Il profilo psicologico dello stalker
Il nostro Governo e, per la precisione, il Ministero dell'interno ed il Ministero di grazia e giustizia [che ancora piu' per la precisione NON ESISTE PIU' - n.d.eSSSe], attraverso i servizi (non deviati)
dello Stato, operano da tempo per contrastare l'informazione
indipendente in Italia. Per conseguire questo obiettivo, arruolano psicopatici che fungono da persecutori. I burattinai sono ben al corrente delle... "potenzialità" di certi loro agenti e sfruttano le turbe psicosomatiche di detti personaggi con il fine di fiaccare l'opposizione al regime.
Definizione di stalking e di stalker
Lo stalking è una forma di aggressione psicologica e fisica finalizzata "a sopraffare la volontà della vittima, a fiaccare il morale e la capacità di resistenza attraverso uno stillicidio pressoché incessante, perpetrato in un unico contesto di un crescendo persecutorio, infiltrante come una goccia che a lungo andare scava la pietra".
Il “molestatore assillante” manifesta, infatti, un complesso insieme di comportamenti che vengono ben racchiusi sinteticamente dall’espressione “fare la posta” che comprende l’aspettare, l’inseguire, il raccogliere informazioni sulla “vittima” e sui suoi movimenti, comportamenti che sono quasi sempre “tipici” di tutti gli stalkers, di là dalle differenze rilevate di situazione in situazione.
J. Reid Meloy ha identificato una serie di caratteristiche che contraddistinguono questi aguzzini:
1. Gli stalkers sono più anziani dei criminali in genere. Solitamente sono nella fascia tra i 40 ed i 50 anni.
2. Generalmente essi hanno precedenti criminali, psichiatrici o di abuso di sostanze stupefacenti. Possono soffrire di disordini mentali come dipendenza da alcool e droghe, disturbi dell'umore o schizofrenia (disturbi cosiddetti dell'Asse I).
3. I persecutori possono soffrire anche di disturbi dell'Asse II: paranoie di personalità e disordine di personalità dipendente.
4. Molti carnefici non sono psicotici nel momento in cui commettono il crimine dello stalking.
5. Le ricerche hanno indicato che lo stalking è una patologia della sfera affettiva, evidenziata da alterazioni psicologiche durante l'infanzia e recenti perdite nell'età adulta precedenti l'inizio dell'attività di stalking.
6. Almeno metà degli stalkers minaccia le proprie vittime e, anche se la maggior parte delle minacce non è portata a compimento, il rischio di violenza aumenta quanto più le intimidazioni sono precise.
La coazione che connota il comportamento di stalking e che permette di delinearlo anche giuridicamente, ha indotto ad ipotizzare che tale problema fosse una forma di “disturbo ossessivo”. Tuttavia, come è stato osservato, i disturbi psicopatologici ossessivi sono connotati da vissuti egodistonici relativi ai comportamenti attuati e, conseguentemente, da un malessere provocato dalle idee, dai pensieri, dalle immagini mentali e dagli impulsi ossessivi legati alla persecuzione. Questi vissuti di disagio e di intrusione in realtà non risultano presenti in genere negli stalkers che, al contrario, tendono perfino a trarre piacere dal perseguitare.
La tipologia tipica di molestatore insistente è stata definita “il risentito”. Il suo comportamento è sospinto dal desiderio di vendicarsi di un danno o di un torto che ritiene di aver subito ed è quindi alimentato dalla smania di vendetta. Si tratta di una categoria piuttosto pericolosa che può ledere prima l’immagine della persona e poi la persona stessa. Il problema più grave è legato alla scarsa analisi della realtà, perché il risentimento spinge a considerare giustificati i propri comportamenti che, producendo sensazioni di controllo sulla realtà, tendono a loro volta a rinforzarli.
Avete riconosciuto questo profilo nel cosiddetto disinformatore? Vi ricorda Task Force Butler, al secolo Federico De Massis? Non vi siete sbagliati affatto! E' il suo ritratto, come è il ritratto di tanti altri suoi... "colleghi". Ora che sapete riconoscerli, non fornite loro spazio nelle discussioni sulla Rete. Ignorateli. Isolateli... e consigliate loro un buono psichiatra.
Fonti:
studiolegalepaternostro.it
benessere.com
Definizione di stalking e di stalker
Lo stalking è una forma di aggressione psicologica e fisica finalizzata "a sopraffare la volontà della vittima, a fiaccare il morale e la capacità di resistenza attraverso uno stillicidio pressoché incessante, perpetrato in un unico contesto di un crescendo persecutorio, infiltrante come una goccia che a lungo andare scava la pietra".
Il “molestatore assillante” manifesta, infatti, un complesso insieme di comportamenti che vengono ben racchiusi sinteticamente dall’espressione “fare la posta” che comprende l’aspettare, l’inseguire, il raccogliere informazioni sulla “vittima” e sui suoi movimenti, comportamenti che sono quasi sempre “tipici” di tutti gli stalkers, di là dalle differenze rilevate di situazione in situazione.
J. Reid Meloy ha identificato una serie di caratteristiche che contraddistinguono questi aguzzini:
1. Gli stalkers sono più anziani dei criminali in genere. Solitamente sono nella fascia tra i 40 ed i 50 anni.
2. Generalmente essi hanno precedenti criminali, psichiatrici o di abuso di sostanze stupefacenti. Possono soffrire di disordini mentali come dipendenza da alcool e droghe, disturbi dell'umore o schizofrenia (disturbi cosiddetti dell'Asse I).
3. I persecutori possono soffrire anche di disturbi dell'Asse II: paranoie di personalità e disordine di personalità dipendente.
4. Molti carnefici non sono psicotici nel momento in cui commettono il crimine dello stalking.
5. Le ricerche hanno indicato che lo stalking è una patologia della sfera affettiva, evidenziata da alterazioni psicologiche durante l'infanzia e recenti perdite nell'età adulta precedenti l'inizio dell'attività di stalking.
6. Almeno metà degli stalkers minaccia le proprie vittime e, anche se la maggior parte delle minacce non è portata a compimento, il rischio di violenza aumenta quanto più le intimidazioni sono precise.
La coazione che connota il comportamento di stalking e che permette di delinearlo anche giuridicamente, ha indotto ad ipotizzare che tale problema fosse una forma di “disturbo ossessivo”. Tuttavia, come è stato osservato, i disturbi psicopatologici ossessivi sono connotati da vissuti egodistonici relativi ai comportamenti attuati e, conseguentemente, da un malessere provocato dalle idee, dai pensieri, dalle immagini mentali e dagli impulsi ossessivi legati alla persecuzione. Questi vissuti di disagio e di intrusione in realtà non risultano presenti in genere negli stalkers che, al contrario, tendono perfino a trarre piacere dal perseguitare.
La tipologia tipica di molestatore insistente è stata definita “il risentito”. Il suo comportamento è sospinto dal desiderio di vendicarsi di un danno o di un torto che ritiene di aver subito ed è quindi alimentato dalla smania di vendetta. Si tratta di una categoria piuttosto pericolosa che può ledere prima l’immagine della persona e poi la persona stessa. Il problema più grave è legato alla scarsa analisi della realtà, perché il risentimento spinge a considerare giustificati i propri comportamenti che, producendo sensazioni di controllo sulla realtà, tendono a loro volta a rinforzarli.
Avete riconosciuto questo profilo nel cosiddetto disinformatore? Vi ricorda Task Force Butler, al secolo Federico De Massis? Non vi siete sbagliati affatto! E' il suo ritratto, come è il ritratto di tanti altri suoi... "colleghi". Ora che sapete riconoscerli, non fornite loro spazio nelle discussioni sulla Rete. Ignorateli. Isolateli... e consigliate loro un buono psichiatra.
Fonti:
studiolegalepaternostro.it
benessere.com
6. Almeno metà degli stalkers minaccia le proprie vittime e, anche se la maggior parte delle minacce non è portata a compimento, il rischio di violenza aumenta quanto più le intimidazioni sono precise.
ReplyDeleteMa tu guarda, il ritratto sputato del complottista medio, quello che minaccia sfracelli e che alla fine si dimostra il solito leone da tastiera...
Che succede? I processi si avvicinano e i gonzi non sganciano?
ReplyDeleteSuona strano scritto da uno che:
ReplyDeletePubblica su internet una lista diffamatoria con i dati personali di persone che semplicemente non la pensano come lui.
Scrive mail ai datori di lavoro delle suddette persone tentando inutilmente di fargli licenziare
Perseguita sul suo blog chiunque non la pensi come lui
Diffama si sul suo blog che su facebook altri complottisti colpevoli di rubargli la scena
E' assillato da cose che non esistono come le scie chimiche
Pedina le persone, le fotografa di nascosta e pubblica le loro foto
Cerca tutto il giorno di identificare persone basandosi su indirizzi mail ed ip con goffe conseguenze
Registra le telefonate e le pubblica su internet
Insulta chi ha subito lutti o lesioni accusandoli di essersi inventato tutto
Minaccia azioni violente a caso
Fomenta altre persone alla violenza
E questa è solo una parte visto il masochismo con cui fa costantemente delle figure pietose e si lagna se viene preso in giro, sopratutto contando il fatto che è libero di bannare, bloccare, mettere nello spam tutto quello che non gli aggrada
Il primo commento sul sito fogna:
ReplyDeleteKoenig m.b.martedì, settembre 30, 2014 5:31:00 PM
Uno spazio "giusto" ce l' avrei per loro, non nella Rete ovviamente.
Quando si dice "cantarsela e suonarsela"
certo che lo STALKER rosario FALSARIO marcianò ha fatto la perfetta descrizione di se stesso
ReplyDeleteGeneralmente essi hanno precedenti criminali (ome rosario FALSARIO marcianò), psichiatrici o di abuso di sostanze stupefacenti (come corrado CANNAIOLO penna). Possono soffrire di disordini mentali come dipendenza da alcool e droghe (come corrado CANNAIOLO penna), disturbi dell'umore o schizofrenia (come antonio SCIACALLO NAZISTA marcianò).
ReplyDeleteInsomma rosario CRIMINALE marcianò continua a descrivere sé stesso e i suoi sodali
Due commenti dal fogna-blog:
ReplyDeleteginger venerdì, ottobre 03, 2014 10:49:00 PM
Se esistesse il vaccino anti-stalker mi occuperei personalmente della distribuzione ai portatori della tara...
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Risposte
Straker venerdì, ottobre 03, 2014 11:07:00 PM
Il miglior vaccino dovrebbe essere costituito da una magistratura onesta, ma mi rendo conto che chiedo troppo
Strakotto...ci tieni proprio a finire in galera?