zretino, il tuo neurone e' la dimostrazione lampante del moto browniano
http://zret.blogspot.ch/2014/09/lequazione.html
L'equazione
Esisterà
pure un’equazione per predire in che modo le singole gocce di uno
zampillo, istante dopo istante, si dispongono nella loro caduta. Di
volta in volta, molteplici fattori influiscono sulla configurazione,
sulla velocità e la traiettoria delle stille d’acqua: l’energia
cinetica, la gravità, l’attrito dell’aria, il rimbalzo delle gocce sulla
conca della fontana, il cozzo tra le stille stesse, un improvviso
soffio di vento, i granelli del pulviscolo atmosferico…: sono tutti
parametri e variabili che è necessario calcolare per costruire il
diagramma di un fenomeno tanto complicato, solo in apparenza casuale.
Non so se qualcuno si sia mai cimentato in un’impresa così ingrata: d’altronde a chi interesserebbe poter descrivere la conformazione degli spruzzi nell’istante x1, x2, x3 etc.? Quale vantaggio pratico se ne potrebbe ricavare?
La vita umana assomiglia al getto d’acqua: ha una sua logica, una sua compagine persino matematica, ma destinate a rimanere inconoscibili. Per conoscerle, infatti, dovremmo sapere le caratteristiche precise di tutti gli stati e gli istanti che compongono l’esistenza. Le correlazioni, le “cause”, gli incastri, i rapporti non sono infiniti, ma comunque ammontano ad un numero esorbitante.
E’ singolare che ogni vita, pur nella sua inesorabile finitezza, contenga in sé quasi l’infinito.
La vita è dunque un’equazione, la cui mirabile complessità pare celare una ratio. La vita è un’equazione di cui non conosciamo la risoluzione.
Non so se qualcuno si sia mai cimentato in un’impresa così ingrata: d’altronde a chi interesserebbe poter descrivere la conformazione degli spruzzi nell’istante x1, x2, x3 etc.? Quale vantaggio pratico se ne potrebbe ricavare?
La vita umana assomiglia al getto d’acqua: ha una sua logica, una sua compagine persino matematica, ma destinate a rimanere inconoscibili. Per conoscerle, infatti, dovremmo sapere le caratteristiche precise di tutti gli stati e gli istanti che compongono l’esistenza. Le correlazioni, le “cause”, gli incastri, i rapporti non sono infiniti, ma comunque ammontano ad un numero esorbitante.
E’ singolare che ogni vita, pur nella sua inesorabile finitezza, contenga in sé quasi l’infinito.
La vita è dunque un’equazione, la cui mirabile complessità pare celare una ratio. La vita è un’equazione di cui non conosciamo la risoluzione.
Vietata la riproduzione - Tutti i diritti riservati
bisogna riconoscerlo, sempre belle le immagini postate da o' professò (ma dove le trova? e certo ne ha di tempo da perdere eh...)
ReplyDeleteTieni, coglionazzo:
ReplyDeletehttp://engineering-references.sbainvent.com/fluid-mechanics/water-jet.php
La vita umana assomiglia al getto d’acqua: ha una sua logica, una sua compagine persino matematica, ma destinate a rimanere inconoscibili. Per conoscerle, infatti, dovremmo sapere le caratteristiche precise di tutti gli stati e gli istanti che compongono l’esistenza.
ReplyDeleteUno dei sistemi che talvolta si usa per affrontare problemi difficili, è quello di applicare delle approssimazioni a certi dati. Non si hanno i valori esatti, ma si sostituiscono con quantità sensatamente vicine e più facilmente conoscibili.
I risultati non sono esatti, ma possono essere tanto vicini a quelli veri che solo una attenta osservazione consente di percepire le differenze.
Se nel caso di zret poniamo tutti gli stati e gli istanti che compongono l’esistenza a zero, avremo un risultato preciso fino alla quarta o quinta cifra decimale.
Non e' il primo a farsi questa domanda (incredibile he?)
ReplyDeleteLa risposta e' semplice: e' possibile ma non pratico.
E' come predire il lancio di un dado: con una serie di fotocamere ad alta velocita' si puo' misurare spin e momento del dado, e usando un modello si puo' prevedere esattamente il numero che esce.
Nella realta' il setup e troppo complicato e si usano invece distribuzioni di probabilita per prevedere trend e andamenti su lanci ripetuti con una frazione delle risorse.
Questo e' quello che si fa in pratica dalla finanza alla fisica delle particelle.
No, Reya, non si può. Quando cadi nel troppo piccolo devi per forza affidarti a considerazioni probabilistiche, perché non hai modo di osservare la realtà.
ReplyDeleteIo invece proporrei di replicare l'esperimento di Schroedinger, mettendo lo zretino al posto del gatto. Così magari imparerebbe qualcosina di più sulla meccanica pardon, sulla fisica - quantistica, sul caos, sui grandi numeri e, side effect non trascurabile, avrebbe un buon 0,5 di probabilità di piantarla di sparare caxxate. Anzi, basterebbe prolungare l'esperimento all'infinito per non sentirne più parlare.