http://zret.blogspot.co.uk/2013/09/schegge-sul-sacro-i.html
Schegge sul sacro (I)
Che
cos’è il sacro? L’etimologia purtroppo non ci soccorre, proprio quando
tentiamo di mettere a fuoco i temi più rilevanti ed abissali. Giacomo
Devoto constata in modo tautologico: “Sacro, dal latino sacer, - cra, -
crum. Dalla rad. sak ***, propria delle aree italica, hittita, germanica
settentrionale e tocaria per indicare ‘ciò da cui si deve stare lontano
perché sacro’”. Vale a dire il sacro è tale, poiché è sacro. Sì, è
intangibile, sottratto al profano, ma qual è la sua vera natura? Perché
ne siamo tenuti distanti?
La lingua latina ci offre qualche indizio: “sacer” è sia 'degno di venerazione' sia 'esecrando', 'detestabile'. Ancora una volta nella contraddizione è imprigionata la più granitica verità, refrattaria a qualsiasi tentativo di comprensione. In "sacer" gli opposti si toccano (coniunctio oppositorum): ne scaturiscono corrusche scintille.
Che cos’è il sacro? Potrebbe essere la coscienza del non-tempo, quando tutte le cose erano in accordo, in pace con sé stesse, prima che la percezione del passato e del futuro precipitasse l'essere nel baratro del ricordo, nell’inferno della speranza.
Alcuni decenni or sono, gli Aborigeni australiani, prima di entrare in contatto con gli Europei, gli uomini dell’orologio, non avevano alcuna nozione né del tempo trascorso né delll’avvenire. Il loro mondo era ancora avvolto nella luce ovattata dell’”Età del sogno”…
La lingua latina ci offre qualche indizio: “sacer” è sia 'degno di venerazione' sia 'esecrando', 'detestabile'. Ancora una volta nella contraddizione è imprigionata la più granitica verità, refrattaria a qualsiasi tentativo di comprensione. In "sacer" gli opposti si toccano (coniunctio oppositorum): ne scaturiscono corrusche scintille.
Che cos’è il sacro? Potrebbe essere la coscienza del non-tempo, quando tutte le cose erano in accordo, in pace con sé stesse, prima che la percezione del passato e del futuro precipitasse l'essere nel baratro del ricordo, nell’inferno della speranza.
Alcuni decenni or sono, gli Aborigeni australiani, prima di entrare in contatto con gli Europei, gli uomini dell’orologio, non avevano alcuna nozione né del tempo trascorso né delll’avvenire. Il loro mondo era ancora avvolto nella luce ovattata dell’”Età del sogno”…
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Che cos’è il sacro? Potrebbe essere la coscienza [...] del ricordo, nell’inferno della speranza.
ReplyDeleteMa anche no.
Il loro mondo era ancora avvolto nella luce ovattata dell’”Età del sogno”…
ReplyDeleteQuelli siete te e il tuo fratellino.
Gli aborigeni si facevano un culo così per sopravvivere, e non riempivano i blog di puttanate solo per sentirsi importanti.
Ti quoto
DeleteInfatti ... "sacro" inteso come parte anatomica ...
DeleteEcco spiegato il senso del Sacro:
ReplyDeletehttp://www.youtube.com/watch?v=WH5kYIEll1k
alcuni decenni?
ReplyDeletezret di geografia abbiamo scoperto non sai nulla, di storia non sai niente (la prima colonia penale inglese è del 1786, Cook arrivo nel 1770 e addirittura gli Olandesi nel 1606!
c'è un ramo qualsiasi dello scibile umano che tu conosca?
Solito sproloquio confuso e contorto del professoruncolo bilioso
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