http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/03/musica-immortale-e-di-denuncia.html
Musica immortale ... e di denuncia
Capita raramente (purtroppo) che la musica immortale si sposi alla denuncia della ragnatela opprimente con cui il potere cerca di schiavizzare e sottomettere la popolazione. La trama cospirativa che dirige occultamente le nostre nazioni permette l'esistenza di canzoni e musiche di protesta che però non tocchino temi troppo scottanti.
D'altronde se gli U2 (solo per fare un esempio) denunciano la fame del mondo o la guerra, senza andare a spiegare quali siano le cause profonde di questi mali, il tutto si riduce in una denuncia funzionale al potere. Che dire poi quando certi personaggi famosi come Peter Gabriel (che pure musicalmente apprezzo molto) raccolgono soldi per "combattere l'AIDS" finanziando la somministrazione di veleni altamente tossici e mortali a presunti malati? Per fortuna le eccezioni ci sono, come il gruppo dei Foo Fighters (ex Nirvana) che ha suonato ad un concerto benefit per l'associzione Alive & Well (fondata da C. Maggiore) che denuncia le mistificazioni intorno all'AIDS.
La musica è un'arte meravigliosa, ma l'artista non è necessariamente una persona altamente consapevole o di grande levatura morale. Salvador Dalì per esempio, quel sublime pittore, era un reazionario schierato dalla parte della dittatura franchista. I giovani purtroppo non si soffermano molto a riflettere su queste cose e si lasciano trasportare dalle azioni dei loro idoli, idoli che spesso, invece che fare crescere la consapevolezza, la bloccano ad certo livello. Se infatti risulta scrivere una canzone che inneggia alla lotta partigiana contro l'invasore nazista, è ben più difficile scriverne una che denunci le cospirazioni internazionali che hanno reso possibile quella immonda carneficina, o che ricordi come i partigiani (in perfetta buona fede, e seguendo alti e nobili ideali) lavorarono per l'esecrando esercito statunitense consegnando alla fine il potere della nazione italiana ad un'altra potenza straniera (che aveva finanziato Hitler e la sua macchina da guerra).
D'altronde il discorso è del tutto generale: a chi ci governa fa comodo l'esistenza di persone famose che (in buona o in cattiva fede) denunciano ora la politica di Berlusconi (ma non quella di Prodi), la guerra (ma non l'esistenza stessa dell'esercito), la fame nel mondo (ma non il neoliberismo economico ed il signoraggio). E per quanto io possa avere amato in gioventù certi personaggi (come ad esempio Joan Baez) e le loro musiche "di protesta" mi chiedo se davvero quelle parole siano servite a fare molto più che riempire gli stadi durante i concerti.
Oh certo, esiste anche la musica punk impegnata, con circuiti di produzione e distribuzione indipendenti, svincolate dalle grinfie della grandi etichette discografiche. Purtroppo tale musica è spesso satura di sentimenti negativi di odio e rabbia; e per quanto certi sentimenti siano comprensibili (visto lo squallore ed il marciume del sistema in cui viviamo) credo che la loro diffusione sia in fin dei conti funzionale al sottile sistema con cui certe élite ci dominano.
Esse vogliono dividere, separe, creare contrapposizioni odi e rancori fra popoli diversi, religioni diverse, categorie sociali all'interno di una stessa nazione; anche la rabbia e l'odio possono essere strumenti di manipolazione, mentre l'amore è forse la vera risposta alla violenza del sistema che ci governa, e tramite la quale essa ci governa.
Gustatevi quindi questo bellissimo brano dei King Crimson (One time) nella versione spagnola del gruppo ROGER BENET i els Oximorònics. Se poi preferite la versione originale dei King Crimson della medesima canzone la potete gustare a questo link in una versione dal vivo.
E mentre aspettiamo che Piero Pelù dia seguito alla sua timida denuncia delle scie chimiche dedicando a tale scottante tema una sua canzone (lo farà mai?), troviamo musicisti poco conosciuti, la cui musica non è magari eccelsa, ma che hanno il coraggio di denunciare la realtà, come il rapper Sudsteeelo; la canzone, che si intitola Chemtrails, si affianca all'omonima composizione di Beck, usata anche nella sigla del programma "L'era glaciale", ed a Chemtrails en aire dell'artista spagnola Iris Aneas.
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