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GUERRA AMBIENTALE SEGRETA
di Gianni Lannes
Conflitti bellici camuffati da
ricerche scientifiche, col paravento di accordi internazionali ignoti alla
società civile. Si distrugge la natura per annientare il nemico e controllare
le risorse strategiche, annichilendo gli esseri viventi. In altri termini:
avidità senza fine, ma guai a fiatare o a ribellarsi a questo genere di
sperimentazioni su milioni di cavie, ignare, inermi o indifferenti. E’ in atto
da tempo un programma militare clandestino - decollato inizialmente negli USA e nell’ex URSS , ma poi
massicciamente esteso ai Paesi satelliti - a livello planetario, di
manipolazione che non ha solo finalità climatiche, bensì il controllo della
crescita demografica. Il fenomeno ormai evidente è chiamato con facile
semplificazione, “scie chimiche”. Nel
2003 l’Italia ha stipulato, si fa
per dire, un accordo di collaborazione con il padrone “Zio Sam”, chiamato con
arguto eufemismo, “Cooperazione Italia-Usa
su scienza e Tecnologia dei cambiamenti climatici”. Il capo scienziato di
questa missione, almeno della parte tricolore, è nientemeno che Franco Prodi, fratello di Romano. Tra
l’altro, il 15 gennaio 2009, l’allora ministro bellico, Ignazio La Russa ha smentito un atto ufficiale del suo governo: «l'Aeronautica
militare, che nel 2003 non ha sottoscritto alcun accordo con gli Stati Uniti». Allora,
diamo un’occhiata all’Italia, uno Stato privo di sovranità (alla voce Nato) dove ormai il governo -
esemplificativo il caso Monti: un “esperto” già al soldo di multinazionali
estere - non viene eletto dalla popolazione ma calato, o meglio, imposto ai
sudditi da una cricca di potere, col pretesto di imperscrutabili e indefinite
crisi economiche tali da incutere perenni timori nella popolazione civile.
La
democrazia rappresentativa è ormai sepolta nel Belpaese. E’ in atto un
progressivo svuotamento che comporta, come teme un politologo del calibro di
Robert Dahl «un mantenimento solo
apparente di forme democratiche che coprono una sostanza oligarchica, vale a
dire il governo dei custodi». E’ in questo tipo di processo che ricoprono
un ruolo di primo piano le élites militari, unite a quelle dei servizi di
sicurezza, ossia il potere repressivo. E’ in questa situazione che si
incardinano i rapporti tra potere politico e potere militare, tra governo
visibile e governo invisibile. Per creare un impero bisogna cooptare le classi
dirigenti delle nazioni sottomesse come l’Italia. In uno studio pubblicato
dalla Kennedy School of Government si descrive come ogni mese vada in scena a
Washington una riunione tra rappresentanti dei principali media nazionali, del
governo, del Congresso e dei servizi segreti, per determinare il margine di manovra
sulle informazioni da pubblicare, ossia cosa e quanto.
Segreti militari e di Stato - «Criteri per l’individuazione delle
notizie, delle informazioni, dei documenti, degli atti, delle attività, delle
cose e dei luoghi suscettibili di essere oggetto di segreto di Stato» recita il
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. L’atto pubblicato in
Gazzetta ufficiale il 16 aprile 2008, è firmato dal progressista Romano Prodi, «Visto il regio decreto
11 luglio 1941, n. 1161 recante: Norme relative al segreto militare e
successive modificazioni; Vista la direttiva del Presidente del Consiglio dei
Ministri in data 30 luglio 1985 (il ladro nonché latitante Bettino Craxi, ndr); Visto il parere n. 4247/2007 reso dal
Consiglio di Stato (…); Acquisito il parere favorevole del Comitato
parlamentare per la sicurezza della Repubblica, reso in data 24 gennaio 2008». Il
punto 1 allegato specifica: «La tutela di interessi economici, finanziari,
industriali, scientifici, tecnologici, sanitari ed ambientali», ma in evidente
violazione della Convenzione europea di
Aarhus (25 giugno 1998), ratificata
dalla Legge 108 dell’anno 2001, che sancisce la partecipazione attiva di ogni
cittadino a decisioni e questioni che interessano la sfera ambientale ed
esclude categoricamente qualsivoglia segreto. Il piduista Silvio Berlusconi (tessera numero 1816) per non essere da meno, col
tacco rialzato comunque in abito da premier
ha promulgato il Decreto 22 luglio 2011, denominato “Disposizioni per la tutela amministrativa del segreto di Stato e delle
informazioni classificate”. Ovviamente in base al Trattato del Nord
Atlantico ratificato con legge 1 agosto 1949, numero 465, all’Accordo tra gli
Stati membri per la tutela della sicurezza delle informazioni approvato dalla
Nato il 21 giugno 1996, ed inoltre il DPCM 11 aprile 2003 (“Norme di sicurezza
per la tutela delle informazioni UE classificate”). Eccetera, eccetera,
eccetera.
Stato e governo fuorilegge - Scie chimiche sull’Italia da cartolina? Le
autorità mentono spudoratamente, ma sono state smascherate. In Italia si inizia
a parlare scie chimiche nel 1999. La loro presenza nei nostri cieli è stata
particolarmente intensa nel 2003, anno in cui si è registrata una strana
siccità e un’estate torrida. Verso la fine del 2006 e i primi sei mesi del 2007
c’è stata una massiccia irrorazione. Il 22 gennaio 2007 da tutta Italia sono pervenute segnalazioni di un abnorme numero di
scie chimiche, visibili anche in spazi aerei dove di solito non passano aerei
di alcun tipo. Sono stati fotografati e filmati autentici reticolati di scie
chimiche e si sono contati un numero incredibile di aerei: 5-6 al minuto.
Difficilmente un tale via vai può essere riconducibile al normale traffico
aereo civile. Una situazione simile si è verificata il 7 e l’8 maggio 2007,
giorni in cui si è assistito a livello internazionale ad una massiccia
irrorazione. Sono pervenute segnalazioni da tutto il centro-nord d’Italia, da
molto altri stati europei, dal Canada e dagli Stati Uniti. Quesiti e denunce non
hanno avuto alcun esito serio. Allora diamo i numeri della Politica nostrana. Soltanto
14 atti parlamentari nelle ultime tre legislature, sovente senza risposta, sul
tema dei veleni disseminati quotidianamente nel cielo dello Stivale, isole
comprese. La prima interrogazione (a risposta scritta 4-05922) è stata presentata dal deputato Italo Sandi, mercoledì 2 aprile 2003 nella seduta n.291. Dopo 9 anni il governo italiano non ha
fornito ancora una risposta. «Al Ministro della salute. - Per sapere -
premesso che: sono pervenute numerose segnalazioni da parte di singoli
cittadini, associazioni specializzate e organi di stampa circa il fatto che nel
nostro spazio aereo operano velivoli che rilasciano scie persistenti di natura
sconosciuta, cosiddette chemtrails, cui segue un cambiamento nelle condizioni
del cielo, con la formazione di nuvole, generalmente di tipo a strato; le poche
spiegazioni ufficiali, non sempre convincenti, spiegano il fenomeno come
risultato dello scarico di carburante da parte delle aviocisterne KC-135 e
KC-10, che le chemtrails sono semplici pesticidi oppure le normali scie di
condensazione; parte della opinione pubblica si chiede invece se le scie
chimiche siano collegate con alcune malattie e in particolare con l'elevata
incidenza dei tumori come nel caso della vallata Feltrina che ha il maggior
numero dei malati di tumore (34,5 per cento mortalità maschile e 23,3 per cento
femminile) in tutta Italia -: se il ministro abbia mai preso in considerazione
simili fenomeni; se ritenga opportuno avviare un monitoraggio sulle cause
dell'anomalo livello dei tumori nel Feltrino; se ritenga inoltre opportuno
fornire spiegazioni sulle conseguenze che le scie chimiche rilasciate dagli
aerei possano avere, nonché chiarire se vi è stato un aumento del traffico
aereo che sorvola la regione del Veneto in particolare sulla Val Belluna; infine
se sia a conoscenza che siano stati mai effettuati esperimenti per variazioni
microclimatiche con sostanze chimiche».
In seguito (27 ottobre 2003) è stato
il turno ma senza esito, dell’onorevole Piero
Ruzzante che ha interrogato 4 ministri: «Al Ministro dell'ambiente e della
tutela del territorio, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al
Ministro della salute, al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: sono rilevabili a quote diverse nel nostro
spazio aereo scie persistenti di natura non determinata, denominate dagli
organi di stampa e da associazioni specializzate con il termine di chemtrails; sulla
base di osservazioni dirette riportate anche dagli organi di stampa
l'evoluzione di tali scie determinerebbe anche cambiamenti nelle condizioni del
cielo con la formazione di strati nuvolosi o di piccoli nembi; non appare
univocamente definita la natura e l'origine di tali scie dove comunque sono rivelabili tracce di silicio e metalli
di altra natura con la possibilità di produrre effetti sui sistemi di
comunicazione e controllo a fini militari e di difesa; secondo ricerche
condotte da vari soggetti privati non sono da escludere pericoli per l'ambiente
e conseguenze sulla stessa salute delle persone (…) se il fenomeno sia oggetto
di rilevazione o di studio, per la parte di competenza di ciascun dicastero
direttamente o attraverso ricerche affidate a soggetti specializzati; se siano
già in possesso dei dicasteri interessati, ciascuno per la parte di competenza,
dati o ipotesi che possono in qualche modo far luce sul fenomeno; se in
particolare il Ministro della difesa sia in possesso di elementi raccolti
direttamente o indirettamente sul fenomeno sopra descritto».
Il 3 febbraio 2005 il deputato Severino
Galante ha ottenuto una evasiva replica. L’interrogazione a risposta
scritta 4-12711 attesta che «da almeno 5 anni lo spazio aereo italiano è
solcato da aviogetti militari che rilasciano scie chimiche molto diverse dalle
normali scie di condensazione liberate dagli aerei civili. Queste, infatti,
permangono a lungo in atmosfera e, anziché disperdersi, tendono ad allargarsi
in una massa gelatinosa, tanto da trasformare ampie sezioni di cielo
limpido in un uniforme ammasso nuvoloso e stratiforme di colore lattiginoso; tali scie vengono rilasciate, in genere, da
2 o più aviogetti che seguono rotte non consuete a basse quote e che,
incrociandosi, formano figure geometriche, in genere delle ics, dei triangoli
o vere e proprie griglie; sono inoltre pervenute numerose segnalazioni da parte
di singoli cittadini i quali, avendo fatto ingrandimenti dei filmati e delle
foto scattate, affermano che gli aerei
in questione sarebbero privi di contrassegni e che le scie verrebbero
emesse da uno o due erogatori posti, di volta in volta, in punti diversi del
veivolo; la stessa Associazione piloti civili ha notato il fenomeno delle scie
anomale e chiesto informazioni in merito; sembrerebbe che le scie contengano
anche cristalli di bario e forse di alluminio -: se tali fenomeni siano stati
presi in considerazione dal Governo; se gli aviogetti siano di nazionalità
italiana o straniera; se sia accertato quali
elementi chimici contengano realmente tali scie, e se siano dannose per la
salute».
L’allora ministro della Difesa, Antonio Martino, ha negato l’evidenza il
successivo 14 giugno di 7 anni fa: «In via preliminare si precisa che, secondo le indagini svolte, i velivoli
dell'Aeronautica militare non sono coinvolti nella generazione o emissione di
scie differenti da quelle normalmente dovute alla condensazione del vapore
acqueo. In particolare, il fenomeno delle scie si riferisce alla
condensazione di vapore acqueo che normalmente viene rilasciato dai motori a
combustione interna. Ciò si manifesta generalmente a basse temperature e a
quote normalmente superiori ai ventimila piedi. Il combustibile usato dai
velivoli militari è analogo a quello usato dai vettori civili e l'impatto
ambientale, in relazione alla concentrazione di idrocarburi, è risultato molto
minore di quello normalmente rilevabile nelle comuni aree urbane. Per quanto
concerne la permanenza delle citate scie, si precisa che a temperature appena
superiori allo zero, il vapore acqueo contenuto nell'atmosfera, all'impatto con
una superficie quale ad esempio la fusoliera di un aereo, può congelarsi
all'istante per effetto dell'improvvisa variazione di pressione e dare quindi,
quell'impressione gelatinosa alla quale si fa riferimento nell'atto in esame. Inoltre,
in assenza di vento, la permanenza delle
scie così prodotte, può protrarsi anche per diverse ore. In tal caso,
l'incrocio delle rotte di più velivoli che, in contemporanea o successivamente,
vengono ad intersecarsi, possono dare origine a figure geometriche. Inoltre
i velivoli in dotazione alla Pattuglia acrobatica nazionale (Frecce Tricolori),
durante le manifestazioni aeree, producono «fumi» (e non scie), derivanti da
prodotti a norma CEE, non tossici e che non arrecano alcun danno alla salute
pubblica. In ultimo, non è emerso alcun
elemento relativamente alla presenza di velivoli in volo senza contrassegni di
nazionalità».
Verde per caso - Neanche gli ambientalisti al governo hanno
fornito spiegazioni plausibili. Nel 2006, il ministro dell’Ambiente, Pecoraro Scanio risponde
all’interrogazione di Gianni Nieddu
(n. 4-00053) con argomentazioni esilaranti: «Dall'esame della letteratura
scientifica internazionale e del contenuto dei siti web specialistici non è
possibile confermare l'esistenza delle scie chimiche. I siti specialistici
degli osservatori delle scie chimiche, in particolare, risultano carenti dal
punto di vista scientifico. Si possono, tuttavia, fare le seguenti
considerazioni. L'interpretazione più plausibile del fenomeno è che i presunti
episodi di scie chimiche siano in realtà comuni scie di condensazione che sono
durate più a lungo ed hanno assunto forma peculiare per effetto delle
condizioni meteorologiche. Non si può escludere che, assieme alle condizioni
meteorologiche, anche il combustibile ed il tipo di motore degli aerei possano
concorrere a produrre scie di condensazione dall'aspetto peculiare. Solo
ulteriori e complessi studi, che coinvolgano gli operatori del trasporto aereo
civile e militare e gli enti preposti alloro controllo, potrebbero eventualmente
dare una risposta definitiva. Va in ogni caso sottolineato che non sussiste
alcun elemento per ipotizzare una qualsiasi specificità dei fenomeni di scia
per i cieli della Sardegna».
Conflitti non convenzionali - Lo studio Air Force 2025 è uno studio
commissionato dallo Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare USA nel 1996 sugli
scenari futuri di guerra che prevede, tra l’altro, il controllo del tempo atmosferico
come elemento strategico. Nel 2001 il governo nord americano parla di
“chemtrails” in un documento ufficiale. Viene presentata una proposta di legge
(HR 2779) per chiedere il bando delle armi nello spazio, firmata dal
democratico Dennis J. Kucinich, e sottoposta all’esame di tre commissioni
(scientifica, esercito, relazioni internazionali) della House of the
Representatives degli USA. In questo testo istituzionale appare il termine chemtrails.
Esse vengono definite come una tipologia di arma e vengono menzionate nella
sezione “armi esotiche” insieme ad altri voci quali: «armi al plasma,
elettromagnetiche, soniche, ultrasoniche, psicotroniche, sistemi ULF (ultra low
frequency) ad alta quota, sistemi di armi laser, armi biologiche e ambientali».
Lo Space
Preservation Act 2001 non viene approvato. L’anno successivo viene
approvato lo Space Preservaction Act 2002: il capitolo riguardante le armi speciali”,
e quindi la voce sulle chemtrails, scompare.
La guerra del terzo millennio è intesa
come «l’intenzionale modificazione di un
sistema ecologico naturale allo scopo di causare distruzioni fisiche economiche
e psico-sociali nei riguardi di un determinato obiettivo geofisico o una
particolare popolazione».
Veleni in corpo - Nel 2003 il Ministro della difesa, Martino, ha
autorizzato le forze aeree USAF a sorvolare gli spazi aerei italiani. E non solo:
almeno in Puglia, gli aeroporti militari utilizzati sono Amendola (Foggia),
Gioia del Colle (Bari) e Grottaglie (Taranto). Venerdì 30 marzo 2012: su
Brindisi aerosolterapia militare in gran quantità. Due settimane prima era
toccato alla città di Bari subirne le conseguenze. Le sostanze tossiche adoperate
per le operazioni militari di aerosol sono composte da metalli, polimeri,
silicati, virus e batteri. L’alluminio, come noto, è una sostanza neurotossica
che danneggia sia il sistema nervoso centrale, che i processi omeostatici
cellulari (l'alluminio è un fattore determinante nell'Alzheimer). La
letteratura scientifica parla chiaro: l’intossicazione da metalli produce un
abbassamento delle difese immunitarie:
l’alluminio uccide la flora batterica dei terreni; le piogge prodotte dalle
scie chimiche modificano i valori di acidità dei suoli. Per tagliare una buona
volta la testa al toro, occorre mappare con precisione la qualità attuale dei
terreni; misurare il livello di bario e di alluminio nelle acque piovane su
tutto il territorio nazionale promuovendo verifiche dopo le piogge provocate
dalle operazioni militari; misurare il tasso d’inquinamento dell'aria
specificamente in relazione alle miscele utilizzate nelle operazioni di
aerosol; determinare il rischio ambientale e per la salute della popolazione
dei territori soggetti a operazioni di scie chimiche permanenti; chiarire in
chiave epidemiologica l'influenza che le operazioni delle scie chimiche hanno
avuto sulla salute degli italiani; stimare la correlazione dell’aumento di
determinate patologie in rapporto alle sostanze utilizzate nelle scie chimiche.
Secondo il padre della pediatria italiana Alberto
Burgio, «Se la natura perde la
salute, la perde anche l’uomo. Gli agenti tossici determinano nei bambini
effetti a livello immunitario, endocrinologico, genetico e a livello degli
organi». Risultato: allergie e malattie autoimmunitarie sono in aumento,
così come l’autismo. Soltanto nella provincia di Venezia ci sono quasi 5 mila
bimbi afflitti da dislessia. Dati medici segnalano che il 30 dei bambini
italiani ha difficoltà di apprendimento. Infine, anzi, prima di tutto: va abrogato il segreto militare e di Stato.
Il livello di una civiltà si misura dal
grado di attenzione per i più piccoli. Non dimentichiamolo, mai.
SCIE CHIMICHE: GUERRA AL PIANETA TERRA (pubblicato l’11/01/2012)
Gianni Lannes la guerra ambientale è in atto
Bene. Lannes arruolato a pieno titolo tra i disinformatori, compresi i suoi due/tre lettori.
ReplyDeleteBah, chissà come mai le informazioni di tutti questi complotti segreti, circolino liberamente sul web, che sia un modo di sviare dai veri problemi ?
ReplyDeletepenso sia troppo ossessionato da complotti super segreti inesistenti per capire la pessima figura che sta facendo a scrivere queste scemenze
ReplyDeleteTalmente segreta che si trova tutto con Google... eh già.. :D
ReplyDeleteAlmeno una volta i fuffari avevano la decenza di creare dei falsi documenti di carta con delle parti cancellate da pennarelli neri, con le scritte CONFIDENTIAL o TOP SECRET se non FOR YOUR EYES ONLY.
Che tristezza questa galoppante perdita di fantasia...
Eccetera, eccetera, eccetera.
ReplyDeleteMa vattene Hgare. E questo sarebbe un "articolo"? Vergogna.
Eccetera, eccetera, eccetera?
DeletePoteva anche tagliare qualche altro dato, vista la lunghezza dell'articolo.