http://scienzamarcia.blogspot.co.uk/2012/11/alcuni-approfondimenti-sul-biossido-di_22.html
Alcuni approfondimenti sul Biossido di Carbonio (CO2) - PARTE 2
Titolo e link originale al sito dell'autore: “Some insights into Carbon Dioxide”
Alcuni approfondimenti su quello che il biossido di carbonio sta realmente facendo o non facendo
4. E cosa dire del vapore acqueo e delle
nuvole? Se il 95% dei gas serra è formato da acqua, perché non
attribuire alcuni dei passati aumenti di temperatura (nonché quelli
futuri che vengono predetti) all’acqua e alle nuvole? Con la CO2 a 390
ppmv [parti per milione in volume] ed il vapore acqueo ad un
valore tra i 10.000 ed i 40.000 ppmv (più alto nella regione tra i
tropici e l’equatore), il vapore acqueo è chiaramente il gas serra
predominante. È senza senso che l’IPCC dia maggiore importanza al minore
dei gas serra, la CO2, ed inoltre sulla minima parte di CO2 dovuta
all’uomo, senza attribuire la parte essenziale di ogni cambiamento
previsto alle nuvole ed al vapore acqueo! Non c’è nessuna logica in
questo! Se ciò è chiaramente errato, allora questo getta dei seri dubbi
sulla loro credibilità nel determinare ciò che la CO2 stia attualmente
facendo!
5. La temperatura è aumentata di 2.20C dal 1700 al 1735 (circa 40 anni) quando siamo usciti della piccola era glaciale. Ciò è più del doppio dell’effetto che viene attribuito alla povera vecchia CO2 nel secolo scorso. Chiaramente la CO2 non ha causato tale aumento! Quando potremo iniziare ad essere onesti ci renderemo conto che ci sono stati periodi più freddi, che è naturale aspettarci che poi ci sia un rapido riscaldamento, e che ci deve essere una forza scatenante molto più efficace di una traccia di CO2 nell’atmosfera.
5. La temperatura è aumentata di 2.20C dal 1700 al 1735 (circa 40 anni) quando siamo usciti della piccola era glaciale. Ciò è più del doppio dell’effetto che viene attribuito alla povera vecchia CO2 nel secolo scorso. Chiaramente la CO2 non ha causato tale aumento! Quando potremo iniziare ad essere onesti ci renderemo conto che ci sono stati periodi più freddi, che è naturale aspettarci che poi ci sia un rapido riscaldamento, e che ci deve essere una forza scatenante molto più efficace di una traccia di CO2 nell’atmosfera.
Il Sole è il fattore più importante. In
termini di importanza vengono subito dopo i raggi cosmici provenienti
dallo spazio interstellare modificati sia dal vento solare che dal campo
magnetico del sole e della terra. Successivamente in termini di
importanza va considerato l’arrivo di energia solare che innesca un
meccanismo dinamico di evaporazione-condensazione del principale gas
serra, l’acqua, che porta alla formazione di vari tipi di nuvole,
variamente conformate e dislocate. Altri gas serra gas sono importanti,
ma hanno ruoli sicuramente minori.
6. I gas serra hanno bande di assorbimento degli infrarossi che si sovrappongono. L’assorbimento di un gas influisce sull’energia assorbita da un altro gas. Alcune lunghezze d’onda di energia infrarossa vengono assorbite sia dal vapore acqueo che dalla CO2. Se la CO2 venisse rimossa dall’atmosfera, il vapore acqueo assorbirebbe quella banda di energia infrarossa. Quindi l’assorbimento di un gas dipende dagli altri gas presenti nell’atmosfera.
Un raddoppio dei livelli di CO2 risulterebbe solamente in un piccolo aumento della temperatura dovuto a due fattori, come mostrato dal grafico. Se l’assorbimento ad una certa lunghezza d’onda è prossimo al 100%, raddoppiare il livello di CO2 avrebbe un piccolo effetto — l’assorbimento non può oltrepassare il 100% qualunque sia la quantità di gas che viene aggiunta.
Spettro di assorbimento dei gas serra. Fonte The Resilient Earth. |
È importante anche la SOVRAPPOSIZIONE SPETTRALE. Nelle regioni in cui l’energia infrarossa è già fortemente assorbita dal vapore acqueo, l’aggiunta di altra CO2 farebbe poca o nessuna differenza. Così il raddoppio dei livelli atmosferici di CO2 risulterà in una temperatura molto più bassa di quella ottenibile con una stima lineare. L’impatto di un tale raddoppio può essere calcolato usando le formule standard dei libri di testo. Se nient’altro nel sistema viene modificato, un raddoppio della CO2 dai livelli pre-industriali si stima che produrrà un totale aumento della temperatura tra 1.2 e 1.3 ˚C.
Nel corso degli ultimi due secoli i livelli di CO2 sono aumentati da un livello pre-industriale di 280 ppm a circa 390 ppm, con un aumento della temperatura media globale stimato tra 0.8 e 1.0˚C. Questo implica che, una volta che iI livelli di CO2 raggiungono i 560ppm (il teuto raddoppio), la temperatura dovrebbe aumentare SOLAMENTE di un altro termine compreso tra 0.2 e 0.5˚C. L’IPCC stima un aumento tra 2.0 e 6.0˚C, valore totalmente infondato, calcolo che non ha alcuna validità scientifica.
7. C’è stato poco cambiamento nelle temperature marine intorno alle barriere coralline nel corso di circa 30 anni. Perchè dare a ciò la colpa di qualsiasi sbiancamento del corallo?
8. Poco è stato detto sulla massiccia influenza degli effetti delle correnti El Nino / La Nina nell’oceano tra il Sud America e l’Australia/Nuova Zelanda. Sebbene la temperatura media dell'Antartide sia -46˚C, e per la penisola dell’Antartide dell’Ovest che punta verso il Sud America la temperatura sia di – 34˚C, c’è stato molto allarme per lo spaccamento del ghiaccio nelll’area dell’Antartide dell’Ovest.
Il ghiaccio fonde a 0˚C, ma la penisola è molto più fredda. Di qesto cosiddetto ‘scioglimento’ fu data la colpa al ‘riscaldamento globale’, quando in effetti gli studi mostravano che erano le correnti calde prodotte da El Nino nel Pacifico del Sud a causare un parziale scioglimento in profondità che causava la rottura del ghiaccio. In effetti nei tardi anni 30 e nei primi anni 40, durante un periodo di rafforzamento di El Nino, la temperatura aumentò inzialmente di 3-6˚C, ma dopo nel giro di circa 5 anni diminuì di 5-7˚C; ciò significa una differenza di temperatura di addirittura 13˚C nel giro di pochi anni, non secoli.
9. Tra il 1990 ed il 2000, una diminuzione del 5% della nuvolosità ha causato l’aumento del flusso radiativo solare della terra di 6 Watt per metro quadro. Il contributo totale della CO2 secondo le stime dell’IPCC, la commissione climatologica dell’ONU, è di appena 1,6 Watt per metro quadro nel corso degli scorsi 250 anni. La CO2 causa un riscaldamento, ma il suo ruolo è minuscolo paragonato con gli altri fattori naturali, e molto minore delle stime dell’IPCC. L’acqua, il vapore d’acqua e le nuvole sono dominanti, ma solo la CO2 può essere tassata.
Geoff Duffy 2010
Professor of Chemical Engineering
DEng, PhD, BSc, ASTC Dip, FRS NZ, FIChemE, CEng
fine della seconda ed ultima parte
Dove vuole andare a parare il cannaiolo pubblicando questo articolo non suo ?
ReplyDeleteA proprosito penna, hai chiesto l'autorizzazione per pubblicarlo sul tuo blog di stronzate e menzogne ?
corrado continua a postare questi articoli per darsi un'aria più 'scientifica', secondo me, dato che forniscono cifre e calcoli non palesemente ad minchiam quali i suoi.
ReplyDeleteI miei dubbi: ok, Duffy è un ingegnere chimico e, a dare una scorsa, mi pare che il suo ragionamento - dal punto di vista 'antiAGW' - fili. Però mi piacerebbe che a confutare una teoria messa - come è giusto che sia - in discussione un giorno sì e l'altro pure sia un climatologo/meteorologo/ecc. Infine, mi pare che proprio sulle cifre Duffy giochi parecchio, mostrando che in pochi anni (vedi la parte el nino/Antartide) un repentino aumento e poi diminuzione della temperatura sia stato sostanzialmente ininfluente, su scala 'locale'. Può darsi: ma quando parla di aumento - anche 'solo' di pochi decimi di grado - su scala GLOBALE per un sacco di tempo penso che le conseguenze sul clima siano non dico catastrofiche - non ho gli strumenti per farlo - ma BEN PIU' importanti.
la cosa divertente, forse notata già da altri, è che i complottisti dicano che il GW sia un complotto e che non esista.
ReplyDeleteCosì facendo spalleggiano Bush e i petrolieri che, sempre secondo loro, stanno bloccando le macchine ad aria e quelle a bassissimo consumo.