http://zret.blogspot.ch/2014/09/facade.html
Façade
E’
stato tutto già deciso? E’ troppo tardi per deviare il corso degli
eventi? Lo scenario internazionale appare compromesso in modo
irreparabile: gli attriti tra la Federazione russa e gli Stati Uniti
d’America, puntellati dai vassalli europei potrebbero essere il preludio
di una conflagrazione globale.
Se consideriamo la facciata, possiamo nutrire ancora delle speranze, perché nel gioco di equilibri e di contrappesi tra le varie superpotenze del pianeta, potrebbe ancora prevalere una politica volta a preservare, pur tra numerose frizioni e scaramucce, la pace.
Se il mondo è davvero multipolare, allora restano margini di manovra per quei governi che, nonostante non siano del tutti immuni dalla Realpolitik, sanno che un conflitto globale coinciderebbe con la sconfitta di tutti i belligeranti. Sanno che una guerra nel XXI secolo sfocerebbe in un tenebroso “inverno nucleare”.
Se all’interno dell’esecutivo mondiale si annida una “quinta colonna” che si adopera per vanificare i piani dei banditi al potere, allora resta un barlume. Finora sono stati mandati al fronte ed allo sbaraglio singoli cittadini, mentre le frange dissidenti delle istituzioni paiono attendere l’occasione opportuna per agire, dimenticando forse che certi treni passano una volta sola. Un conto è l’accortezza, un altro l’inerzia.
Se, invece, assistiamo ad una sceneggiata il cui insospettabile regista si mimetizza con rara abilità, allora sarà meglio prepararsi al peggio, pur sperando nel meglio, perché una deviazione lungo un’altra linea temporale è sempre possibile, anche in extremis.
Il cruciale passaggio storico e metastorico potrebbe essere obbligato, la via potrebbe essere già stata tracciata secoli o addirittura millenni addietro. Non vorremmo sottoscrivere l’aforisma di Eschilo che sentenzia: “Ma ciò che è fatale accadrà”.
Se consideriamo la facciata, possiamo nutrire ancora delle speranze, perché nel gioco di equilibri e di contrappesi tra le varie superpotenze del pianeta, potrebbe ancora prevalere una politica volta a preservare, pur tra numerose frizioni e scaramucce, la pace.
Se il mondo è davvero multipolare, allora restano margini di manovra per quei governi che, nonostante non siano del tutti immuni dalla Realpolitik, sanno che un conflitto globale coinciderebbe con la sconfitta di tutti i belligeranti. Sanno che una guerra nel XXI secolo sfocerebbe in un tenebroso “inverno nucleare”.
Se all’interno dell’esecutivo mondiale si annida una “quinta colonna” che si adopera per vanificare i piani dei banditi al potere, allora resta un barlume. Finora sono stati mandati al fronte ed allo sbaraglio singoli cittadini, mentre le frange dissidenti delle istituzioni paiono attendere l’occasione opportuna per agire, dimenticando forse che certi treni passano una volta sola. Un conto è l’accortezza, un altro l’inerzia.
Se, invece, assistiamo ad una sceneggiata il cui insospettabile regista si mimetizza con rara abilità, allora sarà meglio prepararsi al peggio, pur sperando nel meglio, perché una deviazione lungo un’altra linea temporale è sempre possibile, anche in extremis.
Il cruciale passaggio storico e metastorico potrebbe essere obbligato, la via potrebbe essere già stata tracciata secoli o addirittura millenni addietro. Non vorremmo sottoscrivere l’aforisma di Eschilo che sentenzia: “Ma ciò che è fatale accadrà”.
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sì, no, anzi, ma, forse, però....
ReplyDeletezret, l'uomo dalle mille certezze!
Cambiate titolo, va'. Ad esempio in Caçate...
ReplyDeletedai antonio SCIACALLO NAZISTA marcianò, oggi ricomincia la scuola e sarai NUOVAMENTE sbeffeggiato, deriso, perculato, dileggiato, deriso, irriso, schernito, sbertucciato dai tuoi allievi, come avviane in TUTTI gli anni scolastici e in TUTTE le classi in cui RUBI lo stipendio
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