http://zret.blogspot.com/2010/05/incontro-con-i-visitatori-in-sud.html
Incontro con i visitatori in Sud America?
Enrique Castillo Rincon è un ingegnere venezuelano che vive in Costa Rica. E’ un uomo ordinario coinvolto in circostanze straordinarie.
Dopo il suo primo avvistamento di un U.F.O. sulla cima di un vulcano nel 1963, divenne un investigatore dilettante, alla ricerca di una spiegazione logica per la sua esperienza. Tra il 1973 e il 1975, Enrique fu portato su diverse navi stellari in cinque diverse occasioni. Da quel momento, ha partecipato a numerose conferenze internazionali di argomento ufologico e si è incontrato con funzionari governativi.
Castillo Rincon è autore di OVNI, Gran alborada humana (in inglese il titolo è stato tradotto letteralmente con UFOs: a great new dawn for Humanity). Nell'opera, che ha riscosso un lusinghiero successo soprattutto in America meridionale e centrale, il contattato racconta le sue sorprendenti esperienze: agli inizi degli anni '70 del XX secolo, l'autore incontrò un "uomo" in un cinema a Caracas ed allacciò con lui un'amicizia durata quattro mesi. Tre anni dopo, questo stesso "uomo", rivelatosi un Pleiadiano, lo ospitò per cinque volte a bordo di un disco volante.
Nel libro sono descritti ordigni che affiorano dalle acque di un lago ed una rutilante astronave madre. E' anche ripercorsa la visita di Castillo Rincon ad una comunità autosufficiente che vive nascosta tra alte ed impervie montagne. Secondo l'autore, l'universo pullula di vita intelligente, di esseri coscienti che sono in grado di trascendere il tempo e lo spazio, di attraversare la nostra "realtà" per entrarvi ed uscirne.
I visitatori incontrati dal contattista hanno spiegato all'ingegnere: "Siamo qui per compiere una missione molto speciale. Apparteniamo ad una civiltà molto sviluppata, sorella di altre, da cui abbiamo ricevuto ordini specifici per quanto riguarda il Pianeta Terra. Contattiamo gli uomini di diversi popoli sin dall'antichità. Abbiamo inoltre plasmato il pensiero di molte civiltà attraverso quelli che voi chiamate 'Maestri'. Tuttavia non abbiamo agito solo sulla Terra, ma anche su molti altri: abbiamo contribuito al loro progresso scientifico, culturale ed alla loro elevazione spirituale".
Nell'articolo “Appuntamento con l'alieno”, Umberto Visani esamina, con obiettività e prudenza, il caso Castillo Rincon, confrontandolo con altre esperienze simili. Il vissuto dell'ingegnere compone i vocaboli di una sorta di esperanto del contattismo: extraterrestri provenienti dalle Pleiadi, dalla fisionomia tipica dei Nordici, basi sotterranee e sottomarine, nello specifico nelle Ande e nella Fossa delle Marianne, messaggi incentrati su un monito ad un"cambio di rotta nelle coscienze" per evitare guerre e cataclismi, insistenza sui pericoli insiti nell'energia nucleare... [1]
Come Visani, chi scrive, anche per aver passato in rassegna decine di testimonianze dovute a contattati, contattisti e rapiti, propende a considerare Castillo Ricon fededegno ed il suo racconto complessivamente genuino. Innumerevoli sono i riscontri con altri episodi un po' in tutto il mondo: talvolta addirittura si possono rilevare delle perfette coincidenze, come se i contatti con i Nordici seguissero un copione preciso.
Se è comunque lecito nutrire dubbi circa la credibilità di questi abboccamenti con ufonauti saggi, appare forse più impellente domandarsi che cosa si celi dietro tali resoconti: è in atto una subdola operazione psicologica attuata dal governo segreto in combutta con un'astuta razza extraterrestre? Veramente alcune nazioni delle stelle stanno adoperandosi per attutire i tragici contraccolpi dei cambiamenti futuri? Va rilevato che un fil rouge unisce le rivelazioni dei contattisti alle dichiarazioni di presunti sequestrati: il carattere epocale e catastrofico dello snodo temporale cui ci stiamo avvicinando a grandi falcate. Le ricerche scientifiche, i miti, le tradizioni e quello che si respira nell'aria paiono convergere verso un punto focale, verso un metamorfico orizzonte degli eventi.
Sagacemente Castillo Rincon ha titolato il suo libro, OVNI, Gran alborada humana: infatti è certo che una fulgida alba sta per sorgere. Resta da capire chi potrà ammirarla ed a quale prezzo.
[1] Solo a titolo di esempio, ricorderei che le affermazioni dell’ingegnere richiamano da vicino la casistica indagata dall’ufologo britannico Timothy Good. Vedi T. Good, Base Terra, Milano, 1998, passim.
Fonti:
E. Castillo Rincon, UFOs, a great new dawn for Humanity
U. Visani, Appuntamento con l’alieno, in X Times, maggio 2010
Dopo il suo primo avvistamento di un U.F.O. sulla cima di un vulcano nel 1963, divenne un investigatore dilettante, alla ricerca di una spiegazione logica per la sua esperienza. Tra il 1973 e il 1975, Enrique fu portato su diverse navi stellari in cinque diverse occasioni. Da quel momento, ha partecipato a numerose conferenze internazionali di argomento ufologico e si è incontrato con funzionari governativi.
Castillo Rincon è autore di OVNI, Gran alborada humana (in inglese il titolo è stato tradotto letteralmente con UFOs: a great new dawn for Humanity). Nell'opera, che ha riscosso un lusinghiero successo soprattutto in America meridionale e centrale, il contattato racconta le sue sorprendenti esperienze: agli inizi degli anni '70 del XX secolo, l'autore incontrò un "uomo" in un cinema a Caracas ed allacciò con lui un'amicizia durata quattro mesi. Tre anni dopo, questo stesso "uomo", rivelatosi un Pleiadiano, lo ospitò per cinque volte a bordo di un disco volante.
Nel libro sono descritti ordigni che affiorano dalle acque di un lago ed una rutilante astronave madre. E' anche ripercorsa la visita di Castillo Rincon ad una comunità autosufficiente che vive nascosta tra alte ed impervie montagne. Secondo l'autore, l'universo pullula di vita intelligente, di esseri coscienti che sono in grado di trascendere il tempo e lo spazio, di attraversare la nostra "realtà" per entrarvi ed uscirne.
I visitatori incontrati dal contattista hanno spiegato all'ingegnere: "Siamo qui per compiere una missione molto speciale. Apparteniamo ad una civiltà molto sviluppata, sorella di altre, da cui abbiamo ricevuto ordini specifici per quanto riguarda il Pianeta Terra. Contattiamo gli uomini di diversi popoli sin dall'antichità. Abbiamo inoltre plasmato il pensiero di molte civiltà attraverso quelli che voi chiamate 'Maestri'. Tuttavia non abbiamo agito solo sulla Terra, ma anche su molti altri: abbiamo contribuito al loro progresso scientifico, culturale ed alla loro elevazione spirituale".
Nell'articolo “Appuntamento con l'alieno”, Umberto Visani esamina, con obiettività e prudenza, il caso Castillo Rincon, confrontandolo con altre esperienze simili. Il vissuto dell'ingegnere compone i vocaboli di una sorta di esperanto del contattismo: extraterrestri provenienti dalle Pleiadi, dalla fisionomia tipica dei Nordici, basi sotterranee e sottomarine, nello specifico nelle Ande e nella Fossa delle Marianne, messaggi incentrati su un monito ad un"cambio di rotta nelle coscienze" per evitare guerre e cataclismi, insistenza sui pericoli insiti nell'energia nucleare... [1]
Come Visani, chi scrive, anche per aver passato in rassegna decine di testimonianze dovute a contattati, contattisti e rapiti, propende a considerare Castillo Ricon fededegno ed il suo racconto complessivamente genuino. Innumerevoli sono i riscontri con altri episodi un po' in tutto il mondo: talvolta addirittura si possono rilevare delle perfette coincidenze, come se i contatti con i Nordici seguissero un copione preciso.
Se è comunque lecito nutrire dubbi circa la credibilità di questi abboccamenti con ufonauti saggi, appare forse più impellente domandarsi che cosa si celi dietro tali resoconti: è in atto una subdola operazione psicologica attuata dal governo segreto in combutta con un'astuta razza extraterrestre? Veramente alcune nazioni delle stelle stanno adoperandosi per attutire i tragici contraccolpi dei cambiamenti futuri? Va rilevato che un fil rouge unisce le rivelazioni dei contattisti alle dichiarazioni di presunti sequestrati: il carattere epocale e catastrofico dello snodo temporale cui ci stiamo avvicinando a grandi falcate. Le ricerche scientifiche, i miti, le tradizioni e quello che si respira nell'aria paiono convergere verso un punto focale, verso un metamorfico orizzonte degli eventi.
Sagacemente Castillo Rincon ha titolato il suo libro, OVNI, Gran alborada humana: infatti è certo che una fulgida alba sta per sorgere. Resta da capire chi potrà ammirarla ed a quale prezzo.
[1] Solo a titolo di esempio, ricorderei che le affermazioni dell’ingegnere richiamano da vicino la casistica indagata dall’ufologo britannico Timothy Good. Vedi T. Good, Base Terra, Milano, 1998, passim.
Fonti:
E. Castillo Rincon, UFOs, a great new dawn for Humanity
U. Visani, Appuntamento con l’alieno, in X Times, maggio 2010
Rincon uno (Castillo) e Rincon due (zret): che bella coppia di rincon!!!
ReplyDeleteLOL e STRALOL, non ci posso credere!
Ma vattene dove te ne devi andare, te e chi non te lo dice, 'professore di 'sta pinna di squalene buffone che non sei altro.
ReplyDeleteilpeyote meriteresti BEN altri appellativi pagliaccio
... l'autore incontrò un "uomo" in un cinema a Caracas ed allacciò con lui un'amicizia durata quattro mesi. Tre anni dopo, questo stesso "uomo", rivelatosi un Pleiadiano, lo ospitò per cinque volte a bordo di un disco volante.
ReplyDeletePosso immaginare sia il genere di cinema sia il tipo di disco volante... :D
Diobono, che sequela di puttanate...
Saluti
Michele
Povero zret... :-(
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