http://scienzamarcia.blogspot.co.uk/2012/10/i-dati-sulllinvecchiamento-della.html
I dati sulll'invecchiamento della popolazione, il morbo di Alzheimer e le scie chimiche
Come breve appendice al recente articolo sulla questione, ecco le prove che l'invecchiamento della popolazione non basta a giustificare il vertiginoso aumento dei malati di Alzheimer.
Basta leggere i dati istat ai seguenti link
inserendo "dagli 80 anni in su" e poi facendo click sul pulsante "tavola".
I dati sono di 3.008.534 persone nel 2006 e di 3.477.727 nel 2010. Questo aumento può essere generato da un aumento annuo pari alla radice quarta dell'aumento totale su 4 anni. Il rapporto tra i due numeri citati è 1,155954. La radice quarta di tale valore è 1,036896. Moltiplicando 4 volte il valore iniziale di 3.008.534 persone ultraottantenni per la quantità appena determinata si riottiene il valore di 3.477.727 ottantenni nel 2010. Estrapolando questi dati, ovvero moltiplicando ancora due volte per lo stesso numero si ottiene una stima di 3.739089 persone nel 2012. Come chiunque può facilmente verificare ciò corrisponde ad un aumento del 24%, ovvero di meno della metà dell'aumento dei casi di Alzheimer nello stesso periodo di tempo (57%)
Chi si fosse perso nei ragionamenti matematici può sempre provare a moltiplicare il dato iniziale di 3.008.534 per il numero 1,155954, ripetere il procedimento 4 volte e verificare che si ottiene il dato finale di 3.477.727. Ripetendo tale moltiplicazione altre due volte di ottiene il dato estrapolato (stimato) per il 2012, che ci permette di fare il raffronto con il valore 56% l'aumento dei casi di Alzheimer nello stesso periodo di tempo.
Se
poi ai due link sopra segnalati inseriamo la fascia tra 60 e 79 anni e
rifacciamo gli stessi calcoli otteniamo un aumento su tutti e 6 gli anni
di appena 2,5 per cento.
I
numeri rilevati mostrano che l'aumento del numero di anziani nel nostro
paese non può essere responsabile dell'aumento dei casi di Alzheimer, e
conferma quanto affermato nell'articolo precedente: c'è un nuovo fattore
ambientale che causa tutto ciò, ed facile supporre che il contributo
fondamentale viene dal fenomeno delle scie chimiche, particolarment eintensificatosi negli ultimi pochi anni.
NB: ho riprovato ad eseguire i calcoli anche inserendo la scelta "solo dati dell'Italia Nord Occidentale"; i risultati sono pressoché identici, con una differenza solo sulla seconda cifra decimale.
NB: ho riprovato ad eseguire i calcoli anche inserendo la scelta "solo dati dell'Italia Nord Occidentale"; i risultati sono pressoché identici, con una differenza solo sulla seconda cifra decimale.
E con questo vi saluto per il weekend (e forse anche per i primi giorni della settimana prossima) perche' vado oltreconfine.
ReplyDelete:D In Svizzera naturalmente, vero sig. S******o?
;)
Il nome lo ho volutamente oscurato per non tirare in mezzo un innocente ingiustamente additato da quel babbeo di Straker.
Corrado cattivone, invece di andare a sostenere con la tua presenza il tuo amichetto tanto spaurito, te ne stai a scrivere le tue solite troiate da dietro il tuo piccí
ReplyDeleteVERGOGNA !!!!!!!!!
aveva paura di essere tirato in ballo per le minchiate che lui scrive sul suo blog, quindi ha preferito tenersi al sicuro, del resto lui è un leone da tastiera.
ReplyDeleteBeh, i leoni sono carnivori, lui è vegano o qualcosa del genere, quindi sarebbe più corretto dire caprone da tastiera
Delete:D
Chi si fosse perso nei ragionamenti matematici
ReplyDeleteTu?
eh eh mi sa che si prepara il week end con l'LSD
ReplyDelete@__@