Sfere dal cielo
L’uomo, che ha trovato circa una dozzina di sfere nel giardino, ha precisato: “Erano difficili da prendere: ho dovuto usare un cucchiaio per riporle in un vasetto di marmellata. Avevano un guscio esterno con uno interno più morbido, ma non sprigionavano alcun odore, non erano appiccicose e non si scioglievano. L’ufficio meteorologico ha asserito che la sostanza gelatinosa "non è di origine meteorologica".
Josie Pegg, assistente scientifico della Bournemouth University, ipotizza che si tratti di "uova di invertebrati marini trasportati da volatili”.
Altri scienziati dello stesso ateneo hanno annunciato di aver risolto l’enigma. Le sfere blu sono composte da sodio poliacrilato, un polimero asciugante usato nei pannolini e dai giardinieri per assorbire l’umidità. Le sfere sarebbero poi cadute, insieme con la grandine. Questa spiegazione è interessante, poiché si potrebbe pensare che siano stati impiegati polimeri igroscopici.
La dottoressa Hildegarde Staninger, prima che si pronunciassero gli ordinari britannici, aveva già intuito che si potesse trattare di polimeri. La ricercatrice californiana, infatti, ha ventilato l’ipotesi che siano capsule formate da idrogel: un idrogel è un colloide formato da catene polimeriche di molecole disperse in acqua, il cui contenuto in acqua può superare il 99%. Possono formare idrogel diversi composti naturali, come nel caso dell'alga, nota come agar agar e di varie molecole polisaccaridiche, ma anche composti artificiali come i siliconi e la poliacrilammide, un polimero brevettato dalla nefasta Monsanto con il nome commerciale di “Krillium” ed adoperato in agricoltura, ufficialmente per favorire la crescita delle piante.
Sia come sia, non saremo molto lontani dalla verità, se, nel singolare fenomeno, vedremo lo zampino dei soliti noti...
Fonti: S. Morris, Blue balls mystery solved by scientists, 2012; Terrarealtime, Inghilterra: misteriose sfere gelatinose, 2012