http://www.tankerenemy.com/2010/03/la-riviera-dei-dolori.html
La Riviera dei dolori
"Riviera dei fiori, la terra dei colori": vezzoso titolo di una pubblicazione edita su iniziativa dell'A.P.T. , l'Azienda di promozione turistica della Riviera. Datato 2006, il libercolo illustra, ad uso dei villeggianti, alcuni itinerari tra costa ed entroterra imperiese di cui magnifica le bellezze naturali, con brevi excursus nella gastronomia, nell'arte e nelle manifestazioni "culturali". "La Liguria è una terra leggiadra": dunque molte fotografie inquadrano le città del litorale in panorami mozzafiato ed i pittoreschi borghi montani arroccati sui poggi. Peccato che alcuni dagherrotipi immortalino scie chimiche e cirri artificiali. In qualche caso il firmamento che si staglia sulla skyline è violaceo, percorso da cadaveriche venature. E' il cielo cui ormai siamo adusi, bigio, di un pallore mortale. Le istantanee che ritraggono angoli verdeggianti e baciati da una luce d'oro evidentemente sono state scattate in quei rari giorni in cui gli aerei della morte incrociavano altrove.
L'opuscolo sarebbe già patetico, se non si tenesse conto della situazione reale: prosa enfatica ed insipida al tempo stesso, da temino di uno scolaretto cui è stato raccomandato di tessere l'elogio del paese natio. Il clima perennemente primaverile di Sanremo è descritto così: "Sole, sole, sole. D'estate ti regala un'abbronzatura fantastica. A novembre ti accarezza con il suo tepore. In gennaio ti fa cacciar via il cappotto. a marzo ti fa tornar la voglia di andare in spiaggia..." Forse l'autrice del libretto, Etta Cascini, aveva le traveggole o stava ammirando una località della Polinesia. Dovrebbe prestarci i suoi occhiali rosa. Possiamo capire che si cerchi in ogni modo di attrarre i turisti in quel di Sanremo, ma se la Cascini evitasse espressioni così sperticate, i forestieri resterebbero meno delusi al loro ingresso nella Suburra. Colei rischia di essere lapidata da qualche villeggiante disincantato e… inferocito.
Patetiche e grottesche dunque le descrizioni della Cascini: sulle montagne della provincia ligure crescono più antenne che alberi (le conifere da anni sono aggredite dalla processionaria), mentre le latifoglie e la macchia mediterranea non se la passano meglio. Sulla costa le palme (i poeti le cantavano, paragonandole ai candelabri) sono attaccate dal punteruolo. Il sole è ridotto ad un pallido riflesso dietro un tendaggio chimico. I centri urbani sul litorale, caotici e sporchi, sono colate di cemento. Maurizio Zoccarato, borgomastro di Sanremo, personaggio velleitario e dal linguaggio veemente (a proposito di Piazza Colombo, tempo fa esclamò: "Dobbiamo demolirla!") ha dato il colpo di grazia con le sue pazze idee ad una città già devastata dai suoi predecessori e da una genia di baroni. Quod non fecerunt barbari, fecerunt baroni. Una classe politica rigurgitante di uomini insipienti ed avidi delira di inceneritori, centrali nucleari, porti faraonici, superstrade… Il feudatario Scajola, ministro del sottosviluppo, domina il suo latifondo. Il nobile rampollo del signorotto, Marco, è candidato alle elezioni regionali: nella migliore tradizione del nepotismo, subentrerà all’inclito padre.
Non sono solo i danni - comunque gravi - al turismo, all'ambiente ed alle attività economiche ad angustiare, quanto la trasformazione di questo lembo estremo di Liguria in una delle plaghe più piagate da mali come la diffusione di patologie connesse per lo più alle perniciose irrorazioni. Mentre si riempiono di oscene sciocchezze questi volumetti e mentre si ricorre agli effetti speciali di festival beceri e di sagre consumistiche, le persone continuano ad ammalarsi ed a morire. In Liguria, più che altrove, si moltiplicano i tumori, le leucemie, i linfomi non Hodgkin, i casi di sindrome laterale amiotrofica, di Alzheimer, di Parkinson... Onde elettromagnetiche e scie: un connubio letale.
Le persone continuano ad ammalarsi ed a morire, ma il Festival della canzone italiana è giunto all'edizione n. 60! Lunga vita al Festival.
Alla fine, però, seguiremo gli itinerari indicati nella guida e ci fermeremo in qualche trattoria per copiose libagioni di Rossese e di Pigato. Tra i fumi dell'alcool, certamente anche noi, come la Cascini vedremo "il sole, i colori del mare, con la sua luce splendente che brilla ad ogni onda per i fondali color smeraldo, le spiagge di sabbia dorata, le rocce grigie a picco con il loro verde cappello di pini..."
L'opuscolo sarebbe già patetico, se non si tenesse conto della situazione reale: prosa enfatica ed insipida al tempo stesso, da temino di uno scolaretto cui è stato raccomandato di tessere l'elogio del paese natio. Il clima perennemente primaverile di Sanremo è descritto così: "Sole, sole, sole. D'estate ti regala un'abbronzatura fantastica. A novembre ti accarezza con il suo tepore. In gennaio ti fa cacciar via il cappotto. a marzo ti fa tornar la voglia di andare in spiaggia..." Forse l'autrice del libretto, Etta Cascini, aveva le traveggole o stava ammirando una località della Polinesia. Dovrebbe prestarci i suoi occhiali rosa. Possiamo capire che si cerchi in ogni modo di attrarre i turisti in quel di Sanremo, ma se la Cascini evitasse espressioni così sperticate, i forestieri resterebbero meno delusi al loro ingresso nella Suburra. Colei rischia di essere lapidata da qualche villeggiante disincantato e… inferocito.
Patetiche e grottesche dunque le descrizioni della Cascini: sulle montagne della provincia ligure crescono più antenne che alberi (le conifere da anni sono aggredite dalla processionaria), mentre le latifoglie e la macchia mediterranea non se la passano meglio. Sulla costa le palme (i poeti le cantavano, paragonandole ai candelabri) sono attaccate dal punteruolo. Il sole è ridotto ad un pallido riflesso dietro un tendaggio chimico. I centri urbani sul litorale, caotici e sporchi, sono colate di cemento. Maurizio Zoccarato, borgomastro di Sanremo, personaggio velleitario e dal linguaggio veemente (a proposito di Piazza Colombo, tempo fa esclamò: "Dobbiamo demolirla!") ha dato il colpo di grazia con le sue pazze idee ad una città già devastata dai suoi predecessori e da una genia di baroni. Quod non fecerunt barbari, fecerunt baroni. Una classe politica rigurgitante di uomini insipienti ed avidi delira di inceneritori, centrali nucleari, porti faraonici, superstrade… Il feudatario Scajola, ministro del sottosviluppo, domina il suo latifondo. Il nobile rampollo del signorotto, Marco, è candidato alle elezioni regionali: nella migliore tradizione del nepotismo, subentrerà all’inclito padre.
Non sono solo i danni - comunque gravi - al turismo, all'ambiente ed alle attività economiche ad angustiare, quanto la trasformazione di questo lembo estremo di Liguria in una delle plaghe più piagate da mali come la diffusione di patologie connesse per lo più alle perniciose irrorazioni. Mentre si riempiono di oscene sciocchezze questi volumetti e mentre si ricorre agli effetti speciali di festival beceri e di sagre consumistiche, le persone continuano ad ammalarsi ed a morire. In Liguria, più che altrove, si moltiplicano i tumori, le leucemie, i linfomi non Hodgkin, i casi di sindrome laterale amiotrofica, di Alzheimer, di Parkinson... Onde elettromagnetiche e scie: un connubio letale.
Le persone continuano ad ammalarsi ed a morire, ma il Festival della canzone italiana è giunto all'edizione n. 60! Lunga vita al Festival.
Alla fine, però, seguiremo gli itinerari indicati nella guida e ci fermeremo in qualche trattoria per copiose libagioni di Rossese e di Pigato. Tra i fumi dell'alcool, certamente anche noi, come la Cascini vedremo "il sole, i colori del mare, con la sua luce splendente che brilla ad ogni onda per i fondali color smeraldo, le spiagge di sabbia dorata, le rocce grigie a picco con il loro verde cappello di pini..."
"Le persone continuano ad ammalarsi ed a morire, ma il Festival della canzone italiana è giunto all'edizione n. 60! Lunga vita al Festival."
ReplyDeleteRestando in tema festival della canzone:
infatti Nilla Pizzi (classe 1919), sempre presente al festival, è la dimostrazione vivente (o no?) di come la gente muoia prematuramente causa scie esilaranti eheheh
Saluti
MarcoB (aspirante cura per l'imbecillità degli sciacomicari spillasoldi)
Mi domando anche... viste le migliaia di casi di morgellon che a loro dire si registrano giornalmente...
ReplyDeleteMa nemmeno un loro attivista (nel gruppo di Rorro sono 6000) che possa testimoniare direttamente il contagio. Un parente, un amico un conoscente? I casi nuovi devono sempre andarli a scoprire in qualche posto esotico....
zret, schifoso verme rubastipendio!
ReplyDeleteDipendesse da me, lo metterei alla gogna in Piazza Colombo, per almeno una settimana.
Dopo di ché lo caccerei dalla città con foglio di via obbligatorio e divieto di ritornarci per sempre!
zret, maestrino del belino, mi fai schifo!!!
che patetico mentecatto!
ReplyDeleteAlla fine, però, seguiremo gli itinerari indicati nella guida e ci fermeremo in qualche trattoria per copiose libagioni di Rossese e di Pigato. Tra i fumi dell'alcool, certamente anche noi, come la Cascini vedremo "il sole, i colori del mare, con la sua luce splendente che brilla ad ogni onda per i fondali color smeraldo, le spiagge di sabbia dorata, le rocce grigie a picco con il loro verde cappello di pini..."
ReplyDeleteEcco bevi roba buona, taccagno, troppo tavernello fa male.
Tra l'altro, forse la domanda è troppo facile, ma la faccio lo stesso: PERCHE' STRACAZZO NON VE NE ANDATE DA QUELL'INFERNO CHE DITE ESSERE SANREMO, COSI' LA SMETTERETE DI FRACASSARE TESTICOLI E OVAIE A LIVELLO DI PM0,002 DELLA GENTE PER BENE?
ilpeyote con le palle che sono oggetto di studio da Gatti & Montanari
La sbrodolata di zret illustrata:
ReplyDeletehttp://leoniero.blogspot.com/2010/03/zret-homunculus-nauseabundus.html
Non so assolutamente che sia la signora Cascini ma:
ReplyDelete1) ha tutta la mia simpatia e solidarieta' e
2) e' una che, al contrario del professore, si diverte ALLA GRANDE :D
http://ettacascini.com/
Oh, ci sono foto da ogni parte del mondo! :)
Ah, le ho scritto comunicandole la "recensione" fatta dal professore frustrato, vedremo la risposta eventuale. :P
Saluti
Michele
Ma perchè il nostro, che cosi tanto si lamenta di dove vive non si trasferisce in qualche amena periferia di una grossa metropoli della pianura padana. Li si che ne avrebbe di motivi di lamentela reali.
ReplyDeleteSembra ormai evidente che una operazione per rimuovere la cataratta sia ormai piu' che urgente per i fratelli Antonio e Rosario Marciano' !!!!
ReplyDeleteSembra vivano in un mondo di spettri, cha abbiano forse messo al dito l'Unico Anello ?
Foe, secondo me l'anello l'hanno messo ad altra appendice sporgente del corpo...
ReplyDeleteE ora stringeeeeee :P :P :P
Saluti
Michele
Brutta l'invidia, eh zret? :-)
ReplyDeleteE ora stringeeeeee :P :P :P
ReplyDeleteNo Hanmar, se l'appendice e' quella che penso anch'io, nel caso di zret e straker e' impossibile che stringa ;)
Della serie: "insigni giuristi"
ReplyDeleteGodetevi questo duetto:
rolle2007 ha detto...
io andro' a votare ed inserirò nella scheda un volantino contro le scie e non sarò l'unico nel mio comune!
03 marzo, 2010 10:30
Pronto il parere legale del padre costituente comandante clusò:
Straker ha detto...
Non è legale. Rischi una denuncia.
03 marzo, 2010 10:35
Ora, a parte la cazzata di inserire un volantino in una scheda elettorale, ti faccio questa domanda, comandante clusò: COME MINCHIA SI PUO' RISALIRE ALLA SCHEDA VOTATA DA ROLLE 2007, DATO CHE SARA' INSERITA PIEGATA, NELL'URNA E NON CI SARA' SCRITTO IL SUO NOME? COME SI PUO' DENUNCIARLO?
ilpeyote ma vattene a scopare il mare
Però potrebbero indagare su questa gente a magari risalire al fantomatico comitato TE.
ReplyDelete... e poi chissa...!
Metti, metti il volantino, dai!
Tigre, strakkino deve cercare di ravvivare il suo sblog inserendo un po' di minkiate supplementari.
ReplyDeleteAnzi...
ReplyDeleteConsiglio a TUTTI di stampare il volantino made in TE e infilarlo nell'urna! :D
Poi ne vedremo delle belle.
Saluti
Michele
Ps: addio rolle2007, e' stato bello averti tra noi
Della serie: "se le bevono tutte"
ReplyDeleterolle2007 ha detto...
adderittura una denuncia, ok allora desisto:)
03 marzo, 2010 10:53
ilpeyote tribuna elettorale
Io pensavo di non andare a votare, ma ho cambiato idea.
ReplyDeleteCi vado e inserisco il volantino di TE anch'io.
Potremmo infilarlo tutti e sotto inserire la firma autografa di strakko :-)
ReplyDeleteComunque questa campagna contro il voto di strakko è sospetta. Io dico che ha paura che Rorro venga eletto e che lui rischi l'oblio definitivo.
Per questo invita tutti a non andare al voto.
Non nominate quel Rorro che vuole farmi le scarpe e diventare lui il re dei fuff.. ricercatori indipendenti. Se lo eleggono io sono fregato ,tutti i miei gonz.. seguaci andranno da lui e mi rimarra' solo quel menagra.. genio incompreso di mio fratello.
ReplyDeleteMike, Arturo non traditemi anche voi !!!!
Mike, Arturo non traditemi anche voi !!!!
ReplyDeleteTanker Enemy is burning...
Ironman One, meglio dire "tankerenemy is sinking".
ReplyDeleteflistsiRolle 2007 ha detto:
ReplyDeletePer l'ennesima volta ho appeso un volantino preso qui, nell'ascensore e questa volta è ancora li, dopo 5 giorni,adderittura da ieri a oggi e' stato spostato ma non cestinato; mentre quelli sparsi sul pavimento, circa una ventina sono scesi piano piano, ora non ci son piu'.
Lo so è un niente, ma son contento
E sì, queste sono soddisfazioni!!!
ADDERITTURA?
ReplyDelete