http://semprevigili.blogspot.com/2009/12/obama-ordina-ad-un-milione-di-soldati.html
OBAMA ORDINA AD UN MILIONE DI SOLDATI USA “DI PREPARARSI ALLA GUERRA CIVILE”
FONTE: POLITICALTHEATRICS.NET
Gli analisti militari russi riferiscono oggi al primo ministro Putin che il presidente USA Barack Obama ha diramato l’ordine al comandante del Comando Settentrionale (USNORTHCOM), il generale Gene Renuart dell’Air Force statunitense, di “cominciare immediatamente” ad aumentare il numero dei militari di un milione di unità, a partire dal 30 gennaio 2010. Questi rapporti mettono in guardia sullo scoppio previsto di una guerra civile negli Stati Uniti prima della fine dell’inverno.
Stando a questi rapporti, Obama ha avuto nelle settimane precedenti “numerosi” meeting con il suo consiglio di guerra su come gestire al meglio l’attesa implosione del sistema bancario nazionale mentre, al contempo, tentava di mantenere l’egemonia militare statunitense sul mondo, in quella che gli analisti militari russi definiscono “l’ultima mossa strategica” il cui successo è “lontano dall’essere accertato”.
E come “ultimo stratagemma” Obama, continuano i rapporti, annuncerà a tutta la nazione, la prossima settimana, che ha intenzione di ampliare l’entità delle forze militari USA in Afghanistan con diecimila soldati, usando allo stesso tempo il loro schieramento come “copertura” per far tornare in USA più di 200.000 altri soldati supplementari americani da più di 800 basi disposte in più di 39 Paesi nel mondo, portando il numero di queste forze in America a più di un milione. Numero che, a detta dell’esercito USA, sarà in grado di contenere “l’esplosione di violenza” che si prevede farà inquietare le persone quando scopriranno che la loro economia è alla bancarotta.
Questi rapporti, inoltre, affermano che Obama cercherà, allo stesso tempo, di preservare il suo Paese dalla disgregazione violenta. Le diecimila truppe aggiuntive che invierà in Afghanistan devono essere inviate a Kandahar, dove gli americani e i loro alleati NATO daranno vita all’ultimo tentativo di mettere al sicuro il loro gasdotto TAPI (TAPI (Turkmenistan, Afghanistan, Pakistan e India). Questo, senza i Paesi occidentali e a causa della grave mancanza di risorse alternative di energia, poiché sono stati estromessi dai grandi fornitori dell’Asia centrale (che sia la Russia sia la Cina stanno tentando di assicurarsi), sono preoccupati crollerà del tutto.
A rendere la situazione USA (e, di conseguenza, anche quella dell’Occidente) ancora peggiore, ci sono nuovi rapporti provenienti dall’International Energy Agency. Questi affermano che, “dietro pressioni” del governo USA, (l’agenzia) ha “deliberatamente sottovalutato” il profilarsi di una carenza mondiale di petrolio, per paura di scatenare il panico comprandolo, e facendo crescere i timori americani sulla fine della supremazia del petrolio, poiché ciò minaccerebbe il loro potere all’accesso alle ultime risorse di petrolio rimaste nel mondo.
Tra le manovre più spaventose del “gioco alla fine” fatte da Obama nel tentativo di proteggere l’egemonia statunitense sul mondo, c’è quella della mossa incommensurabilmente distruttiva di far affondare nel debito altri 3.5 trilioni di dollari, il che fa crescere l’ammontare totale del debito USA verso i cittadini e il mondo alla cifra mai toccata prima di più di 106 trilioni di dollari.
Le azioni di Obama sono diventate così allarmanti (specialmente da quando sono state imitate da tutte le autorità Occidentali) che il direttore del Fondo Monetario Internazionale (FMI), Dominique Strauss-Kahn, la scorsa settimana ha avvertito che le “azioni di stimolo” dell’Occidente (che essenzialmente consistono nello stampare moneta senza che ci sia nulla a sostenerla), sono diventate ora una “minaccia alla democrazia”, poiché si prevede che milioni di persone reagiranno con violenza nei confronti dei loro governi e contro coloro che hanno rubato i loro soldi e il loro futuro.
Tuttavia, purtroppo per i cittadini statunitensi, l’avviso del FMI è caduto nel vuoto in USA, dove il presidente della Federal Riserve Bank di St. Louis, James Bullard, continua a dire questa settimana che gli USA continueranno le loro “azioni di stimolo”, perché queste darebbero maggiore flessibilità a chi attua i piani politici ed economici USA”. Una dichiarazione tanto più assurda quanto più la si vede nell’ottica dei debiti precedenti ancora non pagati e pendenti sull’economia americana, che attualmente non è in grado di pagare in alcun modo.
Sulla capacità dei giganti bancari occidentali di poter salvare le economie dei loro Paesi si sono scagliate novità ancora peggiori questa settimana, quando il gigante del rating Standard & Poors lancia l’allarme secondo cui “ogni singola banca in Giappone, USA, Germania, Spagna, Italia, comprese le 45 sparse nel mondo della S&P, rimangono in pericolo”. Un avviso che ha indotto una delle banche più grandi d’Europa, la Société Générale, a mettere in guardia i suoi clienti affinché si preparino al “collasso economico globale”.
Ai timori di Obama per il fatto che gli USA possano entrare in una guerra civile dopo che l’entità delle devastazioni e dei saccheggi subiti da queste persone ad opera delle loro banche sarà nota, si aggiungono ora tristi prove che mostrano la probabilità che ciò accada presto, specialmente nei nuovi sondaggi. I grafici mostrano infatti che la percentuale di gradimento di Obama tra i bianchi americani è scesa attualmente al 39%. Un numero reso più significativo se si pensa che i bianchi in america costituiscono il 74% dei 398 milioni di cittadini stimati. Oppure più inquietante, quando si legge nei rapporti che “più di 220 milioni di americani sono armati fino ai denti e pronti a esplodere”.
La popolazione bianca degli USA è diventata talmente spaventata che al momento dell’insediamento di Obama alla presidenza è stato nominato “il venditore di pistole dell’anno” dall’Outdoor Wire, il servizio di informazione elettronica quotidiana dell’industria dell’outdoor, che riferisce di “acquisti da panico” di armi e munizioni da parte di coloro che sono spaventati dalla distruzione del loro Paese per mano di un uomo che non è neanche cittadino statunitense, ed è stato loro imposto dalle elite che cercano di renderli schiavi.
Sebbene la prossima guerra civile in USA sia stata virtualmente ignorata dai loro mezzi di propaganda, lo stesso non può dirsi della Russia, dove un analista politico di spicco, il Prof. Igor Panarin ha a lungo messo in guardia per il fatto che il tumulto economico negli USA ha confermato la sua convinzione di vecchia data secondo la quale gli USA si dirigono verso il crollo, e si divideranno in parti distinte.
Il Professor Igor Panarin ha aggiunto nel suo monito che “il dollaro USA non è garantito da nulla. Il debito estero del Paese è cresciuto come una valanga, sebbene nei primi anni Ottanta non ci fosse debito. Nel 1998, quando per la prima volta ho fatto questa previsione, aveva superato i 2 trilioni di dollari. Ora è di più di 11 trilioni. Questa è una piramide che può solo crollare.”
Ciò che rimane da vedere, e tali rapporti non lo prevedono, è se i cittadini-soldati degli USA spareranno e uccideranno i loro conterranei nel conflitto che si profila. Ma se dobbiamo basarci sulla storia, questa ci mostra chiaramente che sarà così, poiché la nazione americana, una volta grande, continua ad affondare a capofitto nell’abisso della storia. Possa Dio avere pietà di tutti loro.
Fonte: www.politicaltheatrics.net
Link: http://www.politicaltheatrics.net/?p=1001
1,12.2009
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di Bridget Von Hammersmark
Gli analisti militari russi riferiscono oggi al primo ministro Putin che il presidente USA Barack Obama ha diramato l’ordine al comandante del Comando Settentrionale (USNORTHCOM), il generale Gene Renuart dell’Air Force statunitense, di “cominciare immediatamente” ad aumentare il numero dei militari di un milione di unità, a partire dal 30 gennaio 2010. Questi rapporti mettono in guardia sullo scoppio previsto di una guerra civile negli Stati Uniti prima della fine dell’inverno.
Stando a questi rapporti, Obama ha avuto nelle settimane precedenti “numerosi” meeting con il suo consiglio di guerra su come gestire al meglio l’attesa implosione del sistema bancario nazionale mentre, al contempo, tentava di mantenere l’egemonia militare statunitense sul mondo, in quella che gli analisti militari russi definiscono “l’ultima mossa strategica” il cui successo è “lontano dall’essere accertato”.
E come “ultimo stratagemma” Obama, continuano i rapporti, annuncerà a tutta la nazione, la prossima settimana, che ha intenzione di ampliare l’entità delle forze militari USA in Afghanistan con diecimila soldati, usando allo stesso tempo il loro schieramento come “copertura” per far tornare in USA più di 200.000 altri soldati supplementari americani da più di 800 basi disposte in più di 39 Paesi nel mondo, portando il numero di queste forze in America a più di un milione. Numero che, a detta dell’esercito USA, sarà in grado di contenere “l’esplosione di violenza” che si prevede farà inquietare le persone quando scopriranno che la loro economia è alla bancarotta.
Questi rapporti, inoltre, affermano che Obama cercherà, allo stesso tempo, di preservare il suo Paese dalla disgregazione violenta. Le diecimila truppe aggiuntive che invierà in Afghanistan devono essere inviate a Kandahar, dove gli americani e i loro alleati NATO daranno vita all’ultimo tentativo di mettere al sicuro il loro gasdotto TAPI (TAPI (Turkmenistan, Afghanistan, Pakistan e India). Questo, senza i Paesi occidentali e a causa della grave mancanza di risorse alternative di energia, poiché sono stati estromessi dai grandi fornitori dell’Asia centrale (che sia la Russia sia la Cina stanno tentando di assicurarsi), sono preoccupati crollerà del tutto.
A rendere la situazione USA (e, di conseguenza, anche quella dell’Occidente) ancora peggiore, ci sono nuovi rapporti provenienti dall’International Energy Agency. Questi affermano che, “dietro pressioni” del governo USA, (l’agenzia) ha “deliberatamente sottovalutato” il profilarsi di una carenza mondiale di petrolio, per paura di scatenare il panico comprandolo, e facendo crescere i timori americani sulla fine della supremazia del petrolio, poiché ciò minaccerebbe il loro potere all’accesso alle ultime risorse di petrolio rimaste nel mondo.
Tra le manovre più spaventose del “gioco alla fine” fatte da Obama nel tentativo di proteggere l’egemonia statunitense sul mondo, c’è quella della mossa incommensurabilmente distruttiva di far affondare nel debito altri 3.5 trilioni di dollari, il che fa crescere l’ammontare totale del debito USA verso i cittadini e il mondo alla cifra mai toccata prima di più di 106 trilioni di dollari.
Le azioni di Obama sono diventate così allarmanti (specialmente da quando sono state imitate da tutte le autorità Occidentali) che il direttore del Fondo Monetario Internazionale (FMI), Dominique Strauss-Kahn, la scorsa settimana ha avvertito che le “azioni di stimolo” dell’Occidente (che essenzialmente consistono nello stampare moneta senza che ci sia nulla a sostenerla), sono diventate ora una “minaccia alla democrazia”, poiché si prevede che milioni di persone reagiranno con violenza nei confronti dei loro governi e contro coloro che hanno rubato i loro soldi e il loro futuro.
Tuttavia, purtroppo per i cittadini statunitensi, l’avviso del FMI è caduto nel vuoto in USA, dove il presidente della Federal Riserve Bank di St. Louis, James Bullard, continua a dire questa settimana che gli USA continueranno le loro “azioni di stimolo”, perché queste darebbero maggiore flessibilità a chi attua i piani politici ed economici USA”. Una dichiarazione tanto più assurda quanto più la si vede nell’ottica dei debiti precedenti ancora non pagati e pendenti sull’economia americana, che attualmente non è in grado di pagare in alcun modo.
Sulla capacità dei giganti bancari occidentali di poter salvare le economie dei loro Paesi si sono scagliate novità ancora peggiori questa settimana, quando il gigante del rating Standard & Poors lancia l’allarme secondo cui “ogni singola banca in Giappone, USA, Germania, Spagna, Italia, comprese le 45 sparse nel mondo della S&P, rimangono in pericolo”. Un avviso che ha indotto una delle banche più grandi d’Europa, la Société Générale, a mettere in guardia i suoi clienti affinché si preparino al “collasso economico globale”.
Ai timori di Obama per il fatto che gli USA possano entrare in una guerra civile dopo che l’entità delle devastazioni e dei saccheggi subiti da queste persone ad opera delle loro banche sarà nota, si aggiungono ora tristi prove che mostrano la probabilità che ciò accada presto, specialmente nei nuovi sondaggi. I grafici mostrano infatti che la percentuale di gradimento di Obama tra i bianchi americani è scesa attualmente al 39%. Un numero reso più significativo se si pensa che i bianchi in america costituiscono il 74% dei 398 milioni di cittadini stimati. Oppure più inquietante, quando si legge nei rapporti che “più di 220 milioni di americani sono armati fino ai denti e pronti a esplodere”.
La popolazione bianca degli USA è diventata talmente spaventata che al momento dell’insediamento di Obama alla presidenza è stato nominato “il venditore di pistole dell’anno” dall’Outdoor Wire, il servizio di informazione elettronica quotidiana dell’industria dell’outdoor, che riferisce di “acquisti da panico” di armi e munizioni da parte di coloro che sono spaventati dalla distruzione del loro Paese per mano di un uomo che non è neanche cittadino statunitense, ed è stato loro imposto dalle elite che cercano di renderli schiavi.
Sebbene la prossima guerra civile in USA sia stata virtualmente ignorata dai loro mezzi di propaganda, lo stesso non può dirsi della Russia, dove un analista politico di spicco, il Prof. Igor Panarin ha a lungo messo in guardia per il fatto che il tumulto economico negli USA ha confermato la sua convinzione di vecchia data secondo la quale gli USA si dirigono verso il crollo, e si divideranno in parti distinte.
Il Professor Igor Panarin ha aggiunto nel suo monito che “il dollaro USA non è garantito da nulla. Il debito estero del Paese è cresciuto come una valanga, sebbene nei primi anni Ottanta non ci fosse debito. Nel 1998, quando per la prima volta ho fatto questa previsione, aveva superato i 2 trilioni di dollari. Ora è di più di 11 trilioni. Questa è una piramide che può solo crollare.”
Ciò che rimane da vedere, e tali rapporti non lo prevedono, è se i cittadini-soldati degli USA spareranno e uccideranno i loro conterranei nel conflitto che si profila. Ma se dobbiamo basarci sulla storia, questa ci mostra chiaramente che sarà così, poiché la nazione americana, una volta grande, continua ad affondare a capofitto nell’abisso della storia. Possa Dio avere pietà di tutti loro.
Fonte: www.politicaltheatrics.net
Link: http://www.politicaltheatrics.net/?p=1001
1,12.2009
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di Bridget Von Hammersmark
questi post non li commenta mai nessuno,eh?
ReplyDeletePer forza, è una tal marea di cazzate che non occorre nemmeno parlarne, stupidino...
ReplyDeleteQuindi secondo questo articolo 11+3.5=106 . Forse è la fesseria minore detta in un articolo che tenta di essere obiettivo, ma dà messaggi più impliciti che altro, tra cui un certo messaggio razzista.
ReplyDeleteComplimenti al beota che l'ha scritto.
Bè, caro Nores, i conti non sono il pezzo forte dei fuffari, prova a vedere quanti giga si sono consumati su una fattura e poi mi darai ragione!!
ReplyDeleteComunque:
“Un avviso che ha indotto una delle banche più grandi d’Europa, la Société Générale, a mettere in guardia i suoi clienti affinché si preparino al “collasso economico globale”.
Di questo potrei perfino esserne contento: se finirà tutto in un crack globale e totale non si troveranno più i 19 milioni al giorno per mandare in giro i tankeroni a 1561 metri, ripeto: 1561 metri a irrorare in ogni dove. E quindi ci togliamo dalle palle gli strakkinari falsi e in malafede una volta per tutte.
O magari no: diranno che il combustibile per i tankeroni è l’olio di banane e invece di bario e alluminio ci irroreranno con la vodka avvelenata trafugata dalle discoteche – covo della CIA a mosca!!
Citano Igor Panarin. Si legge dal web: “la fama di Panarin e l'interesse per la sua originale analisi sono aumentati dopo che, nell'autunno 2008, è avvenuta la crisi finanziaria degli USA da lui prevista con un decennio d'anticipo.”
Peccato che insieme abbia previsto questo:
“…disintegrazione degli USA entro il 2010 a seguito d'una crisi economico-finanziaria, che avrebbe fatto emergere le contraddizioni sociali e politiche all'interno della federazione causandone la divisione in cinque parti: l'Alaska (che ritornerebbe alla Russia), l'Ovest (che entrerebbe nell'orbita economica della Cina), il Sud (dal Texas alla Florida, potrebbe essere riassorbito dal Messico o, comunque, entrerebbe nell'orbita latino-americana), il Centro-Nord (incorporato dal Canada) ed il Nord-Est (che resterebbe legato all'Unione Europea)”
Ah, non so si sono dimenticati di scriverlo: Igor, sul nwo e rettili ani travestiti nulla??
Strano!
In merito alle previsioni di crisi finanziaria che il buon Igor avrebbe fatto nel 1998, senza dare una data precisa ma indicando entro il 2010 (12 anni di tempo quando ogni 18/22 anni capita una crisi ed erano almeno 8-9 che non se ne vedeva una normale e un po’ di più una più grave!), faccio notare che si può andare a vedere nella storia degli ultimi 50 anni la frequenza delle crisi economiche, paragonarla a quella degli ultimi 200 anni, sempre negli USA, e capire perché moltissimi economisti (primo fra tutti Roubini che non solo ha previsto la crisi ma ha pure detto quando sarebbe iniziata ed i motivi principali, la gravità e i probabili risvolti (tutti centrati ad ora) nonché, ora, le potenziali date della fine della stessa crisi e le ricadute che, presumibilmente, arriveranno! E mi sembra che il buon Igor abbia un po’ scopiazzato il compitino hehe).
“Possa Dio avere pietà di tutti loro.”
Bè, di strakkinari, scienziati marci e vigilanti sempre vigili ma con il salame sugli occhi e la palta nel cervello no di certo, a meno che ne avanzi un po’ dopo averla elargita perfino ai ratti di fogna (che sono tanti quelli al mondo, perfino uno o due più dei tankeroni che svolazzano nei cieli di san scemo e sopra le case di andrea e arturo, senza dimenticare i modelli giuditta e corrado lo scienziato marcio, nonché quel mortazzone di ubi-che-disprezza-la-mona-s)
Saluti
MarcoB (aspirante nuovo amico de Il_minchione di cui sopra, a sua volta aspirante new troll e potenziale fake dell'ingegnerone)
10,953 miliardi di $ è il debito pubblico degli USA al 7 Marzo 2009 Fonte Statistiche sul debito. U.S. Dept. of the Treasury.
ReplyDeleteMILIARDI! cioé 10.593.000.000.000 $
Che diamine vuole dire sto ipocefalo con TRILIONI??
Allora, un trilione è il numero naturale che equivale a un milione di bilioni, cioè un milione alla terza (1.000.000.000.000.000.000 o 10 alla 18)
Adesso sto ricercatore indipendente mi spiega dove esce il suo dato e la sua fonte. Ve lo dico io: leggere Topolino invece di Science porta a usare unità di misura di Zio Paperone invece di quelle del S.I.
Vostro se.se.su.se il primo cent l'ho guadagnato in Klondike...
[..]il che fa crescere l’ammontare totale del debito USA verso i cittadini e il mondo alla cifra mai toccata prima di più di 106 trilioni di dollari [..]
ReplyDeleteAhahah non so perchè ma credo che al massimo sia proprio il contrario...Sono i cittadini del mondo, dei paesi sottosviluppati, che hanno contratto un debito con gli Stati Uniti....
Da domani il tuo blog dovrebbe chiamarsi Economia Marcia...
Vostro se.se.su.se Keynes
Toh. fatti un giro su questo sito, così togli un pò di zeri....
ReplyDeleteCosto della guerra in Iraq dal 2001:
$ 941,168,650,000 ...
http://costofwar.com
Vostro se.se.su.se MPNW
Siamo ormai ai fantastiliardi e agli spirillioni di Paperon De Paperoni.
ReplyDeleteD'altronde le fonti dei compolttari non sono forse fumetti e cartoni animati ?
E' importante sempre leggere le fonti ... in primo luogo il sito dove è stato pubblicato questo articolo http://www.politicaltheatrics.net/
ReplyDeleteè un sito blog che si occupa in particolare della situazione politica del medioriente apertamente antisionista ed antimericano. L'autore di questo blog è sconosciuto per sua stessa volonta... scrive che le sue fonti di informazione sono i neetwork mediorientali tipo al jazzira ed altri (mica il KGB).
In un articolo simile dovrebbero esserci i riscontri relativamente al rapporto degli analisti militari russi (un piccolo link su dove è stata reperita la notizia) e la dove cita ad esempio perosnaggi pubblici Dominique Strauss-Kahn del FMI i riscontri sono pure negativi. La settimana prima dell'articolo Obama e Strauss-Kahn si trovavano entrambi in visita in Cina e le dichiarazioni ufficiali avevano tuttaltro ed opposto tenore.
Il tutto assomiglia molto di più alla fantasia di personaggi paranoici appassionati di gialli alla Tom Clancy