http://nonvotarechitiavvelena.blogspot.com/2011/03/modello-di-propagazione-della-nube.html
Modello di propagazione della nube radioattiva - Intanto silenzio sull'avaria alla centrale slovena di Krsko
Questa è un informazione che ci è stata girata e la diffondiamo. Qui sopra potete vedere lo screenshot del modello di propagazione della nube radioattiva, prodotta dalla centrale nucleare di Fukushima, che si diffonde attraverso le Jet stream (correnti a getto). Tale modello è stato pubblicato dal Norvegian Institute for Air Research.
(Ovviamente dei link in questione, non condividiamo le tematiche climatiche trattate e la bufala del riscaldamento globale.)
CLICCANDO QUI VI POTETE COLLEGARE ALLA PAGINA NELLA QUALE VISUALIZZARE LE PROIEZIONI.
(Ovviamente dei link in questione, non condividiamo le tematiche climatiche trattate e la bufala del riscaldamento globale.)
CLICCANDO QUI VI POTETE COLLEGARE ALLA PAGINA NELLA QUALE VISUALIZZARE LE PROIEZIONI.
Intanto:
..però:
Come stanno veramente le cose? Non si tratta tanto che gli organi ufficiali "minimizzino" per non allarmare la popolazione, perchè specularmente anche nell'altro estremo (l'allarme), in un caso e nell' altro, il punto è che, a proposito delle cose che stanno accadendo in varie parti del pianeta, compresa casa nostra, conosciamo solo la parte recitata dai media.
Notiamo anche, come per mezzo di alcune notizie, vengano lanciati una sorta di up and down, di allarme e rassicurazione, mezze dichiarazioni, smentite, sottili contrasti e cambiamenti repentini di una situazione, che creano aloni di confusione psicologica, saturazione e minor discernimento.
Troviamo un analogia tra la continua situazione di fuoriscita di materiale radioattivo dalla centrale di Fukushima con quello che ancora sta accadendo nel Golfo del Messico, dove ci sono altre perdite di petrolio. E non dimentichiamo anche di come attraverso le scie chimiche riceviamo un aereosol giornaliero di bario e torio.
Aggiornamento:
Silenzio quasi totale (a parte qualche agenzia tipo Ansa, TMnews), sull'avaria del 23 marzo alla centrale nucleare a Krsko in Slovenia.
Osservatorio Italiano: Krsko/Slovenia - La centrale nucleare "Krško" stamattina verso le ore 10.30 ha smesso di funzionare, a seguito dell'entrata in funzione del sistema di sicurezza automatico, che ha fatto scattare un interruttore nel quadro elettrico. Dopo che la linea di trasmissione di 400 chilovolt Tumbri- Krško 2 è andata fuori tensione, si è verificato un problema alla turbina che ha fermato il reattore, e..[..]
Mentre Ansa parla di "un guasto elettrico esterno": [..]a causa di un problema all'elettrodotto a cui e' collegata. Responsabili dell'impianto hanno riferito che la centrale si e' fermata automaticamente dopo che dal sistema energetico e' saltato un elettrodotto che trasporta l'energia in direzione della Croazia.[..]
Fantastico! Poche notizie ma molto.. chiare!
L'AIPRI: [..]I sistemi di sicurezza sono entrati correttamente in funzione. Si aspettano notizie radiologiche sugli eventuali rilasci gassosi detti "controllati" (se ne conoscono le quantità e escono dal cammino appositamente predisposto su ogni centrale...) ma non meno dannosi per la salute di chi li respira, che accompagnano quasi sistematicamente le procedure di spegnimento forzato. Con l'eccezione dell'Osservatorio Italiano fin'ora nessuna grande agenzia di stampa italiana ha riportato la notizia. Siamo ben radioprotetti, non c'è dubbio.
MERCOLEDÌ 30 MARZO 2011
Fukushima e il muro di gomma dell'informazione.
Il muro di gomma informativo messo in piedi a livello mondiale non impedisce il precipitarsi fisico a Fukushima. Lo si sa dal primo giorno, i quatro cuori sono in fusione almeno parziale. (La cessazione del raffredamento da quasi subito inizio alla fusione delle barre di combustibile emerse dall’acqua evaporata.) I noccioli sono in pratica al abbandono, chiunque si avvicini più di due minuti è in immediato pericolo di vita per via della radioattività gamma sprigionata, interventi diretti più decisi e più precisi sono quasi impossibili senza sacrificali liquidatori. Almeno una delle vasche sta sversando corio mentre le altre sono ad un punto critico. Il magna fuoriuscito dal contenitore libera ogni sorta di radioelemento nell’aria, nella terra, nelle acque e nel mare. Nonostante la probabile aggiunta di boro per catturare i neutroni da “fissione spontanea”, ricorrenti follate di criticità sprigionano neutroni e freschi prodotti di fissione. (L’acqua rallentando i neutroni prodotti dalla fissione spontanea favorisce reazioni a catena nel corio… Raffreddare il corio con l’acqua significa rischiare di favorire reazioni a catena che finiscono per riscaldare il corio… che sarà imperativo raffreddare onde evitare maggiori immisssioni atmosferiche di veleni... innescando nuovi caotici episodi di criticità... Il serpente atomico si morde la coda…) Cesio, stronzio, uranio, plutonio invadono l’ambiente locale, regionale, continentale e mondiale. Il ritrovamento di cobalto nelle ricadute sul territorio statunitense è un segno inequivocabile della presenza di uranio e di plutonio nel fallout. Il colbalto fonde in effetti ad una temperatura superiore (1495°) a quella del uranio (1135°) e del plutonio (640°). Nulla viene precisato sulla tenuta delle piscine delle scorie nucleari, altra gravissima incognita, ne sui quantitativi di scorie immesse nell'aria durante la seconda esplosione. Intere zone del Giappone sono già ridotte dalle ricadute a zona proibita e si teme ben al di là del perimetro dei 30 chilometri. Bastano pochi milligrammi di depositi al chilometro quadro per ridurre un’area a terra di nessuno. Le conseguenze sanitarie di questa dispersione area, terrestre e marina saranno a termine implacabili ed immani. Magra consolazione, i disinformatori del nucleare molto impegnati nel travisare la gente sulla gravità della situazione subiranno anch’essi per effetto di prossimità alfa l’impatto tumorale della loro inumanità e della loro ignoranza atomica. Le particelle entrano democraticamente nei polmoni di tutti. Quante e quali stiamo ora qui in Europa respirando ?
Aggiornamento:
PS. I nostri più sentiti complimenti all'ARPA. Continuate ad ignorare gli alfa e perseverate nel separare i rilievi odierni dagli antecedenti. E inutile che la gente abbia consapevolezza del evolversi della contaminazione.
DOMENICA 27 MARZO 2011
Ricadute radioattive in atto sull'Europa e sull'Italia
L'AIPRI invita le famiglie a prendere immediate misure di protezione personale almeno riguardo ai bambini. Teneteli in casa (quando non sono a scuola). Teneteli sopratutto lontani dalla pioggia. Lasciate che vadano fuori a respirare artificiali ed insolubili nanoparticelle radioattive innocue ministri e i suicidi scienziati nucleari che presentano come esaustivi rilievi di fatto incompleti e sottovalutati. State bene attenti, seppure questo elemento non sia il più pericoloso qui in europa, va precisato che lo iodio in forma gassosa non viene rilevato e che i dati presentati non lo prendono in considerazione ! Parte della radioattività effettiva viene puramente e semplicemente cancellata invece di essere integrata. I filtri impiegati per le analisi catturano soltanto lo iodio dissolto (forse non più del 10% del totale...). I filtri per aerosol catturano aerosol, ossia particelle di materia solida, non catturano i gas. Vedere a questo proposito la Criirad. Ricordatevi inoltre che accanto ai gas radioattivi ci sono altri effluenti particellari (cesio, stronzio, uranio, plutonio, ecc.) immessi nell'atmosfera. Ne va sempre così. Ricordatevi che le strumentazioni hanno dei limiti di detezione e che le particelle che si trovano al di sotto di questi limiti non sono affatto innocenti. Avete mai sentito uno dei famosi esperti in auge dotati di marchingegni a cui nulla sfugge... segnalare la presenza di uranio depleto nell'aria (ne sono state sparate non meno 10 mila tonnellate questi 10 ultimi anni...), e ancor più in questo momento in cui si libera la Libia contaminandola per l'eternità ?
La fisica non è un'opinione. L'AIPRI raccomanda prudenza.
Seguite le nubi via internet. http://meteoclimato.pagesperso-orange.fr/Radiameters.htm
http://www.rumormillnews.com/cgi-bin/forum.cgi?read=200508
Plutonium detected in soil at Fukushima nuke plant
Radiation found in Massachusetts rain water linked to Japan Nuclear crisis
Fukushima: cosa non dice la Tepco. - Giorgio Ferrari - Cadoinpiedi.it
http://www.youtube.com/watch?v=-en8Hmfq3rY
Radiation found in Massachusetts rain water linked to Japan Nuclear crisis
Dove c'è lo iodio c'è il resto. Ricortatevelo ! Guardate come l'emisfero nord si è illuminato di particelle radioattive che fluttueranno nell'aria per anni e anni. Lo dicono i rilevatori di radioattività del ufficialissimo CTBTO.
Martedi.
Sono pervenute le prime attestazioni italiane di contaminazione atomica dell’aria. Cari concitadini siete contaminati e vi state contaminando ad ogni respiro. E ufficiale.
Prendiamo il valore indicato dall’Arpa Emilia che dichiara un valore di Iodio 131 pari a 1,3E-4 Bq al metro cubo. Ora questo valore essendo probabilmente soltanto il 10% del valore totale (vedere la Criirad sul soggetto) ergo al m3 d'aria ci sono forse 1,3E-4/10% = 1,3E-3 Bq (10 volte più dell’osservato.)
Con 1,3E-3 Bq al metro cubo, una pioggia INTENSA di 1 ora con un vento di 2,8 metri al secondo (10 km orari) che inizia a 2500 metri dal suolo e che abbatte il 4% dei Bq presenti nella massa volumica è in grado di depositare per terra 1300 Bq al m2 di iodio 131. Non male. Buon appetito.
1,3E-3 Bq/m3 * 2500 metri *2,8 m/s vento * 3600 secondi di pioggia * 4% = 1310 Becquerel al metro quadro.
NB. Questo rappresenta ovviamente solo e soltanto un calcolo ipotetico dell'accumulazione al suolo dei radioelementi in condizioni estreme (pioggia intensa, % di deposito elevata) volto ad illustrare l'impatto al suolo di una contaminazione apparentemente lieve dell'aria. In condizioni medie si può supporre un valore di accumulazione 10 volte inferiore ossia di 130 Bq al m2. (I depositi "secchi" -con bel tempo- sono sempre nettamente inferiori ai depositi "umidi" -con pioggia-)
GIOVEDÌ 24 MARZO 2011
Le incognite radiologiche
L’agenzia di promozione del nucleare (AIEA) promuove logicamente, la paghiamo per questo, la censura delle informazioni scientifiche al riguardo degli elementi radioattivi che compongono la nube radiotossica che si eleva tutt’ora dalle centrali atomiche di Fukushima.
Niente viene detto sugli emettitori alfa, i più radiotossici di tutti, per effetto di prossimità, in caso di contaminazione interna. Nulla viene detto, ne peggio smentito, sugli elementi che componevano la nube alzatasi durante la seconda esplosione probabilmente fatta di scorie radioattive -o di parte del cuore atomico-. Nessuno quantifica le nanoparticelle volatili di plutonio, di americio ecc., nessuno ne precisa la dimensione, nessuno ne contempla la distribuzione per metro cubo di atmosfera, nessuno ne quantifica i volumi giornalieri incorporati dagli esseri umani, nessuno rileva l’incommensurabile radiotossicità, ossia morte per tumore indotto, di una particella di Pu239 di un micrometro di diametro celata dietro una ridicola radioattività apparente. Silenzio tombale su un quesito alquanto fondamentale per la radioprotezione delle genti: quante particelle di un micrometro di Pu239 ci sono per metro cubo d’aria ? Quante tonnellate di scorie radioattive sono state esplose sulle 2800 presenti nelle piscine ? Ricorderemo che queste scorie contengono circa 12 tonnellate di prodotti di fissione -1,7 t di Cs137, 0,770 t. di Sr90 - e 52 t tra U235 residuale e prodotti di attivazione -8,5 t di U236; 11,4 t. di Pu239; 4,5 t. di Pu240; 1,3 t. di Pu241; 1,7 t di Am241; 27 kg particolarmente radiotossici di Cm244-.
Tutta la disinformazione è esclusivamente concentrata sullo iodio 131 che ha un tempo di dimezzamento di 8 giorni (senza mai evocare l’I129 che contaminerà in eterno l’ambiente visto che ha un tempo di dimezzamento di circa 15,7 millioni di anni, ne il Krypton 85, ne il trizio, ne il carbonio 14, tutti gas "longevi" e dannosi). Ora l’iodio 131 non è che la parte emersa dell’iceberg radioattivo impiegata come comoda foglia di fico per nascondere la parte immersa. (Lo iodio 131, tra l'altro assente "per decadimento" nel carburante spento esploso, è soltanto uno dei 78 prodotti di fissione di emivita superiore ad un giorno, figuriamoci se è l'unico a volatilizzarsi nei forni atomici in fusione. Gli elementi volatili, Iodio, Tellurio, gas rari (Xenon 133, ecc.) e cesio, prevalgono ma non sono gli unici. Prendono veramente la gente per fessi.) Perché diciamolo chiaro e tondo sullo iodio, almeno per quanto concerne l’Europa, le “istanze” hanno furbescamente ragione: non c’è motivo di panico anche se va imperativamente precisato che la radioattività artificiale non è mai innocua e che non sarà priva di conseguenze. (E questione stocastica, il passaggio dello iodio sull’Italia scaverà necessariamente a termine un po’ di tombe, auguriamo non di qualche ministro.) Ma avviciniamoci un po’ di più allo iodio 131. Nei combustibili delle 4 centrali di Fukushima al momento dello spegnimento d’emergenza c’erano probabilmente disponibili circa 200 millioni di Curie (7,4E18 Bq, 1643 gr.) di Iodio 131 - circa 2,4 volte più che a Chernobyl- (oggi ridotti per via del decadimento a circa 60 millioni). (Notiamo, en passant, che questi 7,4E18 Bq di I131 erano così poco pericolosi per le popolazioni locali e mondiali che avevano un potenziale letale ufficiale per inalazione –(5/7,6E-9 Sv/Bq = 6,58E8 Bq)- di soltanto 11 milliardi di dosi (7,4E18/6,58E8 = 11,48E9). )
Una dispersione omogenea (senza, è impensabile, nessuna ricaduta al suolo) di 60 millioni di Curie nei 1,27E18 metri cubi di emisfero nord preso su una altezza di 5000 metri porterebbe a meno di 2 Bq al metro cubo. Lo iodio non è pertanto il reale problema (salvo belle piogge in grado di scaraventare al suolo consistenti quantitativi.) Il problema reale sono gli elementi alfa trasportati dalle particelle fini. Essi costituiscono un gravissimo pericolo polmonare e la totale assenza di dati obiettivi che li riguarda, quanto riguardo l'uranio "impoverito" che non manca neppure quello per aria, giustifica in se la messa in allerta delle popolazioni e giustifica l’invito alla massima prudenza aerobica. Bambini il calcio può attendere e la ricreazione si può fare in aula. Bambini una particella di un micrometro di plutonio che si insedia in qualche tessuto uccide. Bambini abbiate pazienza, la contaminazione "concentrata" dell’aria durerà fin quando dureranno le emissioni a Fukushima e la prima ondata che riceveremo non sarà la più tossica. (Poi passeremo alla contaminazione permanente distribuita.) E nessuno è in grado, purtroppo, di scommettere sulla fine di questa lenta ed immane tragedia atomica che rischia, a termine, di cancellare la civiltà giapponese e non solo.
I rilievi radiologici in Giappone. Rainout: http://atmc.jp/ame/
25 Marzo
Result of the investigation on exposure to radiation of workers from cooperative companies at Unit3 in Fukushima Daiichi Nuclear Power Station(March 25, 2011)
Lack of data from Japan distresses nuclear experts L.A Times
http://www.llrc.org/
http://www.irsn.fr/FR/Actualites_presse/Actualites/Documents/IRSN_Seisme-Japon_Point-situation-25032011-08h.pdf
http://www-pub.iaea.org/MTCD/publications/PDF/Pub1467_web.pdf
http://www.reuters.com/article/2011/03/25/uk-japan-quake-ports-idUSLNE72O02M2011032
ARTICOLI CORRELATI:
Troviamo un analogia tra la continua situazione di fuoriscita di materiale radioattivo dalla centrale di Fukushima con quello che ancora sta accadendo nel Golfo del Messico, dove ci sono altre perdite di petrolio. E non dimentichiamo anche di come attraverso le scie chimiche riceviamo un aereosol giornaliero di bario e torio.
Aggiornamento:
Silenzio quasi totale (a parte qualche agenzia tipo Ansa, TMnews), sull'avaria del 23 marzo alla centrale nucleare a Krsko in Slovenia.
Osservatorio Italiano: Krsko/Slovenia - La centrale nucleare "Krško" stamattina verso le ore 10.30 ha smesso di funzionare, a seguito dell'entrata in funzione del sistema di sicurezza automatico, che ha fatto scattare un interruttore nel quadro elettrico. Dopo che la linea di trasmissione di 400 chilovolt Tumbri- Krško 2 è andata fuori tensione, si è verificato un problema alla turbina che ha fermato il reattore, e..[..]
Mentre Ansa parla di "un guasto elettrico esterno": [..]a causa di un problema all'elettrodotto a cui e' collegata. Responsabili dell'impianto hanno riferito che la centrale si e' fermata automaticamente dopo che dal sistema energetico e' saltato un elettrodotto che trasporta l'energia in direzione della Croazia.[..]
Fantastico! Poche notizie ma molto.. chiare!
L'AIPRI: [..]I sistemi di sicurezza sono entrati correttamente in funzione. Si aspettano notizie radiologiche sugli eventuali rilasci gassosi detti "controllati" (se ne conoscono le quantità e escono dal cammino appositamente predisposto su ogni centrale...) ma non meno dannosi per la salute di chi li respira, che accompagnano quasi sistematicamente le procedure di spegnimento forzato. Con l'eccezione dell'Osservatorio Italiano fin'ora nessuna grande agenzia di stampa italiana ha riportato la notizia. Siamo ben radioprotetti, non c'è dubbio.
[..]Il vapore generato dalla potenza residuale dovuta al decadimento radioattivo viene, in questo caso, scaricato verso l'esterno.
Per leggere direttamente l'articolo Qui
Ulteriori articoli dell' AIPRI, Association Internationale pour la Protection contre les Rayons Ionisants:
MERCOLEDÌ 30 MARZO 2011
Fukushima e il muro di gomma dell'informazione.
Il muro di gomma informativo messo in piedi a livello mondiale non impedisce il precipitarsi fisico a Fukushima. Lo si sa dal primo giorno, i quatro cuori sono in fusione almeno parziale. (La cessazione del raffredamento da quasi subito inizio alla fusione delle barre di combustibile emerse dall’acqua evaporata.) I noccioli sono in pratica al abbandono, chiunque si avvicini più di due minuti è in immediato pericolo di vita per via della radioattività gamma sprigionata, interventi diretti più decisi e più precisi sono quasi impossibili senza sacrificali liquidatori. Almeno una delle vasche sta sversando corio mentre le altre sono ad un punto critico. Il magna fuoriuscito dal contenitore libera ogni sorta di radioelemento nell’aria, nella terra, nelle acque e nel mare. Nonostante la probabile aggiunta di boro per catturare i neutroni da “fissione spontanea”, ricorrenti follate di criticità sprigionano neutroni e freschi prodotti di fissione. (L’acqua rallentando i neutroni prodotti dalla fissione spontanea favorisce reazioni a catena nel corio… Raffreddare il corio con l’acqua significa rischiare di favorire reazioni a catena che finiscono per riscaldare il corio… che sarà imperativo raffreddare onde evitare maggiori immisssioni atmosferiche di veleni... innescando nuovi caotici episodi di criticità... Il serpente atomico si morde la coda…) Cesio, stronzio, uranio, plutonio invadono l’ambiente locale, regionale, continentale e mondiale. Il ritrovamento di cobalto nelle ricadute sul territorio statunitense è un segno inequivocabile della presenza di uranio e di plutonio nel fallout. Il colbalto fonde in effetti ad una temperatura superiore (1495°) a quella del uranio (1135°) e del plutonio (640°). Nulla viene precisato sulla tenuta delle piscine delle scorie nucleari, altra gravissima incognita, ne sui quantitativi di scorie immesse nell'aria durante la seconda esplosione. Intere zone del Giappone sono già ridotte dalle ricadute a zona proibita e si teme ben al di là del perimetro dei 30 chilometri. Bastano pochi milligrammi di depositi al chilometro quadro per ridurre un’area a terra di nessuno. Le conseguenze sanitarie di questa dispersione area, terrestre e marina saranno a termine implacabili ed immani. Magra consolazione, i disinformatori del nucleare molto impegnati nel travisare la gente sulla gravità della situazione subiranno anch’essi per effetto di prossimità alfa l’impatto tumorale della loro inumanità e della loro ignoranza atomica. Le particelle entrano democraticamente nei polmoni di tutti. Quante e quali stiamo ora qui in Europa respirando ?
Aggiornamento:
PS. I nostri più sentiti complimenti all'ARPA. Continuate ad ignorare gli alfa e perseverate nel separare i rilievi odierni dagli antecedenti. E inutile che la gente abbia consapevolezza del evolversi della contaminazione.
André M-E., Plutonium, poumons et effets de proximité, in Etudes & Expansion, N° 276, Liège, Belgique, 1978. http://users.skynet.be/mauriceandre/ sous le titre Uranium et Plutonium c’est pas du chocolat.
Cochran T.B., Arkins M., Hoenig M., Nuclear weapons databook, Natural Resources Defense Council, Inc., Ballinger Publishing Company, Washington, USA,1999. http://docs.nrdc.org/nuclear/files/nuc_84000001a_01.pdf
Dietz L.A., Estimate of Radiation Dose From a Depleted Uranium Oxide Particle, January 1991. http://www.xs4all.nl/~stgvisie/VISIE/Dietz-L/Dietz-du-3.html
Glasstone S., Redman L. M., An Introduction to Nuclear Weapons, WASH-1037 Revised. U.S. Atomic Energy Commission, Division of Military Applications, USA, 1972. http://www.doeal.gov/FOIADocs/RR00172.pdf
Glasstone S., Dolan J., The effects of nuclear weapons, United States department of defense & Energy research and development administration, Washington DC, 3e Edition, USA, 1977. http://www.princeton.edu/~globsec/publications/effects/effects12.pdf
Gofman J.G., Tamplin A.R., Poisoned power: The case against nuclear power plants, Chatto & Windus Ltd, London, 1973. http://www.ratical.com/radiation/CNR/PP/
Nato handbook on the medical aspects of NBC defensive operations AmedP 6(B), Departments of the army, the navy, and the air force, Washington, D.C., USA, 1996. http://www.fas.org/nuke/guide/usa/doctrine/dod/fm8-9/1ch5.htm
Tamplin, A.R., Cochran T.B., Radiation Standards for Hot Particles, National Resources Defense Council Report, Washington D.C, USA, 1974.
DOMENICA 27 MARZO 2011
Ricadute radioattive in atto sull'Europa e sull'Italia
L'AIPRI invita le famiglie a prendere immediate misure di protezione personale almeno riguardo ai bambini. Teneteli in casa (quando non sono a scuola). Teneteli sopratutto lontani dalla pioggia. Lasciate che vadano fuori a respirare artificiali ed insolubili nanoparticelle radioattive innocue ministri e i suicidi scienziati nucleari che presentano come esaustivi rilievi di fatto incompleti e sottovalutati. State bene attenti, seppure questo elemento non sia il più pericoloso qui in europa, va precisato che lo iodio in forma gassosa non viene rilevato e che i dati presentati non lo prendono in considerazione ! Parte della radioattività effettiva viene puramente e semplicemente cancellata invece di essere integrata. I filtri impiegati per le analisi catturano soltanto lo iodio dissolto (forse non più del 10% del totale...). I filtri per aerosol catturano aerosol, ossia particelle di materia solida, non catturano i gas. Vedere a questo proposito la Criirad. Ricordatevi inoltre che accanto ai gas radioattivi ci sono altri effluenti particellari (cesio, stronzio, uranio, plutonio, ecc.) immessi nell'atmosfera. Ne va sempre così. Ricordatevi che le strumentazioni hanno dei limiti di detezione e che le particelle che si trovano al di sotto di questi limiti non sono affatto innocenti. Avete mai sentito uno dei famosi esperti in auge dotati di marchingegni a cui nulla sfugge... segnalare la presenza di uranio depleto nell'aria (ne sono state sparate non meno 10 mila tonnellate questi 10 ultimi anni...), e ancor più in questo momento in cui si libera la Libia contaminandola per l'eternità ?
La fisica non è un'opinione. L'AIPRI raccomanda prudenza.
Seguite le nubi via internet. http://meteoclimato.pagesperso-orange.fr/Radiameters.htm
http://www.rumormillnews.com/cgi-bin/forum.cgi?read=200508
Plutonium detected in soil at Fukushima nuke plant
Radiation found in Massachusetts rain water linked to Japan Nuclear crisis
Fukushima: cosa non dice la Tepco. - Giorgio Ferrari - Cadoinpiedi.it
http://www.youtube.com/watch?v=-en8Hmfq3rY
Radiation found in Massachusetts rain water linked to Japan Nuclear crisis
Dove c'è lo iodio c'è il resto. Ricortatevelo ! Guardate come l'emisfero nord si è illuminato di particelle radioattive che fluttueranno nell'aria per anni e anni. Lo dicono i rilevatori di radioattività del ufficialissimo CTBTO.
Martedi.
Sono pervenute le prime attestazioni italiane di contaminazione atomica dell’aria. Cari concitadini siete contaminati e vi state contaminando ad ogni respiro. E ufficiale.
Prendiamo il valore indicato dall’Arpa Emilia che dichiara un valore di Iodio 131 pari a 1,3E-4 Bq al metro cubo. Ora questo valore essendo probabilmente soltanto il 10% del valore totale (vedere la Criirad sul soggetto) ergo al m3 d'aria ci sono forse 1,3E-4/10% = 1,3E-3 Bq (10 volte più dell’osservato.)
Con 1,3E-3 Bq al metro cubo, una pioggia INTENSA di 1 ora con un vento di 2,8 metri al secondo (10 km orari) che inizia a 2500 metri dal suolo e che abbatte il 4% dei Bq presenti nella massa volumica è in grado di depositare per terra 1300 Bq al m2 di iodio 131. Non male. Buon appetito.
1,3E-3 Bq/m3 * 2500 metri *2,8 m/s vento * 3600 secondi di pioggia * 4% = 1310 Becquerel al metro quadro.
NB. Questo rappresenta ovviamente solo e soltanto un calcolo ipotetico dell'accumulazione al suolo dei radioelementi in condizioni estreme (pioggia intensa, % di deposito elevata) volto ad illustrare l'impatto al suolo di una contaminazione apparentemente lieve dell'aria. In condizioni medie si può supporre un valore di accumulazione 10 volte inferiore ossia di 130 Bq al m2. (I depositi "secchi" -con bel tempo- sono sempre nettamente inferiori ai depositi "umidi" -con pioggia-)
GIOVEDÌ 24 MARZO 2011
Le incognite radiologiche
L’agenzia di promozione del nucleare (AIEA) promuove logicamente, la paghiamo per questo, la censura delle informazioni scientifiche al riguardo degli elementi radioattivi che compongono la nube radiotossica che si eleva tutt’ora dalle centrali atomiche di Fukushima.
Niente viene detto sugli emettitori alfa, i più radiotossici di tutti, per effetto di prossimità, in caso di contaminazione interna. Nulla viene detto, ne peggio smentito, sugli elementi che componevano la nube alzatasi durante la seconda esplosione probabilmente fatta di scorie radioattive -o di parte del cuore atomico-. Nessuno quantifica le nanoparticelle volatili di plutonio, di americio ecc., nessuno ne precisa la dimensione, nessuno ne contempla la distribuzione per metro cubo di atmosfera, nessuno ne quantifica i volumi giornalieri incorporati dagli esseri umani, nessuno rileva l’incommensurabile radiotossicità, ossia morte per tumore indotto, di una particella di Pu239 di un micrometro di diametro celata dietro una ridicola radioattività apparente. Silenzio tombale su un quesito alquanto fondamentale per la radioprotezione delle genti: quante particelle di un micrometro di Pu239 ci sono per metro cubo d’aria ? Quante tonnellate di scorie radioattive sono state esplose sulle 2800 presenti nelle piscine ? Ricorderemo che queste scorie contengono circa 12 tonnellate di prodotti di fissione -1,7 t di Cs137, 0,770 t. di Sr90 - e 52 t tra U235 residuale e prodotti di attivazione -8,5 t di U236; 11,4 t. di Pu239; 4,5 t. di Pu240; 1,3 t. di Pu241; 1,7 t di Am241; 27 kg particolarmente radiotossici di Cm244-.
Tutta la disinformazione è esclusivamente concentrata sullo iodio 131 che ha un tempo di dimezzamento di 8 giorni (senza mai evocare l’I129 che contaminerà in eterno l’ambiente visto che ha un tempo di dimezzamento di circa 15,7 millioni di anni, ne il Krypton 85, ne il trizio, ne il carbonio 14, tutti gas "longevi" e dannosi). Ora l’iodio 131 non è che la parte emersa dell’iceberg radioattivo impiegata come comoda foglia di fico per nascondere la parte immersa. (Lo iodio 131, tra l'altro assente "per decadimento" nel carburante spento esploso, è soltanto uno dei 78 prodotti di fissione di emivita superiore ad un giorno, figuriamoci se è l'unico a volatilizzarsi nei forni atomici in fusione. Gli elementi volatili, Iodio, Tellurio, gas rari (Xenon 133, ecc.) e cesio, prevalgono ma non sono gli unici. Prendono veramente la gente per fessi.) Perché diciamolo chiaro e tondo sullo iodio, almeno per quanto concerne l’Europa, le “istanze” hanno furbescamente ragione: non c’è motivo di panico anche se va imperativamente precisato che la radioattività artificiale non è mai innocua e che non sarà priva di conseguenze. (E questione stocastica, il passaggio dello iodio sull’Italia scaverà necessariamente a termine un po’ di tombe, auguriamo non di qualche ministro.) Ma avviciniamoci un po’ di più allo iodio 131. Nei combustibili delle 4 centrali di Fukushima al momento dello spegnimento d’emergenza c’erano probabilmente disponibili circa 200 millioni di Curie (7,4E18 Bq, 1643 gr.) di Iodio 131 - circa 2,4 volte più che a Chernobyl- (oggi ridotti per via del decadimento a circa 60 millioni). (Notiamo, en passant, che questi 7,4E18 Bq di I131 erano così poco pericolosi per le popolazioni locali e mondiali che avevano un potenziale letale ufficiale per inalazione –(5/7,6E-9 Sv/Bq = 6,58E8 Bq)- di soltanto 11 milliardi di dosi (7,4E18/6,58E8 = 11,48E9). )
Una dispersione omogenea (senza, è impensabile, nessuna ricaduta al suolo) di 60 millioni di Curie nei 1,27E18 metri cubi di emisfero nord preso su una altezza di 5000 metri porterebbe a meno di 2 Bq al metro cubo. Lo iodio non è pertanto il reale problema (salvo belle piogge in grado di scaraventare al suolo consistenti quantitativi.) Il problema reale sono gli elementi alfa trasportati dalle particelle fini. Essi costituiscono un gravissimo pericolo polmonare e la totale assenza di dati obiettivi che li riguarda, quanto riguardo l'uranio "impoverito" che non manca neppure quello per aria, giustifica in se la messa in allerta delle popolazioni e giustifica l’invito alla massima prudenza aerobica. Bambini il calcio può attendere e la ricreazione si può fare in aula. Bambini una particella di un micrometro di plutonio che si insedia in qualche tessuto uccide. Bambini abbiate pazienza, la contaminazione "concentrata" dell’aria durerà fin quando dureranno le emissioni a Fukushima e la prima ondata che riceveremo non sarà la più tossica. (Poi passeremo alla contaminazione permanente distribuita.) E nessuno è in grado, purtroppo, di scommettere sulla fine di questa lenta ed immane tragedia atomica che rischia, a termine, di cancellare la civiltà giapponese e non solo.
I rilievi radiologici in Giappone. Rainout: http://atmc.jp/ame/
25 Marzo
Result of the investigation on exposure to radiation of workers from cooperative companies at Unit3 in Fukushima Daiichi Nuclear Power Station(March 25, 2011)
Lack of data from Japan distresses nuclear experts L.A Times
http://www.llrc.org/
http://www.irsn.fr/FR/Actualites_presse/Actualites/Documents/IRSN_Seisme-Japon_Point-situation-25032011-08h.pdf
http://www-pub.iaea.org/MTCD/publications/PDF/Pub1467_web.pdf
http://www.reuters.com/article/2011/03/25/uk-japan-quake-ports-idUSLNE72O02M2011032
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Corio ???
ReplyDeleteVAI A LAVORARE, VAI !!!
IODIO DA FUKUSHIMA IN ITALIA. MA GLI SCENZIATI MINIMIZZANO
ReplyDelete..però:
FUORIUSCITA DI PLUTONIO DALLA CENTRALE NUCLEARE
MASSIMA ALLERTA
Senti COGLIONE quando le cose non le sai, evita di fare terrorismo. Una cosa è una eventuale (ed attualmente per nulla verificata) fuoriuscita LOCALE di plutonio (metallo pesante e per nulla volatile) per la quale si deve prestare la massima attenzione, ed una cosa completamente diversa è l'eventuale iodio (estremamente molto più leggero e volatile del plutonio)che potrebbe essere trasportato nell'atmosfera.
questa è roba vecchia già sbugiardata, ma loro non perdono mai l'occasione per copiarsi a vicenda e fare delle pessime figure
ReplyDeleteTra l'altro questo post è uscito poche ore dopo il mio che portava lo stesso link al modello previsionale... sarà un caso?
ReplyDeletesalve, arrivo qua partendo dalla mia solita rassegna stampa quotidiana su fukushima. non capisco voi dite che la situazione li non è grave? ma secondo voi il mare è solo uno o ce ne sono cento? non è che se cambia il nome cè un muro tra mar ionio e adriatico. uguale per atlantico e pacifico.
ReplyDeletenon è terrorismo, capisco che non volete morire ma okkio...
e guardatevi i dati dei tumori nelloccidente avanzato rispetto che ne so allindia o allafrica...