Le Monde” del 9 luglio 1998, dichiarava: “Se qualcuno ha capito qualcosa di quello che ho appena detto, significa che mi sono espresso male”.
I prodotti derivati (delle metastasi) sono quindi al cuore del problema finanziario attuale e, tuttavia, il loro ammontare a livello mondiale non smette di diminuire, passando dai 690.000 miliardi di dollari, all’inizio del 2008, ai 444.000 nel quarto trimestre del 2009, secondo la BRI 3 (Banca delle Relazioni Internazionali).
Nonostante questo, è bene notare come il 30 giugno 2008 l’OCC dichiarasse che gli USA possedevano 182.100 miliardi di dollari di prodotti derivati (vedi tabella del rapporto dell’OCC1, pagina 11/35), poi 200.000 miliardi ad inizio 2010; questi ammontano ormai a 223.376 miliardi di dollari, ovvero 3,7 volte il PIL mondiale, di cui 211.850 miliardi in possesso di quattro banche: JP Morgan Chase, Bank of America, Citibank e Goldman Sachs.
Si è avuta dunque una crescita progressiva di 20.000 miliardi di dollari di prodotti derivati ogni sei mesi, tutti concentrati nelle mani di quattro protagonisti dell’economia, una gigantesca corsa in avanti di una finanza senza controllo.
Per la cronaca, JP Morgan detiene da sola 75.253 miliardi di dollari di prodotti derivati, vale a dire più di 1,2 volte il PIL mondiale!!! (Vedi tabella a pagina 27/35 del rapporto dell’OCC1).
Le conseguenze di questo sperpero finanziario sono colossali, ed il peggio deve ancora venire. D’altra parte, il PIL mondiale è diminuito nel 2009 del 2,2%, come dichiara l’osservatorio dell’ONU4.
I ricercatori Jed Friedman e Norbert Schady hanno altresì dimostrato che da 30.000 a 50.000 bambini sarebbero morti di malnutrizione per conseguenza diretta della crisi economica. Quest’ultima ha provocato, ad ogni modo, un boom di estrema povertà, coinvolgendo 64 milioni di persone in più.
Le pensioni, come il sistema sociale, scompariranno anch’essi in questo buco nero finanziario.
La crisi sistemica attuale non è che la messa in evidenza del fallimento strutturale del capitalismo: la concentrazione di capitali nelle mani di pochi agenti (la legge di Pareto).
Non mi stancherò mai di ripetere che questo sistema, che funziona su un lavoro basato sul consumo a partire dei debiti, e sull’appropriazione, da parte di qualcun altro, della stragrande maggioranza degli interessi, impone, nel corso degli anni, un allargamento della base dei crediti. E, una volta che si inizia a prestare a persone che non sono in grado di rimborsare (i poveri), il sistema crolla su se stesso.
Le perdite finanziarie a venire saranno colossali, e simili alla botte delle Danaidi, condannate a riempire negli Inferi, appunto, una botte senza fondo: tali perdite finiranno per rovinare gli stati, visto che tutti gli organismi finanziari del pianeta sono correlati, ed il famoso effetto domino entrerà in azione.
Il debito dell’Irlanda (che illustra al meglio la situazione) passerà dal 28 al 93% dal 2007 al 2011, secondo l’FMI, quello della Spagna dal 42 al 74%
Il Fondo europeo per la stabilità finanziaria (FESF), prima tappa di un futuro FME (Fondo monetario europeo) operativo a partire dal 4 agosto 2010, ed attualmente dotato di 750 miliardi di euro, vedrà sicuramente raddoppiare il proprio capitale per salvare la Spagna (dal quotidiano tedesco “Die Welt”), come prevede Axel Weber, uno dei membri del direttorio della Banca Centrale Europea (BCE).
Negli USA vengono prodotti dalla FED ogni mese 110 miliardi di dollari7, soldi che non alimentano l’economia e che, non appena prodotti, sono già spariti nella famosa botte delle Danaidi della finanza. Il problema è di fatto mondiale. Certo, si troverà una soluzione, magari una soluzione sopranazionale con un FMI, una BCE (o FESF), che diverranno i prestatori in ultimo grado di questo sistema economico, basato sul consumo a partire dai debiti.
Il dollaro sarà quindi sostituito, arriverà la moneta mondiale: il DSP.
nello stesso periodo, si assiste così ad una Discesa agli Inferi degli Stati-Nazione 5. Così, i 90 miliardi di aiuti all’Irlanda, ben presto inghiottiti dalla sua finanza, non saranno niente in confronto con i prossimi 500 miliardi per la Spagna6. La soluzione: una moneta mondiale
I diritti speciali di prelievo (SDR in inglese, per Special Drawing Rights) sono un insieme di valute che comprende il dollaro, la sterlina, lo yen e l’euro.
Il G20, che deve ridisegnare il sistema monetario in vista del fallimento degli stati, dovrà quindi modificare il funzionamento di questa moneta, destinata a sostituire il dollaro negli scambi mondiali e, soprattutto, a permettere al sistema di sopravvivere (prestatori in ultimo grado).
Una prima riforma consisterebbe nell’includere altre monete per poi equipararle ad un paniere di materie prime (forse con l’oro?); magari sarebbe l’unica soluzione plausibile contro il crollo attuale del dollaro. I DSP diverrebbero dunque facilmente convertibili in valute nazionali e resisterebbero all’inflazione, sarebbero insomma il Graal dei monetaristi. Il famoso “Bancor” starebbe insomma nascendo, il solo interrogativo concerne la questione del controllo democratico di una tale valuta.
Zhou Xiaochuan, il governatore della Banca Centrale Cinese, lo aveva già annunciato nel marzo 2009. Il Fondo Monetario Internazionale ha moltiplicato per venti il proprio capitale basato sui DSP, passando da 21,4 miliardi a 204 miliardi (300 miliardi di dollari circa), nel settembre 2009, raddoppiando poi il proprio capitale il 5 novembre 20108. C’è da scommettere decisamente che quest’ultimo raddoppierà ancora ed ancora, poiché per risolvere la crisi del debito servono dei nuovi debiti, un sistema alla Ponzi.
La vera questione è dunque solo sapere se il governo mondiale, nelle mani dell’alta finanza, sarà di tipo democratico o oligarchico.
Economia di guerra negli USA
Ridisegnare il sistema monetario mondiale significherà anche sostituire il dollaro negli scambi globali con i DSP. Nonostante questo, la caduta degli USA, l’Impero romano contemporaneo, ci espone a dei gravi pericoli. In effetti, gli USA si trovano da ormai molto tempo in un’economia di guerra.
Le delocalizzazioni hanno di fatto provocato un ribasso degli effettivi industriali fra la popolazione attiva americana, passati dal 32,6% del 1974 al 18% circa odierno. La finanza statunitense non ha fatto che mascherare questo tracollo. Su di un PIL di 14.600 miliardi di dollari, l’industria statunitense non rappresenta più di 2993 miliardi, di cui la maggior parte dipende dall’industria degli armamenti.
D’altra parte, Barack Obama ha presentato per l’anno fiscale 2011 un budget per la difesa di 768 miliardi di dollari, da confrontare con i 512 miliardi del 20099. Un incremento del 50%!!!
Il 30% degli armamenti al mondo viene venduto dagli USA, ciò rappresenta 75 miliardi di dollari, una cifra in costante aumento, alla quale bisogna aggiungere i 768 miliardi di dollari del budget 2011.
Si capisce così che la maggior parte degli investimenti industriali negli USA dipende direttamente dall’industria degli armamenti, che rappresenta ormai il 30% dell’industria, il solo settore che non conosce crisi e che rischia di gettarci nel caos. Gli avvenimenti in Corea, così come le tensioni in Iran e in Venezuela, devono essere analizzati tenendo conto della situazione economica catastrofica degli USA.
Tuttavia, il problema posto dal crac senza precedenti che attraversiamo oggi è una crisi di civiltà, che va oltre la sfera dell’economia. La crisi sistemica rimette in questione il funzionamento “democratico” del mondo occidentale. Il lavoro (a partire dai debito!), il nostro principale legame sociale, è allo stesso modo in corso di distruzione.
Friedrich Wilhelm Nietzsche, nel suo libro visionario “Al di là del bene e del male” (pubblicato a spese dell’autore nel 1886) ha descritto il mondo e l’uomo per come funzionano realmente. Oggi ci rifiutiamo ancora di osservarci per quello che siamo ed assistiamo alla scomparsa del velo della nostra apparente democrazia.
Nietzsche pensava: “C’è una morale dei padroni ed una morale degli schiavi” (Al di là del bene e del male). Il suo sogno, come quello di molti altri, era l’instaurazione di un governo mondiale dittatoriale. Inoltre, Nietzsche prediceva la fine della democrazia: “La democratizzazione dell’Europa tenderà infine a produrre un tipo di essere umano preparato nel modo più sottile al mondo della schiavitù, ma in alcuni casi isolati ed eccezionali il tipo dell’uomo forte non potrà che divenire più forte, più prospero e più ricco di quanto lo sia mai stato, grazie alla sua educazione libera da pregiudizi, grazie alla prodigiosa diversità delle sue attività, delle sue capacità e delle sue maschere.”
Aldous Leonard Huxley, autore de “Il mondo nuovo”, ci offre una chiave di lettura fondamentale nelle ultime pagine del suo saggio “Ritorno al mondo nuovo” (Brave New World Revisited), pubblicato nell’ultimo periodo della sua vita, nel 1958: “Nell’attesa, resta ancora qualche libertà nel mondo. È vero che molti giovani sembrano non apprezzarle, ma un certo numero di individui fra noi crede ancora che senza di esse gli uomini non possano divenire pienamente uomini e che esse, quindi, abbia un valore insostituibile. Forse le forze che la minacciano sono troppo potenti, perché si possa resistere ancora a lungo. Ma resta ancora nostro dovere fare di tutto il possibile per opporci.”
Gilles Bonafi è professore ed analista economico. È un collaboratore fisso di Mondialisation.ca. Articoli di Gilles Bonafi pubblicati da Mondialisation.ca
Fonte: www.mondialisation.ca
Link: http://www.mondialisation.ca/index.php?context=va&aid=22286
6.12.2010
Traduzione per Comedonchisciotte.org a cura di DANIEL ABBRUZZESE
Note :
1 : http://www.occ.treas.gov/topics/capital-markets/financial-markets/trading/derivatives/dq210.pdf
2 : http://www.mondialisation.ca/index.php?context=va&aid=19946
3 : http://www.bis.org/publ/qtrpdf/r_qt1003b_fr.pdf , p. 11
4 : http://www.un.org/apps/newsFr/storyF.asp?NewsID=21052&Cr=crise&Cr1
5 : http://www.agoravox.fr/actualites/economie/article/la-descente-aux-enfers-des-etats-71462
6 : http://www.lefigaro.fr/flash-eco/2010/11/24/97002-20101124FILWWW00459-l-espagne-trop-grosse-pour-etre-sauvee.php
7 : http://www.washingtonpost.com/wpdyn/content/article/2010/10/29/AR2010102907404.html
8 : http://www.imf.org/external/np/exr/facts/fre/sdrf.htm
http://www.lefigaro.fr/flash-eco/2010/11/06/97002-20101106FILWWW00381-le-fmi-double-son-capital.php
9 : http://www.lepoint.fr/actualites-monde/2010-02-01/en-2011-les-etats-unis-depenseront-plus-de-800-milliards-de/1648/0/419474
Pubblicato da Luka78
Gog e Magog (seconda parte)
http://zret.blogspot.com/2010/12/gog-e-magog-seconda-parte.html
Gog e Magog (seconda parte)
Leggi qui la prima parte.
In questo insieme di leggende si potrebbe enucleare un pur labile legame tra l’ebraismo e progetti egemonici, se si sofferma l’attenzione sul cenno di Giovanni Villani, secondo cui il figlio di Filippo II avrebbe serrato nei monti di Belgen un gruppo di Giudei. Si potrebbe pensare all’embrione da cui si formò l’etnia dei Khazari, creatori di un potente regno medievale, noto come khanato di Khazaria (652 – 1016)
I Khazari, di origine asiatica e di idioma turco, si erano insediati nelle steppe del sud-est russo a partire dal VII secolo. Il Khanato confinava a sud-ovest con l'Impero bizantino, a nord-ovest con il principato slavo normanno di Kiev, a nord con le terre abitate dai Bulgari del Volga.
Posto quindi in un punto strategico (qui passavano le rotte fluviali che dal Mar Nero conducevano sul Mar Baltico, qui arrivavano mercanti norreni, greci, arabi, bulgari, persiani diretti ad Nord e ad Ovest), il Khanato di Khazaria fu un importante centro economico e politico, luogo di incontro e di reciproco influsso tra lingue, culture e religioni diverse (Islam, Cristianesimo, Manicheismo, Animismo, Ebraismo).
Tra l'VIII secolo ed il IX secolo, consistenti nuclei di Ebrei, dopo aver attraversato il Caucaso entrarono in contatto con i Khazari. I sovrani di quest'ultimo popolo imposero, per motivi poco chiari, la conversione del Khanato alla religione ebraica. Questo fatto è stato alla base dell'elaborazione di diverse teorie, la più nota delle quali vuole gli Ebrei Ashkenaziti discendere direttamente dai Khazari (il romanziere ebreo Arthur Koestler sostenne in modo particolare questa tesi). Recenti studi genetici sembrano, però, dimostrare che elementi genetici originari del Medio Oriente dominano la linea maschile degli Ashkenazi (il cosiddetto cromosoma Y Aaron), ma la linea muliebre potrebbe avere una storia diversa. Da ciò alcuni hanno dedotto che uomini del Medio Oriente abbiano sposato donne locali[1], il che significa che gli Ashkenazi non sono imparentati con i Khazari o che questi rappresentano solo una parte degli antenati degli attuali Ashkenaziti. Ciò comferma la tesi del professor Gumilev esposta nel libro "From ancient Russia to Imperial Russia”, secondo cui gli attuali ebrei ashkenaziti non sono khazari di stirpe, perché discenderebbero da un gruppo di ebrei armeni (“ashkenaz” sta per “armeno”) mescolati alla nobiltà khazara. In effetti, solo una piccola parte dei Khazari si convertì realmente all'ebraismo, mentre il resto continuò a professare il proprio credo animistico e pagano, con una piccola minoranza di cristiani e musulmani.
Nell'anno 965 il principe di Novgorod e Kiev, il variago (normanno) Svjatoslav, in alleanza con la tribù dei Peceneghi, invase il corso meridionale del Don, provocando il collasso del Khanato e la diaspora dei superstiti Ebrei Khazari nella Russia occidentale ed in Polonia.
In questo insieme di leggende si potrebbe enucleare un pur labile legame tra l’ebraismo e progetti egemonici, se si sofferma l’attenzione sul cenno di Giovanni Villani, secondo cui il figlio di Filippo II avrebbe serrato nei monti di Belgen un gruppo di Giudei. Si potrebbe pensare all’embrione da cui si formò l’etnia dei Khazari, creatori di un potente regno medievale, noto come khanato di Khazaria (652 – 1016)
I Khazari, di origine asiatica e di idioma turco, si erano insediati nelle steppe del sud-est russo a partire dal VII secolo. Il Khanato confinava a sud-ovest con l'Impero bizantino, a nord-ovest con il principato slavo normanno di Kiev, a nord con le terre abitate dai Bulgari del Volga.
Posto quindi in un punto strategico (qui passavano le rotte fluviali che dal Mar Nero conducevano sul Mar Baltico, qui arrivavano mercanti norreni, greci, arabi, bulgari, persiani diretti ad Nord e ad Ovest), il Khanato di Khazaria fu un importante centro economico e politico, luogo di incontro e di reciproco influsso tra lingue, culture e religioni diverse (Islam, Cristianesimo, Manicheismo, Animismo, Ebraismo).
Tra l'VIII secolo ed il IX secolo, consistenti nuclei di Ebrei, dopo aver attraversato il Caucaso entrarono in contatto con i Khazari. I sovrani di quest'ultimo popolo imposero, per motivi poco chiari, la conversione del Khanato alla religione ebraica. Questo fatto è stato alla base dell'elaborazione di diverse teorie, la più nota delle quali vuole gli Ebrei Ashkenaziti discendere direttamente dai Khazari (il romanziere ebreo Arthur Koestler sostenne in modo particolare questa tesi). Recenti studi genetici sembrano, però, dimostrare che elementi genetici originari del Medio Oriente dominano la linea maschile degli Ashkenazi (il cosiddetto cromosoma Y Aaron), ma la linea muliebre potrebbe avere una storia diversa. Da ciò alcuni hanno dedotto che uomini del Medio Oriente abbiano sposato donne locali[1], il che significa che gli Ashkenazi non sono imparentati con i Khazari o che questi rappresentano solo una parte degli antenati degli attuali Ashkenaziti. Ciò comferma la tesi del professor Gumilev esposta nel libro "From ancient Russia to Imperial Russia”, secondo cui gli attuali ebrei ashkenaziti non sono khazari di stirpe, perché discenderebbero da un gruppo di ebrei armeni (“ashkenaz” sta per “armeno”) mescolati alla nobiltà khazara. In effetti, solo una piccola parte dei Khazari si convertì realmente all'ebraismo, mentre il resto continuò a professare il proprio credo animistico e pagano, con una piccola minoranza di cristiani e musulmani.
Nell'anno 965 il principe di Novgorod e Kiev, il variago (normanno) Svjatoslav, in alleanza con la tribù dei Peceneghi, invase il corso meridionale del Don, provocando il collasso del Khanato e la diaspora dei superstiti Ebrei Khazari nella Russia occidentale ed in Polonia.
Pubblicato da Zret grog & zaboz
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Thursday, December 16, 2010
Baby Freeze: Il Controllo della Popolazione è la Nuova Soluzione al Riscaldamento Globale?
http://nwo-truthresearch.blogspot.com/2010/12/baby-freeze-il-controllo-della.html
Baby Freeze: Il Controllo della Popolazione è la Nuova Soluzione al Riscaldamento Globale?
http://www.salvomag.com
traduzione: http://nwo-truthresearch.blogspot.com
Il 10 Dicembre 2009, 73 membri della Camera dei Rappresentanti Statunitense inviarono una lettera alla Casa Bianca esortando il Presidente Obama ad aggiungere, al suo budget 2011, un miliardo di dollari di finanziamenti per la pianificazione familiare internazionale. I sostenitori della pianificazione familiare non sono affatto un fenomeno nuovo. Ciò che fu degno di nota in questa lettera, però, era che citava il "cambiamento climatico" come una ragione per sostenere i tassi di natalità più bassi. La "pianificazione familiare", diceva, "dovrebbe essere parte di strategie più ampie per la mitigazione e l'adattamento al cambiamento climatico. Una crescita più lenta della popolazione renderà più facile da realizzare la riduzione delle emissioni globali di gas serra."
I 73 membri del Congresso che avevano firmato questa lettera non erano i soli a collegare il tasso di natalità con le temperature globali. Su questo treno recentemente è saltata una serie impressionante di organizzazioni occidentali, incluso il Sierra Club, l'United Nations Population Fund, il Population Connection, e la National Wildlife Federation. Quest'ultima organizzazione ha affermato sul suo sito che:
La rapida e incontrollata crescita della popolazione umana, e l'aumento conseguente del consumo di risorse, si trovano al centro della maggior parte, se non di tutti, i problemi ambientali. Il riscaldamento globale non fa eccezione. L'aumento senza precedenti del numero di esseri umani va di pari passo con i più alti livelli di consumo di combustibili fossili e di produzione di gas serra nella storia.La Soluzione Cinese
Nonostante la recente ondata di attenzione sul legame che esisterebbe tra la crescita della popolazione e il riscaldamento globale, alla Conferenza del 2009 delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, tenutasi a Copenhagen lo scorso dicembre, si è lasciato ai cinesi il compito di affrontare l'argomento. La delegazione del governo cinese ha sostenuto che la politica del figlio unico del loro paese dovrebbe "servire da modello per l'integrazione dei programmi di popolazione nel quadro di un adattamento ai cambiamenti climatici." Zhao Baige, vice-ministro della Commissione Cinese sulla Popolazione Nazionale e la Pianificazione Familiare, ha detto che la politica cinese del controllo demografico forzato "ha dato un importante contributo storico al benessere della società."
I delegati cinesi hanno anche citato il Rapporto sulla Condizione della Popolazione Mondiale delle Nazioni Unite del 2009, rilasciata dal Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA), che suggerisce che se la popolazione mondiale può essere mantenuta alla cifra di 8 miliardi entro il 2050 (attualmente è previsto un aumento fino a poco più di 9 miliardi), "si potrebbero ottenere da 1 a 2 miliardi di tonnellate in meno di emissioni di carbonio."
L'ironia è che, nonostante le misure draconiane di controllo della popolazione, la Cina è il leader mondiale delle emissioni di CO2. Tuttavia, questa nazione comunista è stata elogiata per il suo contributo all'ecologia mondiale. Sven Burmester, un rappresentante dell'UNFPA, ha detto:"La Cina ha avuto il più grande successo nella storia umana della politica di pianificazione familiare in termini di qualità, e con questo, la Cina ha fatto un favore all'umanità."
Il Canadese Financial Post ha anche elogiato la Cina per il suo contributo all'ambiente. "Nonostante le sue centrali a carbone inquinanti," ha detto l'equivalente canadese del Wall Street Journal, "[La Cina] è il leader mondiale in termini di modellamento di politiche con il fine di combattere il degrado ambientale, grazie al suo editto del figlio unico." Il documento identifica la soluzione cinese come una cosa "semplice" e "drammatica" che, se estesa ad altre nazioni, ridurrebbe la popolazione mondiale dl 50% entro il 2075.
Dall'Eugenetica all'Ambientalismo
Il controllo della popolazione non è solo una novità dell'Oriente, però; esso ha un pedigree impressionante tra i saggi Occidentali. Infatti, fin dall'inizio del XX secolo, era politicamente di moda per i liberali discutere di come trovare i modi per ridurre la "popolazione eccedente". I sostenitori del controllo della popolazione del XX secolo attinsero spesso alle teorie sociali di uomini come Thomas Malthus e il cugino di Charles Darwin, Sir Francis Galton, che, un secolo prima, aveva sostenuto che i poveri erano un salasso per le risorse mondiali. (Una delle soluzioni di Malthus per ridurre la "popolazione in eccesso" fu quella di introdurre politiche specificatamente progettate per portare alla morte un gran numero di contadini. Per esempio, egli incoraggiava la gente povera a muoversi nelle vicine paludi, così avrebbero contratto malattie e sarebbero morti.)
Nei primi anni del novecento le idee malthusiane sul controllo della popolazione furono collegate alle teorie eugenetiche e al darwinismo sociale. Allorché Hitler cercò di spostare queste idee fuori dalla classe antropologica e all'interno delle camere a gas, il controllo della popolazione cessò di essere un argomento politicamente corretto, per un po.
Ma non ci volle molto affinché lo spettro di Hitler svanisse. Dopo l'enorme esplosione di nascite che si ebbe nei decenni successivi alla seconda guerra mondiale, la questione del controllo della popolazione venne restituita gradualmente alla ribalta nazionale. Ma questa volta, invece di essere esplicitamente collegata alle teorie come l'eugenetica e al darwinismo sociale, fu spinta attraverso l'ideologia emergente dell'ambientalismo.
Anche se non era più politicamente corretto rivolgersi soprattutto ai pianificatori sociali come Galton e Malthus, la preoccupazione principale di questi uomini - cioè, che siccome le risorse della terra sono limitate ci sarà un'Armageddon demografica se la popolazione umana continuerà ad espandersi - fu rianimata ma fu confezionata come responsabilità ecologica. Così, ancora una volta diventò politicamente corretto difendere il controllo della popolazione. La Società Americana di Eugenetica (fondata nel 1922, mentre il Darwinismo sociale gettava le basi degli esperimenti nazisti) saltò su questo carrozzone, ma cercò di accumulare maggiore rispettabilità cambiando il suo nome in Società per lo Studio della Biologia Sociale nel 1972.
In Favore di
Mentre il ventesimo secolo andava avanti, però, accadde qualcosa che cambiò la marea ancora una volta. Come i noti abitanti di faggio nella storia del Dr. Seuss, "The Sneetches" - che continuavano a cambiare idea sul volere o no le stelle sulla loro pancia - negli anni '80 i liberali decisero che non era più rispettabile parlare di controllo della popolazione.
Il fattore chiave in questo periodo non era che la popolazione mondiale avesse smesso di crescere, ma che avesse smesso di crescere in Occidente. (Molti fattori contribuirono a ciò. E' diventato di moda per le donne sposarsi tardi, mentre libri come The Feminine Mystique controbuivano a rendere le donne più consapevoli, se la loro più grande ambizione era quella di essere mogli e madri. Queste cose, insieme all'aumento dell'aborto e dell'omosessualità, fecero si che il tasso di natalità in Occidente cominciasse a diminuire costantemente.)
Questo fatto da solo non sarebbe stato sufficiente a cambiare la direzione sul dibattito sulla popolazione, poiché in tutto il mondo la popolazione continuò a crescere (anche se a un tasso significativamente più basso). Tuttavia, questa volta lo spettro del razzismo si profilava alla grande sullo sfondo di quasi tutti i dibattiti. Non ci volle molto prima che la gente cominciasse a rendersi conto che se le popolazioni occidentali erano in diminuzione, mentre quelle non occidentali erano in crescita, e se le prime sono soprattutto bianche e le seconde principalmente marroni, allora i richiami per una diminuzione internazionale dei tassi di natalità equivalevano ai richiami per un numero inferiore di bambini marroni. E questo diede adito alle accuse di razzismo.
Così, il controllo della popolazione diventò ancora una volta politicamente scorretto. Il giornalista inglese Anthony Browne lamentava questo cambiamento nel suo libro del 2006 The Retreat of Reason:
Ora che la popolazione Occidentale ha smesso di crescere, la preoccupazione per la sovrappopolazione è andata molto fuori moda perché, come diceva Tony Benn, questo significa voler ridurre il numero dei bambini marroni. Nei decenni passati, la combinazione dei sensi di colpa occidentali e il timore del razzismo, distrussero tutte le preoccupazioni pubbliche sulla sovrappopolazione.Ma proprio mentre Browne stava scrivendo, cominciarono lentamente a girare ancora le ruote dello spostamento di paradigma. Grazie alla maggiore isteria sul riscaldamento globale, parlare di sovrappopolazione diventò, ancora una volta, politicamente corretto. Come insiste Garry Egger del New South Wales Centre for Health Promotion and Research, "Il dibattito [sul controllo della popolazione] deve essere riaperto come parte di una seconda rivoluzione ecologica". L'UNFPA ha così inquadrato il problema sul suo sito web:
I gas serra non si accumulerebbero così pericolosamente se gli abitanti della Terra non aumentassero così rapidamente, ma fossero rimasti a 300 milioni di persone, la popolazione mondiale di 1000 anni fa, rispetto ai 6,8 miliardi di oggi.Il Virus Umano
Ho capito che c'era un collegamento tra il riscaldamento globale e un rinnovato interesse per il controllo della popolazione quando mi sono imbattuto in un rapporto commissionato dall'Optimun Population Trust nell'agosto del 2009. Intitolato “Fewer Emitters, Lower Emissions, Less Cost”(Meno Emettitori, Meno Emissioni, Meno Costi), la relazione sosteneva che il modo migliore per combattere il riscaldamento globale potrebbe essere quella della riduzione della popolazione attraverso la contraccezione e l'aborto. La logica utilitarista era semplice: meno persone=meno inquinatori.
Non è che gli autoproclamati guru ambientali non si fossero mai preoccupati delle emissioni di CO2. Lontano da essi. Ma loro vorrebbero che fossimo noi a seguire il colpevole sentiero delle impronte del carbonio alla sua fonte. Dopo tutto, chi è che utilizza estintori, gas compressi, frigoriferi e piscine riscaldate, che inquinano continuamente il nostro ambiente? Non gli orsi polari.
Almeno, è così che ve la raccontano. La realtà è che la maggior parte delle emissioni di CO2 non sono soprattutto il risultato della tecnologia umana, ma si producono in natura, ad esempio dal vapore liberato dagli oceani e attraverso il consumo di vegetazione per opera di animali e microbi. Ma questa "scomoda verità" non si adatta alla linea della storia degli ambientalisti, così essa è abitualmente ignorata. Per loro, la Terra ha un surplus di popolazione di inquinatori, e questi inquinatori sono gli esseri umani.
Questo "fatto" è così ovvio a loro che solo i "negazionisti", che sono "motivati da atteggiamenti religiosi di destra", potrebbero pensare il contrario. O, almeno così ha detto l'avvocato del controllo della popolazione Morris Sullivan in un articolo del 1999 su impactpress.com, da titolo “Population Control: How Many Are Too Many?” Affermando che i problemi come il riscaldamento globale sono "almeno in parte causati dalla crescente popolazione mondiale", Sullivan ha scritto che "è difficile immaginare qualcuno che si oppone alle limitazioni sul controllo della popolazione".
Pur riconoscendo che "queste persone esistono" affermava che i migliori di loro "sono ottimisti ben intenzionati blindati nella loro negazione", mentre gli altri "hanno motivazioni più perniciose - come l'avidità e il fanatismo religioso."
Paul Watson, un cofondatore di Greenpeace, fu ancora più severo. In un articolo del 2007 per seashepherd.org, scrisse che noi esseri umani agiamo "nello stesso modo di un virus invasivo" e che stiamo "uccidendo il nostro ospite, il pianeta Terra." Ciò richiede, egli continuava, una cura "radicale e invasiva". Quanto invasiva? "Abbiamo bisogno di ridurre drasticamente e in modo intelligente la popolazione umana a meno di un miliardo di persone."
Contraccezione per il Credito
Anche con il destino del pianeta Terra presumibilmente in bilico, le nazioni Occidentali sono molto lontane dal rivendicare le politiche di aborto forzato della Cina. Tuttavia, il riscaldamento globale è proposto continuamente come uno dei motivi per aumentare la disponibilità della contraccezione, dell'aborto, di un'educazione "integrale" al sesso e dei servizi di pianificazione familiare. La National Wildlife Federation, ad esempio, ha fatto uscire una Scheda sulla Popolazione e il Riscaldamento Globale (http://cf.nwf.org/globalwarming/pdfs/climatefactsheet.pdf), chiedendo una "migliore pianificazione familiare, assistenza sanitaria correlata e istruzione." "La fornitura di questi servizi", sostiene la federazione, "non solo ridurrà la povertà e migliorerà la vita di molti, ma ridurrà il pericolo del cambiamento climatico e altri fattori di stress ambientali." Il Dr. Barry Walters, professore di ostetricia presso l'Università del Western Australia, aveva sostenuto qualche anno fa che coloro che si rifiutano di usare un metodo contraccettivo devono pagare una tassa sul cambiamento climatico. In un articolo nel Medical Journal of Australia del 2007, il Dr. Walters propose che tale imposta potesse essere ipotizzata per tutte le coppie che hanno più di due figli. Egli suggeriva una multa iniziale di 5000 dollari per ogni bambino "extra" alla nascita, con altri 800 dollari stimati ogni anno successivo. Comunque, i genitori avrebbero potuto redimersi usando dei contraccettivi o sottoponendosi a procedure di sterilizzazione, per le quali avrebbero ricevuto crediti di carbonio.
Coloro che propongono questi sistemi sono indifferenti al fatto di per se ovvio che una popolazione scarsa è, in generale, una popolazione più povera. Si consideri che più persone ci sono, più sussiste una maggiore spartizione del lavoro, più capitale ci sarà, più mani ci saranno per coltivare orti e, di conseguenza, la terra e la società possono diventare più feconde. La rivoluzione industriale non sarebbe mai stata possibile se la popolazione europea fosse rimasta ai livelli del Medioevo.
Fiero di Essere Vivo
Invertendo la storia della redenzione Cristiana, la nuova religione della scienza vede l'umanità come una maledizione, e gli scienziati come dei profeti che indicano la strada della redenzione. Come gli antichi profeti, i moderni profeti-scienziati sanno che la salvezza non potrà mai avvenire senza il sacrificio. Il sacrificio che essi stanno richiedendo è semplice: Dobbiamo ridurci e impoverirci. Solo allora il mondo sarà salvato dell'Armageddon ambientale che si sta velocemente avvicinando a causa di un "allevamento sconsiderato" (un termine impiegato dalla fondatrice di Planned Parenthood, Margaret Sanger).
Questo è il messaggio che la Cina ha portato a Copenhagen nel dicembre scorso, ed è il messaggio che viene sempre più spesso raccolto dai gruppi di riflessione e dagli attivisti di tutto il mondo.
Eppure, pur non volendo rimpiangere l'orso polare e il suo ghiaccio, noi dovremmo essere almeno un pò preoccupati per questo recente cambiamento nel modo di pensare. Dovremmo preoccuparci soprattutto non del perchè il ghiaccio si stia sciogliendo (se ciò sta avvenendo), ma del perché il riscaldamento globale, o, almeno, l'idea di esso, sia responsabile di un rinnovato interesse per il controllo della popolazione.
Se la storia ci insegna qualcosa, è che quando una civiltà comincia a sentirsi in colpa per la sua esistenza, i risultati sono generalmente sgradevoli.
E 'in momenti come questi che inizio ad invidiare l'orso polare. Quando si erge fiero ed eretto sul suo iceberg, non si sente in colpa per essere vivo.
Egli non deve nemmeno sentirsi in colpa di procreare con la signora Orsa Polare.
La soluzione di Bill Gates
CO2=P x S x E x C CO2 (totale di CO2 emessa in un anno dalla popolazione) = P (persone) x S (servizi per persona) x (energia media per servizio) x C (media di CO2 emessa per unità di energia)
Alla Conferenza Technology, Entertainment and Design 2010 tenuta a Febbraio a Long Beach, in California, il fondatore di MIcrosoft Bill Gates, ha ridotto il problema del nostro pianeta ad una semplice equazione.
L'obiettivo, ha detto Gates, era quello di "fare tendere questa fino a zero". Riferendosi alla P(ersone) in particolare, egli ha detto:"Ora, se facciamo un ottimo lavoro sui nuovi vaccini, le cure sanitarie e i servizi alla salute riproduttiva, noi potremmo ridurla forse del 10 o 15 percento."
Piuttosto che condurre a un aumento della vita, lo scopo originario dei vaccini e delle cure sanitarie, il loro grande vantaggio, nella mente di Gates esiste il fatto che queste potrebbero essere utilizzate per ridurla.
link articolo originale: http://www.salvomag.com/new/articles/salvo14/14phillips.php
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