L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

http://indipezzenti.blogspot.ch/

https://www.facebook.com/Task-Force-Butler-868476723163799/

Saturday, May 30, 2009

Squadriglia chimica a Cesano Boscone

Clamoroso filmato di una squadriglia di aerei in coppia per 3.

http://cospirazionista.blogspot.com/2009/05/squadriglia-chimica-cesano-boscone.html

Squadriglia chimica a Cesano Boscone

Giovedi 28 Maggio 2009.
Ore 11:45.
3 Aerei in volo ravvicinato rilasciano lunghe scie persistenti.
Sono aerei civili in gita di piacere?
Oppure sono aerei militari impegnati in operazioni di aerosol clandestine?
Forse qualcuno dirà che il filmato è un falso.
Qualche altro invece forse sosterrà che tra un aereo e l'altro ci sono MILIONI di KILOMETRI di distanza...



Qual è la verità?

Neve appiccicosa: Mercalli "indaga"

http://www.tankerenemy.com/2009/05/neve-appiccicosa-mercalli-indaga.html

Neve appiccicosa: Mercalli "indaga"

Durante la trasmissione "Che tempo che fa", andata in onda il 16 maggio 2009, tra il meteorologo(?) Luca Mercalli ed il conduttore Fabio Fazio, è intercorso un breve dialogo imperniato sulle segnalazioni di alcuni telespettatori circa una sostanza appiccicosa accumulatasi sulla neve. Si può ragionevolmente pensare a composti chimici di ricaduta collegati alle irrorazioni: potrebbe trattarsi di gel di silicio o di qualche altro intruglio venefico diffuso con gli aerei.

Tuttavia siamo tranquilli, perché il Mercalli ha garantito che il "Laboratorio della neve e dei suoli alpini" dell'Università di Torino presto esaminerà dei campioni di neve per stabilirne la composizione. Il responso sarà che la neve contiene sabbia del deserto stranamente attaccaticcia o tracce di inquinanti provenienti da stabilimenti industriali. Questa sarà la versione ufficiale: la verità è un'altra e facilmente intuibile.

Dal sito Cieliliberi traiamo il dialogo succitato.

Trascrizione delle battute tra Mercalli e Fazio.

Mercalli: Ci sono giunte molte segnalazioni da alcuni telespettatori che chi pratica lo sci fuori pista in questo periodo, ritorna a valle con gli sci completamente ricoperti da una sostanza catramosa che si accumula sulla neve, una sorta di materiale vischioso che impedisce, perfino, agli sci di muoversi quando si arriva al termine, così della gita.

Fazio: Ma dove questo, scusi?

Mercalli: Nelle Alpi occidentali, in generale, dal cuneese fino ad arrivare all'Ossola sono giunte alcune di queste segnalazioni.

Fazio: gli U.F.O. (sic)

Mercalli: Chi lo sa.

Fazio: Chiediamo a Giacobbo. Non lo so….

Mercalli: L'appello è: chi dovesse incappare in questa sostanza, chi pratica gite di sci alpinismo anche in altre zone delle Alpi, di segnalarcelo all'indirizzo di posta elettronica del programma ed il 'Laboratorio Laboratorio della neve e dei suoli alpini' dell'Università di Torino sta già raccogliendo i primi campioni per analizzarli e poi sveleremo il mistero, quando si saprà di che cosa è fatta questa... questo materiale. Di sicuro non è gradevole.

Fazio: No, non è gradevole, di certo… "



posted by Zret

Le strutture sottili del DNA

http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/05/strutturesottilideldna.html

Le strutture sottili del DNA

Intervista all'Accademico prof. V. Kaznaceef, presso il suo Istituto di Biologia Sperimentale siberiano tratta da edicolaweb.net

di Orazio Valenti

L'uomo sta rompendo i legami con la Natura Madre. Qual'è il suo punto di vista?

I problemi di cui parliamo, sono i principali per la sopravvivenza dell'uomo sul Pianeta, da questo XXI° secolo in avanti. I conflitti geopolitici attuali, militari, le catastrofi ecologiche, dipendono da come noi capiamo il mondo e la nostra realtà sostanziale. Oggi la scienza generale è molto antropocentrista e soprattutto sul nostro sciovinismo planetario, credendo che tutto attorno si possano cambiare e guidare tutti i processi e che noi sulla Terra siamo l'unico centro dell'intelletto.

La scienza è condizionata dal potere economico?

Il mercato divide le persone riguardo al livello di ricchezza, modo di vivere. Influisce profondamente sulla scienza fondamentale perché gli scienziati che si occupano delle ricerche lontane dal mercato, sono scienze che vengono escluse dalle usanze umane. È molto importante che noi riusciamo a creare una unione internazionale tra vari centri scientifici e cercare di avvicinare questo orizzonte, affinché le strutture governative ci ascoltino.

Oltre la scienza generale, in che proiezione opera il vostro Istituto?

La nostra Accademia siberiana con l'Istituto Internazionale dei problemi cosmici, studia la natura dell'intelletto dell'uomo, la funzione naturale delle cellule, i collegamenti degli uomini tra di loro, con il Pianeta e con lo spazio. Tutto l'Universo si divide in materia vivente e non vivente - detto con metodo scientifico. Però ci sono concetti religiosi, filosofici, esoterici, oltre ai fatti della vita. Tutto questo aiuta l'uomo a capire che esiste qualcosa che non capiamo, di superiore. Sulla Terra esistono molte forme viventi e la moderna scienza conosce bene solo una forma: la sostanza nucleinica. Per questo nel nostro Istituto vi è l'impegno di dimostrare che oltre queste sostanze esistono anche altre sostanze fondamentali.

Avete prove sperimentali per spiegare questi concetti?

Rispondiamo con una serie di lavori condotti su cellule umane. Prendiamo due contenitori divisi da lastre di quarzo ed in ognuno si fanno crescere culture cellulari. Le diverse culture comunicano attraverso un canale ottico, né chimico, né fisico. Abbiamo usato una coltura normale di fibroblasti umani. Mettendo un virus in una delle due colture, muoiono. Avevamo messo questa coltura a contatto ottico con un'altra cultura sana, e succede che in una esposizione di almeno quattro ore, anche l'altra diventa malata. Quale è il fattore che si trasferisce dall'una all'altra senza contatto chimico?

Abbiamo fatto la prova irrorando le cellule col sublimato corrosivo: non possono respirare e muoiono di leucemia, trasmettendo alle colture adiacenti gli stessi sintomi. Si è dimostrato con almeno trenta virus diversi. Ogni virus dimostra che la malattia della coltivazione sana corrisponde alla forma virale della cultura accanto.

Ho condotto circa ventimila esperimenti in trenta anni di lavoro. Abbiamo scoperto un'altra cosa interessante: continuando a mettere la seconda coltura ammalata in contatto con una terza sana, si ammala pure questa, e cosi sempre. A livello di laboratorio, abbiamo un esempio di epidemia inspiegabile.

Questo è un altro tipo di attività cellulare. Quindi, nell'acido nucleico di ogni cellula, esistono altri campi energetici viventi e la domanda è: cosa è più importante per la vita delle cellula? Il meccanismo genetico, come dicono i genetisti, o i campi oltre questa struttura? Secondo noi sono i flussi che costruiscono macromolecole o strutture cinetiche attraverso cui si realizza il resto.

Quindi c'è un'altra genetica di tipo vibrazionale?

Sì. Sono i "genomi energetici". La ricchezza della vita proviene dai campi energetici e la loro proprietà ha caratteristiche che superano ogni concetto di genetica che si possa rappresentare.

Orazio Valenti

Qui

http://zret.blogspot.com/2009/05/qui.html

Qui

L'esigenza della felicità è insopprimibile: la si intenda non come triviale edonismo, ma come piacere intellettuale, risultato della queste, coscienza di un senso oltre il confine delle cose, apertura fiduciosa verso la vita rinnovellata. "Felicità raggiunta, si cammina per te sul fil di lama..." scrive Eugenio Montale in una celebre lirica. La felicità è la gioia di un incontro il cui silenzio è sostanziato di intesa, di consonanza spirituale, ma subito s'insinua la consapevolezza di quanto sia precario questo istante più fragile del cristallo. Veramente si cammina come funamboli con l'abbraccio del cielo sopra e le fauci dell'abisso sotto.

Il paradosso della felicità è nella sua esistenza inesistente: infatti solo quando il tempo si annulla, siamo felici, ma se il tempo è annichilito, non siamo più consci della felicità. Così, in verità, pare che sia più realista quella scuola del Buddhismo che vede nell'estinzione (Nirvana), il vero fine, laddove la beatitudine prospettata dal Buddhismo Mahayana e da altre religioni sembra un oceano senza onde, indistinguibile da un firmamento privo di nubi: un concetto amorfo, un suono senza vibrazione.

Davvero la felicità, rara alchimia, interruzione del flusso ordinario, baluginante ed improvvisa illuminazione, illumina il mondo. Non è un'impressione: lo scenario che ci circonda si accende di bagliori simili a quelli che sprizzano tra le nuvole diradatesi subito dopo un temporale. Gli oggetti sono lucidi, le ombre roride, i contorni delicati nel loro disegno armonioso e preciso.

La felicità è oblio, è una lenta immersione nel consolante sonno del dolore, quando le memorie tormentose e gli echi pungenti dell'esistenza si stemperano, si liquefanno nel placido lago della notte. Che importa? E' accaduto quel che è accaduto.

La felicità, però, è soprattutto risveglio: affine ad un'alba immemore, aurora su un altro pianeta, dove il passato è solo un ricordo senza ombre né strascichi. Destatici dell'ipnosi che ci imprigionava i sensi e che ottenebrava la mente, vediamo per la prima volta: i veli delle tenebre si sono dissolti, i demoni precipitano nell'inferno. Ora sulle montagne si librano liberi i cirri, scorrono i ruscelli verso valle, sentieri acquei, tra le cale brillano screziature rosee.

La felicità è uno squarcio nello spesso tessuto dello spazio-tempo, una breccia nella "realtà".

Tuttavia siamo ancora qui, per ora...



Friday, May 29, 2009

Scie evanescenti? NO,FALSE SCIE DI CONDENSA!

Chiedo scusa al Comandante Nico Bond per non aver postato subito il link alla sua debunkata di questa fuffa.

http://cospirazionista.blogspot.com/2009/05/in-poche-parole-scie-chimiche.html

Scie evanescenti? NO,FALSE SCIE DI CONDENSA!

In poche parole: SCIE CHIMICHE.

Ebbene si, niente lauree, nè abilitazioni speciali del ministero della Kultura.
Nessun pezzo di carta con cui, eventualmente, sbandierare la propria autorevolezza.

"Il punto di partenza di ogni conoscenza del mondo fisico è quindi rappresentato dall'osservazione a cui, quando è possibile, segue la sperimentazione..."

Allora partiamo dall'osservazione.

Se osservo una palletta cadere, posso ignorare le cause che fanno si che la palletta cada nel vuoto, ma ignorando pur le cause non si può certo negare l'evidenza dei fatti: la palletta cade!!!
A rigor di logica un fenomeno osservabile è da considerarsi realistico (a parte le classiche eccezioni), per cui non si può smentire o minimizzare il fenomeno stesso partendo dal fatto che chi l'osserva non sia in grado di dimostrarne, al di la di ogni ragionevole dubbio, le cause.

Così ho pubblicato delle mie riprese in cui mostro un piccolo cumulo da bel tempo sfaldarsi e scomparire letteralmente in pochi minuti.
A prescindere dalle cause, l'anomalia rimane, avvalorata dall'ulteriore evidenza che altri cumuli nelle vicinanze non spariscono affatto.

Allo stesso modo vorrei proporre un'altra ripresa video, che mostra due aerei viaggiare in uno spazio abbastanza ravvicinato.
Gli aerei sembrano volare ad una quota molto simile. Questo si può dedurre, a rigor di logica, dalle dimensioni in pixel di entrambi gli aerei.

Fin qui tutto bene (o quasi: che ci fanno 2 aerei così vicini? dove sono decollati e dove erano diretti?). C'è solo un piccolo particolare che suscita la nostra attenzione e solleva qualche dubbio: un aereo rilascia una scia di tipo evanescente, dunque non persistente. L'altro no.

Anzi, entrambi gli aerei volano verso la stessa direzione, uno sembra mantenere la quota, mentre l'altro prende quota, salendo.

Seguendo i dettami della NASA, a rigor di logica, l'aereo che rilascia la scia dovrebbe essere quello che sta prendendo quota, in quanto la temperatura si abbassa di circa 5°C ogni 1000 metri, dunque avrebbe senso che l'aereo che rilascia la scia di condensa sia quello che sta prendendo quota.
E invece è proprio il contrario. L'aereo che non rilascia scie è quello che prende quota, quello che RILASCIA SCIE EVANESCENTI rimane apparentemente alla medesima quota, sospetta, che sembra di molto inferiore al limite INFERIORE per la formazione delle CONTRAILS, i fatidici e piu' volte ritoccati al ribasaso OTTOMILA METRI di quota.

Dunque ricapitoliamo: zona Val Susa (Piemonte, prov. di Torino) 13 Aprile 2009, sono circa le 11:00 due aerei volano, con una rotta molto simile, apparentemente entrambi ad una quota simile (almeno inizialmente), un aereo rilascia scie di tipo evanescente, l'altro non rilascia ALCUN TIPO DI SCIA.

Ammettiamo anche che la differenza di quota sia ipotizzabile nell'ordine di massimo 500 metri, la domanda è:
come è possibile che un aereo rilasci scie di condensa evanescenti e l'altro nessuna scia?

Ma soprattutto: come mai l'aereo che PRENDE QUOTA (superando quella dell'altro aereo) è QUELLO CHE NON RILASCIA ALCUNA SCIA?

L'anomalia, a giudicare dalla quota di volo dell'aereo (che non si avvicina nemmeno da lontano agli 8000 metri indicati dalla NASA come limite inferiore per le formazione delle CONTRAILS) è ovviamente l'aereo che rilascia scie evanescenti, che spesso e volentieri i preposti che hanno il compito di "sdoganare" la faccenda agli occhi dell'opinione pubblica sostengono siano aerei ad un'altezza tale da rilasciare scie di condensa.

Ma allora, se le cose stanno davvero così, come mai ci sono due aerei ad una quota pressochè identica, che si comportano in maniera completamente diversa?
L'unica spiegazione possibile, sempre a rigor di logica, è la seguente: l'aereo che non rilascia scie evanescenti è probabilmente un'aereo chimico in pausa tecnica, l'altro è sempre un aereo chimico, che sta facendo il suo sporco lavoro.

Ammettendo anche che i 2 aerei stiano volando a DIECIMILA METRI, come è possibile che UNO RILASCI SCIE EVANESCENTI E L ALTRO NIENTE DI NIENTE?

Grazie a questo tipo di osservazioni (avendo la fortuna di "beccarli") si può naturalmente arrivare a delle conclusioni molto significative: gli strani e ben visibili aerei che rilasciano scie evanescenti (definite fino ad oggi dai disinformatori "scie di condensa") in realtà sono aerei che "spruzzano" sostanze nell'atmosfera, dato che a quelle quote un aereo "normalmente" non dovrebbe rilasciare alcun tipo di scie, come dimostra questo video che riprende una coppia di aerei chimici, di cui uno in pausa tecnica, che si comporta come si dovrebbe comportare un aereo che vola a quelle quote (al di sotto degli 8000 metri): NON RILASCIANDO ALCUN TIPO DI SCIA.



And now debunk This link HQ , if you can...

Scie Chimiche - Maggio 2009 - Terni

http://aliasrc.blogspot.com/2009/05/scie-chimiche-maggio-2009-terni.html

Scie Chimiche - Maggio 2009 - Terni

Ho realizzato un piccolo sunto che raccoglie le immagini delle "giornate normali a Terni". Per precisione ne ho inserito anche un paio di Aprile perchè piuttosto interessanti, ma non sono specificate, tanto che bisogno c'è ? Ormai è prassi normale. Nel video realizzato vi sono delle immagini anche molto particolari che posso definire un pò "forti" perchè sembrano appartenere ad un altro mondo. Alcune tipi di nuvole modificate dalle emessioni elettromagnetiche sono da osservare con attenzione, ci sono dei fenomeni particolari, oltre naturalmente alle coperture totali del cielo. Il video dura 6 minuti e 33 secondi. Guardatelo in HQ (High Quality = alta qualità)




Scie Chimiche Maggio 2009 Terni

Ma come fa?

Errare e' umano e lo sappiamo.

Ma io voglio sapere come fa. Come fai, Rosario, a scazzare tutte le investigazioni che fai?

Prima hai detto che io sarei un certo Sig. Scattolo, poi hai detto che GEO era un certo Maschietto, che Francesco Sblendorio era Nico, che la bambina della foto si chiama Stefania, che il Peyote si chiama Massimo, che il tizio nel video di VibraVibra (posso ancora chiamarlo VibraVibra, vero?) era Acarsterminator travestito da Paolo Attivissimo o qualcosa del genere, che io ero Paolo Attivissimo, che io era Acarsterminator, che io ero genocidio... e via dicendo.

Adesso ci salti fuori dicendo che Kash si chiama Cristian Santoro? Ma come l'hai tirata fuori questa cosa?


Potresti raccontarci, con dovizia di particolari come a suo tempo fece VibraVibra, quale percorso investigativo hai seguito?

Grazie.
eSSSe

Ah, comunque Santoro e' VibraDito e Kash e' Nico.

Marco e la globalizzazione

L'opinionista Marco ha un blog: http://markogrande.blogspot.com.

Il suo post piu' recente e' dedicato alla globalizzazione. Dato che penso che egli non abbia capito molto di cosa sia la globalizzazione e abbia scopiazzato definizioni e concetti qua e la vorrei porgli una domanda.

Caro Marco, immagina questo:

Ci siamo io e te al bar. Io sono un po' piu' ricco di te (e' solo un'ipotesi) e arriva un tizio.
Il tizio si rivolge a te e ti dice: "Ciao Marco, ho voglia di donare dei soldi. Potrei donare 1.000 euro a te e 1.000 a eSSSe oppure 2.000 a te e 20.000 a eSSSe. Cosa preferisci?"

Cosa rispondi? Quale delle due opzioni preferisci? In base alla risposta si vedra' quanto hai capito della globalizzazione...

Aliasrc e' quello che vede gli UFO dappertutto...

Ieri sera 28 maggio ore 20:45 un aereo di medie dimensioni sorvola Terni alla quota stimata tra gli 80 ed i 1.000 m; la sua velocità è bassissima, irrora scie direttamente sulla popolazione. Se avessi avuto tra le mani il pilota lo avrei linciato e spedito i resti a chi vi immaginate. Porci bastardi, assassini vigliacchi. Che siano sempre maledetti dal primo all'ultima ruota del carro.

Ho realizzato un sunto di quanto accaduto a Maggio anche se non propriamente terminato. Vi sono immagini,poche ma importanti di aprile.

Se fossi in voi gli darei un'occhiata, dura circa sei minuti, ma ne vale la pena, Alcune immagini sono un pò forti, l'aspetto delle maledette scie e l'applicazione di energia elettromagnetica ha creato delle trasformazioni molto strane.

http://www.youtube.com/watch?v=bmr0szP62B4

By Blogger aliasrc, at 29 maggio, 2009 10:35

Crisie conomica e Nuovo Ordine Mondiale - seconda parte

http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/05/crisieconomica2.html

Crisie conomica e Nuovo Ordine Mondiale - seconda parte

Articolo di Gaia tratto dal blog nuovo ordine mondiale (ricordo che potete leggere l'intero dossier a questo indirizzo)


Ci eravamo lasciati nella prima parte con una domanda sugli istituti di assicurazioni bancarie:

[...] nel momento stesso in cui tutte le banche e tutte le istituzioni (persino i municipi) si sono esposte con i CDS, con lo scoppio della bolla le assicurazioni finanziarie falliscono misteriosamente a catena, lasciando banche e nazioni in debito di triliardi con qualcuno, che di fatto è ora in grado di ricattare l'intera economia mondiale.
Ma in debito con chi? E a quale scopo?
---

Entrano qui in gioco gli hedge fund: i contratti CDS, e i contratti derivati da questi come i CDO, non hanno un valore determinabile di per sè, per definirlo ci sono degli indici di rating. C'è una borsa di questi indici dove si può speculare su tale valore. E chi specula su questi indici? Gli hedge fund, molti dei quali sono controllati da famiglie come i Rothschild e i Morgan, che controllano da sole quasi tutto il sistema finanziario mondiale.

In pratica, le compagnie che assicuravano i CDS (come per esempio AIG, Ambac, MBIA, ACA, Monolines ecc.), nonostante avessero fatto bene i loro conti in vista dello scoppio della bolla immobiliare - che sapevano perfettamente sarebbe scoppiata - non potevano prevedere un attacco diretto degli hedge fund contro gli indici dei CDS. Hedge Fund come quelli di Soros o dei Rothschild sono soliti fare operazioni speculative in borsa bruciando miliardi con obiettivi politici e non di guadagno.

Quindi gli hedge funds fecero questo: dapprima si comprarono i CDS dei mutui subprime che le banche vendevano per crearsi liquidità, sicure perché erano assicurate da compagnie come AIG; poi andarono sul mercato degli indici e specularono al ribasso su quei CDS facendogli perdere di valore; questo fece saltare AIG e gli altri istituti finanziari che assicuravano le banche sui contratti CDS; le banche smisero di fare mutui sulle case, perché non si fidavano più dei CDS, e questo accelerò ancor più la caduta dei prezzi delle case, perché nessuno più le poteva comprare e la domanda scendeva a picco; tutto ciò aggravava ulteriormente lo stato di istituzioni come AIG che alla fine falliscono, e in un effetto domino trascinano con sè le banche; alla fine banche e intere nazioni sono indebitate con gli hedge fund per trilioni di dollari di CDS.

In sostanza, qualcuno ha dapprima fatto in modo che le banche facessero mutui a più gente possibile e senza il minimo controllo, sapendo benissimo che sarebbero andati per la maggior parte in default, essendo le banche sicure che grazie ai CDS sarebbero state coperte.
Poi è stato fatto in modo che aziende assicuratrici come AIG, che in passato avevano protetto dalle ricadute degli scoppi delle bolle, fossero messe in crisi e fallissero. Hanno scatenato un’orda di hedge fund pilotati per speculare sugli indici di rating dei CDS accelerando il fallimento di tali istituti assicuratori in modo che avvenisse proprio a ridosso delle elezioni. Quindi il sistema bancario si è trovato scoperto da tutti e due i lati: da una parte mutui senza valore e dall'altra assicurazioni che nessuno avrebbe mai pagato.

L’attuale crisi mondiale è stata scientificamente creata: l'andamento della bolla immobiliare non solo è stato previsto, ma è stato creato. [9]

A tal proposito, giova ricordare qui una lettera che abbiamo segnalato a suo tempo sul blog Nuovo Ordine Mondiale [10] e che trascrivo solo nei suoi punti salienti: la lettera è di Samuel Rothschild, che a giugno 2008 scriveva al Financial Times:

Il Credito crea denaro.
[...]
Comunque, visto che denaro e potere sono sinonimi, e visto che il potere dovrebbe essere concesso in modo selettivo, anche lo scopo del prestito merita considerazione.

Il recente "panico bancario" è stato autoinflitto.

I banchieri hanno abusato del loro privilegio di creazione del denaro.
[...]
Un dollaro sottovalutato ed una enorme liquidità, scatenata da un eccesso di prestiti bancari, hanno fornito la scusa per la bolla speculativa del petrolio, delle case, delle azioni e delle commodity.

Le bolle scoppiano.

La caduta dei prezzi minaccia le case, i mutui e l'intera struttura bancaria.
[...]
E' tempo di delimitare il privilegio dei banchieri della creazione del denaro.

Ripristinare il potere nelle mani dei pochi che tradizionalmente lo detenevano, ecco dunque la ricetta di mr. Rothschild. Una buona ricetta, secondo lui, soprattutto perché quando dice che il potere deve essere concesso in modo selettivo, intende dire che lui, con pochi altri amici, rientra nella categoria di chi avrebbe diritto a detenere quel potere. Concentrato, però. Quindi ancor più pericoloso.

Ma in tutto ciò, che cosa hanno fatto i grandi leader politici mondiali per affrontare questa crisi di proporzioni colossali?

Misteriosamente, dapprima si sono affrettati a dire alla gente che non era nulla di grave e che non bisognava preoccuparsi, poi hanno iniziato a dire che i nostri conti correnti “sono al sicuro, perché tanto c’è il fondo interbancario che li assicura” (come a dire: sì, sono a rischio, ma non ve lo diciamo apertamente), dopo di che hanno iniziato all’unisono a suonare le trombe della crisi globale e le grancasse della recessione. Termine -sia detto per inciso- che non veniva più pronunciato da decenni perché troppo “forte” alla percezione della gente, preferendo sostituirlo con altri termini più soft.

Ora gli stessi che fino a un mese fa rassicuravano sul fatto che “il peggio è passato”, parlano di recessione globale, di crisi profonda, di calo della domanda, invocando a gran voce un intervento a livello globale per riformare l’intero sistema finanziario.

Ed ecco finalmente la perla, la punta di diamante che emerge dall’oscurità del caos: la soluzione preparata per una crisi scientemente pianificata, soluzione offerta ai popoli del mondo come panacea per sanare un sistema finanziario corrotto.

Serve una soluzione globale a una crisi globale (termine adorato dal mondialista Gordon Brown, che infatti riesce a infarcire ogni suo discorso facendolo letteralmente straripare di “globalismi” [11] ).

Innanzitutto gli stati devono farsi carico delle perdite delle banche, tramite ricapitalizzazione delle stesse: in sostanza, la banca va in crisi e lo stato la salva (o meglio i nostri soldi la salvano). Peccato che uno stato che si accolla i debiti di una banca debba anche impegnarsi a restituire quei debiti: come? Facendo ricadere sui propri cittadini tutto il peso di una simile sciagurata decisione. Aumento delle tasse, tagli alla spesa sociale, inflazione, sono i mezzi principali con cui lo stato costringe i cittadini a sopportare l’onere delle proprie decisioni.

La ricetta classica degli stati per superare crisi di questo genere, ci dicono i soloni della politica e dell’economia, è “iniettare stimoli” sottoforma di nuova moneta, facendosi carico di errori, malagestione e speculazioni degli istituti finanziari, finanziando alcuni segmenti dell’industria e infine facendo partire grandi progetti infrastrutturali nel paese: in sostanza, i cittadini sono con le pezze al sedere, lo stato si accolla i debiti delle banche, la gente cerca di non spendere più del necessario, e la soluzione consisterebbe nel realizzare colossali infrastrutture con i soldi di quegli stessi cittadini che già se ne trovano pochi. [12]

Qualcosa non mi torna, ma nell’ottica dei soloni si tratta di un dovere imprescindibile: far ripartire l’economia, in un modo peraltro piuttosto deleterio.

La soluzione per sanare questa crisi dunque non starebbe nel ripensare da zero il sistema monetario ed economico, slegandolo innanzitutto da quelle tre bestie nere di cui abbiamo parlato all’inizio (fiat money, corso legale, riserva frazionaria), e poi dal gioco di speculazioni da quelle permesso. Non sia mai: meglio invece continuare sulle stesse fondamenta marce, soltanto dando una ripulita alla polvere superficiale. La gente paghi le nefandezze altrui e non se ne parli più. [13]

Anzi, diamo l’affondo finale: riformiamo l’intero sistema finanziario ed economico mondiale in modo da accentrare ancor più il potere nelle mani di pochi: innanzitutto promuoviamo l’idea della necessità di un coordinamento internazionale, che passi non più tra i singoli stati ma tra aggruppamenti di stati; poi potenziamo il potere degli organi di governo centrali e infine concentriamo le redini dell’intero sistema nelle mani di pochissime persone al vertice di questa piramide globale.

L’Europa unita è stato uno dei primi passi, seguiranno prestissimo altri poli di aggregazione: l’unione dei paesi nord-americani con l’accordo Nafta e la moneta unica amero;
l’accordo Sadc per i paesi del sud-Africa; l’unione delle forze petrolifere attorno all’Arabia Saudita; il Patto Andino per i paesi della costa occidentale del sud-America e il Mercosur per quelli della costa orientale.
Qualcuno prospetta anche un’ulteriore aggregazione tra Europa e Russia attraverso Germania e Francia (ci sono interessi nel settore energetico che giocano un ruolo preminente); o addirittura un patto USA-Cina per evitare il totale affondamento della (ormai ex) superpotenza mondiale statunitense [14].

Questi accordi di natura prevalentemente economica ripercorreranno presumibilmente l’iter toccato all’Europa: da un accordo economico tra singoli stati si è passati, senza ovviamente sentire il parere della gente, ad un’unione politica il cui potere sui cittadini è divenuto sempre più asfissiante e burocratico.

Accentrando in pochi grandi nuclei gli stati del mondo, si spiana la strada all’avvento del governo unico globale, idea dapprima sussurrata e oggi apertamente prospettata da una moltitudine di capi di stato, con il nome di Nuovo Ordine Mondiale.

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2. A carte scoperte


Il percorso dunque sembra abbastanza chiaro, pur nel marasma di falsità elargite da banchieri e politici, e nella disinformazione imperante nei mass-media.

Qualcuno forse ha spinto gli eventi nella direzione di affossare la superpotenza USA? Almeno come primo gradino di un progetto più vasto.

Questa mia ipotesi si basa sia sulle modalità con cui si è innescata l’attuale crisi, spiegate in precedenza, sia su altri eventi e dinamiche storiche recenti, sia sulle dichiarazioni degli stessi politici, banchieri, operatori finanziari ai massimi livelli.

Il tracollo della potenza USA è annunciato ormai da tutti, il Washington Times ha parlato apertamente di bancarotta (evento assai rilevante); molti sussurrano che entro l’estate 2009 la superpotenza avrà un debito dalla cifra indicibile e non potrà più ripagare i suoi creditori (i principali detentori di titoli di debito estero USA sono: Giappone, Cina, Regno Unito, paesi esporatori di petrolio come Venezuela, Iran, Iraq, Arabia Saudita ed Emirati Arabi); il governo americano ha dichiarato di voler discutere la creazione di una “struttura di governo internazionale per i mercati finanziari”.

I leader politici di mezzo mondo hanno ultimamente iniziato a citare sempre più spesso e con disinvoltura il Nuovo Ordine Mondiale (il primo politico ad annunciarlo apertamente fu Bush senior in un discorso del 1991); esistono istituzioni come il Council on Foreign Relations (CFR) dichiaratamente dedicate a destabilizzare gli stati nazionali e alla creazione di un governo unico globale, mentre gruppi come il Bilderberg costituiscono momenti in cui decisioni dall’alto vengono fatte passare agli esecutori materiali più in basso nella scala gerarchica (politici, rappresentanti del sistema finanziario ed economico, capi d’industria e giornalisti).

L'Onu ha rappresentato un primo passo verso questo obiettivo (la sua nascita è un’idea della stessa élite che ha creato il CFR e altri enti mondialisti, élite in cui ricorrono nomi come quello dei Rothschild). Ma alla centralizzazione del potere politico deve accompagnarsi la centralizzazione del potere economico, per questo da tempo si sta operando per accentrare anche il controllo finanziario e monetario. L’attuale crisi e il discorso del 13 ottobre 2008 di Gordon Brown confermano che tale obiettivo è vicino [15].

Le dichiarazioni in tal senso sono innumerevoli, per cui ne ripoterò soltanto un assaggio, invitando a una ricerca più approfondita chi stia pensando che tutto ciò non sia solo fantasia.

Sul progetto di un nuovo ordine mondiale:

"Che lo si voglia o no avremo un governo mondiale. La sola questione che si pone è di sapere se questo governo mondiale sarà stabilito col consenso o con la forza"
James Paul Warburg, banchiere, 17 febbraio 1950, in un discorso al senato americano.

"Il mondo si divide in tre categorie di persone: un piccolissimo numero che fa accadere gli avvenimenti; un gruppo un po’ più importante che veglia alla loro esecuzione e assiste al loro compimento, e infine una vasta maggioranza che giammai saprà ciò che in realtà è accaduto"
Nicholas Murray Butler, membro del Council on Foreign Relations (CFR).

"In politica nulla accade per caso. Ogni qualvolta accade un avvenimento, si può star certi che era stato previsto che si svolgesse in quel modo"
Franklin D. Roosvelt, presidente USA, massone (33° grado del Rito Scozzese), membro della Pilgrim Society e del CFR.

"Per unire il popolo americano al seguito di George W. Bush, non riesco ad immaginare nulla di meglio di un attacco terrorista su di un obiettivo americano, dall'esterno"
Henry Kissinger, 2000.

Siamo sull'orlo di una trasformazione globale. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è la "giusta" crisi globale e le nazioni accetteranno il Nuovo Ordine Mondiale.
David Rockefeller.

"Se l'agenda del Nuovo Ordine Mondiale non viene realizzata tramite gli attacchi terroristici all'America e se gli americani non accettano di deporre le loro armi e di cedere la loro sovranità al Nuovo Ordine Mondiale, il prossimo attacco sarà una guerra chimica, biologica e/o nucleare contro il popolo americano. Gli architetti del Nuovo Ordine Mondiale non esiteranno a usare come ultima risorsa una bomba atomica o all'idrogeno su una delle maggiori città americane"
New York Times, 24 settembre 2001.

"Oggi gli americani si sentirebbero oltraggiati se le truppe delle Nazioni Unite entrassero a Los Angeles per ristabilire l'ordine; domani essi ne saranno grati. Ciò è particolarmente vero se alla gente viene detto che c'è un pericolo esterno imminente, vero o inventato che sia, che minaccia le loro stesse vite. Allora tutti i popoli pregheranno i propri leaders perché li proteggano da questo demone. L'unica cosa che ogni uomo teme è l’ignoto. Quando questo scenario si presenta si rinuncia volentieri ai propri diritti in cambio della garanzia del proprio benessere concessa dal Governo Mondiale"
Henry Kissinger in un discorso durante un incontro del gruppo Bilderberg a Evian, Francia, 21 maggio 1992. All'insaputa di Kissinger, il suo discorso fu registrato da un delegato svizzero durante il meeting.

"Andremo insieme verso questo nuovo ordine mondiale. E nessuno, insisto, nessuno potrà opporsi"
Nicolas Sarkozy, 16 gennaio 2009, in un discorso all'Eliseo.

Finanza, economia e nuovo ordine mondiale:
“Abbiamo bisogno di un nuovo ordine finanziario mondiale”
Barroso, ottobre 2008

“...ecco perché ho paura del fatto che stiano facendo passare questa idea di un’unica banca centrale mondiale”
Ron Paul intervistato da Alex Jones, ottobre 2008

“Se la gente capisse la natura del nostro sistema monetario e creditizio, credo che avremmo una rivoluzione entro domani mattina"
Henry Ford

Propaganda:
"L'individuo è in difficoltà quando viene a trovarsi faccia a faccia con una cospirazione così enorme che non può credere che esista"
Edgar Hoover, ex direttore dell'FBI.

"Le grandi masse di gente cadranno più facilmente vittime di una grande bugia piuttosto che di una piccola. Particolarmente se la bugia viene ripetuta spesso"
Adolf Hitler.

"Tutta la propaganda deve essere così popolare e a un tale livello intellettuale, che anche il più stupido di quelli a cui è diretta la recepirà... Tramite l'applicazione intelligente e costante della propaganda, la gente può essere spinta a vedere il paradiso come inferno, e anche nel senso opposto, considerare la condizione di vita più miserevole come paradiso"
Adolf Hitler.

---FINE SECONDA PARTE---

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NOTE:

[9] Ho utilizzato per questa spiegazione su CDS ed Hedge Fund ampi stralci dal forum già segnalato alla nota 6, per la grande chiarezza dei contenuti
[ luogocomune.net ]

[10] Lettera e commenti sono consultabili all’indirizzo già segnalato nella nota 4
[ Samuel Rothschild e i privilegi ]

[11] Il discorso tenuto da Gordon Brown il 13 ottobre 2008 alla City di Londra --che è una sorta di stato nello stato, è il cuore finanziario inglese ma anche mondiale, retto da un suo proprio sindaco-- è un tripudio di global... e costituisce una sorta di annuncio ufficiale dell’avvento del nuovo ordine mondiale attraverso la shock doctrine.
La trascrizione del discorso (“Speech on global economy”) è presente sul sito governativo inglese [ number10.gov.uk ], mentre la traduzione italiana è disponibile sul blog La Voce del Gongoro [ Globalismo globalmente globale ]

[12] Un articolo molto chiaro sul “piano di Obama per far ripartire l’economia”, è quello di M. Rozeff:
“Lo stimolo degli abomini” [ Lo stimolo degli abomini ]

[13] Un ottimo articolo, che spiega chiaramente la posizione degli economisti accademici, oltre ai meccanismi che hanno portato all’attuale crisi, è “Economic fascism and the bailout economy” di Gary North [ lewrockwell.com ], tradotto in italiano e disponibile su La Voce del Gongoro al seguente indirizzo: Fascismo economico

[14] Si veda per esempio il numero 5-2008 della rivista Limes.
Sull’amero ci sono molti riferimenti e documenti su internet, si veda per esempio l’articolo riportato da Città di Ariano [ economia e arrivò l'amero ]

[15] Sul CFR: Il CFR da dietro il sipario
Sul gruppo Bilderberg: Il-gruppo-bilderberg e Bilderberg 2008: partecipanti
Sulla dinastia dei Rothschild: I-rothschild
Per il discorso di Brown rimando alla nota 11, mentre per altre sue dichiarazioni si veda G Brown e il nuovo ordine mondiale

Thursday, May 28, 2009

Bang sonico su Firenze: l'ennesima menzogna

Probabilmente e' stata solo un'immane scorreggia di Arturo...

http://www.tankerenemy.com/2009/05/bang-sonico-su-firenze-lennesima.html

Bang sonico su Firenze: l'ennesima menzogna

E' il 27 maggio 2009, secondo le varie testimonianze, tra le 11,30 e le 12:04 in diversi centri urbani (Firenze, Scandicci, Gattatico, Carpi, Modena, Pisa, Bologna, Lama Mocogno, Pavullo nel Frignano) uno o più assordanti boati hanno creato panico ed allarme. In alcuni casi è stata segnalata addirittura la rottura dei vetri delle finestre. Alcune scuole sono state evacuate.

Come ormai consuetudine, le autorità si sono subito affrettate a fornire la solita banale spiegazione: "Si è strattato del bang sonico provocato da due caccia in missione di scramble" e questa volta l'aeronautica militare ha voluto strafare, fornendo un dettagliato resoconto dei fatti. Leggiamo il testo riportato sul sito dell'Aeronautica militare e poi vediamo insieme quali sono le numerose incongruenze in questa ennesima storia di disinformazione.

DUE CACCIA EUROFIGHTER INTERCETTANO UN VELIVOLO DEL MONTENEGRO

Il velivolo militare, un Cessna 551, in volo da Cannes (Francia) a Vienna (Austria) è stato intercettato mercoledì 27 maggio in seguito al transito sullo spazio aereo nazionale senza adeguata autorizzazione

Mercoledì 27 maggio alle ore 11,49 locali due caccia Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto sono decollati, su ordine di ‘scramble’ dal Comando Operativo delle Forze Aeree (COFA)/CAOC 5 di Poggio Renatico (Ferrara) e sotto il controllo del 21° Gruppo Radar A.M. di Poggio Ballone (Grosseto) e dell’11° Gruppo Radar A.M. di Poggio Renatico, per intercettare un velivolo militare Cessna 551 del Montenegro in volo da Cannes (Francia) a Vienna (Austria) che attraversava lo spazio aereo nazionale senza l'adeguata autorizzazione. Per raggiungere il velivolo in transito è stato necessario percorrere dalle 11,55 alle 12,04 un tratto a volo supersonico tra la zona a sud di Firenze e Reggio Emilia.

L’intercettazione è avvenuta alle ore 12,10 a 15 miglia ad ovest di Rovereto (Trento), dove il velivolo è stato identificato. I caccia Eurofighter hanno scortato poi il velivolo fino al confine dello spazio aereo nazionale, a circa 30 miglia a nord di Belluno, per far successivamente rientro al 4° Stormo dove sono atterrati alle ore 13,03 locali.

Lo “scramble” è in gergo tecnico il decollo immediato di caccia intercettori che sotto la guida dei controllori della difesa aerea si dirigono verso un velivolo “sospetto” per accertare visivamente l’identità e per scortarlo fino ai limiti dello spazio aereo italiano. Nella maggior parte dei casi, si tratta di aeromobili che non rispondono a prestabiliti requisiti, non hanno le previste autorizzazioni al sorvolo dello spazio aereo nazionale o perdono le comunicazioni con gli organi del controllo del traffico aereo o divergono dalla rotta prevista senza validi motivi.

L'Aeronautica Militare assicura la sorveglianza e la difesa dello spazio aereo nazionale per 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, tramite un sistema di radar, velivoli e sistemi missilistici, integrato sin dal tempo di pace con quelli degli altri paesi appartenenti alla NATO. Oltre che dal 4° Stormo di Grosseto, il servizio di decollo immediato e di intercettazione nei casi di allarme è svolto dal 36° Stormo di Gioia del Colle (Bari), pure equipaggiato con aerei Eurofighter, dal 5° Stormo di Cervia e dal 37° Stormo di Trapani, dotati invece di aerei F-16.

http://www.aeronautica.difesa.it/

Consideriamo ora le varie anomalie.

1) I caccia intercettori hanno percorso in 9 minuti (secondo le dichiarazioni ufficiali) circa 100 km tra Firenze e Bologna e circa 300 km tra Grosseto e Rovereto (Trento). In pratica i due Typhoon hanno compiuto l'intero tragitto ad una media di 845 km/h e quindi ben al di sotto della velocità necessaria (1.200 km/h circa) per la produzione del bang sonico. Inoltre i 100 chilometri percorsi tra Firenze e Bologna in 9 minuti, sempre attenendosi alle dichiarazioni ufficiali, dimostrano che i due intercettori hanno percorso tale distanza ad una velocità media di 666 km/h. A maggior ragione, nemmeno in questo caso, se mai hanno volato davvero due Typhoon, i caccia possono essere stati la causa delle deflagrazioni.

2) Il Cessna 551 è un velivolo di tipo "Executive" che raggiunge una velocità di crociera di 746 km/h. Ammettendo anche un notevole ritardo nella procedura di scramble (pur sempre deprecabile), non si comprende come sia possibile che il Cessna 551 sia stato raggiunto solo una volta arrivato sui cieli di Rovereto, visto che gli intercettori, secondo quanto dichiarato, hanno raggiunto e superato la velocità del suono. In pratica ha percorso indisturbato mezzo nord Italia. Se fosse stato un caccia ben più veloce? Avrebbe potuto compiere il giro dell'intero terrtorio italiano!

Anche sullo schierato e fazioso forum di MD-80.it sono stati inseriti alcuni interventi in cui si esprimono delle perplessità.

sblanzio il 27 mag 2009, 19:17 scrive:

"Se il Citation è entrato "senza adeguata autorizzazione" nello spazio aereo italiano provenendo da Cannes, anche senza conoscere nel dettaglio la rotta dell'a/m secondo la logica l'ingresso dovrebbe essere avvenuto al confine con la Francia meridionale.
Possibile che con i nostri "potenti mezzi" non siamo riusciti a intercettarlo prima che arrivasse su Trento? Se la destinazione era Vienna, praticamente si è fatto 3/4 di volo indisturbato. E se invece fosse stato un volo dirottato con intenzioni non propriamente pacifiche?"

support_5 (sedicente controllore di volo) il 27 mag 2009, 21:45 osserva:

"Anche se è partito da Cannes avrà comunque fatto un piano di volo con congruo anticipo, quindi quel volo si conosceva ancora prima che partisse. Se il piano di volo "scappa" senza che nessuno se ne accorga, i dati di quel volo vengono comunque ricevuti da milano acc almeno 10 minuti prima dell'ingresso nella fir, quindi quel volo poteva essere intercettato ben prima di quanto lo sia stato realmente.

Particolari tipi di voli, per attraversare il territorio italiano hanno bisogno di un'autorizzazione. Può accadere che tale autorizzazione non sia stata richiesta, quando tutto funziona a dovere l'aereo senza autorizzazione non viene proprio fatto entrare nello spazio aereo italiano, nel senso che la difesa aerea, vedendo che il piano di volo di quel particolare velivolo interessa l'Italia e non ha autorizzazione, nega allo stesso l'ingresso. A volte succede che il piano di volo non viene analizzato attentamente e quindi non ci si accorge della mancanza dell'autorizzazione. Poco male, perchè i dati di quel volo vengono trasferiti al primo acc italiano almeno 10 minuti prima dell'ingresso, quindi la difesa ha tutto il tempo per accorgersene ed agire di conseguenza. Onestamente stamattina non so cosa si sia inceppato nel meccanismo, questo è il motivo per cui ho detto che, a mio avviso la difesa non ci ha fatto una bella figura".

3) L'aeronautica montenegrina dispone dei seguenti velivoli:

Attack J-22, G-4, Mi-24, SA.342 GAMA
Fighter MiG-29, MiG-21Bis
Interceptor MiG-21Bis
Reconnaissance MiG-21M, MiG-21R, IJ-22, INJ-22,SA.341 HERA
Trainer Utva 75, G-4, NJ-22
Transport An-2, An-26, YAK-40, Falcon 50, Learjet 25, Mi-8

Air Force of the Federal Republic of Yugoslavia / Serbia and Montenegro
http://en.wikipedia.org/

Come potete notare, l'aeronautica del Montenegro non possiede alcun Cessna 551. Come la mettiamo?


A queste semplici osservazioni aggiungiamo un'importante testimonianza:


"Caro [...], cercherò di essere concisa. Ti segnalo questa cosa perchè mi ha particolarmente turbata ed alla quale non sono in grado di dare una spiegazione.

Ieri mattina, al parcheggio del supermercato, in un cielo quasi blu per il vento della notte precedente, vedo due scie enormi salire in verticale verso il cielo. La sensazione è come se fossero partite da terra, andavano velocissime, ma soprattutto non riuscivo a vedere l'aereo che le generava.

Ho provato a fotografare col mio telefonino nuovo, del quale non conoscevo ancora l'utilizzo. Mi sono poi accorta di aver registrato un video, in cui trovi alcuni fotogrammi chiari.

1) Le due scie che salgono (da zona collinare Reggio-Parma)

2) A circa 30 secondi le due scie hanno iniziato a viaggiare in orizzontale per poi avvicinarsi moltissimo tra loro. Ad un certo punto, nel fotogramma, vedi che una scia perde di intensità fino a sparire. Nel punto in cui ha perso di intensità si è sentito un gran botto, seguìto poi da un secondo botto dopo pochi secondi.

3) Alla fine del filmato, vedi solo una scia orizzontale nel cielo che va in direzione Mantova.


Insomma, ieri mi è preso un vero colpo.

Ciao e grazie

(Lettera firmata)

Reggio Emilia"



In conclusione possiamo affermare, con assoluta certezza, che anche l'episodio del 27 maggio nei cieli tosco-emiliani non è da ascriversi ad un semplice bang sonico. I dati lo confermano. Inoltre l'area di percezione dei boati è spostata ad ovest dell'autostrada A1 e quindi si evidenzia che il punto d'origine della deflagrazione si trova a circa 50 miglia dal percorso ideale compiuto, secondo l'Aeronautica militare italiana, dai caccia intercettori.

Quale ipotesi possiamo formulare alla luce dei frequenti episodi simili che in questi mesi occorrono in varie parti d'Italia, ma anche all'estero?

La testimonianza sopra riportata, il filmato nonché altre testimonianze raccolte in questi ultimi mesi, in relazione ad altri fatti analoghi, sempre "giustificati" come bang sonici, ci inducono a pensare che i velivoli droni impegnati nelle missioni di aerosol clandestine vengono abbattuti in volo, allorquando presentano dei problemi che metterebbero a rischio la segretezza delle operazioni. Ciò si è probabilmente verificato sulla Sila, sui cieli liguri pochi giorni fa ed in occasione di altri episodi che la cronaca ha descritto in passato come bang sonici.


Si ringrazia M.R. per la fattiva collaborazione, per il materiale e per le indagini in loco compiute.




posted by Straker

Fiocco Azzurro

Un caro e sincero benvenuto al piccolo Stefano, il nipotino di madscientist.

Ordiniamo subito un cappellino CIA anche per lui.

Complimenti scienziatopazzo

eSSSe

Scie chimiche Sardegna - Sardinian holidays

http://dirtyskyes.blogspot.com/2009/05/scie-chimiche-sardegna-sardinian.html

Scie chimiche Sardegna - Sardinian holidays

Un’antica civiltà indoeuropea negli Urali

http://zret.blogspot.com/2009/05/unantica-civilta-indoeuropea-negli.html

Un’antica civiltà indoeuropea negli Urali

Pubblico la traduzione di un testo tratto dal quotidiano Pravda.ru. Valgono, per quanto concerne questa scoperta archeologica, le osservazioni formulate come preambolo all’articolo Una colonia di Atlantide nel Nord Europa? Dunque rimando a quella premessa.

Il Presidente Putin ha recentemente visitato uno dei più misteriosi siti della Terra, le rovine dell'antica città di Arkaim, situata presso la città di Chelyabinsk. Storici, archeologi ed ufologi hanno impiegato molti anni per cercare di scoprire i segreti della città. Quale popolazione visse ad Arkaim più di 40 secoli or sono? Come potè quell'antica gente compiere progressi tecnologici che paiono ancor oggi difficili da conseguire? Vadim Chernobrovy è recentemente tornato nella misteriosa regione. Egli ha individuato strani cerchi nel centro della valle che dovrebbe risalire ai tempi dell'antico Egitto. [...]

Gennady Zdanovich, capo della spedizione archeologica sostiene che Arkaim rappresenta una delle più antiche testimonianze della cultura indoeuropea, in particolar modo il ramo che è riferito agli Arii. Arkaim non era solo una città, ma anche un complesso templare ed un osservatorio astronomico.

"Un volo sopra Arkaim a bordo di un elicottero ti offre uno spettacolo mozzafiato. Gli enormi circoli concentrici della valle sono chiaramente visibili. La città e la periferia sono tutti compresi nei cerchi. Non sappiamo che cosa siano queste costruzioni, se furono costruiti per scopi difensivi, scientifici o rituali. Alcuni ricercatori affermano che erano usati come spazioporto”, ha affermato Zdanovich.

Gli studiosi hanno scoperto che l'antica città era dotata di un sistema di stoccaggio per le sementi contro eventuali allagamenti. Le persone erano protette anche contro gli incendi: i pavimenti di legno e le case stesse era imbevute di una sostanza ignifuga. [...]

Ogni abitazione era dotata di tutti gli agi: avevano forni e dispense per il cibo. Il pozzo si diramava in due trincee sotterranee che erano usate per portare aria fresca al forno ed alla dispensa. [...]

La piazza centrale di Arkaim era l'unico sito di forma quadrata della città. Esaminando le tracce dei focolari, che erano disposti secondo un ordine preciso, si può arguire che il luogo era usato per rituali.

Arkaim fu costruita secondo un piano urbanistico molto articolato e con un preciso orientamento astronomico. Mentre gli archeologi stanno meticolosamente spazzolando via la polvere dalle antiche rocce per ricreare lo stile di vita di Arkaim, gli ufologi studiano misteriosi fenomeni: inesplicabili fluttuazioni del voltaggio, del campo magnetico, della temperatura etc.

Natalia Leskova


Leggi qui l'articolo pubblicato da Pravda.ru



Wednesday, May 27, 2009

ATTENZIONE STA PER ARRIVARE IL BABAU! - Strani intrighi fra l’uomo nero, i talebani e il sosia accreditato di bin Laden

ATTENZIONE STA PER ARRIVARE IL BABAU! - Strani intrighi fra l’uomo nero, i talebani e il sosia accreditato di bin Laden

Di Antonella Randazzo




Quasi ogni giorno avvengono bombardamenti e massacri in diversi paesi - Iraq, Afghanistan, Somalia, Pakistan, ecc. -
Questo significa che parecchie persone innocenti – anche bimbi, donne e vecchi - rimangono orrendamente mutilate o muoiono.

Dove sono gli occidentali che protestano per tutto questo?

Forse da qualche parte molti protestano ma i mass media non ce lo dicono?

Dove sono le manifestazioni, come quelle che negli anni Sessanta chiedevano la fine della guerra in Vietnam? Dove sono i giovani che si indignano, che protestano in massa, che rifiutano i crimini e la guerra desiderando un mondo migliore?

Dobbiamo forse credere che anni di manipolazione mentale hanno dato i loro frutti addomesticando persino le nuove generazioni?
Forse i giovani sono troppo impegnati a cercare amici su Facebook? Forse le persone non vogliono perdersi la puntata dei "Cesaroni"?
O forse credono che i militari statunitensi, armati fino ai denti, in realtà siano in missione di pace, o in missione segreta, che consisterebbe magari nell’esportare hot-dog e coca cola?

Gli occidentali sono diventati indifferenti alle stragi commesse dalle potenze imperiali? O forse molti non sanno perché il telegiornale si guarda bene dal far sapere o capire?

Perché le masse non protestano? Credono che i massacri fatti altrove non riguardino gli occidentali?
Eppure lo stesso gruppo criminale che uccide nelle zone di guerra crea “crisi” in occidente, ovvero ci rende sempre più poveri in modo tale che non ci venga in mente di organizzare attività “sovversive”, essendo preoccupati a sopravvivere.

O forse si pensa che le guerre di oggi siano “giustificate”, al contrario di quelle di ieri?

Evidentemente, ieri la motivazione del “comunista tiranno” veniva digerita meno dell’attuale “terrorista che uccide per pura pazzia”.
In realtà, le guerre di ieri contro il nemico "comunista", oppure quelle di oggi contro il nemico "terrorista", hanno nascosto e continuano a nascondere i paradossi del mondo ad egemonia Usa. Un mondo che professa di possedere istituzioni democratiche che, ad un'analisi approfondita, non rispetta affatto, basandosi sulla legge del più forte e sul più spietato colonialismo, mascherato da “democrazia”.

Le autorità Usa dicono di avere dei nemici "terroristi", ma poi uccidono cinicamente popolazioni inermi; dicono di svolgere "missioni umanitarie", ma poi condannano milioni di persone a morire di fame a causa delle loro politiche economiche, imposte furbamente attraverso istituzioni apparentemente Internazionali (Fmi, Bm, Wto). L'élite egemone non desidera un mondo in cui la ricchezza possa essere maggiormente ridistribuita, e non ama che i popoli possano avere voce in capitolo nelle questioni politiche ed economiche. Ha quindi trovato la formula per istituire un'apparente "democrazia", che nasconde e copre il vero potere di natura imperiale.

Il “terrorismo” è diventato un alibi per commettere qualsiasi nefandezza contro chiunque disturbi il sistema.
Ma un bimbo di tre anni può essere un terrorista? Una donna che si trova a casa propria accudendo la famiglia può essere una feroce terrorista? E un vecchio privo di armi può essere un terrorista che sfida la superpotenza imperiale? E’ credibile tutto ciò?
La verità è che i bombardamenti avvengono sulla popolazione. L’intera popolazione afgana, come irachena, somala o palestinese, viene considerata “terrorista”, poiché quello che il gruppo stegocratico intende per “terrorismo” è il non essere disposti a vivere nell’occupazione straniera, vessati in vario modo e privati dei mezzi necessari per vivere un’esistenza dignitosa.

Il “terrorismo” si sta svelando un metodo efficace per giustificare guerre, massacri e genocidi, incutendo paura come nell’infanzia faceva il “babau” o “l’uomo nero”. Ci viene detto che i gruppi terroristici sarebbero in agguato, pronti ad ucciderci.
In realtà non risulta che il “terrorismo islamico” abbia fatto morti in Italia, mentre la mafia fa centinaia di morti all’anno e la medicina e farmacologia ufficiali ucciderebbero almeno 80 persone al giorno. Eppure il nemico più feroce, ci viene detto, è il “terrorista estremista islamico”.

Questo nemico viene descritto come insensato, feroce, irrazionale. Il sistema, in altre parole, gioca la carta del nemico oscuro, incomprensibile, che deve fare molta paura proprio perché pazzo.
Come se, invece, bombardare su persone innocenti fosse razionale e civile.

La Casa Bianca ha parlato di un nemico oscuro e indecifrabile, una sorta di demonio nascosto che minaccia e uccide per il gusto di fare del male. Il nuovo nemico è un nemico non decifrato, non delineato, se non vagamente, negli intenti e nelle motivazioni. E' il male stesso, categoria da precisare di volta in volta, ma che mantiene il richiamo all'analogo concetto biblico oscuro e mistico. Questo nemico viene chiamato "terrorismo" .(1)
In realtà era indispensabile un nuovo nemico poiché già gli stegocrati sapevano che le politiche di globalizzazione avrebbero generano un sistema politico dittatoriale, a cui molti si sarebbero ribellati. Ciò emerge drammaticamente dai documenti del Fmi e della Bm, in cui persino le sommosse vengono previste e cooptate all'interno del "programma di ristrutturazione". Joseph Stigliz osserva: "Le abbiamo chiamate le sommosse del Fmi". Nei documenti del Fmi e della Bm le sollevazioni popolari fanno parte del "programma", e vengono indicati anche gli "interventi della polizia, i carri armati, la repressione".(2)
Il premio Nobel per la pace Adolfo Pérez Esquivel, che ha fatto parecchie battaglie a difesa dei diritti civili, a proposito delle politiche che stanno alla base della globalizzazione sostiene che la "liberalizzazione" economica e la repressione sono strettamente legate l'una all'altra.(3)
Tutto questo doveva trovare una giustificazione nella “lotta al terrorismo”.
In tal modo le autorità statunitensi possono giustificare l’enorme aiuto militare e finanziario che danno alle dittature.


E’ emersa così una nuova “missione” contro una specie di mostro, da combattere senza pietà perché altrimenti distruggerebbe i valori americani. Questo mostro non può essere “convertito” perché non è razionale come si presume sia chi lo combatte.

Alcuni sono convinti che l’attuale sistema sia razionale. Adesso è diventato di moda persino asserire che i blogger indipendenti che denunciano i crimini del sistema sarebbero “irrazionali” (non sanno più cosa inventarsi).
E in cosa consisterebbe questa presunta razionalità del sistema? Massacrare persone innocenti dicendo che si stanno uccidendo “terroristi” sarebbe razionale? Credere di vivere in una “democrazia” quando invece ci sono tutti gli elementi della dittatura sarebbe razionale? Le torture che avvengono a Guantanamo e in altre carceri sono segno di razionalità? Imporre un sistema favorevole soltanto a pochi sarebbe razionale?
Chiudere entrambi gli occhi sui crimini commessi dalle autorità occidentali nel Terzo mondo sarebbe razionale?
E se fra i morti innocenti sotto i bombardamenti ci fosse vostra madre, sorella o qualcuno dei vostri figli sareste ancora disposti a difendere a spada tratta questa presunta inappuntabile razionalità?
Questa "logica", che vede l’irrazionale dove si cerca di smascherare la propaganda, farebbe rabbrividire persino Orwell.

I metodi di manipolazione delle opinioni e dei comportamenti delle persone avvengono su aspetti non razionali, come la paura.
L’immagine del nemico oscuro fa presa su molti, che invece di sollevarsi e protestare per l’uccisione di bambini innocenti quasi ringraziano. Si sentono protetti. Quando sentono al telegiornale “uccisi talebani” o “sventato attentato terroristico” si sentono sollevati. Pensano: “ci stanno proteggendo”, “stanno impedendo che vengano ad ucciderci”. Ignorano che il grado di mistificazione della realtà ha raggiunto l’apice.

Ad esempio ignorano che l’estremismo islamico è stato potenziato e finanziato dalle stesse autorità statunitensi, che si valsero del governo pakistano e dei suoi servizi segreti (Isi), per addestrare 100.000 militanti islamici, fra il 1982 e il 1992. Crearono i combattenti mujaheddin, che utilizzarono in numerose guerre.
Attraverso i servizi segreti furono dati milioni di dollari affinché l'estremismo islamico diventasse forte a tal punto da combattere in molte parti del mondo. Le autorità americane fecero pubblicare e diffondere nelle scuole molti libri che inneggiavano all'odio contro l'Occidente. A questo proposito, così scrisse il "Washington Post" del 23 marzo 2002:

“Questi manuali zeppi di riferimenti al Jihad e di immagini di fucili, proiettili, soldati e mine sono alla base del programma scolastico nazionale. Anche i talebani hanno usato i libri pubblicati con i soldi americani (...). (libri che ) Hanno fomentato la violenza in un'intera generazione”.(4)

Le autorità statunitensi iniziarono nel 2000 ad attuare misure contro l'Afghanistan. Il "Toronto Sun" scriveva il 4 dicembre del 2000: "Gli Stati Uniti misero in atto, contro l'Afghanistan devastato dalla guerra un embargo punitivo stile Iraq, in un momento in cui buona parte dei diciotto milioni di abitanti del paese era senza tetto e stava morendo di fame".(5)
L'embargo e le operazioni militari degli Usa avevano lo scopo di distruggere e piegare il paese, in modo tale da poterlo controllare. L'embargo colpiva la gente comune, e non i Talebani. Morirono almeno tre milioni di persone, di cui moltissimi erano bambini. In Afghanistan gli americani stavano praticando gli stessi metodi di sterminio dei civili praticati in Vietnam, in Cambogia, in Iraq e in molti altri paesi. Si combatteva non il “terrorismo” ma il popolo, affamandolo, bombardandolo e privandolo della possibilità di avere una vita normale.

Non tutti sanno che l'intervento bellico in Afghanistan del 2001 fu fatto perché le autorità statunitensi volevano ripristinare la produzione di droga, che era precipitata in seguito agli accordi che i Talebani avevano stipulato con l'Onu nel 2000. L'Onu aveva imposto il divieto di coltivazione del papavero. Con la vittoria degli Usa la produzione di droga, dall'1,4% (2001) della produzione mondiale, salì al 78% (2003). Raggiunse quasi i livelli record del 1999 (79%). Gli Usa misero al governo Hamid Karzai, un ex agente della Cia, che aveva lavorato in Afghanistan nel periodo in cui la Unocal stava trattando con i Talebani per la costruzione dell'oleodotto.

E non molti sanno che le forze Nato hanno spacciato i morti civili per Talebani. PeaceReporter ha documentato che alcuni fucili sono stati messi addosso ai morti per poterli spacciare per Talebani:

“L'aviazione bombarda i villaggi in cui si pensa vi siano dei Talebani. Vengono sganciati ordigni da 500 libbre, che non distinguono certo tra combattenti e civili. Dopo il raid aereo, intervengono sul posto le forze speciali per verificare il risultato dell'attacco e fare rapporto al comando... Queste pattuglie si portano sempre dietro una bella scorta di kalashnikov sequestrati in altre occasioni e li depongono accanto ai civili. Scattano una bella foto ed ecco che quei morti, nel rapporto, diventano talebani. Il sistema lo hanno inventato gli statunitensi, stanchi di vedersi messi sotto accusa per i "danni collaterali": con queste messe in scena e con le prove fotografiche sanno di poterla fare franca di fronte a chiunque li accusi. Ma adesso hanno imparato a fare lo stesso anche i britannici e i canadesi. Tale pratica si sta però rivelando strategicamente controproducente, perché la popolazione locale, che in passato non appoggiava minimamente i talebani, preferisce andare a combattere con loro per vendetta o semplicemente perché, se vengono ammazzati lo stesso, tanto vale morire in battaglia... "Uccisi 50 talebani qui, 90 Talebani là", in realtà si tratta sempre di civili spacciati per talebani con il giochino dei fucili buttati vicino ai cadaveri... La Nato bombarda senza sosta, di giorno e di notte... Sparano su tutti, senza stare a guardare se sono civili o Talebani”.(6)

E non molti sanno che persino il concetto di "terrorismo" non è ancora stato definito chiaramente nella legislazione americana, né in quella europea. Le autorità europee e americane menzionano spessissimo il termine "lotta al terrorismo", senza darne una definizione chiara e univoca. Il rimanere nel vago permette la mancata distinzione fra terrorismo e proteste dei civili contro governi ingiusti o contro l'occupazione straniera. La distinzione sarebbe di importanza notevole per la tutela dei diritti umani.
Persino i movimenti sociali che denunciano crimini e ingiustizie in molti paesi del mondo possono essere etichettati come "terroristi" o "antiamericani", e accusati di perseguire una sorta di "teoria del complotto" contro il potere “libero e democratico” degli Usa. In questo modo si offuscano pericolosamente gli intenti di difesa dei diritti umani, e si cerca di criminalizzare chi denuncia il crimine e non chi lo fa.
Il termine terrorismo viene sempre più accostato al problema della povertà, ma tale accostamento nasconde non poche insidie per i poveri. Le sollevazioni e le proteste della gente disperata non sono mai finalizzate ad uccidere qualcuno, ma ad ottenere i mezzi per la sopravvivenza o una società più giusta. Il potere, se non vuol concedere nulla, definisce ogni protesta un atto terroristico, per criminalizzare le proteste e avere un motivo in più per difendere la "sicurezza". Il concetto di "sicurezza" viene ripetuto in modo ossessionante, per giustificare l'assenza di libertà e il controllo continuo dei civili da parte delle forze armate.
L'importanza di distinguere il terrorismo dalle ribellioni alle occupazioni straniere o a governi ingiusti è fondamentale per la tutela dei diritti umani. Eppure questa distinzione non viene fatta per consentire alle autorità occidentali di intervenire ovunque a reprimere i popoli, potendo poi dire che si trattava di “operazioni per combattere il terrorismo”. In realtà queste repressioni – bombardamenti, massacri e controlli- sono esse stesse operazioni terroristiche.
Col pretesto della lotta al terrorismo le forze armate americane sono diventate la più potente macchina da guerra che ha licenza di rivolgersi contro chiunque, compreso lo stesso popolo americano.
E se gli italiani si ribellassero all’occupazione militare statunitense o al sistema iniquo che impoverisce sempre più subirebbero lo stesso trattamento degli afgani e degli iracheni, e i crimini sarebbero chiamati “lotta al terrorismo”.
Se questo non accade è soltanto perché gran parte degli italiani si beve la propaganda di regime e crede che la lotta al terrorismo li protegga o che i governi siano impegnati a risolvere la “crisi”.

La guerra è contro chiunque abbia da protestare o da combattere contro un sistema ingiusto e criminale.
La guerra attuale è una guerra che si articola intorno alle zone più povere del pianeta, per combattere le rivendicazioni dei poveri, e per mantenere il controllo del potere economico che produce fame e morte. E' una guerra globale, così come è stata globalizzata l'economia della povertà. Il concetto di "terrorismo internazionale" permette di legittimare questa guerra e di renderla necessaria. Come se la lotta ad un presunto gruppo di criminali potesse giustificare massacri e guerre contro popoli inermi. Come osserva Gore Vidal: "La guerra non è un'opzione praticabile. Le guerre si fanno contro le nazioni, non contro bande di delinquenti privi di radici... (in Italia contro la mafia) a nessuno è ancora venuto in mente di bombardare Palermo".(7)

L’attuale gruppo al potere vorrebbe che tutti accettassero passivamente di farsi sfruttare, ingannare o massacrare. Vorrebbe un mondo in cui le masse rimanessero passive verso i crimini e le ingiustizie, sorrette dalla fede religiosa, che dona una speranza ultraterrena, l'unica loro concessa.

In conclusione, se non troviamo vecchi amici su Facebook viviamo lo stesso. Se non ci emozioniamo per i concorrenti di un reality viviamo lo stesso. Se non acquistiamo l’ultimo oggetto tecnologico viviamo lo stesso. Ma se non ci indigniamo per i crimini commessi nei paesi aggrediti non viviamo lo stesso. Non è vita quella che ci vede indifferenti alle ingiustizie, alla sofferenza altrui, ai genocidi e alle guerre.
La nostra stessa essenza di esseri umani ci chiede di vivere non soltanto per gli istinti di sopravvivenza, e non soltanto per noi stessi.
La vita vera è capire cosa succede nel mondo, e sollevare la propria voce. E’ rigettare un sistema che riduce l’umanità in burattini o martiri.



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“ORIGINE E SIGNIFICATO DEL CONCETTO DI TERRORISMO”
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NOTE

1) Il termine "terrorista" veniva utilizzato dagli inglesi già negli anni Cinquanta, che così definivano i 'ribelli' delle colonie, cioè gli indigeni coloniali che rivendicavano la libertà e le loro terre, come ad esempio i Mau Mau del Kenya.
2) Palast Greg, “Democrazia in vendita. I padroni del mondo”, Marco Tropea Editore, Milano 2003, p. 158.
3) Palast Greg, op. cit., p. 181.
4) "From US, the ABC's Of Jihad. Violent Soviet-Era Textbooks Complicate Afghan Education Efforts", "Washington Post", 23 marzo 2002.
5) Margolis Eric, "U.S.-Russian Crusade Against Osama Bin Laden", "The Toronto Sun", 4 dicembre 2000, cit. in Ahmed Nafeez Mosaddeq, “Guerra alla verità. Tutte le menzogne dei governi occidentali e della Commissione "Indipendente" Usa sull'11 settembre e su Al Qaeda”, Fazi Editore, Roma 2004, p. 38.
6) “Il manifesto”, 21 settembre 2006.
7) Vidal Gore, “Le menzogne dell'impero”, Fazi editore, Roma 2002.


BIBLIOGRAFIA

Ahmed Nafeez Mosaddeq, “Guerra alla verità. Tutte le menzogne dei governi occidentali e della Commissione "Indipendente" Usa sull'11 settembre e su Al Qaeda”, Fazi Editore, Roma 2004.
Brisard Jean-Charles e Dasquié Guillaume, “La verità negata. Una voce fuori dal coro racconta il ruolo della finanza internazionale nella vicenda Bin Laden”, Marco Tropea Editore, Milano 2002.
Blum William, “Con la scusa della libertà”, Marco Tropea Editore, Milano 2002.
Chomsky Noam, Vandana Shiva, Stiglitz Joseph E., “La debolezza del più forte. Globalizzazione e diritti umani”, Oscar Mondadori, Milano 2004.
Chossudovsky Michel, “Guerra e globalizzazione. La verità dietro l'11 settembre e la nuova politica americana!”, EGA-Edizioni Gruppo Abele, Torino 2002.
Coll Steve, “La guerra segreta della CIA. L'America, l'Afghanistan e Bin Laden dall'invasione sovietica al 10 settembre 2001”, Rizzoli, Milano 2004.
Mamdani Mahmood, “Musulmani buoni e cattivi. La guerra fredda e l'origine del terrorismo”, Laterza, Bari 2005.
Palast Greg, “Democrazia in vendita. I padroni del mondo”, Marco Tropea Editore, Milano 2003.
Rahnema Majid, “Quando la povertà diventa miseria”, Einaudi, Torino 2005.
Vidal Gore, “Le menzogne dell'impero”, Fazi Editore, Roma 2002.
Yves Mény, “Crisi e futuro della democrazia”, Passigli Editore, Bolsena (VT), 2005.

W la foca!

Ciao a tutti,
intorno a Firenze si dice: "...e l'è un pò che unn'ho paura dei chiacchieroni...".

Cari disinformatori datemi retta: meno disinformazione, più donne!!!
(anche se non sapete di cosa parlo, vedrete che vi piacerà molto più di minacciare la gente. Ah ah ah!!!)

Un saluto a tutti, forza e coraggio!

By Blogger Grifaldo, at 27 maggio, 2009 18:56


E' vero caro Grifaldo. Pensare che il 19 Aprile a Milano c'ero andato solo per cuccare un po'. Avendo visto che pezzi che sono le fidanzate di Straker, Zret, Vibravito e compagnia mi ero illuso di trovarne di altrettanto bone anch'io...

E' tornato

EVVIVA!!! E' tornato il mitico Arturo.


""Arturo sembra aver ricevuto delle minacce. Anche lui.""

più che altro questa gente ha accesso ad informazioni "riservate": dati personali, vicende familiari, ecc.

non so come fanno ad avere queste info ma ce le hanno. penso che chi di dovere abbia cominciato ad usare le maniere forti.

sembra che quando ho fatto il nome del cnr e dell'enea ho fatto arrabbiare qualcuno.

anche quando ho tirato in ballo l'università di brescia ho dato noia a qualcuno

cmq ci sono, vi leggo e appena me la sento vi fò sapere. purtroppo devo dirvi che siamo oltre le "email minatorie"

e devo dirvi anche un altra cosa: probabilmente siete tutti schedati come "minaccia al segreto di stato" e quindi alla sicurezza nazionale

l'irrorazione segreta del pianeta sembra dover continuare, e di certo non vogliono che un comitato italiano indipendente rovini tutto

nonostante tutto ciò, è doveroso continuare a denunciare l'avvelenamento

By Blogger arturo, at 27 maggio, 2009 15:36

""E sempre visto che l'azione di monitoraggio dei servizi segreti su tutti noi""

QUOTO

By Blogger arturo, at 27 maggio, 2009 15:37

""I responsabili sono miseri personaggi che agiscono allo scuro quando è ora di minacciare chi è scomodo e che poi fanno i galletti sul web pompandosi a vicenda.""


no, gigner, putroppo devo contraddirti: i soliti noti, che poi sono quelli del cicap, i piloti, i geologi, i cassinis ecc. non sono contano niente.

sono solo stati messi di mezzo, e si, possono fare qualche minaccia velata ecc.

il problema sono, credo, i servizi o cose simili, e non solo quelli italiani

By Blogger arturo, at 27 maggio, 2009 15:43