Piccola nota: in questo sito viene posto in home page il seguente "avviso ai naviganti" (meglio definibile come intimidazione, secondo me)
Ebbene, fa riferimento alla licenza CC 3.0 e non c'entrano un tubo furti et al. paventati dalla sedicente Redazione.
Pertanto, senza alterare il cd. 'contenuto originale', ripropongo pari pari questa serie di vaccate pericolose senza alcun fondamento, giusto perché chi legge si faccia un'idea delle stesse, citando correttamente fonte e link e quant'altro. Ovviamente mi auguro che le preoccupazioni 'legali' e non solo di queste persone siano derise e - soprattutto - contrastate da chi pensa e s'informa.
Per non parlare di chi, la legge, la fa rispettare sul serio.
tdm
La casta dei vaccini alle grandi manovre
 Da
 qualche giorno assistiamo all’azione concertata degl’industriali del 
farmaco e della cosiddetta “casta vaccinale”, in crisi d’identità, nel 
voler rassicurare i genitori che bisogna vaccinare tranquilli perché 
anche l’O.M.S. [quello totalmente in mano ai privati delle Big Pharma] 
ha pubblicato un vademecum aggiornato sull’autismo che, per la complessità dell’argomento, è stato liquidato con 7 striminzite FAQ.
Da
 qualche giorno assistiamo all’azione concertata degl’industriali del 
farmaco e della cosiddetta “casta vaccinale”, in crisi d’identità, nel 
voler rassicurare i genitori che bisogna vaccinare tranquilli perché 
anche l’O.M.S. [quello totalmente in mano ai privati delle Big Pharma] 
ha pubblicato un vademecum aggiornato sull’autismo che, per la complessità dell’argomento, è stato liquidato con 7 striminzite FAQ.
Però, signori, è l’O.M.S. che scrive: 
inchiniamoci e magari caliamoci anche le braghe così, senza vaselina, il
 messaggio giunge meglio all’attenzione dell’utente.
Non di meno è il Corriere della Sera, quello che ci defìnì “crociati” in un verboso pistolotto, al quale dobbiamo riconoscere il merito di aver ricordato a confusi genitori che ancora oggi
in Italia sono obbligatorie solo 4 vaccinazioni [tetano, difterite, polio e epatite], mentre sono raccomandati 15 vaccini, che diventeranno 16 quando si aggiungerà il meningococco B
e il demerito di non 
documentarsi a dovere sulle attività dei centri vaccinali, dove i 15 
vaccini raccomandati sono incessantemente somministrati all’insaputa dei
 genitori nella stessa seduta, come se il neonato fosse un puntaspilli 
da esperimento, insieme ai vaccini obbligatori di cui non vi è traccia 
della formulazione monovalente da tempo immemorabile.
Poi, ancora oggi, ci è giunta notizia di 
Pediatri della Regione Veneto, decisamente pigri ad informarsi sugli 
aspetti legislativi, che sottopongono a violenza psicologica i genitori 
per imporre una pratica vaccinale non più obbligatoria “per legge“, in quella regione, dal 1° gennaio 2008.
In Italia, come nel resto del mondo, il 
calo di fiducia nelle vaccinazioni è in atto a causa degli innumerevoli 
danni che siamo costretti a leggere, documentare, e riportare quasi 
quotidianamente.
Nello stesso articolo poi c’è spazio all’angolo della paura,
 al riguardo della necessità di opporsi anche nelle aule del Parlamento 
alla campagna “anti-vaccinazioni”, di cui ha parlato la senatrice e 
medico Maria Rizzotti [Pdl], la quale è seriamente invitata a 
prendere visione dei numeri spaventosi riguardanti le disabilità del 
linguaggio che colpiscono i bambini italiani [e non solo] a causa delle 
scriteriate campagne vaccinali proposte dalle Società di Igiene e di 
Pediatria, diventate terra di conquista da parte di Big Pharma.
Il motivo di questa agitazione è la nuova parola d’ordine dell’O.M.S. che propone l’introduzione routinaria di una seconda dose di vaccino trivalente Morbillo-Parotite-Rosolia, per le più tremende e catastrofiche tre epidemie del nostro secolo.
Il programma vaccinale contro il morbillo è un programma prettamente politico,
 di promozione demenziale del vaccino trivalente, e l’intrusione della 
politica nel Sistema Sanitario è una realtà consolidata in Italia.
Ormai esiste e siamo in balìa di una 
cattiva scienza o, come spesso vengono chiamati, “cattivi maestri” che 
aiutano a costruire un clima di perenne assedio alla salute, in realtà 
frutto di allarmismi ad orologeria.
Esiste gente che fa la politica 
dell’industria. E’ inutile nascondere che esistono interessi e le 
autorità dovrebbero controllare meglio. La ricerca e le Università 
dovrebbero difendersi da questi personaggi anziché andarci a letto. Per 
molti ricercatori, poi, è difficile capire se su certi vaccini possono 
esserci problemi perché i risultati di molti studi sono resi disponibili
 in maniera parziale e selettiva. Per i cittadini è ancora più 
complicato, dovrebbero saper scegliere dei bravi medici e destinare 
qualche giornale ad incartare gli ortaggi.
Dal 2006 tutto il sistema dell’AIFA
 [Agenzia Italiana del Farmaco] è messo in trasparenza, tutte le 
pratiche sono tracciate. Ogni azienda farmaceutica ha una password, 
attraverso cui può accedere alle informazioni che le interessano: in 
quale ufficio si trovano le pratiche, quali funzionari le trattano, a 
che punto sono. Non solo. Attraverso un sistema box office, le industrie
 possono chiedere informazioni e verificare lo stato dei dossier.
Nell’ambito dello sviluppo del nuovo 
sistema informativo di AIFA, dal 26 giugno 2013 le aziende interessate 
all’interazione informatica con l’AIFA possono nominare la figura 
dell’Amministratore Utenze Aziendali. La persona individuata, 
preferibilmente nell’ambito interno alla singola azienda, ha accesso a 
tutti gli applicativi per i quali la stessa ha fatto richiesta e può 
altresì abilitare l’accesso a ciascun applicativo da parte di altri 
utenti individuati dall’azienda direttamente dall’interno del sistema, 
in completa autonomia e senza l’intervento di AIFA.
Tutto questo rende facile, da parte del 
singolo, organizzare la frequentazione di salotti dell’industria 
farmaceutica e l’AIFA, che in un recente passato aveva un’autonomia 
forte rispetto alla politica e svolgeva un ruolo di indirizzo e 
controllo, oggi, invece, ha rapporti sempre più ravvicinati con 
la politica.
I genitori italiani non sono stupidi
 e hanno compreso molto bene che negli ultimi anni c’è stata 
un’escalation crescente di promozioni vaccinali, gasate dai media e da 
chi fa la politica delle aziende. I vaccini sono ormai diventati un intervento politico che non ha più nulla a che vedere con una misura di sanità pubblica.
Non sono solo le case farmaceutiche le 
uniche responsabili, perché le industrie hanno obiettivi chiari che sono
 comunicati chiaramente: producono studi per vendere farmaci e uno 
studio in merito alla correlazione autismo-vaccinazioni rappresenterebbe
 un ostacolo per qualunque ufficio vendite.(*)
I governi si trincerano dietro questi 
interventi politici che tengono a bada la massa, tranquillizzano la 
popolazione, su consiglio dei “cattivi maestri” e della pessima stampa.
(*) Ecco qui 25 (venticinque) studi.
(*) Ecco qui 25 (venticinque) studi.


 

Che WOT, secondo me non lo leggono nemmeno loro...
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