L'immensa sputtanata a Zelig

Il blog che si sta visitando potrebbe utilizzare cookies, anche di terze parti, per tracciare alcune preferenze dei visitatori e per migliorare la visualizzazione. fai click qui per leggere l'informativa Navigando comunque in StrakerEnemy acconsenti all'eventuale uso dei cookies; clicka su esci se non interessato. ESCI
Cliccare per vederla

Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

http://indipezzenti.blogspot.ch/

https://www.facebook.com/Task-Force-Butler-868476723163799/

Wednesday, June 13, 2012

Fine del mondo (il solito jettatore...)


http://zret.blogspot.it/2012/06/fine-del-mondo.html

Fine del mondo

Come esprimere lo spirito di un’epoca senza spirito?

“Fine del mondo”: quante volte abbiamo udito questa espressione pronunciata da chi, con sicumera, intende irridere le tradizioni che adombrano il tema del passaggio e della palingenesi - preceduti da prove terribili - da un ciclo ad un altro. Quante volte insipienti, con i loro occhi spiritati, tra malcelata paura e scherno scaramantico, ripetono “fine del mondo…”

Si replichi: la fine del mondo è già avvenuta [tocchiamoci le palle...]. Essa accade ogni volta in cui una sventura, visibile o invisibile, conclamata o ignota ed ignorata, si abbatte su qualcuno o qualcosa, allorquando si è costretti a guadare il fiume.

Il nostro tempo rantola, anche se seguitiamo a mantenerlo in una condizione larvale, a somiglianza di quegli infelici senza chances che dipendono dai macchinari per la loro stentata sopravvivenza.

I volgari media hanno insinuato l’idea di fine come catastrofe planetaria ("naturale"), quasi non fossero già occorse e non accadessero tutti i giorni dinanzi agli occhi ciechi della gente. Solo l’inossidabile egoismo spinge a vedere nel flagello un evento che riguarda solo gli altri o un fatto proiettato in un futuro lontano, evanescente.

Certo, non si può escludere l’eventualità di un cataclisma globale anche imminente (una guerra? una pandemia? Un black out generale?...), ma, se succederà, sarà l’esito di un processo storico in atto almeno da secoli, non solo un’improvvisa deflagrazione. E’ un processo i cui sintomi sono manifesti, sebbene gran parte dell’opinione pubblica continui a fingere di non vederli, un po’ per autodifesa un po’ per faciloneria. E’ un cambiamento antropologico che sospinge l’umanità verso il baratro. E’ un abisso che, prima di essere il disastro sociale, politico ed economico, è la perdita di sé.

Non sappiamo in che misura altre generazioni seppero affrontare con dignità i cambiamenti ed i disfacimenti epocali. Sappiamo che la nostra non ci riuscirà, perché non si accorge del crepuscolo, anzi lo scambia per l’alba più radiosa. Non si avvertono i segni della discontinuità e, quando uno strappo violento lacera il tessuto della vita normale, lo si rattoppa prontamente. L’abito è tutto rappezzato, ma lo si indossa, come se fosse stato appena acquistato nella boutique.

Invero, per essere coscienti della crisi, è necessario avere una coscienza, accessorio che ormai è installato in pochi uomini [beh, già il fatto che tu sia una bestiaccia ti esclude automaticamente]. Affinché un’età sia conscia della propria irrimediabile putrefazione, occorre che in quell’età soffi uno spirito, ma la nostra epoca ne è del tutto priva.

Infine persino i consapevoli oggi paiono inconsapevoli [invece gli straccioni come te oggi SONO straccioni]
 

5 comments:

  1. Se uno legge un post cosi' al lunedi' mattina (che gia' di suo NON e' un bel momento) come minimo si suicida.
    ZRETTINO, ma fatti una buona birra in compagnia ogni tanto, e manda a quel paese certi pensieri pessimisti da paranoico. OK, lo sappiamo, tu SEI pessimista e paranoico, ma smetterla per un po' di stracciare i coglioni al mondo, non ti viene mai in mente?

    ReplyDelete
  2. Decisamente un menasfiga ma anche palloso oltre misura ...

    ReplyDelete
  3. This comment has been removed by the author.

    ReplyDelete
  4. io intanto mi gratto i coglioni con questi corvacci della malora.

    ReplyDelete
    Replies
    1. corvacci della malora

      Ehi, vediamo di non confondermi con certi straccioni :)))))

      ilpeyote della malora

      Delete