http://zret.blogspot.com/2012/10/dagli-ufo-nazionalsocialisti-haarp.html
Dagli U.F.O. nazionalsocialisti a H.A.A.R.P. (seconda parte)
Leggi qui la prima parte.
Tra i ghiacci dell’Antartide
Era stato Karl Haushofer nel 1919 a fondare la Vril Gesellschaft, la confraternita iniziatica al cui interno operarono due sensitivi, la croata Maria Orsic, ed un certo Sigrun. Essi ricevettero una comunicazione telepatica in cui si fornivano istruzioni per costruire una macchina del tempo o un ordigno volante. L’informazione, che veniva da Aldebaran, comprendeva pure la storia di due razze abitanti su pianeti orbitanti attorno a questa stella. Quando quelle civiltà vennero a sapere che il loro sole si sarebbe espanso, organizzarono, 500 milioni di anni fa, un’evacuazione di massa e si diressero verso il pianeta Mallona, di cui rimane la fascia degli asteroidi tra Marte e Giove, poi si trasferirono su Marte, infine sulla Terra, dove incivilirono le popolazioni presumeriche. [1]
Certuni si avventurano in congetture estreme: i Nazionalsocialisti avvrebbero pure costruito delle basi sotterranee sulla Luna già nel 1942. Inoltre la loro struttura segreta nell’Antartico spiegherebbe gli avvistamenti di U.F.O. nel secondo dopoguerra: dall’installazione nel continente ghiacciato, i transfughi del Terzo Reich vagheggiavano di conquistare il mondo.
È evidente che siamo di fronte ad uno scenario in cui le ricostruzioni storiche sfumano in elucubrazioni in buona misura fantasiose, sennonché il nazionalsocialismo esoterico, con tutti i suoi miti e tutte le sue missioni, è una realtà: la storia stessa, dietro le normalizzanti pagine dei manuali e delle fonti ufficiali, è simile ad un palinsesto. Così, scorticandone la superficie, si scoprono sotto il primo strato, inopinati scritti. Dunque non ci sentiamo di liquidare certe supposizioni come fantasticherie.
Vediamo in primo luogo di chiarire le affinità morfologiche tra i dischi tedeschi ed i ricognitori di Adamski. Scartiamo l’ipotesi terrestre nella sua declinazione radicale, per cui tutti gli U.F.O. sarebbero velivoli militari dalle performances avvveniristiche, senza escludere, però, che certi O.V.N.I. lo siano. E’, invece, possibile che una fazione, presentatasi come pleiadiana, si fosse alleata con la Germania di Hitler cui cedette conoscenze e tecnologie. In seguito, i sedicenti alieni, dopo aver abbandonata (almeno all’apparenza) per qualche motivo la Germania, inscenò la pantomima con Adamski, i cui amici sostenevano di provenire da Venere e Saturno. Se così fosse, si comprenderebbero le analogie di cui sopra. Il periodo in cui Adamski visse le sue avventure con esseri interplanetari è immediatamente susseguente alla fine della conflagrazione mondiale e copre un arco di tempo che va dal 1946 al 1961. Si ha quasi l’impressione che gli ufonauti avessero deciso, dopo il 1945, di spostare il baricentro dei loro piani dal’Europa centrale agli Stati Uniti. Sebbbene l’intera storia dell’astrofilo polacco-statunitense sia stata quasi sempre respinta come una colossale impostura, va ricordato che essa contiene particolari che depongono a favore dell’autenticità di almeno alcuni episodi. Non solo, U.F.O. adamskiani sono stati avvistati in alquanti paesi, anche negli ultimi anni.
I Pleiadiani sono anche i protagonisti degli incontri con il controverso Billy Meier, il contattista svizzero che comunicò con l’avvenente Semjase, la donna che capitanava i visitatori (sul nome Semjase si potrebbe disquisire a lungo…). Ora, gli oggetti volanti immortalati da Meier non sono così differenti dalle navicelle di Adamski, di cui paiono, sotto il profilo estetico, una versione più moderna dalle linee squadrate.
Un altro addentellato merita qualche postilla. Ci riferiamo alla misteriosa base germanica in Antartide.
[1] Il termine “vril” risale al letterato ed uomo poitico britannico, Edward Bulwer-Lytton (1803-1873). Bulwer Lytton nell’opera “Vril: la razza a venire”, descrive una specie di uomini molto più avanzata della nostra, con poteri tali da renderli virtualmente divini. Questi esseri, alati e vegetariani, possiedono airboats (navi aeree) energia elettrica, nucleare e persino qualcosa di analogo al laser. Essi vivono nascosti in caverne sotterranee situate al centro della Terra, ma hanno intenzione di uscirne per governare il mondo. Lytton aggiunge che questa civiltà è depositaria di una conoscenza segreta che permetterà di cambiare la specie umana, trasformandola in una simile agli uomini celesti.
Articolo correlato: La base tedesca Alpha sulla Luna (ah beh, se caliamo il carico con wlady il poveraccio...)
Tra i ghiacci dell’Antartide
Era stato Karl Haushofer nel 1919 a fondare la Vril Gesellschaft, la confraternita iniziatica al cui interno operarono due sensitivi, la croata Maria Orsic, ed un certo Sigrun. Essi ricevettero una comunicazione telepatica in cui si fornivano istruzioni per costruire una macchina del tempo o un ordigno volante. L’informazione, che veniva da Aldebaran, comprendeva pure la storia di due razze abitanti su pianeti orbitanti attorno a questa stella. Quando quelle civiltà vennero a sapere che il loro sole si sarebbe espanso, organizzarono, 500 milioni di anni fa, un’evacuazione di massa e si diressero verso il pianeta Mallona, di cui rimane la fascia degli asteroidi tra Marte e Giove, poi si trasferirono su Marte, infine sulla Terra, dove incivilirono le popolazioni presumeriche. [1]
Certuni si avventurano in congetture estreme: i Nazionalsocialisti avvrebbero pure costruito delle basi sotterranee sulla Luna già nel 1942. Inoltre la loro struttura segreta nell’Antartico spiegherebbe gli avvistamenti di U.F.O. nel secondo dopoguerra: dall’installazione nel continente ghiacciato, i transfughi del Terzo Reich vagheggiavano di conquistare il mondo.
È evidente che siamo di fronte ad uno scenario in cui le ricostruzioni storiche sfumano in elucubrazioni in buona misura fantasiose, sennonché il nazionalsocialismo esoterico, con tutti i suoi miti e tutte le sue missioni, è una realtà: la storia stessa, dietro le normalizzanti pagine dei manuali e delle fonti ufficiali, è simile ad un palinsesto. Così, scorticandone la superficie, si scoprono sotto il primo strato, inopinati scritti. Dunque non ci sentiamo di liquidare certe supposizioni come fantasticherie.
Vediamo in primo luogo di chiarire le affinità morfologiche tra i dischi tedeschi ed i ricognitori di Adamski. Scartiamo l’ipotesi terrestre nella sua declinazione radicale, per cui tutti gli U.F.O. sarebbero velivoli militari dalle performances avvveniristiche, senza escludere, però, che certi O.V.N.I. lo siano. E’, invece, possibile che una fazione, presentatasi come pleiadiana, si fosse alleata con la Germania di Hitler cui cedette conoscenze e tecnologie. In seguito, i sedicenti alieni, dopo aver abbandonata (almeno all’apparenza) per qualche motivo la Germania, inscenò la pantomima con Adamski, i cui amici sostenevano di provenire da Venere e Saturno. Se così fosse, si comprenderebbero le analogie di cui sopra. Il periodo in cui Adamski visse le sue avventure con esseri interplanetari è immediatamente susseguente alla fine della conflagrazione mondiale e copre un arco di tempo che va dal 1946 al 1961. Si ha quasi l’impressione che gli ufonauti avessero deciso, dopo il 1945, di spostare il baricentro dei loro piani dal’Europa centrale agli Stati Uniti. Sebbbene l’intera storia dell’astrofilo polacco-statunitense sia stata quasi sempre respinta come una colossale impostura, va ricordato che essa contiene particolari che depongono a favore dell’autenticità di almeno alcuni episodi. Non solo, U.F.O. adamskiani sono stati avvistati in alquanti paesi, anche negli ultimi anni.
I Pleiadiani sono anche i protagonisti degli incontri con il controverso Billy Meier, il contattista svizzero che comunicò con l’avvenente Semjase, la donna che capitanava i visitatori (sul nome Semjase si potrebbe disquisire a lungo…). Ora, gli oggetti volanti immortalati da Meier non sono così differenti dalle navicelle di Adamski, di cui paiono, sotto il profilo estetico, una versione più moderna dalle linee squadrate.
Un altro addentellato merita qualche postilla. Ci riferiamo alla misteriosa base germanica in Antartide.
[1] Il termine “vril” risale al letterato ed uomo poitico britannico, Edward Bulwer-Lytton (1803-1873). Bulwer Lytton nell’opera “Vril: la razza a venire”, descrive una specie di uomini molto più avanzata della nostra, con poteri tali da renderli virtualmente divini. Questi esseri, alati e vegetariani, possiedono airboats (navi aeree) energia elettrica, nucleare e persino qualcosa di analogo al laser. Essi vivono nascosti in caverne sotterranee situate al centro della Terra, ma hanno intenzione di uscirne per governare il mondo. Lytton aggiunge che questa civiltà è depositaria di una conoscenza segreta che permetterà di cambiare la specie umana, trasformandola in una simile agli uomini celesti.
Articolo correlato: La base tedesca Alpha sulla Luna (ah beh, se caliamo il carico con wlady il poveraccio...)
Legatevi con una palla di piombo e calatevi nei mari dell'Antardide...
ReplyDelete...ma assicuratevi che la corda NON sia biodegradabile
ReplyDeleteROTFL
DeleteSe zret leggesse Alle montagne della follia di H.P. Lovecraft, chissà che mega cazzate sparerebbe :D
ReplyDeleteIl solito c-Z-retino
ReplyDeleteAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
ReplyDeleteMa è il trailer di Iron Sky!!!
ReplyDeleteWe come from the dark side of the moon!
DeleteQuindi nel '69 non esisteva la tecnologia per mandare Armstrong sulla Luna... ma nel '42 i tedeschi avevano costruito delle basi sotterranee (!!!) sulla Luna.
ReplyDeleteD'altra parte i fascisti erano già da tempo giunti su Marte...
Onore al Camerata Barbagli!
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