http://www.tankerenemy.com/2009/12/lettera-mercalli-onorato-e-delitala.html
Lettera a Mercalli, Onorato e Delitala
Pubblichiamo la lettera che il meteorologo Dottor Domenico Azzone (1° M.llo Domenico Azzone - Esperto Meteo Aeronautica militare) ha inviato agli egregi Luca Mercalli, Luca Onorato ed Alessandro Delitala della Società meteorologica italiana, circa la differenza tra scie chimiche e scie di condensazione. L'autore di questa circostanziata missiva, con rara competenza, indugia su molti aspetti del tema, con particolare riferimento alla morfologia delle "chemtrails", dimostrando, con un'analisi serrata e stringente, che le scie rilasciate dagli aerei militari non sono riconducibili al fenomeno della condensazione.
Nello scritto, che configura un breve ma persuasivo trattato (assai pregnanti, tra le altre, le parti dedicate alla nefologia), sono confutate tutte le pseudo-argomentazioni con cui gli esimi redattori di Nimbus hanno creduto di liquidare la questione "scie chimiche": infatti petizioni di principio, generalizzazioni, asserzioni infondate e superficiali sono, ad una ad una, sviscerate. Vengono così messi a nudo, con impietosa lucidità, gli errori e gli orrori di una "scienza" profondamente ideologizzata e tarata. Temiamo che gli illustri meteorologi, cui è rivolto questo scritto, non risponderanno, anche perché potrebbero solo ripetere le loro isteriche grida di negazione, i loro latrati di cani in trappola.
Il testo, in formato PDF si può leggere a questo indirizzo.
Nello scritto, che configura un breve ma persuasivo trattato (assai pregnanti, tra le altre, le parti dedicate alla nefologia), sono confutate tutte le pseudo-argomentazioni con cui gli esimi redattori di Nimbus hanno creduto di liquidare la questione "scie chimiche": infatti petizioni di principio, generalizzazioni, asserzioni infondate e superficiali sono, ad una ad una, sviscerate. Vengono così messi a nudo, con impietosa lucidità, gli errori e gli orrori di una "scienza" profondamente ideologizzata e tarata. Temiamo che gli illustri meteorologi, cui è rivolto questo scritto, non risponderanno, anche perché potrebbero solo ripetere le loro isteriche grida di negazione, i loro latrati di cani in trappola.
Il testo, in formato PDF si può leggere a questo indirizzo.
Pubblicato da Straker
Ed ecco la lettera:
Calderara di Reno, 25 2 2009
Mitt. Domenico Azzone
- Bo -
Via Marchesini, 2
40012 Calderara
Dest. Società Meteorologica Italiana
Ai Signori
• Luca MERCALLI
• Luca ONORATO
• Alessandro DELITALA
Oggetto: Scie di condensazione e Scie Chimiche Riferimento: Nimbus, n°47/48, dell’agosto 2008
Signori destinatari lo scrivente è socio S.M.I ed è anche un tecnico (in congedo) del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare Italiana. Quale iscritto alla S.M.I leggo volentieri il giornale NIMBUS ed a riguardo di quanto lor Signori hanno scritto – per quel che recita l’oggetto – non mi trova affatto d’accordo. Sono certo che questo disaccordo non toglierà il sonno a voi e neppure a me, ma è d’obbligo (trattandosi di argomenti che ritengo molto seri) mettere i puntini sulle (ì), ove e come è possibile farlo.
Punto 1
Comprendo che vi siete trovati nella circostanza di dover rispondere alle numerose lettere inviatovi (come voi affermate) ma non comprendo il vostro intensivo accanimento (che reputo strano, inopportuno, depistante) nel voler etichettare e commentare - ciò che la voce di popolo (E NON SOLO LA VOCE DI POPOLO) definisce alcuni fenomeni simil nefologici con il nome di “Scie Chimiche” – con frasi del tipo:
• ...il resto appartiene alla sfera del presunto complotto ai danni dell’Umanità... Pag. 2
• ...se il dibattito vuole proseguire lo si faccia dunque sul piano di rigorosi dati tecnici e non su quello delle illazioni e delle onde emotive... Pag. 2
• ... non vi è alcuna evidenza scientifica di questo ipotetico complotto... Pag. 6
Ed ancora: • ...gli incroci di scie non sono legati ad improbabili
...vettori impegnati in missioni segrete ... anche l’improvvisa interruzione delle scie non è legata allo spegnimento di fantomatici irroratori..... ma più semplicemente a zone...da basso contenuto di umidità... Pag 8
• ... anche se queste teorie sono prive di fondamento scientifico, tendono a impressionare le persone dimostrandosi assai fuorvianti e pericolose in quanto
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distolgono l’attenzione dai reali problemi ambientali... Pag. 8
Ed ancora: • ... si tratta, quindi, di normali processi fisici che non
nascondono nessun complotto o cospirazione. Pag. 13 • Una diffusa leggenda metropolitana... Pag. 13 • ... alle ipotetiche scie sono attribuiti effetti dannosi per
la salute umana o per l’ambiente. Tutte queste teorie, però,
oltre ad essere poco realistiche dal punto di vista del buon (?), presentano numerose lacune sul piano scientifico che le rendono poco credibili agli occhi di un osservatore
(?) ... Pag. 13
Punto 2:
Questo accanimento, che traspare chiaramente dai vostri scritti, nella convinzione che sia in atto una isteria collettiva, assume toni quasi propagandistici (tant’è che sembra scritto quasi sotto dettatura o copiatura data la marcata incisività ed ampia forbice argomentativa negazionista).
Questo vostro comportamento forza la mente ad arguire che: 1. siete i possessori di tutte le nozioni scientifiche sia esistenti e sia di quelle che esisteranno ed aggrappandovi a queste immutabili nozioni, costruite e smantellate ciò che
ritenete doveroso e/o opportuno. 2. siete a conoscenza di tutti i piani di lavoro dei vari
settori istituzionali italiani ed esteri (più o meno visibili, sia gli uni che gli altri) e quindi forti di questa vostra conoscenza è vostro palese diritto/dovere accreditare e/o discreditare il tale evento invece del tal’altro.
3. non siete espressioni nel del punto 1 e neppure del punto 2; se così fosse, la posizione dei vostri scritti (nei confronti del pubblico e della pubblica opinione che ne deriva) è da ritenersi assai pericolosa.
Neppure l’Aeronautica Militare Italiana, tramite anche i rappresentanti del suo Servizio Meteorologico, ha preso posizioni così accanitamente negazioniste sulle Scie Chimiche in varie interviste, articoli e programmi pubblici, mantenendosi ad un livello accorto e misurato, (che in buona sostanza non accreditano ma neppure smentiscono).
Punto 3:
Lei, Signor Mercalli, vuole fornire un punto di vista razionale sul presunto complotto - ai danni dell’Umanità – sulle scie chimiche, adducendo che tale ipotesi non sta in piedi e che il dibattito deve proseguire su rigorosi dati tecnici e non argomenti stravaganti:
•di quali dati tecnici parla ? si riferisce al racconto speculativo ingenuamente scientifico del Signor Delitala e del suo dottore !!! da pag. 13 si riferisce alle convinzioni personali del Signor Onorato allorquando definisce queste ipotesi teorie prive di fondamento, fuorvianti e pericolose, mescolando le correnti, le aerovie, l’umidità a suo piacimento !!! da pag. 6
•lei vuole fornire un punto di vista razionale !! razionale di chi ? il suo, che sicuramente è ottimo ed in buona fede oppure di tanti altri soggetti inseriti a livelli sociali molto più alti del suo e che potrebbero avere una opinione o convincimento del
senso
esperto
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Punto 4:
tutto opposto sul concetto di “razionale” e che a differenza di lei hanno gli strumenti per attuare progetti che alla S.M.I appaiono privi di logica, di scienza, di buon senso (il buon senso che sbandiera il Signor Delitala che dovrebbe essere un elemento comunissimo da trovare ma che nella realtà vitae è un ago nel pagliaio !!!).
In tutto il vostro lavoro, da pag. 2 a pag. 15, non avete portato nessuna prova vera che dimostri che tutte le scie di condensazione rilasciate dai velivoli siano tutte normali; se non le vostre personali convinzioni di natura psico-filosofiche-sociali infarcite con una manciata di nozioni scientifiche con l’aggiunta di molti “se”.
A questo si deve aggiungere il giovamento regalatovi, in merito al lavoro pubblicato, (la classica buona ciliegina in cima alla torta), derivante da tutte quelle azioni messe in atto da una massa di persone, in buona fede ma ingenui ed ignoranti su tematiche specifiche (tipo la Nefologia e Fisica correlata), che li porta a proporre pubblicamente il frutto del loro impegno (foto, filmati, affermazioni, etc, etc) che in diversi casi non hanno assolutamente nulla da spartire con le Scie di Condensazione sia Normali che Anomale.
• : tipo le mamme al di sotto dei cumulonembi, tipo gli Altocumuli lenticolari, tipo le nubi orografiche a Rotore (Stratocumuli), tipo varie iridescenze nefologiche, etc, etc, etc, etc.
Questo tipo di “ciliegina” è spesso usato in svariati contesti ove il lavoro specialistico si frammista con il generico e quindi collocata ad uso e consumo della tesi o della parte che si vuol sostenere.
Punto 5:
Veniamo a noi ed al punto focale. Il Signor Delitala afferma a pag. 13:
•...tutte queste teorie.....dal punto di vista del buon senso.....sul piano scientifico....le rendono poco credibili agli occhi di un osservatore esperto....
Da quanto asserito dal Signor Delitala devo supporre che egli sia un Osservatore Esperto; vi sono diverse modalità espressive e d’impiego operativo che si adattano a questo termine e per semplicità di dialogo scelgo la primaria, anche e soprattutto perché ben si adatta al nocciolo del tema in oggetto (supponendo e sperando, Egregi Signori, che voi vogliate essere d’accordo con me nel ritenere l’OSSERVAZIONE DIRETTA, di un qualsiasi fenomeno, il parametro basilare, indispensabile, non procrastinabile, nella ricerca scientifica e quindi identificarlo quale Assioma).
Ebbene, Signor Delitala, sono anch’io un Osservatore Esperto e contrariamente a quanto lei afferma (insieme ai Signori Mercalli ed Onorato) sono certo e confermo che non tutte le Scie di Condensazione rilasciate dai velivoli (militari e/o civili) sono tutte normali, almeno a far data dalla fine degli anni ’70 inizio anni ’80 del secolo ventesimo.
ß evito di entrare nel dettaglio della composizione chimica delle scie che si ritengono anomale (vi sono ormai numerose schede di analisi effettuate per tale scopo da persone specializzate, serie, indipendenti – e che non regalano le ciliegine - che ne dimostrano palesemente il contenuto);
ß evito di entrare nella discussione - che risulterebbe sterile e soprattutto depistante - sulle apparecchiature che
Esempio
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dovrebbero servire alla irrorazione (anche qui vi sono dati
che attestano palesemente la loro presenza); e mi soffermo brevemente (visto e dato che sto interloquendo con Esperti Osservatori) sulle forme, dimensioni e lisi che di per se basta ed avanza a nutrire parecchi dubbi sulla autenticità naturale delle stesse.
Le scie di condensazione naturali non formano, ad iniziare dal punto prossimo, una stringa vagamente arrotolata nella fase iniziale del fenomeno per poi lasciar pendere da essa dei noduli corposi con relativa coda, partendo dalla scia, quasi simmetricamente disposti lungo l’asse della scia stessa (la definizione più attinente che gli si possa dare è : scia di condensazione anomala a pettine nodulare);
Le scie di condensazione naturali non formano, ad iniziare dal punto prossimo, numerosi piccoli riccioli adiacenti e consecutivi lungo tutto il suo asse, contestualmente sia sul lato superiore che su quello inferiore ed in direzioni opposte, assumendo la forma (per facilitare l’intendimento) dei vecchi pettini della nonna che venivano usati per evidenziare i pidocchi nei capelli (in sostanza un bipettine);
Le scie di condensazione naturali non formano, ad iniziare dal punto prossimo, lungo il loro asse, nella parte inferiore noduli corposi con relativa coda partendo dalla scia e nella parte superiore numerosi piccoli riccioli adiacenti e consecutivi (per facilitare l’intendimento, assumono la forma di una colonna vertebrale con le relative apofisi opposte);
Le scie di condensazione naturali non formano lungo il loro asse protuberanze, nella parte superiore, costituite da un insieme di noduli con coda e numerosi riccioli adiacenti e consecutivi;
Le scie di condensazione naturali non formano lungo il loro asse una coreografia mista ed intervallata, nella parte inferiore, di riccioli adiacenti e consecutivi e noduli corposi con relativa coda;
Le scie di condensazione “naturali” che formano, nel loro insieme, un sistema di numerose linee orizzontali parallele e pressoché equidistanti tra loro non sono da imputare a voli effettuati nelle aerovie e neppure a giochi di prospettiva;
Le scie di condensazione “naturali” che formano svariate figure geometriche (reticoli, griglie, crociati, numerosi loop, numerosi archi più o meno angolati e ravvicinate le une alle altre, non sono imputabili a voli in aerovia o giochi di prospettiva;
Le scie di condensazione “naturali” non formano bande ad arco stretto (che denota la virata del velivolo) di finti Altocumuli - in un sistema nefologico di autentici Altocumuli fra i 7000 ed i 8000 piedi – ad una altitudine compresa tra i 3000 ed i 5000 piedi (tant’è che nella fotografia in questione assomigliano più ad una formazione rozzamente cumuliforme che ad Altocumuli);
Le scie di condensazione “naturali” non formano, ad una altitudine di circa 3000 piedi, una lunga linea sinusoidale;
Le scie di condensazione “naturali” non formano numerosi cerchi o configurazioni a ‘mo’ di biscotto chiuso e per giunta ad una quota
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molto inferiore a quanto di norma dovrebbero formarsi (ne fa fede, nella foto, sia l’orografia che gli Altocumuli in lontananza):
Nelle scie di condensazione “naturali” la lisi non avviene di netto (tagliati trasversalmente in modo perfetto, da bisturi) per poi riprendere con un altrettanto taglio perfettamente trasversale, senza alcuna sbavatura o frangia (qui, Signori, non ci azzeccano nulla le correnti e l’umidità).
Bene, si potrebbe continuare ma reputo che per voi Esperti Osservatori questa sintetica lista è più che sufficiente.
A vostro unico beneficio di curiosità, allego a questo documento due attestati (tra le centinaia in mio possesso):
• uno fotografico costituito da 5 (cinque) foto in cui potrete visionare una di quelle scie anomale che voi fate derivare dalla mente isterica di complottisti ad oltranza – scattate dal sottoscritto – e che con tanta “passione scientifica” voi definite normali (voglio sperare che a lor Signori non venga in mente di pensare o decretare che la forma di tale scia è dovuta ad avaria motoristica, scia pubblicitaria, falso costruito ad arte, fumo da comignolo, etc, etc; lasciamo questi venti di gossip para-scientifico a chi un tempo aveva l’abitudine di posizionare i palloni sonda dappertutto).
• L’altro è una esperienza visiva raccontatami quasi in diretta avvenuta il giorno 26 corrente mese di buon mattino sulla valle del Trebbia in cui in 10 minuti d’orologio si è assistiti al passaggio ripetitivo, di numerosissimi velivoli (o voli) con direttrici di provenienza e destinazione sia zonale che meridiana, tutti paralleli, equidistanti e crociati). Le forme assunte dalle scie (descritte dal testimone – ultra attendibile - in modalità impeccabile) sono state tutte tutte tutte ANOMALE.
Da Esperto Osservatore riasserisco e riconfermo che non tutte le scie rilasciate sono da ascrivere tutte alle naturali e normali scie di condensazione e che, tra l’altro, compaiono a qualsiasi quota (RIPETO: A QUALSIASI QUOTA).
Punto 6:
Dalle mie parti dicono in forma dialettale, tradotto in italiano, : attacca l’asino dove vuole il padrone. Voi avete attaccato il vostro, io ho attaccato il mio. Dal mio punto di vista ed esperienza, ritengo che fra i due attacchi ci sia una sostanziale differenza:
•il vostro asino può convincere e soddisfare l’uomo della strada o tutt’al più l’individuo filo meteo, ma quando sbatte il muso contro lo specialista serio ed indipendente, gli cadono i denti e l’asino fa fatica a masticare.
Da Esperto Osservatore ad Esperti Osservatori è sottinteso e va da se, che il sottoscritto non pone alla base di questo intervento nessuna illazione e nessuna onda emotiva ma pura osservazione di tecnica nefologica; quello che sto osservando – a riguardo delle scie - dagli anni ’80 del secolo scorso e man mano in maniera
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sempre più massiccia fino ai tempi attuali, non sono tutte riconducibili a quelle di natura normale. Gli assomigliano, più o meno vagamente – più o meno accuratamente – ma non lo sono.
Ed è ovvio e palese che se la forma e la formazione non è normale (cioè non rientra nei canoni consolidati di formazione, forma, trasformazione e lisi) anche la loro composizione necessariamente ed implicitamente non può essere attinente a quanto la motoristica aeronautica e la fisica dell’atmosfera ci recitano in merito.
Punto 7 – Conclusione:
Signori, il mio intervento – che ho ritenuto doveroso proporvi – è terminato. Aggiungo che non è mia indole sprofondarmi e sbrodolarmi in moralismi. Comunque, per il motivo che ritengo questo tema molto serio per le molteplici importanti implicazioni evidenti, ritengo di dover marcare cinque punti:
ÿchi si occupa di Scienza, agisca con cautela, con vasto respiro scientifico ed ampio spirito di ricerca vera, prima di associarsi ad attori che hanno parte in un filone negazionista di avvenimenti e/o fenomeni che realmente avvengono.
ÿliquidarli come inesistenti sulla base di convinzioni soggettive (derivanti dal tipo di cultura sociale e dall’impronta psicologica personale), agganciate all’utilizzo di modelli fraseologici del tipo “non può essere” – “sarebbe licenziato in tronco per evidente spreco di denaro pubblico” ed il tutto infarcito con qualche nozione di fisica sul contenuto dell’umidità (specifica, assoluta, relativa, che si voglia) alle varie superfici isobariche (o altitudini, se preferite) o sulle correnti aeree, o altro di simile, non giova a nessuno; ne alla Scienza e men che meno alla pubblica opinione che nel frattempo si forma in maniera DISTORTA.
ÿSignor Delitala, lei ha una idea, anche vaga, di quanto denaro pubblico viene sprecato sia in azioni alla luce del sole che in quelle alla luce della Luna ?
ÿSignor Onorato, lei dice che non vi è nessuna evidenza scientifica di questo ipotetico complotto; che sia o non sia un complotto lasciamolo decidere alla sentenza dei posteri (più o meno vicini) e le significo quanto segue:
• se dovessimo aspettare che dal Cielo giunga il benestare ufficiale delle evidenze scientifiche, il Calabrone – che secondo testi autorevoli di Tecnica Aeronautica (quindi Scienza) non dovrebbe volare a causa del peso e della forma in rapporto alla superficie alare – non volerebbe. Ma esso non lo sa e continua a volare.
• se dovessimo aspettare il benestare ufficiale delle evidenze scientifiche (ed in questo esempio anche quelle governative) che vogliono la negazione della presenza del fenomeno U.F.O., essi non esisterebbero. Ma essi non lo sanno e continuano a manifestarsi ed esistere.
ÿ Ai Signori Mercalli e Delitala, i quali dicono, il primo: ... lo si faccia sul piano di rigorosi dati tecnici...; ed il secondo: ... presentano numerose lacune sul piano scientifico...; voglio rammentare che il cammino della Scienza è fatto di relatività e modifiche continue e che i
Cordiali Saluti
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dati rigorosi di oggi possono divenire laschi domani; altrettanto dicasi per le lacune di cui lo scibile è pieno:
̧ES (da intendersi solo come esempio): Vedasi gli ultimi lavori contradditori (ed è giusto che sia così) sul pulviscolo atmosferico generalizzato (da quelli di Aitken a quelli macroscopici, dalla polvere ai nitrati ai derivati da combustione ai solfati, etc, etc.) in correlazione alla nuvolosità nel contesto del Surriscaldamento Planetario: 1) lo studio effettuato dai ricercatori di Meteo Svizzera, del centro ETH di Zurigo e dall’Osservatorio Meteorologico di Linderberg (Germania) - 2) il lavoro fatto dai ricercatori americani (Università di Seattle, Centro Studi Climatici Goddard - Nasa) e indiani (Centro Studi Atmosferici dell’istituto Indiano per la Scienza – Bangalore - India).
Per cui sarebbe bene non arrampicarsi sui bastioni testé conquistati e definirli rigorosi ed immutabili e tutto ciò che ad essi non si uniforma, è una lacuna.
E questo per quanto riguarda la SCIENZA UFFICIALE.
Signori, grazie per la vostra attenzione a questo mio intervento (se lo leggerete) a commento dei vostri articoli. A prescindere da questo mio disaccordo (i pareri diversi sono fisiologici e spero che lo siano sempre) per quanto concerne l’argomento in oggetto, rimane comunque il fatto che la rivista NIMBUS edita dalla S.M.I è di notevole fattura, in quanto consente – per qualsiasi lettore e con qualunque profilo tecnico in dotazione - l’informazione, l’aggiornamento, la divulgazione di quanto avviene in Meteorologia e Climatologia.
Colgo l’occasione per suggerire, alla Redazione, di esplorare se sussiste la possibilità concreta di inserire nel giornale due/tre pagine dedite alla corrispondenza con i lettori (siano essi professionisti che simpatizzanti). Questo favorirebbe l’implementazione potenziale del bacino lettori (e quindi soci) in quanto avrebbero la certezza sia di interloquire con professionisti della materia in un campo in cui si nota sempre più un interessamento a tale branca scientifica e sia di essere al corrente delle relativa novità.
Auguro alla redazione di poter colmare al più presto il divario temporale nelle uscite del giornale.
Domenico Azzone
Ed ecco la lettera:
Calderara di Reno, 25 2 2009
Mitt. Domenico Azzone
- Bo -
Via Marchesini, 2
40012 Calderara
Dest. Società Meteorologica Italiana
Ai Signori
• Luca MERCALLI
• Luca ONORATO
• Alessandro DELITALA
Oggetto: Scie di condensazione e Scie Chimiche Riferimento: Nimbus, n°47/48, dell’agosto 2008
Signori destinatari lo scrivente è socio S.M.I ed è anche un tecnico (in congedo) del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare Italiana. Quale iscritto alla S.M.I leggo volentieri il giornale NIMBUS ed a riguardo di quanto lor Signori hanno scritto – per quel che recita l’oggetto – non mi trova affatto d’accordo. Sono certo che questo disaccordo non toglierà il sonno a voi e neppure a me, ma è d’obbligo (trattandosi di argomenti che ritengo molto seri) mettere i puntini sulle (ì), ove e come è possibile farlo.
Punto 1
Comprendo che vi siete trovati nella circostanza di dover rispondere alle numerose lettere inviatovi (come voi affermate) ma non comprendo il vostro intensivo accanimento (che reputo strano, inopportuno, depistante) nel voler etichettare e commentare - ciò che la voce di popolo (E NON SOLO LA VOCE DI POPOLO) definisce alcuni fenomeni simil nefologici con il nome di “Scie Chimiche” – con frasi del tipo:
• ...il resto appartiene alla sfera del presunto complotto ai danni dell’Umanità... Pag. 2
• ...se il dibattito vuole proseguire lo si faccia dunque sul piano di rigorosi dati tecnici e non su quello delle illazioni e delle onde emotive... Pag. 2
• ... non vi è alcuna evidenza scientifica di questo ipotetico complotto... Pag. 6
Ed ancora: • ...gli incroci di scie non sono legati ad improbabili
...vettori impegnati in missioni segrete ... anche l’improvvisa interruzione delle scie non è legata allo spegnimento di fantomatici irroratori..... ma più semplicemente a zone...da basso contenuto di umidità... Pag 8
• ... anche se queste teorie sono prive di fondamento scientifico, tendono a impressionare le persone dimostrandosi assai fuorvianti e pericolose in quanto
2
distolgono l’attenzione dai reali problemi ambientali... Pag. 8
Ed ancora: • ... si tratta, quindi, di normali processi fisici che non
nascondono nessun complotto o cospirazione. Pag. 13 • Una diffusa leggenda metropolitana... Pag. 13 • ... alle ipotetiche scie sono attribuiti effetti dannosi per
la salute umana o per l’ambiente. Tutte queste teorie, però,
oltre ad essere poco realistiche dal punto di vista del buon (?), presentano numerose lacune sul piano scientifico che le rendono poco credibili agli occhi di un osservatore
(?) ... Pag. 13
Punto 2:
Questo accanimento, che traspare chiaramente dai vostri scritti, nella convinzione che sia in atto una isteria collettiva, assume toni quasi propagandistici (tant’è che sembra scritto quasi sotto dettatura o copiatura data la marcata incisività ed ampia forbice argomentativa negazionista).
Questo vostro comportamento forza la mente ad arguire che: 1. siete i possessori di tutte le nozioni scientifiche sia esistenti e sia di quelle che esisteranno ed aggrappandovi a queste immutabili nozioni, costruite e smantellate ciò che
ritenete doveroso e/o opportuno. 2. siete a conoscenza di tutti i piani di lavoro dei vari
settori istituzionali italiani ed esteri (più o meno visibili, sia gli uni che gli altri) e quindi forti di questa vostra conoscenza è vostro palese diritto/dovere accreditare e/o discreditare il tale evento invece del tal’altro.
3. non siete espressioni nel del punto 1 e neppure del punto 2; se così fosse, la posizione dei vostri scritti (nei confronti del pubblico e della pubblica opinione che ne deriva) è da ritenersi assai pericolosa.
Neppure l’Aeronautica Militare Italiana, tramite anche i rappresentanti del suo Servizio Meteorologico, ha preso posizioni così accanitamente negazioniste sulle Scie Chimiche in varie interviste, articoli e programmi pubblici, mantenendosi ad un livello accorto e misurato, (che in buona sostanza non accreditano ma neppure smentiscono).
Punto 3:
Lei, Signor Mercalli, vuole fornire un punto di vista razionale sul presunto complotto - ai danni dell’Umanità – sulle scie chimiche, adducendo che tale ipotesi non sta in piedi e che il dibattito deve proseguire su rigorosi dati tecnici e non argomenti stravaganti:
•di quali dati tecnici parla ? si riferisce al racconto speculativo ingenuamente scientifico del Signor Delitala e del suo dottore !!! da pag. 13 si riferisce alle convinzioni personali del Signor Onorato allorquando definisce queste ipotesi teorie prive di fondamento, fuorvianti e pericolose, mescolando le correnti, le aerovie, l’umidità a suo piacimento !!! da pag. 6
•lei vuole fornire un punto di vista razionale !! razionale di chi ? il suo, che sicuramente è ottimo ed in buona fede oppure di tanti altri soggetti inseriti a livelli sociali molto più alti del suo e che potrebbero avere una opinione o convincimento del
senso
esperto
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Punto 4:
tutto opposto sul concetto di “razionale” e che a differenza di lei hanno gli strumenti per attuare progetti che alla S.M.I appaiono privi di logica, di scienza, di buon senso (il buon senso che sbandiera il Signor Delitala che dovrebbe essere un elemento comunissimo da trovare ma che nella realtà vitae è un ago nel pagliaio !!!).
In tutto il vostro lavoro, da pag. 2 a pag. 15, non avete portato nessuna prova vera che dimostri che tutte le scie di condensazione rilasciate dai velivoli siano tutte normali; se non le vostre personali convinzioni di natura psico-filosofiche-sociali infarcite con una manciata di nozioni scientifiche con l’aggiunta di molti “se”.
A questo si deve aggiungere il giovamento regalatovi, in merito al lavoro pubblicato, (la classica buona ciliegina in cima alla torta), derivante da tutte quelle azioni messe in atto da una massa di persone, in buona fede ma ingenui ed ignoranti su tematiche specifiche (tipo la Nefologia e Fisica correlata), che li porta a proporre pubblicamente il frutto del loro impegno (foto, filmati, affermazioni, etc, etc) che in diversi casi non hanno assolutamente nulla da spartire con le Scie di Condensazione sia Normali che Anomale.
• : tipo le mamme al di sotto dei cumulonembi, tipo gli Altocumuli lenticolari, tipo le nubi orografiche a Rotore (Stratocumuli), tipo varie iridescenze nefologiche, etc, etc, etc, etc.
Questo tipo di “ciliegina” è spesso usato in svariati contesti ove il lavoro specialistico si frammista con il generico e quindi collocata ad uso e consumo della tesi o della parte che si vuol sostenere.
Punto 5:
Veniamo a noi ed al punto focale. Il Signor Delitala afferma a pag. 13:
•...tutte queste teorie.....dal punto di vista del buon senso.....sul piano scientifico....le rendono poco credibili agli occhi di un osservatore esperto....
Da quanto asserito dal Signor Delitala devo supporre che egli sia un Osservatore Esperto; vi sono diverse modalità espressive e d’impiego operativo che si adattano a questo termine e per semplicità di dialogo scelgo la primaria, anche e soprattutto perché ben si adatta al nocciolo del tema in oggetto (supponendo e sperando, Egregi Signori, che voi vogliate essere d’accordo con me nel ritenere l’OSSERVAZIONE DIRETTA, di un qualsiasi fenomeno, il parametro basilare, indispensabile, non procrastinabile, nella ricerca scientifica e quindi identificarlo quale Assioma).
Ebbene, Signor Delitala, sono anch’io un Osservatore Esperto e contrariamente a quanto lei afferma (insieme ai Signori Mercalli ed Onorato) sono certo e confermo che non tutte le Scie di Condensazione rilasciate dai velivoli (militari e/o civili) sono tutte normali, almeno a far data dalla fine degli anni ’70 inizio anni ’80 del secolo ventesimo.
ß evito di entrare nel dettaglio della composizione chimica delle scie che si ritengono anomale (vi sono ormai numerose schede di analisi effettuate per tale scopo da persone specializzate, serie, indipendenti – e che non regalano le ciliegine - che ne dimostrano palesemente il contenuto);
ß evito di entrare nella discussione - che risulterebbe sterile e soprattutto depistante - sulle apparecchiature che
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dovrebbero servire alla irrorazione (anche qui vi sono dati
che attestano palesemente la loro presenza); e mi soffermo brevemente (visto e dato che sto interloquendo con Esperti Osservatori) sulle forme, dimensioni e lisi che di per se basta ed avanza a nutrire parecchi dubbi sulla autenticità naturale delle stesse.
Le scie di condensazione naturali non formano, ad iniziare dal punto prossimo, una stringa vagamente arrotolata nella fase iniziale del fenomeno per poi lasciar pendere da essa dei noduli corposi con relativa coda, partendo dalla scia, quasi simmetricamente disposti lungo l’asse della scia stessa (la definizione più attinente che gli si possa dare è : scia di condensazione anomala a pettine nodulare);
Le scie di condensazione naturali non formano, ad iniziare dal punto prossimo, numerosi piccoli riccioli adiacenti e consecutivi lungo tutto il suo asse, contestualmente sia sul lato superiore che su quello inferiore ed in direzioni opposte, assumendo la forma (per facilitare l’intendimento) dei vecchi pettini della nonna che venivano usati per evidenziare i pidocchi nei capelli (in sostanza un bipettine);
Le scie di condensazione naturali non formano, ad iniziare dal punto prossimo, lungo il loro asse, nella parte inferiore noduli corposi con relativa coda partendo dalla scia e nella parte superiore numerosi piccoli riccioli adiacenti e consecutivi (per facilitare l’intendimento, assumono la forma di una colonna vertebrale con le relative apofisi opposte);
Le scie di condensazione naturali non formano lungo il loro asse protuberanze, nella parte superiore, costituite da un insieme di noduli con coda e numerosi riccioli adiacenti e consecutivi;
Le scie di condensazione naturali non formano lungo il loro asse una coreografia mista ed intervallata, nella parte inferiore, di riccioli adiacenti e consecutivi e noduli corposi con relativa coda;
Le scie di condensazione “naturali” che formano, nel loro insieme, un sistema di numerose linee orizzontali parallele e pressoché equidistanti tra loro non sono da imputare a voli effettuati nelle aerovie e neppure a giochi di prospettiva;
Le scie di condensazione “naturali” che formano svariate figure geometriche (reticoli, griglie, crociati, numerosi loop, numerosi archi più o meno angolati e ravvicinate le une alle altre, non sono imputabili a voli in aerovia o giochi di prospettiva;
Le scie di condensazione “naturali” non formano bande ad arco stretto (che denota la virata del velivolo) di finti Altocumuli - in un sistema nefologico di autentici Altocumuli fra i 7000 ed i 8000 piedi – ad una altitudine compresa tra i 3000 ed i 5000 piedi (tant’è che nella fotografia in questione assomigliano più ad una formazione rozzamente cumuliforme che ad Altocumuli);
Le scie di condensazione “naturali” non formano, ad una altitudine di circa 3000 piedi, una lunga linea sinusoidale;
Le scie di condensazione “naturali” non formano numerosi cerchi o configurazioni a ‘mo’ di biscotto chiuso e per giunta ad una quota
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molto inferiore a quanto di norma dovrebbero formarsi (ne fa fede, nella foto, sia l’orografia che gli Altocumuli in lontananza):
Nelle scie di condensazione “naturali” la lisi non avviene di netto (tagliati trasversalmente in modo perfetto, da bisturi) per poi riprendere con un altrettanto taglio perfettamente trasversale, senza alcuna sbavatura o frangia (qui, Signori, non ci azzeccano nulla le correnti e l’umidità).
Bene, si potrebbe continuare ma reputo che per voi Esperti Osservatori questa sintetica lista è più che sufficiente.
A vostro unico beneficio di curiosità, allego a questo documento due attestati (tra le centinaia in mio possesso):
• uno fotografico costituito da 5 (cinque) foto in cui potrete visionare una di quelle scie anomale che voi fate derivare dalla mente isterica di complottisti ad oltranza – scattate dal sottoscritto – e che con tanta “passione scientifica” voi definite normali (voglio sperare che a lor Signori non venga in mente di pensare o decretare che la forma di tale scia è dovuta ad avaria motoristica, scia pubblicitaria, falso costruito ad arte, fumo da comignolo, etc, etc; lasciamo questi venti di gossip para-scientifico a chi un tempo aveva l’abitudine di posizionare i palloni sonda dappertutto).
• L’altro è una esperienza visiva raccontatami quasi in diretta avvenuta il giorno 26 corrente mese di buon mattino sulla valle del Trebbia in cui in 10 minuti d’orologio si è assistiti al passaggio ripetitivo, di numerosissimi velivoli (o voli) con direttrici di provenienza e destinazione sia zonale che meridiana, tutti paralleli, equidistanti e crociati). Le forme assunte dalle scie (descritte dal testimone – ultra attendibile - in modalità impeccabile) sono state tutte tutte tutte ANOMALE.
Da Esperto Osservatore riasserisco e riconfermo che non tutte le scie rilasciate sono da ascrivere tutte alle naturali e normali scie di condensazione e che, tra l’altro, compaiono a qualsiasi quota (RIPETO: A QUALSIASI QUOTA).
Punto 6:
Dalle mie parti dicono in forma dialettale, tradotto in italiano, : attacca l’asino dove vuole il padrone. Voi avete attaccato il vostro, io ho attaccato il mio. Dal mio punto di vista ed esperienza, ritengo che fra i due attacchi ci sia una sostanziale differenza:
•il vostro asino può convincere e soddisfare l’uomo della strada o tutt’al più l’individuo filo meteo, ma quando sbatte il muso contro lo specialista serio ed indipendente, gli cadono i denti e l’asino fa fatica a masticare.
Da Esperto Osservatore ad Esperti Osservatori è sottinteso e va da se, che il sottoscritto non pone alla base di questo intervento nessuna illazione e nessuna onda emotiva ma pura osservazione di tecnica nefologica; quello che sto osservando – a riguardo delle scie - dagli anni ’80 del secolo scorso e man mano in maniera
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sempre più massiccia fino ai tempi attuali, non sono tutte riconducibili a quelle di natura normale. Gli assomigliano, più o meno vagamente – più o meno accuratamente – ma non lo sono.
Ed è ovvio e palese che se la forma e la formazione non è normale (cioè non rientra nei canoni consolidati di formazione, forma, trasformazione e lisi) anche la loro composizione necessariamente ed implicitamente non può essere attinente a quanto la motoristica aeronautica e la fisica dell’atmosfera ci recitano in merito.
Punto 7 – Conclusione:
Signori, il mio intervento – che ho ritenuto doveroso proporvi – è terminato. Aggiungo che non è mia indole sprofondarmi e sbrodolarmi in moralismi. Comunque, per il motivo che ritengo questo tema molto serio per le molteplici importanti implicazioni evidenti, ritengo di dover marcare cinque punti:
ÿchi si occupa di Scienza, agisca con cautela, con vasto respiro scientifico ed ampio spirito di ricerca vera, prima di associarsi ad attori che hanno parte in un filone negazionista di avvenimenti e/o fenomeni che realmente avvengono.
ÿliquidarli come inesistenti sulla base di convinzioni soggettive (derivanti dal tipo di cultura sociale e dall’impronta psicologica personale), agganciate all’utilizzo di modelli fraseologici del tipo “non può essere” – “sarebbe licenziato in tronco per evidente spreco di denaro pubblico” ed il tutto infarcito con qualche nozione di fisica sul contenuto dell’umidità (specifica, assoluta, relativa, che si voglia) alle varie superfici isobariche (o altitudini, se preferite) o sulle correnti aeree, o altro di simile, non giova a nessuno; ne alla Scienza e men che meno alla pubblica opinione che nel frattempo si forma in maniera DISTORTA.
ÿSignor Delitala, lei ha una idea, anche vaga, di quanto denaro pubblico viene sprecato sia in azioni alla luce del sole che in quelle alla luce della Luna ?
ÿSignor Onorato, lei dice che non vi è nessuna evidenza scientifica di questo ipotetico complotto; che sia o non sia un complotto lasciamolo decidere alla sentenza dei posteri (più o meno vicini) e le significo quanto segue:
• se dovessimo aspettare che dal Cielo giunga il benestare ufficiale delle evidenze scientifiche, il Calabrone – che secondo testi autorevoli di Tecnica Aeronautica (quindi Scienza) non dovrebbe volare a causa del peso e della forma in rapporto alla superficie alare – non volerebbe. Ma esso non lo sa e continua a volare.
• se dovessimo aspettare il benestare ufficiale delle evidenze scientifiche (ed in questo esempio anche quelle governative) che vogliono la negazione della presenza del fenomeno U.F.O., essi non esisterebbero. Ma essi non lo sanno e continuano a manifestarsi ed esistere.
ÿ Ai Signori Mercalli e Delitala, i quali dicono, il primo: ... lo si faccia sul piano di rigorosi dati tecnici...; ed il secondo: ... presentano numerose lacune sul piano scientifico...; voglio rammentare che il cammino della Scienza è fatto di relatività e modifiche continue e che i
Cordiali Saluti
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dati rigorosi di oggi possono divenire laschi domani; altrettanto dicasi per le lacune di cui lo scibile è pieno:
̧ES (da intendersi solo come esempio): Vedasi gli ultimi lavori contradditori (ed è giusto che sia così) sul pulviscolo atmosferico generalizzato (da quelli di Aitken a quelli macroscopici, dalla polvere ai nitrati ai derivati da combustione ai solfati, etc, etc.) in correlazione alla nuvolosità nel contesto del Surriscaldamento Planetario: 1) lo studio effettuato dai ricercatori di Meteo Svizzera, del centro ETH di Zurigo e dall’Osservatorio Meteorologico di Linderberg (Germania) - 2) il lavoro fatto dai ricercatori americani (Università di Seattle, Centro Studi Climatici Goddard - Nasa) e indiani (Centro Studi Atmosferici dell’istituto Indiano per la Scienza – Bangalore - India).
Per cui sarebbe bene non arrampicarsi sui bastioni testé conquistati e definirli rigorosi ed immutabili e tutto ciò che ad essi non si uniforma, è una lacuna.
E questo per quanto riguarda la SCIENZA UFFICIALE.
Signori, grazie per la vostra attenzione a questo mio intervento (se lo leggerete) a commento dei vostri articoli. A prescindere da questo mio disaccordo (i pareri diversi sono fisiologici e spero che lo siano sempre) per quanto concerne l’argomento in oggetto, rimane comunque il fatto che la rivista NIMBUS edita dalla S.M.I è di notevole fattura, in quanto consente – per qualsiasi lettore e con qualunque profilo tecnico in dotazione - l’informazione, l’aggiornamento, la divulgazione di quanto avviene in Meteorologia e Climatologia.
Colgo l’occasione per suggerire, alla Redazione, di esplorare se sussiste la possibilità concreta di inserire nel giornale due/tre pagine dedite alla corrispondenza con i lettori (siano essi professionisti che simpatizzanti). Questo favorirebbe l’implementazione potenziale del bacino lettori (e quindi soci) in quanto avrebbero la certezza sia di interloquire con professionisti della materia in un campo in cui si nota sempre più un interessamento a tale branca scientifica e sia di essere al corrente delle relativa novità.
Auguro alla redazione di poter colmare al più presto il divario temporale nelle uscite del giornale.
Domenico Azzone
Questo Azzone scrive alla fine di febbraio 2009 questo florilegio di minchiate rispondendo a un articolo dell'agosto precedente, Mercalli e gli altri avranno terminato di ridere, e se han risposto, piacerebbe conoscere la risposta.
ReplyDeleteChe genio, tutto scientifico: foto e testimonianze. Mamma mia, adesso abbiam capito chi è uno dei maggiori fornitori di vaccate del minchia team sanrenmese.
ilpeyote un altro spaccapietre con la testa
Per me gliel'ha scritta o'professore...
ReplyDeleteUhm...
ReplyDeleteMi pare che non abbia scritto "sicofante", quindi secondo me no... :P
Saluti
Michele
Dunque....
ReplyDeleteIl signor Azzone in vari post, ed anche nella lettera in questione, si definisce "Tecnico Meteo" e non meteorologo.
Pur avendo trovato vari interventi a nome suo mai si è presentato come meteorologo e ancor meno come 1° Maresciallo.
Ho il sospetto, ma visto che il sig.Azzone probabilmente ci legge, magari puo' dissiparlo, che straker ci stia marciando su.
Probabilmente il sig. Azzone pur convinto dell'esistenza delle scie chimiche ha un altro spessore morale rispetto a straker e non millanta di essere ciò che non è. Invece straker non si fa scrupolo di giocare con le vite altrui attribuendo via via i titoli che più gli garbano.
Zret ha detto...
ReplyDeleteIl mio convincimento è il seguente: sono riusciti a programmare gran parte dell'umanità, ricorrendo a messaggi subliminali, alle onde elettromagnetiche, ai media, alla scuola etc.
15 dicembre, 2009 18:24
Ma se ci lavori in una scuola e prendi pure uno stipendio pagato con le nostre tasse.
Alla faccia delle dignitosa coerenza.
zret dimentica i temibili e demoniaci codici a barre
ReplyDeleteDottor Domenico Azzone (1° M.llo Domenico Azzone - Esperto Meteo Aeronautica militare)
ReplyDeletese é un dottore, quindi laureato (in qualcosa di attinente alla materia in oggetto ?) perchè fa il sottoufficiale ?
Anonymous, stavo per scrivere la medesima cosa: o si è laureato di suo (tanto di cappello, fare il maresciallo e laurearsi in contemporanea non è semplice) oppure i titoli di "meteorologo dottor" e "Esperto Meteo Aeronautica militare" li ha aggiunti qualcuno.
ReplyDeleteChi sarà mai questo qualcuno? Forse colui che proclama ai quattro venti che l'Aeronautica Militare è quella che lo avvelena con le scie chimiche su Sanremo? Forse quello che dice che i militari sono tutti collusi? (ma allora mi chiedo: lo scrittore della lettera non è maresciallo dell'aviazione? Come mai ora gli va bene?) Forse, forse è il medesimo che, abituato a creare le lauree per se, riesce tranquillamente a crearle per gli altri?
straker (sì, con la minuscola!), sei ancora più ignobile e meschino di tuo fratello, sei un falso e un bugiardo, menti sapendo di mentire. Verrà l'ora del "redde rationem"...
(E qua mi fermo se no incomincio a somigliare al meno deficiente dei due)
Della serie: "buffoni"
ReplyDeleteStraker ha detto...
Registrata la voce di G.E.O. al telefono. E' un centralinista (CO.CO.CO.) I.N.P.D.A.P. presso la sede centrale di Roma.
15 dicembre, 2009 20:37
ilpeyote bastano tre righe per denotare la pseudodignità di certi personaggi
Della serie: "comici nati"
ReplyDeletecorrado ha detto...
Ross, come fai a essere così sicuro di quella informazione sul re degli insulti (G.E.O.)?
i miei complimenti ed i miei più sentiti ringraziamenti al Dottor Azzone, gli farò pubblicità anche sul mio sito
15 dicembre, 2009 21:59
Straker ha detto...
Gli ho parlato al telefono e quando si è accorto che ero io, ha messo giù la cornetta.
15 dicembre, 2009 22:06
eSSSe, ti prego, mettila in home page, questa :)))))))
ilpeyote con le lacrime agli occhi dal ridere
L'autore di questa circostanziata missiva, con rara competenza, indugia su molti aspetti del tema, con particolare riferimento alla morfologia delle "chemtrails", dimostrando, con un'analisi serrata e stringente, che le scie rilasciate dagli aerei militari non sono riconducibili al fenomeno della condensazione.
ReplyDeleteA me invece sembra solo una grande accozzaglia di minchiate.
AndreaS
Della serie: "diobono, sono folli"
ReplyDeletewalter ha detto...
Il maresciallo, nella lettera, accenna agli anni '70 ed '80 ed alle procedure messe in atto. Nella serie televisiva "Quincy", prodotta dal 1976 al 1983, spesso si vedono nei cieli formazioni a noi note come scie chimiche. Nel film "Amore e guerra" di Woody Allen (1975), durante una battaglia viene inquadrata una porzione di cielo, con inequivocabili formazioni nuvolose.
15 dicembre, 2009 22:07
Straker ha detto...
Esatto, Walter e direi che il contributo del Maresciallo Azzone è rilevante. Tanto è che i diretti interessanti, al momento, tacciono. Coscienza sporca? Direi di sì.
15 dicembre, 2009 22:22
:))) Anche queste non son male. "Amore e guerra" è ambientato ai tempi di Napoleone e della campagna di Russia (1812, più o meno) walter. comandante clusò, chi vuoi che parli delle minchiate di Azzone?
ilpeyote è meglio dei cartoni animati
Scusate, non m'ero accorto della citazione di Quincy :))) Anche gli anatomopatologi e i medici legali nel complotto :)))))
ReplyDeleteilpeyote fermatemi ho delle convulsioni inarrestabili
Niente H.A.A.R.P. su Perugia? :-)
ReplyDeleteStavolta si è trattato di un terremoto "normale", allora.
Scie nel 1975???
ReplyDeleteMa come, non erano dal 2000 in poi?
Non vorrei sbagliarmi, ma tempo fa qualcuno aveva detto che questo Domenico Azzone fosse un maresciallo in pensione e che nella sua attivita' non si fosse mai occupato di meteorologia. Posso ovviamente sbagliarmi ma serebbe interessante vedere un suo Curriculum Vitae. Ovviamente non uno compilato dai due buffoni sanremesi
ReplyDeleteIl maresciallo Azzone? Non è possibile, dai, è uno scherzo! A quando il tenente Irla o il generale Oglione?
ReplyDeleteCapitan Harlock ha detto...
ReplyDeleteLettera incisiva e devo dire ammazza disinformatori!! Credo che la missiva non avrà alcuna risposta, perchè purtroppo risposta da parte di gente assuefatta al sistema non se ne potrà mai avere a parte le solite illazioni che ci fanno passare per complottisti e pazzi visionari!
I pazzi sono loro che continuano a essere schiavi di un sistema che ci porterà tutti all'autodistruzione!
17 dicembre, 2009 13:45
Glielo dite voi che la lettera e' di FEBBRAIO?
Saluti
Michele