http://www.tankerenemy.com/2011/11/disastrose-alluvioni-in-thailandia.html
Disastrose alluvioni in Thailandia
Chi di cloud seeding ferisce,
di cloud seeding perisce: così commenteremmo il biblico diluvio che ha
sommerso la capitale thailandese e le regioni circonvicine. La pratica
di inseminare le nuvole, addirittura propagandata dal governo dello stato indocinese, adottata con il pretesto di favorire le piogge nelle aree aride del paese, dà i suoi frutti amari. Non è un caso se i fenomeni meteorologici estremi sono
diventati più frequenti da quando sono stati introdotti interventi di
geoingegneria clandestina: queste tecniche, ormai diffuse su scala
globale, hanno minato i fragili equilibri climatici, provocando qui
siccità prolungate (si pensi al Corno d’Africa), là rovinosi
allagamenti. Lo sfacelo, però, non è tanto una conseguenza delle
manipolazioni, quanto un risultato conseguito sulla base di un preciso
progetto di devastazione dell’intero pianeta.
Così la voce incrinata dall’emozione del primo ministro thailandese, signora Yingluck Shinawatra, è una recita o, nel migliore dei casi, segno di un tardivo e colpevole pentimento, perché colei, pur essendo in carica solo da agosto, non può non essere al corrente della precipua e vera causa della calamità… innaturale.
Il primo ministro thailandese ha affermato che Bangkok sta oggi combattendo contro le forze della natura (sic), mentre cresce il livello dell’acqua raccolta nelle dighe costruite presso la capitale, Bangkok, i cui abitanti sono in fuga all'inizio del quinto giorno di una vacanza proclamata in occasione dell'emergenza.
Queste sono le più gravi inondazioni che hanno colpito il paese in mezzo secolo. Provocate in parte dalle pesanti piogge monsoniche, le alluvioni hanno ucciso 373 persone da metà luglio e creato problemi a quasi 2,5 milioni di Thailandesi, finora per lo più nel Nord e nel Centro. Sulla più importante strada in uscita dalla capitale in direzione sud, si registra un traffico intenso. Molti sfollati si dirigono verso le cittadine costiere di Hua Hin e Pattaya, dove è diventato difficile trovare camere d'albergo e case da prendere in affitto.
Le immagini televisive mostrano i banchi dei check-in affollati all'aeroporto internazionale Suvarnabhumi di Bangkok. L'aeroporto Don Muang, il vecchio scalo della capitale ora usato per i voli interni, è chiuso da martedì 25 ottobre.
Il primo ministro Yingluck Shinawatra, in carica da agosto, ha dichiarato ai giornalisti: "E' come se stessimo combattendo contro le forze della natura: massicce piene stanno provocando danni ad alcuni invasi. La verità è che dobbiamo lasciare che l'acqua scorra naturalmente e con lentezza verso il mare”. Quando la voce di Yingluc ha iniziato a tremare, i giornalisti le hanno chiesto se stesse piangendo: "No, non ho pianto e non lo farò. Sarò forte per risolvere questo problema che affligge il popolo thailandese".
Bangkok, che conta circa 12 milioni di abitanti e produce il 41% del P.I.L. nazionale, è in pericolo per via delle inondazioni da Nord e per lo straripamento del fiume Chao Phraya il cui livello, in alcuni parti del corso, ha raggiunto un’altezza inusitata.
Fonte: terrarealtime
Così la voce incrinata dall’emozione del primo ministro thailandese, signora Yingluck Shinawatra, è una recita o, nel migliore dei casi, segno di un tardivo e colpevole pentimento, perché colei, pur essendo in carica solo da agosto, non può non essere al corrente della precipua e vera causa della calamità… innaturale.
Il primo ministro thailandese ha affermato che Bangkok sta oggi combattendo contro le forze della natura (sic), mentre cresce il livello dell’acqua raccolta nelle dighe costruite presso la capitale, Bangkok, i cui abitanti sono in fuga all'inizio del quinto giorno di una vacanza proclamata in occasione dell'emergenza.
Queste sono le più gravi inondazioni che hanno colpito il paese in mezzo secolo. Provocate in parte dalle pesanti piogge monsoniche, le alluvioni hanno ucciso 373 persone da metà luglio e creato problemi a quasi 2,5 milioni di Thailandesi, finora per lo più nel Nord e nel Centro. Sulla più importante strada in uscita dalla capitale in direzione sud, si registra un traffico intenso. Molti sfollati si dirigono verso le cittadine costiere di Hua Hin e Pattaya, dove è diventato difficile trovare camere d'albergo e case da prendere in affitto.
Le immagini televisive mostrano i banchi dei check-in affollati all'aeroporto internazionale Suvarnabhumi di Bangkok. L'aeroporto Don Muang, il vecchio scalo della capitale ora usato per i voli interni, è chiuso da martedì 25 ottobre.
Il primo ministro Yingluck Shinawatra, in carica da agosto, ha dichiarato ai giornalisti: "E' come se stessimo combattendo contro le forze della natura: massicce piene stanno provocando danni ad alcuni invasi. La verità è che dobbiamo lasciare che l'acqua scorra naturalmente e con lentezza verso il mare”. Quando la voce di Yingluc ha iniziato a tremare, i giornalisti le hanno chiesto se stesse piangendo: "No, non ho pianto e non lo farò. Sarò forte per risolvere questo problema che affligge il popolo thailandese".
Bangkok, che conta circa 12 milioni di abitanti e produce il 41% del P.I.L. nazionale, è in pericolo per via delle inondazioni da Nord e per lo straripamento del fiume Chao Phraya il cui livello, in alcuni parti del corso, ha raggiunto un’altezza inusitata.
Fonte: terrarealtime
Le scemenze dei complottisti campano sulle disgrazie altrui.
ReplyDeleteLa Thailandia è a clima tropicale soggetta a forti monsoni, la stagione delle piogge solitamente va da giugno a fine ottobre ed è caratterizzata da veri e propri diluvi.
Bangkok che è il cuore produttivo è stata protetta con dighe che dirottano l'acqua nelle periferie che puntualmente finiscono sott'acqua, questa è stata una scelta del governo locale.
Prima di scrivere le solite stupidaggini varrebbe almeno la pena di informarsi
Sono dei mentecatti straccioni: quando succedono disgrazie (terremoti, eruzioni, alluvioni...) sono pronti col culo al caldo di fronte a un pc per speculare sui morti con le loro vergognose troiate.
ReplyDeleteilpeyote pezzenti cialtroni
Ma avete notato che ora Staker fa anche il consulente finanziario?
ReplyDeleteTheAntitanker ha detto...
@Straker: Quindi, ri-confermi che secondo te converrebbe investirli i risparmi? magari in terreni?
Straker ha detto...
Esatto. Chi può DEVE farlo.
Proprio ora ascoltavo in radio un'analisi delle mosse di Napolitano e questa coincide con la mia alla perfezione.
E inoltre
gigettosix ha detto...
@straker una tragedia annunciata.
Straker ha detto...
Infatti lo scrissi nel 2006.
Inutile, ora che può vantare l'appoggio di Mazzucco, è convinto di essere il Re dei Meteorologi!
Straker ha detto...
Dopo ulteriori consultazioni con il sottoscritto, Mazzucco ha pubblicato la seconda parte del terzo articolo sulle chemtrails
Ma straccher non si era allontanato a suo tempo da LC perché aveva accusato MMZZ di connivenza con chi ordisce il complottone, giacché la "sigletta" delle produzioni video elleccini mostravano scie chimiche in cielo?
ReplyDeleteRicordo ancora le reazioni che vennero:
- alcuni elleccini accusarono bonariamente straccher di essere un paranoico,se arrivava a vedere pure MMZZ fra i membri del complottone
- MMZZ prese la distanza dalla sua stessa sigla, affermando che era prodotta "da terzi" (e confermando semmai che non controllo un tubo di quello che fa/dice/produce)