http://sulatestagiannilannes.blogspot.co.uk/2013/05/terremoti-guerra-nel-mar-jonio.html
TERREMOTI? GUERRA NEL MAR JONIO
foto NATO |
di Gianni Lannes
Corre l'anno 2013 in attesa del disastro nucleare e dell'ecatombe finale.
Il conflitto bellico in Italia non è mai stato dichiarato
ufficialmente, eppure è in atto, in sordina, ed i suoi effetti nefasti
si avvertono a pelle. In passato (2003)
come nel caso del sommergibile inglese Tireless (che ha perso liquidi
radioattivi refrigeranti nel Mare di Sicilia) le Autorità militari e civili
italiane non hanno dato alcuna notizia. Eppure la contaminazione radioattiva è
irreversibile: ha forse investito gli ecosistemi marini interessati dal fenomeno ed anche gli umani che vivono nel Mediterraneo?
Uss Emory S. Land (nave balia sommeribili nucleari sesta Flotta USA nel Mediterraneo di stanza in Italia) - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
Ecco cosa accade ai giorni nostri. Sommergibili a
propulsione ed armamento atomico della NATO che entrano ed escono dai porti
civili delle principali città costiere italiane e non risultano disponibili per
la popolazione gli obbligatori piani di emergenza. Prendete il caso del porto
industriale di Augusta, dove transitano e sostano quotidianamente navi
chimichiere, gasiere, petroliere e quant’altro. Proprio qui, si fermano
costantemente unità militari a propulsione ed armamento nucleare degli Stati
Uniti d’America, della Gran Bretagna e della Francia.
E’ quanto si apprende dalla lettura dell’Ordinanza
numero 37 dell’anno 2013: «VISTO il vigente Piano di Emergenza e norme per la
sosta di unità militari a propulsione non convenzionale nel porto di Augusta
emanato dal Comando Militare Autonomo in Sicilia… RENDE NOTO che l’area
centrata sul punto di coordinate… in data 07 maggio 2013, dalle ore 0600z alle
ore 1000z sarà interessata da operazioni militari».
I nostri "Alleati" del Patto Atlantico
sparano ordigni devastanti sulla faglia sismica più pericolosa
d'Italia. E le conseguenze? Mai valutate dalle autorità dello Stato e
del Governo italiano.
A prima vista sembra un gioco, ma in realtà è un atto bellico, definito in gergo militare, esercitazione. Ce ne sono di tutte le varianti con ordigni veri, nel tratto di Mare della Sicilia orientale e della Calabria meridionale. Date un’occhiata alle ordinanze della capitaneria di porto di Augusta.
A prima vista sembra un gioco, ma in realtà è un atto bellico, definito in gergo militare, esercitazione. Ce ne sono di tutte le varianti con ordigni veri, nel tratto di Mare della Sicilia orientale e della Calabria meridionale. Date un’occhiata alle ordinanze della capitaneria di porto di Augusta.
Ancora l’Ordinanza numero del 20 maggio 2013 avverte
l’area di mare indicata «Dalle ore 001z alle ore 2359z del 23 maggio 2013 sarà
interessata da manovre con unità in immersione».
L’Ordinanza numero 48 del 21 maggio 2013, invece, indica
che la zona di mare «Sarà interessata da tiri a caldo da parte di unità navali
dall’alba al tramonto del girono 21 maggio 2013».
L’Ordinanza numero 44 del 14 maggio 2013 rende noto
che «la zona di mare sarà interessata da lancio siluro MK 46 da elicottero».
L’Ordinanza numero 118 del 16 maggio 2013 rende noto
un’esercitazione bellica con «tiri a caldo di unità navali».
E
così via: questi documenti istituzionali attestano la grave situazione
in atto. Singolari e preoccupanti coincidenze, registrate,
verificate e segnalate anche nel 2012, in più occasioni, in concomitanza
del terremoto ad Ustica il 13 aprile 2012, avvertito distintamente a Palermo, ed in seguito i terremoti distruttivi dal 20 maggio e a seguire, in Emilia Romagna e regioni limitrofe (Veneto e Lombardia).
Ebbene, è sufficiente
scorrere il bollettino sismico dell’Istituto Nazionale di Geofisica e
Vulcanologia, per rendersi conto di una semplice
evidenza: le aree di sperimentazioni belliche coincidono con i terremoti recenti, tutti
superficiali, con ipocentro che arriva a addirittura a 3,5 chilometri, come è
accaduto stamani (ora locale 02:47:00) nel distretto sismico dell’Etna, oppure
qualche giorno fa nello Jonio (16 maggio 2013), o nel Pollino (18 maggio 2013),
oppure nella Costa Calabra meridionale (19 maggio 2013) e nella Valle del Crati
(19 maggio 2013).
Sempre oggi (alle ore 04:37:00) un'altra scossa con epicentro nella Costa calabra meridionale
ed ipocentro di soli 10,6 chilometri (una firma inconfondibile di un
meccanismo artificiale che interagisce sulle faglie attive che poi
sprigionano energia distruttiva). Il sistema criminale è "ingegnoso":
sfruttare la natura con azioni di sollecitazione diretta sulle aree
notoriamente sensibili.
Da non crederci, se non fosse la realtà. Come
sempre, la NATO sperimenta la guerra sulla faglia sismica più
pericolosa d’Italia. Insomma, oltre ogni limite di ragionevolezza, a parte l’inquinamento
bellico senza fine e senza alcun tipo di controllo. Addirittura le unità navali
sparano “tiri a caldo” ad un soffio dall’area marina “protetta” del Plemmirio,
a ridosso della città tuttora abitata di Siracusa.
Domanda semplice al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ed al pimo ministro Enrico Letta: per caso le forze armate statunitensi stanno sperimentando ordigni nucleari miniaturizzati nei mari italiani?
In virtù della Costituzione (articolo 32) e della convenzione europea di Aahrus, si attendono dai vertici dello Stato esaurienti informazioni in merito, perché è in gioco la salute di un intero popolo, della sua terra e del suo mare, nonché l'ecosistema con tutte la sue creature viventi.
Domanda semplice al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ed al pimo ministro Enrico Letta: per caso le forze armate statunitensi stanno sperimentando ordigni nucleari miniaturizzati nei mari italiani?
In virtù della Costituzione (articolo 32) e della convenzione europea di Aahrus, si attendono dai vertici dello Stato esaurienti informazioni in merito, perché è in gioco la salute di un intero popolo, della sua terra e del suo mare, nonché l'ecosistema con tutte la sue creature viventi.
Nel frattempo va in onda l'aerosolterapia bellica su tutta la Penisola, in particolare sul Pollino, dove si registrano anomalie sismiche.
Se qualcuno non l'avesse cancora capito: è in preparazione una castrofe. Dopo non strappatevi i capelli e risparmiate finte lacrime di cordoglio per le vittime. La Protezione Civile è già pronta al peggio!
Se qualcuno non l'avesse cancora capito: è in preparazione una castrofe. Dopo non strappatevi i capelli e risparmiate finte lacrime di cordoglio per le vittime. La Protezione Civile è già pronta al peggio!
riferimenti:
un terrmoto vicino ad un vulcano attivo... non puo' che essere HAARP! infatti c'erano navi militari vicino!
ReplyDeleteInfatti e' noto che un vulcano attivo NON ha attivita' sismica...
DeleteMavaavfartifotterestraccione! (lannes, ovviamente.)
Lanes ma piantala di scrivere cazzate su internet sei patetico.
ReplyDeleteSemplice e pura paranoia.
ReplyDeleteMa questo straccione perché a suo tempo non fece domanda per la Guardia Costiera?
ReplyDeleteMa no, un idiota simile non l'avrebbero preso manco nei Pokemon.
ilpeyote poveretti straccioni invidiosi frustrati