http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/06/val-di-susa-la-realizzazione-della-tav.html
Val di Susa: la realizzazione della TAV ha due scopi sicuri, quello di avvelenare la popolazione e quello di fare indebitare gli Italiani
Qui di seguito il testo di una mail pervenutami che prontamente divulgo, a seguito alcune mie riflessioni
In Val di Susa c'è una guerra. E nessun telegiornale sta dicendo la verità. Una popolazione locale sta tentando di opporre resistenza alla costruzione di un'opera voluta da lobbies finanziarie, sostanzialmente inutile, destinata al trasporto delle merci (non è alta velocità.. per chi ancora non lo sapesse!), dal costo pari a tre volte il ponte di Messina. TRE VOLTE il costo del PONTE DI MESSINA.
Cito inchieste del Politecnico di Torino e Milano, e dati estratti dalla trasmissione Report (Rai tre) e da una bellissima trasmissione andata in onda alcuni mesi fa su La 7. Non mi dilungo sull'impatto ambientale, la collina di amianto (una stima di una ASL di Torino parla di 20.000 morti nei prossimi anni per la nube di fibre) il tunnel di 54 km dentro una montagna già scavata dall'Enel perché ricca di Uranio, ma vi informo di questo: i soldi destinati alla costruzione li metteranno le banche, ad un tasso del 6,2 % ma la fidejussione a garanzia del prestito sapete chi l'ha messa?
Voi!! o se preferite lo Stato italiano! entro 9 anni dovremo restituire 45 miliardi di debito alle banche che hanno finanziato l'opera.45 miliardi sono quello che dovremo sostenere come costo per ridurre un pochino il nostro debito con l'estero per stare in Europa e il povero Tremonti non sa dove reperirli.Siete pronti a pagare altri 45 miliardi per far viaggiare più veloce l'acqua minerale di lecce verso la Norvegia, e far arrivare prima i biscotti inglesi sullo scaffale del vostro supermercato?
A proposito ... non passeranno dalla Val di Susa le merci. Un noto docente del Politecnico dice che il costo del transito per un camion da questo valico non sarà competitivo con i costi degli altri tunnel che già esistono. Questa sarà davvero una cattedrale nel deserto.
Per chi vuole saperne di più:
http://www.notav.eu
Nel messaggio precedente si fa cenno ad una problematica che viene quasi sempre celata dai mass media e dai telegiornali in particolare, ovvero il fatto che i lavori per la realizzazione della famigerata TAV comporteranno un forte avvelenamento da fibre di amianto. Mentre per legge è vietato rimuovere l’amianto dai fabbricati senza ricorrere ad opportune misure di sicurezza e particolari cautele nello smaltimento, quando è lo stato che deve compiere lavori che causano il rilascio di amianto nell’ambiente tutte le cautele e le norme di legge vanno a farsi benedire. La situazione sembrerebbe paradossale se non si fosse a conoscenza delle attività clandestine dell’aeronautica incivile, ovvero del rilascio intenzionale di sostanze chimiche velenose nell’atmosfera. Possiamo davvero credere che il folle progetto della TAV si realizzi solo per tutelare gli interessi economici di alcune lobby? Forse, ma quale governo con un minimo di senno proseguirebbe testardamente a difendere un progetto che dissangua le casse dello stato in un simile momento di crisi, ottenendo per di più il risultato di inimicarsi gli abitati di una valle intera?
Chi non è a conoscenza della questione del signoraggio forse non riesce a capire bene ciò che sta succedendo, e che dovrebbe essere palese dopo quanto sta avvenendo in Grecia (NB: Italia, Spagna e Portogallo sembrano prossime a seguire le orme della Grecia): per il sistema finanziario e bancario internazionale ogni indebitamento altrui è un credito su cui vantare proficui interessi, ed in caso di insolvenza si possono aggiungere dei ricatti tali da costringere un intero paese a svendere il proprio patrimonio con le privatizzazioni e ad obbedire a rigidi diktat che portano l’intera economia di un paese ad obbedire alle regole volute dalle persone più ricche e potenti del mondo. Insomma è possibile così ristrutturare l’economia in funzione degli interessi di pochi che divengono sempre più palesemente i veri detentori del potere tramite le loro strutture quali la BCE (banca centrale europea, BANCA PRIVATA) o il FMI (fondo monetario internazionale, organismo sostanzialmente costituito da persone influenti nel campo della finanza che non ha niente di democratico o di rappresentativo). Ciò dovrebbe far capire ancora di più che la presente crisi finanziaria è stata artificialmente creata.
Insomma avvelenare la gente (per indebolirla psico-fisicamente e sfoltire la popolazione) e indebitarla sembrano essere i reali obiettivi di chi governa questo pianeta. Il progetto finale sembra quello del Nuovo Ordine Mondiale.
corrado cannaiolo cialtrone
ReplyDelete1) Dove sono le deportazioni di massa?
2) Dove sono le vaccinazioni forzate?
3) Dove sono le fosse comuni e i milioni di morti causati dal vaccino ah1n1?
4) Dove sono le bombe atomiche usate per arrestare la perdita del pozzo BP?
5) Dove sono i 40 milioni di americani deportati e i relativi campi di concentramento?
6) Dove sono i milioni di bare?
7) Dove sono le prove che l'incidente di Smolensk è stato un attentato?
8) Dove sono le prove che l'incidente di Nigel Farage è stato un attentato?
9) Dove sono le prove che lo squalene (tra l'altro prodotto anche dal nostro corpo) fa ciò che dici?
10) Quanto hai pagato la laurea?
Sono un valsusino, io speravo che certi "personaggi" rimanessero fuori dalla questione NO TAV, in quanto totalmente incompetenti e dannosi per la battaglia che si sta cercando di portare avanti qui.
ReplyDeleteInvece saltano fuori e sparano le loro cazzate:
Signoraggio e Scie Chimiche ma andate a fare in culo complottisti di sto cazzo.
... Non mi dilungo sull'impatto ambientale, la collina di amianto (una stima di una ASL di Torino parla di 20.000 morti nei prossimi anni per la nube di fibre) il tunnel di 54 km dentro una montagna già scavata dall'Enel perché ricca di Uranio ...
ReplyDeleteMa brutto coglione terrorista falso e bugiardo perchè se la montagna è "ricca di uranio" noi avremmo dovuto importare l'uranio da chissà dove per le centrali nucleari? Dove stanno le prove della "collina di amianto"? Sei geologo tu? No, secondo me non sei nemmeno laureato ...
@Luca
ReplyDeleteciao, da quello che sento ai tg non mi e' chiaro il motivo che spinge i notav a manifestare. capisco l'impatto della tav ma non eliminerebbe traffico pesante su gomma?
tu sarei grato se mi aiutassi a capire
cuao
essse
@Luca
ReplyDeleteciao, da quello che sento ai tg non mi e' chiaro il motivo che spinge i notav a manifestare.
E' qualcosa che neanche a me è molto chiaro.
Buon proseguimento
Siamo una valle piccola, abbiamo già due statali, un fiume, una autostrada e una ferrovia a doppio binario.
ReplyDeleteQueste ultime due sottoutilizzate.
Negli ultimi 25 anni abbiamo "sopportato" la costruzione dell'autostrada e di una centrale in galleria.
I dati su cui ci basiamo provengo tutti dai proponenti dell'opera.
C'è anche il fattore ambientale, ci sono vene di Uranio, che l'Enel penso di sfruttare ma erano antieconomiche, e di Amianto.
Senza contare che sottostimano i costi di costruzione, in più ci fanno pagare il 66% della tratta internazionale quando siamo interessati dal solo 33% dell'opera.
Io non so un No Tav a priori,se per esempio la nostra ferrovia fosse utilizzata e mantenuta bene ci sarebbero già delle motivazioni per farla.
@ Vero ma nel 2035, se va bene.
ReplyDeleteInoltre non basta una ferrovia bisogna "imporre" questa cosa, tipo come fanno in Svizzera:
Il camion se deve scaricare può transitare se non deve scaricare deve essere caricato su un treno.
Qui avevano fatto un tentativo del genere, senza imporre nulla però, che è fallito perchè sottoutilizzato.
Ma non si potrebbe fare che i soldi per la TAV della Val di Susa ce li prendiamo dalle mie parti per il tunnel del Brennero visto che l'inquinamento da TIR sull'A22 è ormai critico? Infatti da queste parti quelli che si lamentano per il BBT sono pochini...
ReplyDelete@ Luca(un altro)
ReplyDeleteè un problema politico, se si potesse fare sarebbe una cosa sensata.
Sulla questione TAV/utilità ho letto ieri un ottimo articolo sul Fatto a cura d'un professore (no, non è 'o professò cogliò :)))) di economia dei trasporti c/o il Politecnico di Milano, non ne ricordo il nome. Premettendo che si può esser d'accordo o non d'accordo con lui (ad es., sempre sul Fatto, ha avuto idee opposte alle mie sui referendum sull'acqua) concordo che la TAV - a parte i "problemi ambientali" è una vaccata.
ReplyDeleteilpeyote appena riesco linko l'articolo
@ la tigre della malora
ReplyDeleteè Marco Ponti che ha scritto l'articolo
@Luca
ReplyDeleteCiao. Io abito poco distante anche se non nella tua valle.
Provo a scrivere come la penso.
Intanto parliamo dell'opera.
Non è vero che la TAV interessi solo il valico Francia, Italia.
La TAV comincia ai confini con l'Asia e continua fino all'oceano Attlantico.
Non realizzarne alcuni chilometri equivale a non realizzarla del tutto.
Farla passare a nord delle Alpi, equivale a tagliare fuori l'Italia, le sue industrie, i suoi porti e quindi i suoi lavoratori, dal futuro commercio europeo.
Questa evidenza ha conseguenze che purtroppo ricadono, ancora una volta, sui valsusini.
Conseguenze ma anche opportunità che si rischia di perdere.
Giustissimo quello che dici sui disagi che già paga la valle.
2 statali, un autostrada, una ferrovia, un numero imprecisato di impianti idroelettrici, linee dell'alta tensione ecc..
Però, mi chiedo, se sia stata realmente valutata la possibilità di migliorare le cose, approfittando della realizzazione della TAV, anziché mettere avanti dei no preconcetti.
Chiariamo subito che la ferrovia già esistente è obsoleta (infatti i francesi hanno deciso di non farci più passare il TGV, ormai si va in autobus quasi sempre fino a Lione) e che un suo ammodernamento creerebbe, probabilmente, disagi ancora più pesanti.
La ferrovia attuale passa in superficie e in mezzo agli abitati. Difficile credere che un aumentato traffico merci su questa linea non crei disagi.
Inoltre il problema amianto sarebbe ancora maggiore. L'amianto in val di Susa è uno strato superficiale. Rimaneggiare il vecchio tracciato significherebbe muovere continuamente questo strato. Realizzare delle gallerie significa invece toccarne una sezione ridotta e poco dopo ci si trova a scavare in rocce di tipo compatto.
Stesso discorso per l'uranio.
Se hanno rinunciato a sfruttarlo è perché non ne esiste poi una cosi grossa quantità. Inoltre credo sia meglio scavarlo dentro una galleria che all'aperto.
Ma il vero nodo, quello di cui a causa della protesta NO TAV, non si riesce a parlare, è un altro. Anzi sono due.
-Quali sono le opere realmente compensative per la valle ed i suoi abitanti.
-Quali sono le opportunità che la valle può cogliere da quest'opera.
E qui credo che cascherà l'asino. E credo anche che molta della colpa sia dei politici locali e della protesta. Protesta che per forme e modi (almeno quelli che passano sui media) non ha permesso un reale dibattito.
Cosi si finirà per accettare come opere compensative il solito campo di calcio comunale, la risistemazione di qualche strada e la stesura di un po' di lampioni.
Invece si dovrebbero pretendere opere realmente compensative, ovvero che restituiscano alla valle quello che la TAV toglie... magari cogliendo l'occasione per migliorare ulteriormente.
Un idea è quella di cominciare a mettere il maggior numero di camion possibili, sulla ferrovia già esistente (lo hai detto anche tu mi pare).
Allontanare il traffico pesante locale, dai centri abitati (magari non facendogli pagare la salatissima autostrada esistente).
Ottenere la stazione internazionale di Susa. Che offrirebbe alla valle l'occasione di riscoprire se stessa. Di dare uno sbocco internazionale alle attività di valle che già esistono. Si tratti dell'apicoltore che vuole esportare in Germania i suoi prodotti, o l'albergatore che vuole far arrivare turisti dall'inghilterra.
Diversamente i rischi sono 2.
-L'opera si fa passando sulla testa dei cittadini, giustificando il modo di procedere con la necessità di scavalcare la protesta.
-L'opera non si farà. E allora resterà ben poco futuro per i lavoratori e le industrie del Piemonte.
@ Orso
ReplyDeleteTi rimando hai siti dei NO TAV per avere delle informazioni in più
WWW.notav.eu
http://www.ambientevalsusa.it/
@Luca
ReplyDeleteNon posso certo leggermi tutto il sito.
Se hai dei dati in particolare sono dispostissimo a prenderli in considerazione.
Ma da anni discuto con i NO TAV e sinceramente nessuna argomentazione contraria mi ha convinto del tutto.
Partiamo da una premessa. Il treno è sicuramente il metodo di trasporto delle merci più ecologico che posso immaginare dopo le navi a vela.
L'unico mezzo a motore che posso realisticamente immaginare funzionare, anche grazie all'energia prodotta dall'eolico e dal fotovoltaico.
Questa considerazione mi fa già nascere molte perplessità nei confronti di chi si oppone.
Gli argomenti contro la TAV credo si riassumano in:
-La vecchia tratta è sottoutilizzata.
E' vero. La vecchia tratta è sottoutilizzata. Ma vi siete chiesti il motivo? Il motivo è che è appunto vecchia. I raggi di curvatura, lo stesso sistema di alimentazione, non sono adatti ai treni moderni. Per non parlare delle infrastrutture che sono praticamente inesistenti e dell'assoluta mancanza di sicurezza, proprio per i cittadini, in quei tratti in cui i binari passano nei centri abitati (Ricordiamo cosa è successo a Viareggio?). I francesi ormai si rifiutano di farci passare il TGV. Per anni hanno mantenuto un costoso parco di locomotori a doppia alimentazione. Ora non intendono più farlo.
-L'amianto.
L'amianto è una realtà geologica della val di Susa, di una parte della val Chisone e delle valli di Lanzo.
Si trova in superficie e ogni volta che si fanno lavori in superficie si presenta il problema. Questo dovrebbe essere un argomento favorevole alla realizzazione in galleria e non contrario. Dopo i primi metri di scavo infatti, ci si trova a scavare rocce estremamente diverse. Cautela va usata per i lavori di contorno. Strade dei cantieri ecc.. Ma se si dovesse rifare la vecchia ferrovia il problema sarebbe ben maggiore.
In ogni caso, copio dall'estratto della relazione dell'università di Siena, presente sul sito che mi hai l'incato (perché un estratto e non tutto?)
"Il carattere preliminare dell'indagine condotta non permette di fare valutazioni quantitative
esaurienti, tuttavia raramente le fratture mineralizzate, comunque orientate, hanno una persistenza
superiore ad alcuni metri. I casi di lunghezze decametriche sembrano rari, ma esistono “corridoi” in cui i
le fratture di taglio sono assai .tte e organizzate en echelon, in modo da formare nell'insieme delle zone
di discontinuità abbastanza lunghe."
E ancora:
"L’amianto è quasi esclusivamente presente in vene con spessori millimetrici
e centimetrici, la spaziatura dei sistemi di vene è molto variabile e
perciò non è possibile con i dati attualmente disponibili valutare le quantità
di fibra di amianto contenute nell’ammasso roccioso."
-Uranio.
Quello è un non problema. Non è che le gallerie saranno scavate dentro l'uranio. Ogni tanto si trovano vene di materiale che ne contiene tracce allo stato naturale. Tracce cosi piccole che l'idea di estrarlo è stata scartata perché non conveniente. Ci sono intere baite costruite con quei sassi in valle.
-Ci vorranno 20 anni a finire i lavori.
E allora? Meno male che ogni tanto la politica pensa a lungo e medio termine. Molte delle opere presenti nelle nostre valli hanno richiesto 2 o 3 generazioni per venire completate.
Il forte di Fenestrelle è stato costruito in circa 200 anni. La palazzina di Venaria Reale in, se ricordo bene, 180.
Con quella logica i romani non avrebbero mai cominciato a costruire strade percorribili dai carri, per unire la Sicilia alla valle d'Aosta.
Uno dei principali limiti della società attuale e non riuscire a vedere oltre le necessità immediate.
Io ho 47 anni e potrei anche fregarmene. Ma ho una figlia di 19 e forse un giorno avrò dei nipoti. Per loro spero che si faccia la TAV e che in cambio si rinunci ad un bel po' di camion.