Campi magnetici per la cura dei tumori, alcuni studi promettenti.
L’articolo “Effect of Magnetic Fields on Tumor Growth and Viability”,
di Tatarov I, Panda A, Petkov D, et al, pubblicato sulla rivista
Comparative Medicine [2011;61(4):339-345] descrive un esperimento
condotto su topi femmina con sistema immunitario debole (carenza dei
lifnociti T) cui vengono iniettate delle cellule cancerose (del tumore
al seno dei topi). Il problema a livello del sistema immunitario
assicura il fatto che le cellule cancerose invece di essere riconosciute
ed attaccate possano proliferare e generare un tumore. L’esperimento è
sicuramente crudele ed immorale, i topi vengono fatti nascere solo per
essere fatti ammalare, e poi tutti vengono uccisi dopo un mese, a
prescindere dal fatto che stiano guarendo o stiano morendo per colpa del
tumore. In tal modo vengono fatti controlli approfonditi a livello
patologico dei vari tessuti.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3155400/
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3155400/
Precisato
questo, e sottolineata nuovamente la mia contrarietà a tali esperimenti
di vivisezione, non si può negare che, per quanto i topi possano
certamente differire dagli esseri umani, i risultati siano interessanti
ed incoraggianti. Tutti i topi trattati con un certo tipo di campo
magnetico hanno mostrato un rallentamento nella crescita del tumore
rispetto ai topi non trattati, ed in quelli esposti per un tempo
maggiore (6 ore al giorno) sono state rilevate aree estese di necrosi.
Il campo magnetico è stato realizzato per mezzo di due bobine di Helmholtz
raffreddate ad acqua, alimentate da un generatore di corrente alternate
ad alta Potenza (SDR TH 40–250, Sodilec, Bordeaux, France) la cui forma
d’onda di uscita poteva essere modificata utilizzando un generatore
esterno di segnale. Le bobine di Helmholtz avevano un diametro esterno
di 152 mm, un diametro esterno di 406 mm, ed erano spaziate di 83 mm.
Ogni bobina aveva una resistenza di 0.42 Ω. Con le bobine collegate in
parallel ad una tensione di 20 V, la corrente nominale era prossima ai
100 A e produceva un campo magnetico di 0.094 T. Il generatore è stato
modulato da un generatore di onda quadra e produceva un campo magnetico
alternato unipolare, il cui grafico nel tempo era una mezza sinusoide.
La frequenza era di 1 Hz, ovvero si alternava un campo magnetico che
variava nel tempo come una mezza sinusoide per la durata di mezzo
secondo, ed un’assenza di campo magnetico per il restante mezzo secondo.
Il valore massimo del campo magnetico era di 0.1 ± 0.006 T.
Lo
studio qui presentato, assieme agli altri citati dagli autori,
suggeriscono che l’attività antitumorale aumenta con l’aumentare
dell’intensità del campo magnetico e della durata giornaliera
dell’esposizione, e che tale effetto derivi sia dall’apoptosi (ovvero
dal corretto funzionamento del meccanismo di “suicidio” delle cellule
malate, meccanismo che è inibito nelle cellule tumorali) sia dalla
soppressione della vascolarizzazione (angiogenesi) del tessuto tumorale
(se il tumore non viene più rifornito di sangue ovviamente perde
nutrimento e perde forza).Lo studio precisa che nessun effetto
collaterale dannoso del campo magnetico è stato rilevatoai tessuti ed
alle cellule, ma solo un effetto terapeutico.
Per
rendersi conto dell’importanza di questo campo di studi è consigliato
consultare anche alcuni studi citati dal presente articolo come per
esempio
A 60-Hz sinusoidal magnetic field induces apoptosis of prostate cancer cells through reactive oxygen species. (Campo magnetico che induce apoptosis delle cellule del cancro alla prostata)
Therapeutic electromagnetic field effects on angiogenesis and tumor growth. (Effetto del campo elettromagnetico sull’angiogenesi e la crescita del tumore).
Extremely low frequency (ELF) pulsed-gradient magnetic fields inhibit malignant tumour growth at different biological levels. (Campo magnetico pulsante inibisce la crescita di tumore maligno a diversi livelli biologici)
Quindi l'uso di animali per lo studio "in vivo" è immorale ma se serve a sostenere le tue cagate allora va bene?
ReplyDeleteMa cazzone drogato dimmerda, un tantino di coerenza no, eh?
il fisico bestiale è, per l'appunto, una bestia, comprensibile che sia turbato dallo studio "in vivo" sugli animali
ReplyDeletecome turbati dovrebbero essere i terrazzinati acconguaglioni, faciamus experimentum in corpore vili eh zret?