http://rassegnastampanonwo.blogspot.co.uk/2012/12/video-che-documenta-senza-ombra-di.html
Video che documenta senza ombra di dubbio la realtà delle scie chimiche
Se conoscete persone ancora scettiche sul fenomeno scie chimiche mostrate loro questo video video (http://youtu.be/78rKNoR4T0w) che dovrebbe lasciare ben pochi dubbi sulla reale consistenza del fenomeno.
Per una maggiore ed agile diffusione del video potete scaricarlo ai seguenti link:
(formato mp4, 18 megabyte)
(formato AVI, 26 megabyte)
Da
notare in particolare nel video che a partire daalla posizione 4 minuti
e 47 secondi si vedono delle scie originate a brevissima distanza dal
motore. Esse sono chiaramente scie e non fumi del motore ed è quindi
impossibile definirle scie di condensa in quanto nei pochi secondi
impiegati dal vapore acqueo (prodotto assieme all'anidride carbonica
dalla com bustione del cherosene) a raffreddarsi ed a ghiacciare,
l'aereo si è già spostato ad un centinaio di metri in avanti. Per le
prove di tale affermazione ed i calcoli relativi vedi l'appendice al
presente articolo.
Altre informazioni sul video sono presenti (in lingua inglese) al seguente link:
http://www.forbiddenknowledgetv.com/videos/chemtrails/chemtrail-pilots-cause-near-mid-air-collisions.html........................................................
Appendice
Il libro di meteorologia “The weather book”, scritto da Peter Hardy,
Ralph Wright, John Kingston e John Gribbin Goblin, è stato pubblicato
nel 1982 dalla Harrow House Edition, mentre l'anno successivo è stata
pubblicata la traduzione in lingua italiana dalla Arnoldo Mondadori
Editore. In tale libro troviamo un piccolo riquadro dedicato alle
cosiddette scie di condensazione nel quale si afferma testualmente:
Fare click sulla figura per vederla ingrandita |
“La distanza tra l’aereo e l’inizio della scia è dovuta al fatto che l’aria impiega alcuni secondi a raffreddarsi prima che il vapore condensi”.
Le parole “distanza tra l’aereo e l’inizio della scia”, indicano che
quando si forma una normale scia di condensa essa ha origine in un punto
ben dietro la coda dell’aereo in questione, decisamente staccata dalla
figura del velivolo. La frase non da adito a dubbi.
Data di pubblicazione del libro |
In tempi molto più recenti (circa 3 anni fa) il Colonnello Costante De
Simone direttore del servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare,
intervenendo alla trasmissione Voyager, ha mostrato al pubblico una foto
di aereo con bianca scia al seguito che parte direttamente dal motore e
l’ha chiamata “scia di condensa”. Come è possibile? Forse sono cambiate
nel frattempo le leggi della fisica elementare, quelle che determinano
il tempo di raffreddamento delle molecole di vapore acqueo? Certamente
no.
È noto che un aereo, quando vola alle quote ove possono formarsi le scie di condensa (8-12 km), una volta finita la fase di decollo, viaggia a velocità superiori ai 400 km/h, e che quindi nei pochi secondi impiegati dalla scia a formarsi (fossero anche due secondi), si è spostato di una notevole distanza (almeno duecento metri) dal luogo ove è iniziato il raffreddamento. Ciò dimostra che la scia non può avere origine direttamente dal motore, e che solo un erogatore, un diffusore di sostanze chimiche nell’atmosfera, può generare l’effetto visibile nella fotografia mostrata da Colonnello De Simone a Voyager.
Qui sotto la foto ingrandita, il video di Voyager (De Simone appare dal
minuto 3:35), e, alla fine, un semplice calcoletto matematico
(facilmente comprensibile da tutti) che dimostra la contraddizione
evidente tra ciò che afferma un meteorologo del 1982, quando nessuno
aveva mai denunciato la presenza di scie anomale ovvero di scie
chimiche, ed un meteorologo dei giorni che si fa intervistare in
televisione e scrive articoli per convincere la gente che le scie chimiche non esistono, proprio all’epoca in cui migliaia di persone (nella sola Italia) denunciano l’esistenza di queste scie anomale.
L'aereo mostrato da De Simone |
Particolare dell'aereo |
Calcolo della distanza di formazione della scia dai motori:
Immaginiamo che il concetto di “alcuni secondi” del redattore del libro
“The weather book” corrisponda a due secondi e che la velocità
dell’aereo sia di appena 432 km/h. Adesso gli aerei di linea arrivano
facilmente a superare i 600 km/h e quelli più potenti arrivano a toccare
i 900 km/h (http://it.wikipedia.org/wiki/Boeing_747). Il fatto
che il libro cui ci riferiamo sia di 30 anni fa non modifica di molto la
questione: la velocità di raffreddamento del vapore acqueo alle alte
quote è sempre la stessa, ed anzi i motori più potenti di oggi immettono
più vapore acqueo, ed una massa maggiore si raffredda più lentamente di
una massa più ridotta. Se rifacessimo il calcolo con una velocità
doppia otterremo semplicemente una distanza raddoppiata. Secondo la
formula s=v*t infatti la distanza (spazio percorso), è proporzionale
alla velocità.
Vediamo adesso a quanti m/s corrisponde una velocità dell’aereo di 432 km/h
432 km/h = 432 * 1000 m / 3600 s = 432 * 10 m / 36 s = 120 m/s
Se l’aereo percorre 120 metri al secondo evidentemente in due secondi ne percorre 240 (alla pur bassa velocità di 432 km/h).
Sicuramente c’è da tenere conto del fatto che tale distanza dipende,
oltre che dalla velocità dell’aereo stesso, da parametri come la quota a
cui viaggia l’aereo o il suo consumo di carburante(*), ma l’ordine di
grandezza è quello appena calcolato, e anche nel caso in cui
considerassimo un tempo di raffreddamento ridotto della metà otterremmo
una misura dimezzata ma tuttavia notevole, 120 metri, circa il doppio
della lunghezza punta-coda di un aereo.
Si ringrazia http://nwo-truthresearch.blogspot.it per la segnalazione.
(*) Gli aerei di linea volano a quote comprese tra gli 8 e i 13 km tra le quali c’è una differenza di circa 32 gradi centigradi, uno scarto che però è relativamente poco influente visto che i motori funzionano a temperature di circa 1000 gradi; in ogni caso a tale modesto effetto si oppone la rarefazione dell'aria alle alte quote, che rende più difficile il raffreddamento del vapore acqueo (c'è meno materia fredda con cui scambiare calore).
Un aereo che consuma più cherosene, produce più vapore acqueo, ed essendo più estesa la sezione d'aria contenente vapore caldo, esso si raffredda più lentamente; i consumi di un aereo possono variare di un fattore 4 come mostrato (dati alla mano) in un precedente articolo.
Leggi l'articolo correlato C'erano una volta le scie di condensa, alte nel cielo, che fornisce prove dell'esistenza delle scie chimiche a partire dalla lettura di un vecchio testo di fisica. Informati sulle scie chimiche
Comprati gli occhiali e impara a fare foto decenti alla giusta risoluzione capra
ReplyDeleteil passaggio di stato di un gas dipende da vari fattori ambientali, Per quanto sia scadente la foto riportata è evidente che la scia si forma dopo il bordo d'uscita del profilo alare
Ho riscontrato questo fenomeno direttamente dal finestrino dell' aereo in moltissime occasioni per tanto racconti balle.
Sai quanto è larga un' ala di un 747 ?? informati invece di scrivere scemenze !
... Esse sono chiaramente scie e non fumi del motore ...
ReplyDeleteCerto che detta da un "fisico" una frase simile ... Ah, giusto, è vero, lui è il "fisico bestiale" ...
Il libro di meteorologia “The weather book”, scritto da Peter Hardy, Ralph Wright, John Kingston e John Gribbin Goblin, è stato pubblicato nel 1982 dalla Harrow House Edition, mentre l'anno successivo è stata pubblicata la traduzione in lingua italiana dalla Arnoldo Mondadori Editore. In tale libro troviamo un piccolo riquadro dedicato alle cosiddette scie di condensazione nel quale si afferma testualmente:
“La distanza tra l’aereo e l’inizio della scia è dovuta al fatto che l’aria impiega alcuni secondi a raffreddarsi prima che il vapore condensi”.
Le parole “distanza tra l’aereo e l’inizio della scia”, indicano che quando si forma una normale scia di condensa essa ha origine in un punto ben dietro la coda dell’aereo in questione, decisamente staccata dalla figura del velivolo. La frase non da adito a dubbi.
Ciò che realmente da adito a seri dubbi è invece la tua preparazione e la tua laurea (quanto la hai pagata? da chi l'hai comprata?)
Il fatto che in 25 anni (e ne ho tolti ben più dei 3 dell'affermazione del Col. De Simone che tu riporti) le migliorie ai motori degli aerei sia state tali che all'uscita il vapore acqueo ghiaccia immediatamente non ti ha nemmeno sfiorato il cervello.
Ammesso tu ce l'abbia ancora un cervello, dopo la quantità di canne ed altro che ti sei fumato.
Momento... =_=
ReplyDeleteQuindi le scie di CONDENSAZIONE esistono veramente???
Strakkinoooooooo, pure il cannaiolo marcio ti ha traditoooooo!!! :D :D :D
Ah, che gusto... :)
Giusto per segnalare...
ReplyDeletehttp://contrailscience.com/how-big-is-the-gap-between-contrails-and-engines/
E ricordiamo al Dott. Corrado Penna, che il fatto che esista un GAP tra la scia ed il punto di emissione, che sia di un metro o di cento, indica comunque un passaggio di stato della materia, passaggio SPIEGABILE UNICAMENTE COL FENOMENO DELLA CONDENSA.
ma a 400km/h, in 2 secondi, il velivolo avanza di 100mt e non 200...giusto per pignoleria.
ReplyDeleteInoltre l'aria calda che esce dai motori ha praticamente la stessa velocità dell'aeromobile (con in più ha la spinta generata dalla turbina) ma appena "fuoriesce" comincia inevitabilmente a "rallentare". Per questo, spesso, la scia di condensa comincia a formarsi leggermente distante dai propulsori dell'aeromobile.
Quando invece la distanza della scia è accentuata significa che l'aereo sta viaggiando, in crociera, a quasi 900km/h (TAS, ovvero True Air Speed) quindi in 2 secondi il distacco raddoppia a circa 200-250mt sempre senza altri fattori incidenti.
Mi piacerebbe sapere laggiù a 8000mt come un ipotetico osservatore sia in grado di stabilire se la distanza della scia dai motori è "tanta" o "poca".
Al contrario, se le scie fossero prodotte da "spruzzini" posti sulle ali - o sulle gondole dei motori secondo i segaioli sciachimisti - le sostanze rilasciate prima di tutto non sono accelerate e poi non devono raffreddarsi prima di formare la scia. Insomma un pò come pisciare col vento a favore.
Questo video non dimostra un bel niente anzi, che sei una crapa pelata senza più lobi temporali...
Raglio pubblicato da Corrado Penna dopo una abbondante sniffata di zolfo ...
ReplyDeleteVideo che dimostra la sua totale idiozia
ReplyDeleteIL LIBRO DEL 1982 DIMOSTRA CHE ESISTEVANO GIA' LE SCIE DI CONDENSA ... RICORDATI STERKER ... Non c'é bisogno di taroccare i film come dici tu ...
ReplyDeleteQuesta è tutta per te, babbeo...
ReplyDeletehttp://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2012/12/04/news/voli_disturbati_dai_raggi-48048237/
Il documento, in realtà, dimostra senza ombre di dubbio che SEI UN COGLIONE AFFETTO DA TURBE PSICHICHE PER VIA DELLE CANNE CHE TI FAI.
ReplyDeleteLAUREA COMPRATA corrado cannaiolo penna, SCIACALLO di merda ogni vaolta che affrinti un argomenti DIMOSTRI di non capre un cazzo, infatti:
NON CAPISCI UN CAZZO DI INGLESE
NON CAPISCI UN CAZZO DI MEDICINA
NON CAPISCI UN CAZZO DI CHIMICA
NON CAPISCI UN CAZZO DI GEOGRAFIA
NON CAPISCI UN CAZZO DI FISICA
NON CAPISCI UN CAZZO DI ELETTRONICA
NON CAPISCI UN CAZZO DI ELETTROTECNICA
NON CAPISCI UN CAZZO DI OTTICA
NON CAPISCI UN CAZZO DI CHIMICA
NON CAPISCI UN CAZZO DI ELETTROMAGNETISMO
NON CAPISCI UN CAZZO DI STORIA
NON CAPISCI UN CAZZO DI AERONAUTICA
NON CAPISCI UN CAZZO DI METEOROLOGIA
NON CAPISCI UN CAZZO DI ARITMETICA
NON CAPISCI UN CAZZO DI TRIGONOMETRIA
NON CAPISCI UN CAZZO DI GEOMETRIA
NON CAPISCI UN CAZZO DI GEOLOGIA
NON CAPISCI UN CAZZO DI STATISTICA
NON CAPISCI UN CAZZO DI AGRONOMIA
NON CAPISCI UN CAZZO DI AGRICOLTURA
NON CAPISCI UN CAZZO DI IDROPONICA
NON CAPISCI UN CAZZO DI FISIOTERAPIA
NON CAPISCI UN CAZZO DI ECONOMIA
NON CAPISCI UN CAZZO DI STATISTICA
NON CAPISCI UN CAZZO DI NUTRIZIONISMO
NON CAPISCI UN CAZZO DI ALGOLOGIA
NON CAPISCI UN CAZZO DI ONCOLOGIA
NON CAPISCI UN CAZZO DI DERMATOLOGIA
NON CAPISCI UN CAZZO DI TEOLOGIA
NON CAPISCI UN CAZZO DI ORTODONZIA
NON CAPISCI UN CAZZO DI ODONTOIATRIA
NON CAPISCI UN CAZZO DI FITOTERAPIA
NON CAPISCI UN CAZZO DI ERBORISTERIA
NON CAPISCI UN CAZZO DI RELIGIONE
corrado cannaiolo cialtrone
1) Dove sono le deportazioni di massa?
2) Dove sono le vaccinazioni forzate?
3) Dove sono le fosse comuni e i milioni di morti causati dal vaccino ah1n1?
4) Dove sono le bombe atomiche usate per arrestare la perdita del pozzo BP?
5) Dove sono i 40 milioni di americani deportati e i relativi campi di concentramento?
6) Dove sono i milioni di bare?
7) Dove sono le prove che l'incidente di Smolensk è stato un attentato?
8) Dove sono le prove che l'incidente di Nigel Farage è stato un attentato?
9) Dove sono le prove che lo squalene (tra l'altro prodotto anche dal nostro corpo) fa ciò che dici?
10) Quanto hai pagato la laurea?
Questo proverbio calza a pennello e ti descrive al 10.000% MONA:
L'ignorante SA TANTO
L'intelligente SA POCO
Il saggio SA NIENTE
EL MONA EL SA TUTO
rosario FALSARIO marcianò: IN GALERA SUBITO
corrado CANNAIOLO penne: IN GALERA SUBITO DOPO
... Idroponica ... ???
ReplyDeleteAh ah ah ah ...
Firma e via, e passiamo alla calverata/pagliacciata odierna.
ReplyDeleteilpeyote corrado ti venisse una zolfata
I suoi 'conti' sono partono da ipotesi non verificate...
ReplyDeleteAssume l'ipotesi che il vapore acqueo di scarico dei propulsori si raffreddi solo per scambio termico e che ci vogliano 2 secondi per il cambio di stato (varianza rispetto alle condizioni PVT e umidita'?)
In realta' il contributo piu' grosso al raffreddamento e' dato dall'espansione del gas di scarico (uno degli stadi di un motore a reazione e' il compressore)
Potrei cercare in letteratura i valori tipici e sostituirli nella legge dei gas perfetti, ma andrei solo a scoprire che le leggi della fisica che regolano il cambio di stato dei gas sono corrette :)