http://scienzamarcia.blogspot.co.uk/2012/04/la-pratica-della-sterilizzazione.html
La pratica della sterilizzazione forzata in Uzbekistan
Dall'articolo Uzbekistan's policy of secretly sterilising women
scritto da Natalia Antelava e pubblicato il 12 Aprile sul sito
dell'emittente britannica BBC, scopriamo qualcosa in più sulla storia
segnalata nel precedente articolo.
Alla BBC è stato raccontato da alcuni dottori che l'Uzbekistan sta portando avanti un programa segreto di sterilizzazione delle donne; la BBC ha parlato con donne sterilizzate senza che avessero espresso il loro consenso o senza che ne fossero a conoscenza.
E' così che inizia l'articolo.
In
Uzbekistan, paese rurale, la vita è incentrata ancora sui bambini,
avere tanti bambini in quel contesto significa avere successo. Una delle
donne intervistate dalla BBC confessa di essere triste, di sentirsi un
fallimento. Lei si è accorta della rimozione quando, non riuscendo più a
restare incinta, ha fatto degli accertamenti e scoperto
l'insospettabile verità: era stata sterilizzata durante l'operazione di
taglio cesareo con cui aveva dato alla luce il suo ultimo figlio. Quando
ha chiesto spiegazioni la donna si è persino sentita dire da un dottore
"E' la legge qui in Uzbekistan", ma ovviamente non è vero non esiste
nessuna legge per la sterilizzazione forzata, si tratta di un programma
che il governo cerca di tenere segreto anche se piano piano la verità
sta venendo a galla.
La
giornalista Natalia Antelava racconta che i giornalisti non sono
benvenuti in Uzbekistan pseudo-repubblica governata dal regime
dittatoriale di Islam Karimov
(ex comunista, rimasto a galla dopo il crollo del socialismo reale, i
pochi osservatori presenti in Uzbekistan durante le elezioni del 2004
hanno lamentato l'assenza di candidati che non sostenessero Karimov,
insomma le elezioni che lo hanno riconfermato al potere sono state
farsesche) e che lei è stata espulsa dal paese a Febbraio
Le testimonianze da lei raccolte in questo articolo derivano da interviste a donne Uzbeke che si sono rifugiate in un paese vicino (il Kazakhstan, dove possono stare relativamente tranquille) ma anche da testimonianze raccolte via telefono per mail, attraverso messaggi arrivatele per mezzo di corrieri, e che combaciano con alcune testimonianze di medici, di ginecologi.
Le testimonianze da lei raccolte in questo articolo derivano da interviste a donne Uzbeke che si sono rifugiate in un paese vicino (il Kazakhstan, dove possono stare relativamente tranquille) ma anche da testimonianze raccolte via telefono per mail, attraverso messaggi arrivatele per mezzo di corrieri, e che combaciano con alcune testimonianze di medici, di ginecologi.
Una delle testimonianze anonime raccolte dalla giornalista è la seguente: "Ogni
anno ci viene presentato un piano. Ad ogni dottore viene detto quante
donne ci si aspetta che lui sterilizzi e a quante ci si aspetta che lui
fornisca la contraccezione. C'è una quota, la mia è di quattro donne al
mese".
Ovviamente il dottore che ci fornisce queste informazioni non ha voluto nè potuto fornire il suo vero nome e cognome, perché sa che potrebbe andare in galera in uno stato per altro dove la tortura in carcere è del tutto normale.
Una madre testimonia invece che infermiere dell'ospedale locale
cercano ripetutamente di convincere le donne a farsi operare, "perché
adesso l'operazione è grati, mentre in seguito non lo sarà più, occorre
approfittarne"Ovviamente il dottore che ci fornisce queste informazioni non ha voluto nè potuto fornire il suo vero nome e cognome, perché sa che potrebbe andare in galera in uno stato per altro dove la tortura in carcere è del tutto normale.
Ovviamente
la rimozione dell'utero non è una banale operazione di sterilizzazione,
ma è la rimozione di un organo importante della donna, ben inserito nel
funzionamento del suo sistema ormonale, e la sua rimozione può causare
inconveniente più o meno gravi. Ci sono donne che testimoniano
inspiegabili dolori e perdite di sangue dopo l'ultimo parto e di
un'ecografia rivelatrice che mostra l'assenza inspiegabile dell'utero.
Alle sue richieste di chiarimenti i medici hanno risposto con grande
freddezza: "A che ti serve avere ancora figli? ne hai già due!"
Infatti basta fare un controllo con un qualsiasi motore di ricerca per trovare che in seguito all'isterectomia possono capitare per esempio:
infezione della ferita o cistite;
danni alla vescica oppure ai dotti che trasportano l'urina dai reni alla vescica, causati dal bisturi;
trombosi venosa, coagulo di sangue che si potrebbe creare nelle gambe.
Al link sopra segnalato si legge una testimonianza non molto rassicurante: "ho 28 anni e ho subito questo intervento totale appena 1 anno fa e oggi mi sento una vecchia; devo sempre andare a fare pipi e mille altri problemi".
Infatti basta fare un controllo con un qualsiasi motore di ricerca per trovare che in seguito all'isterectomia possono capitare per esempio:
infezione della ferita o cistite;
danni alla vescica oppure ai dotti che trasportano l'urina dai reni alla vescica, causati dal bisturi;
trombosi venosa, coagulo di sangue che si potrebbe creare nelle gambe.
Al link sopra segnalato si legge una testimonianza non molto rassicurante: "ho 28 anni e ho subito questo intervento totale appena 1 anno fa e oggi mi sento una vecchia; devo sempre andare a fare pipi e mille altri problemi".
Una delle poche organizzazioni non governative che operano in Uzbekistan
denominata Expert Working Group, dopo un'indagine durata sette mesi ha
raccolto le prove di circa 80.000 sterilizzazioni effettuate in quel
periodo.
I primi casi sono stati resi pubblici nel 2005 da Gulbakhor Turaeva, una patologa che lavorava nella città di Andijan e che per puro caso aveva scoperto il fenomeno. Nella sua ingenuità ha raccolto le prove per renderle pubbliche, ma così facendo ha ottenuto in cambio prima il licenziamento e poi la prigione per comportamente antistatale (sembra di leggere i verdetti dei vecchi tribunali comunisti).
I primi casi sono stati resi pubblici nel 2005 da Gulbakhor Turaeva, una patologa che lavorava nella città di Andijan e che per puro caso aveva scoperto il fenomeno. Nella sua ingenuità ha raccolto le prove per renderle pubbliche, ma così facendo ha ottenuto in cambio prima il licenziamento e poi la prigione per comportamente antistatale (sembra di leggere i verdetti dei vecchi tribunali comunisti).
L'articolo
segnala poi che i parti cesarei sono balzati all'incredibile cifra
dell'80 per cento del totale (il tasso normale è circa del 7 per cento).
E' chiaro che una volta che la donna è sotto anestesia si può rimuovere
l'utero o chiudere le tube di fallopio per sterilizzarla (altro intervento non proprio incruento, che può lasciare uno strascico di infezioni e sanguiamento - tale tipo di sterilizzazione è vietato in Italia).
Per altro il regime dittatoriale di Karimov inizia ad essere ben visto in Occidente che
ha persino rimosso le sanzioni precedentemente comminate al suo regime;
anche il divieto statunitense di vendere armi all'Uzbekistan è stato
recentemente rimosso (pare in funzione dell'aiuto che l'Uzbekistan può
offrire ai militari USA in Afghanistan, mettendo a disposizione le sue
strade per i rifornimenti)
Qui il link per il download della trasmissione radio sulla vicenda.
Premesso che - ovviamente - chi attua queste politiche criminali in Uzbekistan o altrove sarebbe da pigliare a calci a coppie di due sin quando non diventano dispari, voglio chiedere al corroso: ti sei svegliato adesso? Dopo anni a sparare cazzate su complotti e minchiascìe siamo diventati paladini dei diritti umani?
ReplyDeletePerché vedi, straccione, è una vita che da quelle parti praticano queste e altre infamità, leggi qui http://tinyurl.com/7vd3skk ad es. un rapporto ONU del 2007. Se, invece di perdere (e far perdere) tempo con le vostre troiate vi foste dedicati, tu e i tuoi avidi amichetti (per quattro spiccioli scassate la uallera alle persone serie) a questioni non dico vitali per l'umanità, ma a battaglie VERE, ne avrebbe guadagnato il mondo intero.
Immensi straccioni indipezzenti.
@TDM: "chi attua queste politiche criminali in Uzbekistan o altrove sarebbe da pigliare a calci a coppie di due sin quando non diventano dispari". E su questo siamo, spero, d'accordo tutti.
ReplyDelete"Dopo anni a sparare cazzate su complotti e minchiascìe siamo diventati paladini dei diritti umani?"
Non ci sperare. IMHO, hanno solo visto un'altra possibile fonte di guadagno vendendo le loro cazzate.
Sono straccioni mica per niente...