L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

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Friday, December 9, 2011

I ragazzi della Via Paal

http://freeanimals-freeanimals.blogspot.com/2011/12/i-ragazzi-della-via-paal.html

I ragazzi della Via Paal


Da fini conoscitori della psiche umana, essendo stati loro a manipolare i nostri geni, gli Elohim [1] sanno che il nostro cervello è diviso in due parti. I taoisti hanno voluto valorizzare la cosa con lo yin e lo yang [2], mentre i regnanti di tutti i tempi l’hanno strumentalizzata mediante il principio del “Divide et impera”. Le democrazie, con i due rami del parlamento, l’hanno usata per confondere le idee alla gente.
Di fatto, dispute, diatribe, contradditori e contese sono pane quotidiano di tutti noi, specialisti esperti o semplici dilettanti e i tribunali scoppiano di procedimenti giudiziari. Al di sotto di un certo livello, la discussione può avere effetti positivi: si chiama dialettica. Al di sopra degenera in rissa, fino alle estreme conseguenze sanguinose delle guerre. Ma è sempre dal nostro doppio cervello che scaturisce il fenomeno.
Ciascuno ha la sua opinione in proposito e, nel caso delle scie chimiche di cui si è discusso a Genova il 6 dicembre, vale la pena riportare questa di Charles Bukowski: per il cittadino a cui il Sistema piace così com’è, gli sbirri saranno sempre buoni; ma per il cittadino a cui il Sistema non piace, gli sbirri saranno sempre cattivi.
In quest’ottica, riesco a piegarmi perché molti considerano le scie chimiche un pericolo e molti altri no, giacché i primi non sono contenti di come è strutturata la società, mentre i secondi ne sono del tutto soddisfatti. I primi temono insidie nelle operazioni aeree di cui non ci sono state date spiegazioni, mentre i secondi considerano i primi visionari e malati mentali.
I primi, d’altra parte, non riescono a capacitarsi come così tante persone neghino l’evidenza, osservabile nei cieli di giorno e di notte, e concludono che devono per forza essere in malafede, cioè amare di più la menzogna che la verità. Se i negatori delle scie chimiche considerano gli altri malati mentali, coloro che le vedono e vorrebbero saperne di più ritengono i negatori inspiegabilmente ottenebrati.
Saggiamente Massimo Mazzucco una volta si espresse in proposito dicendo che, tra i due, fa meno danni credere alle scie chimiche, che non viceversa, poiché se credo che siano un complotto militare e mi sbaglio, non si fa male nessuno, ma se nego che siano pericolose e mi sbaglio, ne va di mezzo la salute e la vita di milioni di persone. In altre parole, il male minore è quello di credere che siano un’operazione clandestina di cui le autorità non vogliono sentir parlare.
Varrebbe la pena, per capire fino a che punto la forbice dell’incomunicabilità tra le due bande si è allargata, vedere dall’inizio alla fine questo video, se si hanno due ore di tempo a disposizione:
Altrimenti sarà sufficiente credere alle mie impressioni.
Non vi è alcun dubbio che Rosario Marcianò sia il massimo esperto italiano in fatto di scie chimiche. Il meteorologo Andrea Corigliano sarà anche un bravo professore, ma non si può definire un luminare della meteorologia. Poiché non sta scritto da nessuna parte che un autodidatta debba essere sempre e comunque meno competente di un laureato, il valore della testimonianza portata da Marcianò si è visto, mentre la performance del meteorologo è stata senza lode e senza infamia, così come probabilmente è abituato a tenere nelle aule scolastiche.
Sul terzo incomodo, convocato a sorpresa e senza avvisare Marcianò, sarebbe preferibile stendere il classico velo pietoso, poiché le doti di Paolo Attivissimo sono di tipo manipolatorio e propagandistico, sintomo di accurati studi di PNL (programmazione neuro linguistica). E niente di più. Anche Paolo Attivissimo, intervenuto inaspettatamente dalla Svizzera mediante Skype, è personaggio famoso tanto quanto Marcianò, ma la sua fama deriva dal ruolo che si è scelto – lui dice senza retribuzione ministeriale – di “cacciatore di bufale”. Non è il solo. Vi è un manipolo di “cacciatori” che ha come presidente onorario niente meno che Piero Angela e una sigla che risponde all’acronimo CICAP.
Sarebbe saggio, se qualcuno di loro dovesse leggere queste righe, che cambiassero l’appellativo, altrimenti a me continuerà a venire in mente la frase: “Quelli del CICAP non ci-cap-iscono una mazza!”
E sarebbe parimenti saggio che lasciassero in pace le bufale, che non hanno fatto niente di male a nessuno e a cui, dopo avergli rubato il latte per fare mozzarelle, devono anche venir cacciate. A me dà fastidio anche se si tratta di metafore, come in questo caso, nello stesso modo in cui mi dà fastidio “tagliare la testa al toro” o “crepi il lupo”, ecc. ecc.
Entrando nel merito della conferenza, la domanda che Attivissimo ha fatto a Marcianò è stata se se la sente di dire chiaramente che l’ENAV [3], i meteorologi e i piloti militari e civili italiani sono responsabili della sciagura che ha colpito in più riprese, in ottobre e in novembre, la Liguria. Ovvero, se Marcianò ha la certezza che siano essi i responsabili di quel disastro, dovrebbe presentare esposto alla magistratura, a meno che non pensi che anche i giudici siano collusi con gli altri protagonisti di quella drammatica vicenda.
Poiché nei giorni precedenti all’alluvione, in Liguria c’erano centinaia di voli d’aerei irroratori, Marcianò era riuscito a profetizzare con tre giorni in anticipo che sulla Liguria di levante si sarebbero potute verificare precipitazioni intense. Probabilmente anche l’ARPA ligure lo sapeva, ma non ne ha dato avviso alla popolazione. Marcianò, come privato cittadino, non avrebbe avuto i mezzi per farsi sentire e non sarebbe stato neanche creduto, oppure avrebbe potuto anche essere denunciato per procurato allarme. Quando si fa una denuncia ai carabinieri, la si fa a proprio rischio e pericolo, nello stesso modo in cui quando si entra in ospedale, se si ha una certa età, ci sono molte probabilità di uscire con i piedi in avanti.
Ma questo è un altro discorso.
Il confronto con la Thailandia, che è una monarchia, è interessante, giacché laggiù le irrorazioni di sostanze mediante aerei è legale e pubblicizzata, mentre da noi, dove vige un regime democratico, nessuno sa niente. Sembra che le autorità tailandesi abbiano aperto le dighe per evitare di allagare la capitale, mandando sott’acqua la provincia, esattamente come nel 1986, dopo l’esplosione di Chernobyl, i russi fecero piovere sull’Ucraina pioggia radioattiva, senza avvisare la popolazione, onde evitare che la nube tossica arrivasse a Mosca. Potrebbe darsi che, nel caso della Thailandia, le irrorazioni avvengano con la consapevolezza della gente, perché essa è buddisticamente rassegnata ad accettare la volontà del re, mentre in Italia, se si sapesse che avvengono operazioni di aerosol e le si mettesse in relazione con le alluvioni, gli italiani potrebbero un tantino incavolarsi. Ma incavolarsi sul serio. Finché non si è portato a compimento il progetto di rincitrullimento generale della popolazione, i vertici di comando delle scie chimiche preferiscono non correre rischi e sguinzagliare i cani.
Non so se si è capito a chi mi sto riferendo. Stavolta uso anch’io una metafora che tiri in ballo le bestie, ma io non manco di rispetto agli animali, bensì solo a quegli umani che, ipnotizzati dal signor Attivissimo, si credono sapienti e sono ciechi e ottusi, per non dire asserviti ai poteri forti, alle multinazionali, agli Illuminati e ai padroni del vapore, come si diceva una volta. Solo che una volta il vapore non era ancora diventato tossico come al giorno d’oggi.
Sulla questione delle scie di condensa non voglio spendere neanche una riga, di tanto dibattuta e noiosa ormai essa è diventata. Poiché le autorità preposte tacciono, il ruolo di portavoce viene lasciato svolgere da privati come il molto attivo Attivissimo e già questa è una scorrettezza. Corigliano non lo calcolo perché non è lui che prende le decisioni. Lui è solo un professore di scuola. Per cui ci ritroviamo nella non felice situazione di avere come interlocutori gente come noi, più o meno ignorante di noi, più o meno istruita di noi, ovvero una squadra di ragazzi che stanno dall’altra parte della barricata e che indossano una divisa dal colore diverso dalla nostra.
Basti dire, comunque, che gli aerei che rilasciano scie persistenti:
- - non volano a diecimila metri di quota dove in alcuni casi le scie potrebbero essere di condensa, ma molto più in basso;
- - nella gran parte sono aerei militari, poiché un aereo civile solo in caso di pericolo tornerebbe indietro, come invece fanno quelli che vedo io;
- - prima di una certa data, diciamo una decina d’anni fa, tali scie nel cielo non si vedevano;
- - autorità come Edward Teller [4] hanno pubblicamente ammesso e spiegato le finalità della geoingegneria: cosa si vuole di più?
- - nella teoria e nella prassi militare è implicito che i civili siano una zavorra sacrificabile, la cui morte viene definita “danni collaterali”. Pur di raggiungere i loro obiettivi, i militari passano sopra a tutto e a tutti: è nella loro natura.
Infine, tutto quanto dibattuto nella conferenza di martedì e tutto quanto fin qui da me scritto, avrebbe senso se fossimo tutti d’accordo che la casta militare è legittimata ad esistere e operare. Ma siccome io personalmente (e credo anche molti altri liberi pensatori) non riconosco ai militari il diritto di esistere, o lo riconosco solo in virtù degli arbitrari, atavici e immorali rapporti di forza, anche una sola scoreggia di deltaplano militare è per me inammissibile, inaccettabile ed eticamente condannabile.
Forse Attivissimo, Morocutti e gli altri botoli ringhiosi avranno tempo e pazienza di stare a discutere sulla bontà delle fumigazioni aeree – ed è ammirevole la pazienza di Marcianò che si sporca le mani con loro – ma io non vorrei perdere altro tempo in simili diatribe. Vorrei occuparmi d’altro. Anche perché il romanzo di Ferenc Molnar [5] è di piacevole lettura, indicativo di un’epoca, di un luogo e della psiche infantile, ma è e resta un libro per ragazzi. Bisognerebbe diventare un po’ tutti più adulti, smettere di difendere l’indifendibile, abolire l’esercito e rendere tabù non solo la guerra, ma anche il solo pensiero che sia lecito usare un’arma contro qualcuno. Forse, se si raggiungerà tale obiettivo, alla fine non avremo più un doppio cervello e finirà ogni forma d’inutile dualismo. Forse a quel punto saremo un Tutto Unico, in armonia con noi stessi e gli altri. Forse a quel punto saremo Dei.
Note:

10 comments:

  1. Vado leggermente OT, magari commenterò dopo quel che ha scritto Freeanimals. Ho trovato una chicca a cura del sig. Rosario "tafazzi" Marcianò.

    L'altro giorno, a Genova, aveva concionato di "tele di ragno (o ragni) contaminati con geni di capra" - non ricordo bene. L'affermazione, a prima (e seconda, terza, quarta...) vista pare essere una solenne puttanata. Ma andiamo avanti. Stanotte ha scritto

    Straker ha detto...

    Anche la battuta sulle tele artificiali come delirio di Marcianò...

    Ecco un link, ma ci sono altri 6 brevetti, signor Kattivix.
    09 dicembre, 2011 01:01


    linkando questo http://tinyurl.com/6nvyr6z (da bybliotecapleyades.net).

    La fonte è quel che è (il sito è "specializzato" in ufologia, NWO et similia) ma l'articolo è interessante, perché almeno cita fonti e, soprattutto, non giunge a conclusioni "assolute", come fanno dalle parti del terrazzino. Innanzitutto, non dice affatto quel che afferma Marcianò, anzi: in sintesi, parla di brevetti e ricerche bioingegneristiche per arrivare a produrre materiale simile alla seta prodotta dai ragni e chaff "biodegradabile" a partire da recombinant spider silk-like protein extracted from the milk of transgenic goats, made by Nexia Biotechnologies.. Vi è anche un link a wiki inglese sul Biosteel: interessante, ma alla fine vien scritto Unfortunately, no one has been able to produce it in commercial quantities. Nexia is the only company which has successfully produced fibres from recombinant spider silk and is currently in the process of developing commercial quantities of BioSteel using its transgenic goat technology.

    Ma il bello viene alla fine. Ricordiamo tutti la sig. ra Staninger, quella del microscopio giocattolo? Quella venerata a mo' di Madonna di Medjugorie dalle parti di Sanremo? Bene, viene smontata in tutto e per tutto: il suo nome da sposata era (è, non so) Sacarello, prese la sua "laurea" in un'università (non riconosciuta) per corrispondenza che la Scuola Radio Elettra era il MIT in confronto, e tante altre cosette, con un curriculum a base di fuffa (e di soldi spillati alla gente per "analisi") datato almeno 1993.

    Buona lettura.

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  2. ... and is currently in the process of developing commercial quantities of BioSteel using its transgenic goat technology.

    Bio-acciaio da capre transgeniche? O_O

    Oppure ho capito male?

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  3. Buzz, quel che ho capito io è che nel latte di capra transgenica v'è una proteina simile a quella che compone le tele di ragno, e che è stata (e viene tuttora) studiata per produrre materiale resistente come la tela, appunto, però, a tutt'oggi, non è stato ancora possibile avviarne la produzione industriale.

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  4. Posso capire che si stiano arrabbiando se dei cacciatori di "bufale" stanno seguendo i loro affari.
    In fondo dobbiamo anche ammettere che le scie chimiche ora non sono più una bufala, ma un vero e proprio IMBROGLIO, architettato ad arte. Le prove sono tante.

    Quindi da ora in poi si può parlare di "Cacciatori di imbrogli". Così i marcianò, i penna e i luda si sentiranno più presi sul serio.

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  5. Dr. Hildegarde Staninger. Her married name was Hildegard L.A. Sacarello.
    ...
    Sacarello graduated from Kensington University in Glendale, Calif. in 1983, earning a doctorate in industrial toxicology. Kensington students study by mail on an independent tutorial basis... But the California Council for Private Postsecondary and Vocational Education, a state agency that monitors and regulates private universities and colleges, said the school has never been authorized to grant such a degree
    ...

    According to a recent article on CBSnews.com, "Top Officials Hold Fake Degrees," Kensington University was closed down by officials at the state level in California and Hawaii.
    In a lawsuit brought against Kensington by the Hawaii Department of Consumer Protection, there was this statement:

    "4. Defendant KU is not now or never has been accredited by a recognized accrediting agency or association recognized by the United States Secretary of Education.

    5. Subsequent to July 1, 1999, Defendant KU, acting in concert with others, has engaged in the operation of the unaccredited degree granting institution Kensington University. To that end, the defendant has offered to sell and sold post secondary degrees."

    Quindi la Staninger ha una laurea assegnatagli da una università che non aveva alcun titolo per assegnarne alcuna, per questo è stata chiusa.
    La Staninger ha quindi un titolo di studio che vale quanto quello di architettura di strakkino.
    Chi ha orecchie per intendere, intenda ...

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  6. Comuque grazie a Rosario per aver fornito un link che contiene informazioni che sputtanano completamente quella pseudo ricercatrice ;)

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  7. Infatti Foe, era proprio quello che volevo far notare: il sig. Marcianò posta un link di un sito "alternativo" che sputtana totalmente uno dei suoi idoli :)

    Altro che 'o comandante clusò, 'o comandante tafazzi :)

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  8. AHAHAHAHAHAHA la dottoressa con il microscopio giocattolo non è quindi dottoressa????

    Ma allora sono imparentati, dai!!!!

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  9. Immaginate il tizio che fa questa osservazione urlando con la vena della tempia gonfia, e gustate la risposta del fuffaro più noto del suo quartiere. Le mie osservazioni sono in minuscolo (così è facile riconoscerle).

    TheZoopsia

    MI E' CAPITATO, NEGLI ULTIMI ANNI, DI ESPORRE DELLE PIANTE D'APPARTAMENTO ALLE PRECIPITAZIONI PIOVOSE ESTIVE (ottima decisione, un hobby gentile può placare l'animo). HO POTUTO CONSTATARE DOPO POCHISSIMI GIORNI, CHE IL LORO ACCRESCIMENTO SUBIVA UNA REPENTINA ACCELERAZIONE (ha scoperto che le piante, se prendono la pioggia, crescono). LE PIANTE SI SVILUPPAVANO IN MODO CELERE ED ANORMALE (le piante non lo hanno convinto). HO PROVATO A FARE LA MEDESIMA COSA, SOMMINISTRANDO COMPOSTI MINERALI SPECIFICI PER PIANTE ORNAMENTALI, SENZ PERO' OTTENERE GLI STESSI RISULTATI (ha scoperto che la buona, vecchia pioggia fa crescere le piante meglio degli schifi minerali, si fanno progressi).
    CIO' MI PORTA A DEDURRE, CHE NELL'ATMOSFERA VI SIANO ELEMENTI CHIMICI CHE FUNGANO DA CATALIZZATORI SULLO SVILUPPO DELLE PIANTE (a parte il catalizzatore nanomungo catoblepa come fosse ananta).

    IL POTASSIO, PER ESEMPIO, E' UN ELEMENTO CHIMICO IMPORTANTISSIMO ALLA VITA, SIA ANIMALE, SIA VEGETALE (ed era forse l'unico elemento chimico della tavola periodica scampato all'attenzione dei fuffari).
    IL POTASSIO, NELLE PIANTE, REGOLA LO SVILUPPO DELLE FOGLI E DEI FIORI, ACCRESCENDONE LE DIMENSIONI (ma il bario è velenoso, e siccome le piante sono vive nelle scie non c'è il bario: giusto?).
    E' PROBABILE, QUINDI, CHE NELLE SCIE CHIMICHE, VI SIA UN'ALTA CONCENTRAZIONE DI POTASSIO (niente, non ci è arrivato... ma cosa ne pensa quel gran genio del tuo amico?)

    tankerenemy
    Le piante, anche le più resistenti, dopo un certo periodo, muoino.


    ...

    ...

    ...

    sto ridendo da mezz'ora...

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  10. ahahahahahahahahahahah

    Domandina, ma lo sanno cosa fa il potassio (puro) a contatto con l'acqua???


    Hanno scoperto che la vita finisce? Sul serio? Ah, colpa delle scie, anche quando non esistevano gli aerei, le scie hanno fatto stragi.

    Coglioni.

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