L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

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Friday, April 6, 2012

Idiot ça va (titolo azzeccatissimo, visto l'autore di queste vaccate)

http://zret.blogspot.it/2012/04/idiot-ca-va.html

Idiot ça va

 
Fra le innumerevoli (e giustificate) riprensioni che ha ricevuto Matto Morti, una si è appuntata sul suo idioletto. Si è, infatti, biasimato che colui abusi di termini inglesi per darsi un contegno e per ostentare la (presunta) conoscenza della lingua nata nella perfida Albione. Ecco allora termini come governance, spending review, road map, spread ed abomini consimili. Invero, la favella barbara di Morti rispecchia una tendenza che pare irreversibile. La “lingua del sì” è sia imbastardita da un turpe connubio con l’inglese più triviale sia depauperata per opera di scombiccheracarte che, per incompetenza ed a causa di detestabili vezzi, hanno deturpato un idioma destinato, più che ad estinguersi, a diventare un ibrido.

Così, mentre scrittori di vaglia sono trascurati, imperversano mestieranti che ignorano sia il buon uso del lessico sia la morfo-sintassi: invano si combatte la crociata per preservare il congiuntivo, quando uno come Corrado Augias lo impiega, quando è necessario l’indicativo! Invano, se maitres à penser e docenti universitari ormai conoscono solo la dicitura “nel senso che”. E’ inutile rammentare che ad ogni vocabolo, collocato in un contesto, corrispondono sinapsi ed idee: il sistema giustappunto aborre le idee, chi è ancora in grado di pensare.

Non sorprenda dunque che l’avanguardia dei devastatori coincida con il Ministero della pubblica distruzione, specie con le prove dell’INVALSI, la nefanda iniziativa che disavvezza, con il suo schematismo, gli studenti (?) a ragionare, a riflettere, a comporre, ad intuire. Basate su quesiti a risposta multipla, prescindono dalla sfumatura, dalla valorizzazione dello stesso errore: tutto è incasellato e mortificato. Né si può ritenere che un tale “criterio di valutazione” possa essere idoneo a discipline scientifiche che, se tali sono, si radicano e crescono su un humus critico e dialettico. Certo che se la scienza è quella di una rivista dozzinale come “Focus” o di una trasmissione cialtronesca quale “Ulisse”, allora il livello degli scalcinati accertamenti INVALSI è, paradossalmente, fin troppo alto…

E’ per lo più disdegnata o misconosciuta l’opera di Tommaso Landolfi che, nella sua passione per lo stile efficace, polito e prezioso, si avventurò pure nella composizione di un racconto contenente solo parole cosiddette morte. La spoliazione linguistica, la sua regolarizzazione (si pensi alla neo-lingua orwelliana) implica un disfacimento culturale che è, nel contempo, causa e conseguenza di una tabe profonda. Pur senza la nostalgia antiquaria di Landolfi, si potrebbero e dovrebbero recuperare le energie del codice linguistico che si sprigionano proprio allorquando il codice è forzato. Si può entrare allora nel regno dell’arte la cui anima è nella connotazione, nello scostamento dalle valenze meramente comunicative.

Oggi il linguaggio si esempla su modelli infimi. Non saremo perciò lungi dal vero, se definiremo l’elocuzione di Matto Morti (e della sua nutrita schiera) idioletto. Sia chiaro: idioletto, non eloquio peculiare, tipico di un locutore, ma perfetta espressione di un perfetto…

9 comments:

  1. Della serie: "una cazzata tra le tante"

    invano si combatte la crociata per preservare il congiuntivo, quando uno come Corrado Augias lo impiega, quando è necessario l’indicativo!

    Ah sì? Leggiamo qualche riga prima:

    Si è, infatti, biasimato che colui abusi di termini inglesi

    E tu saresti un insegnante di lettere? E ti permetti di fare le pulci agli altri? Avresti dovuto scrivere abusa, III persona singolare dell'INDICATIVO PRESENTE, e NON usare il CONGIUNTIVO.

    Mentecatto.

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    1. Tigre, lui predica bene e razzola male da sempre.

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    2. Più che altro RagazzaAcidella, conosce la lingua italiana come il corrado penna conosce la fisica ...

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  2. Si è, infatti, biasimato che colui abusi di termini inglesi

    Antonio, i tuoi, per loro sfortuna, studenti dovrebbero metterti dietro la lavagna con le orecchie d'asino per la tua ignoranza della lingua che dovresti insegnare ...

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  3. Ah, straccione d'uno Zret: t'informo che ho fatto backup del tutto, goditelo http://backupurl.com/ongym6

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  4. strano che la predica arrivi proprio da chi ha dato costante dimostrazione di comprendere l'inglese meno di un bambino delle elementari

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  5. strano che la predica arrivi proprio da chi ha dato costante dimostrazione di comprendere l'inglese meno di un bambino delle elementari

    Già, dato che il pagliaccio triste del terrazzino dice

    La “lingua del sì” è sia imbastardita da un turpe connubio con l’inglese più triviale sia depauperata per opera di scombiccheracarte che, per incompetenza ed a causa di detestabili vezzi, hanno deturpato un idioma destinato, più che ad estinguersi, a diventare un ibrido.


    Poveraccio, impara almeno l'italiano, eppoi potrai dir qualcosa di lingue al CEPU con Del Piero.

    Non conosci né la lingua né il bagnetto, buffone.

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    1. Bagnetto verde?
      Tigre per caso abiti in Piemonte?
      P.S. A Verona si preferisce la pearà

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    2. Vale, ho vissuto per 25 anni circa in Piemonte, per la precisione a Vercelli. E ho fatto un sacco di merende a base di salame sotto grasso, grignolino, bagna cauda, lingua e bagnetto, barbera, pescetti del Sesia... E il Monferrato è mia terra "d'adozione", non potrai MAI immaginarti - pur se mangio poco, ORA - che abbuffate ci si è fatti praticamente TUTTE LE DOMENICHE.

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