L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

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Wednesday, September 4, 2013

Non toccatemi Bud Spencer

Sono finito per caso su una pagina di Kataweb che secondo le intenzioni dell'autore dovrebbe celebrare la carriera cinematografica di Bud Spencer.

Non so chi abbia scritto il pezzo, ma sicuramente non ne sa molto. Cito testualmente:



Lo chiamarono Carlo Pedersoli, nato a Napoli nel 1929 e cresciuto con il sogno di diventare un campione sportivo. In effetti, si è aggiudicato per 7 volte titoli individuali nel nuoto, ha vinto un oro con la nazionale di pallanuoto e ha partecipato alle Olimpiadi di Roma del 1960: ma questo era solo l’inizio, perché Carlo da grande in realtà sarebbe diventato Bud. Spencer, per la precisione. Un americano finto finto come Terence Hill, ma forse insieme a lui ha rappresentato la coppia italiana che ha più caratterizzato il cinema cult anni Ottanta. Chiunque infatti sia cresciuto nel Belpaese prima degli anni Novanta non può non citare a memoria la scena finale di Io sto con gli ippopotami, non ricordare il duetto con Jerry Calà in Bomber, nell’eterna sfida sportiva degli americani (ricchi) contro la squadretta di italiani (poveri, ma volenterosi) che si salva sempre grazie alla potenza fisica di Bud Spencer. Martedì 3 settembre è in onda proprio Lo chiamavano Bulldozer (ore 21.10 su Rete4), dove interpreta un ex campione di football americano che allena una squadra di italiani dilettanti che vogliono sfidare i marines americani: alla fine, ci penserà lui. Perché il messaggio dei film interpretati da questo monumento vivente al cult italiano è sempre quello: se c’è Bud Spencer, con i suoi pugni pesanti e il suo cuore tenero, non c’è niente che non si possa vincere.


Cominciamo col dire che Bud non ha partecipato solo alle olimpiadi di Roma del 1960, ma anche a quelle di Helsinki (1952) e Melbourne (1956), dove ha ottenuto i risulati migliori (e' stato il primo italiano a scendere sotto il minuto nei 100 stile libero).
Interessanti anche le foto con le didascalie.

Secondo Kataweb questa e' un'immagine di "Non c'e' due senza quattro". Io sono indeciso su altri due film, ma di sicuro non quello indicato. Secondo voi?


Mentre, sempre secondo KW, questa e' una scena di "Chi trova un amico trova un tesoro". Chi indovina per primo il film giusto (c'e' anche Laura "Emanuelle" Gemser)?

In ogni caso Grande Bud!!!


AGGIORNAMENTO

Ander Elessedil e' stato il piu' veloce ed ha risposto correttamente. Sulla prima ero indeciso tra Io sto con gli Ippopotami e Piu' Forte Ragazzi.


5 comments:

  1. Il primo è di "Io sto con gli ippopotami". Sulla parete ci sono i quadri dei genitori (?) con il cappello coloniale.
    La seconda viene da "Due superpiedi quasi piatti".

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  2. il primo è senza ombra di dubbio io stò con gli ippopotami il secondo è due superpiedi quasi piatti, ricordo la scena di quando portano la busta con il cibo a casa della famiglia cinese che gli appioppa i nomignoli

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  3. No no, la prima foto viene veramente da "non c'è due senza quattro", siete voi disinformatori signoraggiati che l'avete fotoscioppata per screditare i seri ricercatori indipezzenti di kataweb...

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  4. Non è la prima volta che su Kataweb viene scritta della roba che fa far loro delle figuracce; ad esempio, ancora non hanno capito esattamente che moto usi il buon Marlon Brando nel film "Il selvaggio"... eppure basterebbero un paio di controlli incrociati su Internet per evitare di scrivere certe sciocchezze.

    J.

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