http://sulatestagiannilannes.blogspot.co.uk/2012/06/nato-allarme-nero.html
NATO: ALLARME NERO
Eurogendfor in azione (foto web). |
di
Gianni Lannes
Per
dirla con Jean Baudrillard «Ogni
significato presuppone una profondità, una dimensione nascosta che l’uomo
postmoderno ignora, abituato com’è alla mancanza di significati per eccesso di
significati stessi». Il sistema in cui sopravviviamo è basato sulla menzogna a
tutti i livelli, certo ben artefatta. E’ in corso da decenni una guerra per
controllare anche le nostri menti. Cia ed Nsa cosa credete che siano e
soprattutto facciano in giro per il mondo. Gli esperti Usa hanno iniziato a
studiarci su basi “sociologiche” dagli anni Cinquanta, sostenendo le azioni
illegali dei servizi segreti., come la “strategia della tensione. Avete presente
il saggio di Banfield sul familismo
amorale? Bene: è un incipit fondamentale per chi vuole apprendere i rudimenti
della sociologia imperialistica. Ma per comprendere la psicopatia del potere
occorre analizzare alcuni rapporti dell’Alleanza Atlantica sul futuro militarizzato
che ci attende, ovviamente sempre più sotto controllo. In poche parole: un
incubo. Quando la fabbrica del consenso inizia a scricchiolare si passa alle
maniere brutali. Punto e basta, senza tante chiacchiere. E allora sia: Urban Operations in the Year 2020. Operazione
in grande stile già pianificata e provata su piccola scala. Un esempio a portata di mente libera? Le prove generali di macelleria sociale a Genova nel 2001. Prodi, Berlusconi o Monti: la sostanza non cambia.
Jaap de Hoop Scheffer (foto web). |
Presente e futuro - Ecco il “Rapporto Nato Operazioni Urbane 2020”. Si tratta di un documento
che disegna la situazione politico-economica mondiale, prevedendo soluzioni
dominanti - già in parte realizzate - davvero preoccupanti. Ovvero: Nazioni
militarizzate, esercito nelle strade, sommosse placate dall'esercito, guerra
combattuta nelle città, uso di armi non convenzionali. Un documento del genere
è frutto dell'Onu, braccio armato del Nuovo Ordine sotto l’egida del mentecatto
illuminato David Rockfeller (al cui
servizio figura la stragrande maggioranza intruppata dei politicanti italioti).
Tranquilli, non è un complotto, ma la nuda e cruda realtà preconfezionata,
proprio per noi. Chi ha plasmato questo scenario? Risposta tecnica: l’Organizzazione per la Ricerca e la
tecnologia della Nato (RTO, ossia
Studies Analysis and Simulation Panel
Group, SAS-030). Di che si tratta? E’ il centro di convergenza delle
attività di ricerche/tecnologiche (R&T) per la difesa in seno alla Nato.
L’Operazione Terrestre o Operazione Urbana (UO-2020) ormai all’orizzonte, è uno
studio che esamina la natura dei campi
di battaglia, i tipi di forze terrestri le loro caratteristiche e capacità. Il
report calcola perfino l’andamento della popolazione mondiale entro l’anno
2020. Entro questa data il 70 per cento dell’umanità vivrà all’interno di zone urbane.
Il numero delle persone nel mondo supererà i 7,5 miliardi e ciò sarà causa di
una spaventosa crescita demografica nelle città e/o metropoli incrementando
l’urbanizzazione, provocando povertà, scontri e tensioni sociali. La necessità
di una presenza militare con grosso
spiegamento di forze, in assetto dominante, su periodi di tempo prolungati, sarà una
caratteristica unica e persistente delle “operazioni urbane”. Questa necessità
indotta in modo artificioso, entrerà nel conflitto attraverso la domanda
pressante da parte del mondo politico e del grande pubblico per azioni rapide,
decisive e chirurgiche. Date un’occhiata allo scenario ellenico in cui è
presente Eurogendfor, senza alcun vincolo parlamentare e giudiziario, con
poteri illimitati di vita e di morte su chiunque osa ribellarsi. Siamo oltre il
classico monopolio legalizzato della violenza.
Stato bellico - In sintesi: le guerre future saranno
all’interno delle città; avremo eserciti lungo le strade (NATO o forze militari
preposte); dal punto di vista psicologico sarà normalissimo avere militari
armati in città; politici e cittadini richiederanno l’intervento dell’esercito;
le forze militari utilizzeranno ogni sorta di arma (letale e “non-letale” ad
alta energia); sommosse, scontri sociali, manifestazioni potranno essere sedate
dall’esercito. L'esercito a pattugliare
per sempre le strade delle grandi città. Questa affermazione non è l'ennesimo
tentativo maldestro di voler accollare a carico dell'Alleanza militare
occidentale oscuri disegni di militarizzazione della nostra società, bensì il
frutto di nostre ricerche su alcuni progetti, condotti sotto la guida del
Pentagono e riguardanti l'uso degli eserciti nelle megalopoli del futuro. Si
tratta del lavoro di esperti NATO UO 2020 nel gruppo di studio SAS 30 Urban
Operation in the year 2020 , al quale partecipano dal 1998 esperti di sette
Nazioni della NATO (Italia, Canada,
Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda e Stati Uniti d'America) e che ha
gettato le basi per l'evoluzione dell'impiego dello strumento militare nello
scenario più probabile del prossimo futuro.
In armi - Questo studio risalente al 2003, prima dell’ultima
guerra in Iraq, rende esplicito come in maniera omogenea il nocciolo duro del
militarismo mondiale ritiene più che probabile le città del futuro come campo
della battaglia finale, quella per la sopravvivenza del sistema capitalista e
che il ruolo dello strumento militare avrà un carattere dominante anche in
quelle che sembrerebbero essere normali operazioni di polizia urbana. È
l'ambiente urbanizzato che si qualifica come il contesto nel quale l'Umanità
del ventunesimo secolo condurrà una difficile vita: le sterminate megalopoli
abitate da decine, se non centinaia, di milioni di esseri umani concentreranno
nel loro interno tutte le contraddizioni della società capitalista allo stadio
supremo. Differenze di classe e azzeramento dei servizi sociali capaci di
attutire il senso diffuso di ingiustizia, degradamento delle complesse regole
di interazione tra diversi strati della popolazione, scarsità di cibo e di
lavoro genereranno forti conflitti tra diversi strati sociali, coinvolgendo il
sistema statale locale e/o organismi e attività multinazionali. In questo
contesto che le normali forze di polizia non saranno in grado di condurre operazioni
tra folle "ostili" o semplicemente "complici" dei nemici da
colpire e neutralizzare senza il rischio di forti perdite o addirittura
ritirate catastrofiche da banlieus in fiamme. Rischi di effetto domino su scala
mondiale con scene di folle tumultuanti, affamate e disperate che assaltano
centri commerciali, quartieri dell'alta borghesia e centri di potere
provocherebbe il panico nell'intero sistema capitalistico. L'invio
dell'esercito condotto con armi tradizionali e all'ultimo momento potrebbe essere
addirittura controproducente scatenando ancor più le folle e i partiti di
opposizione. Per questo motivo nello studio UO2020 si consiglia così di
iniziare gradatamente in base alle necessità ad utilizzare l'esercito in
funzione di ordine pubblico man mano che la crisi mondiale quella che è
ipotizzata per il 2020, si avvicina. Nel frattempo ogni paese aderente a questo
gruppo compresa l'Italia deve finalizzare reparti appositi che si specializzino
per condurre le operazioni di contenimento delle folle e di controllo del
territorio compresi i rastrellamenti a caccia di sovversivi ed agitatori nei
quartieri.
Ruolo italiota - L'Italia in questo campo ha proposto la
possibilità di sviluppare nuove specializzazioni e di preparare personale
addestrato a muoversi e combattere negli ambienti urbani ove occorre isolare
quartieri, edifici, abitazioni, ma anche padroneggiare gli impianti di
comunicazioni e distribuzione dell'energia e dell'acqua. In effetti l'Italia è
considerata da USA e Gran Bretagna come uno di migliori fornitori di personale
addestrato ad operazioni antisommossa a partire dai reparti dei Carabinieri che
sono inquadrati, principalmente nell'area balcanica nelle MSU. Da quando il
Belpaese si è impegnato a fornire personale nelle cosiddette “guerre umanitarie”,
aree militari sono state attrezzate per ricostruire ambienti urbani e rurali
dove si addestrano carabinieri, parà, assaltatori e bersaglieri che vanno ad
operare all'estero, mentre gli stessi reparti di polizia militare sono
addestrati realmente, nell'ambiente metropolitano, con l'impiego di ordine
pubblico quotidiano sul territorio nazionale e sono gli stessi che presto
grazie al nuovo decreto sulla sicurezza del governo Berlusconi prima e Monti
dopo, vedremo operare nelle grandi città e a guardia di siti di rilevanza
nazionale: discariche centrali nucleari in costruzione, termovalorizzatori eccetera. C’è un decreto (anno 2008) - passato
inosservato - ideato dal governo Prodi che pone il segreto di Stato su questo
genere di impianti. Addestramenti sul territorio nazionale sono stati condotti
da tempo come per esempio quello del 28 febbraio 2003 che si concludeva presso
il Centro di Addestramento alle CRO (Crises Response Operation/Operazioni di
risposta alle crisi) di Cesano con la certificazione del 2° Corso per
Istruttori della Forza Armata di "Controllo della folla". Corso
svolto alle porte della capitale dal 17 al 28 febbraio condotto da istruttori
della 2a Brigata mobile dei Carabinieri a cui hanno preso parte 7 Ufficiali, 19
Sottufficiali e 3 Vfb. E in cui a far da comparse nel ruolo dei sovversivi
tumultuanti c'erano 50 Volontari in Ferma annuale del 7° Reggimento
Bersaglieri. La ricerca ossessiva di sistemi di controllo della popolazione ha
nello studio NATO UO2020 alcune parziali risposte di natura tecnologica.
Robocop - Nello Stato
Maggiore dell'Esercito Italiano è il Reparto Logistico- Progetto tecnologie
avanzate che sta curando l'applicazione di quanto appreso nel Gruppo di lavoro
NATO Urban operations 2020. Lo Scenario URBAN
WARFARE coniugato alla lotta al terrorismo globale, ovvero a tutto ciò che
potrebbe essere pericoloso all'Impero Globale è affrontato su tutti i suoi
aspetti, fuorché le motivazioni che potrebbero essere le radici di forme di
contestazione "estreme" , quale anche quella del passaggio dalla
opposizione politica a quella armata. Il futuro soldato che l'Esercito Italiano
impiegherà per le operazioni urbane sarà dotato oltre che da armi convenzionali
ultratecnologiche, come già spiegato nel paragrafo "il sistema
soldato", anche di sistemi d'arma bivalenti letali /non letali. È un
esigenza che nasce dalle numerose operazioni di "guerra umanitaria"
nelle quali il nostro esercito da oltre un decennio è pienamente coinvolto con
le operazioni all'estero, ma anche dall'esperienza di operazioni di polizia ed
ordine pubblico interno nelle quali esso si è trovato a collaborare con altre
forze di polizia ( es. Vespri siciliani) o operare autonomamente (operazioni
antimmigrazioni controllo coste del Salento)od infine in occasione di summit
internazionali (es. Genova 2001 o Pratica di Mare 2003).
Fuori controllo - Nel programma "non lethal weapons" redatto dallo Stato Maggiore Esercito sono
previste le forniture ai reparti di una nuova famiglia di bombolette spray
urticanti di diverse dimensioni e portata, tali da essere utilizzate
efficacemente contro gruppi composti da numerose persone o contro singoli.
Queste bombolette diventeranno così una dotazione base montata sui mezzi
dell'esercito, blindati, carri armati, jeep ma anche come "arma da
fianco" per ogni singolo soldato impiegato in "operazioni
umanitarie". Con queste specifiche l'esercito italiano sta finanziando
piani di ricerca e sviluppo in collaborazione con le industrie interessate sia
italiane che estere. Per le operazioni antisommossa e di controllo urbano lo
stato maggiore dell'esercito italiano ha già definito un programma di sviluppo
di armi letali/non letali, in particolare fucili automatici dotati di
puntamento ottico, che farebbero uso di “proiettili ad alta deformabilità e ad
energia cinetica costante”. Ora con il plauso del Parlamento e dell'opinione
pubblica spaventata da clandestini e microcriminalità, vedremo i blindati
dell'esercito aggirarsi per i nostri quartieri, le richieste di migliori e più
consone dotazioni si faranno pressanti. Negli Stati Uniti d'America sono già in
azione reparti militari speciali con armi sofisticate antisommossa, come i
blindati dotati di raggi a microonde. In tutti i paesi occidentali le leggi
sono state modificate in modo che i governi possano emanare leggi speciali
senza l'approvazione del parlamento. Questo film è la nostra vita.
Urban Operations in the Year 2020
The Research and Technology Organisation (RTO) of NATO
Nato. |
Gianni lannes non perde occasione
ReplyDeletedi mostrare al mondo quanto è coglione
Non per nulla NESSUN GIORNALE al MONDO lo vuole tra i propri collaboratori
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ReplyDeleteUna volta si diceva che chi non sa insegna su tutto, caro Gianni Lannes se avessi un minimo di preparazione in ambito tecnico-militare ti rideresti in faccia da solo
ReplyDeleteTanto per chiarire, da appassionato:
ReplyDeleteLa preparazione alla guerriglia urbana non è da oggi che esiste, i migliori reparti militari in questo campo sono SAS britannici, Seals americani e NOS italiano.
La guerra oggi è diversa da quella di 60 anni fa. E' una guerra basata molto di più su micro azioni mirate, finalizzate all'annientamento rapido delle strutture di comando più che all'annientamento dell'esercito del nemico.
L'ultima guerra del golfo ne è un esempio.
Gruppi specializzati hanno rapidamente bloccato le catene di comando costringendo così i soldati iracheni ad una rapida resa, od ad una veloce sconfitta.
Tale sistema di far guerra riduce di molto le vittime.
Il vero terreno di combattimento cruento oggi è l'ambiente urbano, dove è facile fare imboscate e dove il nemico riesce facilmente ad occultarsi tra la folla innocente.
E' ovvio che un qualsiasi esercito cominci a creare reparti specializzati in combattimento urbano, come è ovvio che la guerra non si può più combattere come una volta, non si evolve solo la società e la tecnologia, ma anche il modo di combattere.
Infatti, in Afghanistan ed in IRAQ il maggior numero di caduti è successivo alla guerra vera e propria, e deriva da attentati ed azioni di guerriglia in ambiente sia urbano che non.
Se per il signor Lannes questo è un male, si vede che non ha mai dovuto preoccuparsi per la sua incolumità o per persone a lui care che si trovano in zona di guerra.
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ReplyDeleteE dalli, Gianni Lannes continua a rivendicare diritti d'autore che non sono suoi !!!
ReplyDeleteGuardare alla pagina risalente al 17 febbraio 2009
http://tinyurl.com/cr4a7g
Lannes, non lamentarti se poi ti bloccano le pagine, la colpa non e' della censura ma della tua violazione del copyright altrui !!!
Un esempio a portata di mente libera? Le prove generali di macelleria sociale a Genova nel 2001. Prodi, Berlusconi o Monti: la sostanza non cambia.
ReplyDeleteAaaaah, un esempio recentissimo ...
Quanto è che la stanno menando con questa "Eurogendfor"? Due anni? O addirittura tre?
Negli Stati Uniti d'America sono già in azione reparti militari speciali con armi sofisticate antisommossa, come i blindati dotati di raggi a microonde.
Ma è ovvio, altrimenti come posso cucinarsi il cibo i poliziotti? Ma che coglionata galattica ...
In tutti i paesi occidentali le leggi sono state modificate in modo che i governi possano emanare leggi speciali senza l'approvazione del parlamento.
Eeeehhhh? Ma va la, imbecille, è anche grazie a queste cazzate che nessuno vuole pubblicarti, demente!
Ma questo COGLIONE IDIOTA lo sa che durante il G8 a Genova c'era Berlusconi?
ReplyDeleteE poi si lamenta se è ostracizzato da tutte le persone con Q.I > 10