dinaweh Jan 25, 2012 07:45 AM
Ehi Zret, ti linko il doc. Word del mio
schttp://www30.zippyshare.com/v/46389165/file.htmlritto. Poi mi fate sapere?
Riprendiamoci il cielo
Una volta,
quando ero ragazzo
i cieli erano blu
Potevi rimanere ore e ore
col naso all’insù
e godere di quel colore intenso,
scuro e nitido
in compagnia
di un sole giallo
caldo e gentile.
Il mare
in fondo allo specchio degli occhi
si stagliava all’orizzonte
come una linea curva
dolce e costante,
mentre le vele
issate qua e là
come steli di fiori
sugli scafi
trapuntavano di bianco smeriglio
la tavola azzurra
d’un colore marcato e netto
parte di un disegno
cucito addosso al blu arioso
dell’altra metà dello sguardo di sopra
Capitava allora
di accompagnare i pensieri
all’andirivieni
di nuvole paffute
bianche e bitorzolute,
più simili a batuffoli di cotone
in movimento armonico
tra loro
…vederle ondeggiare nel cielo
a percorrere gli infiniti spazi
di traiettorie libere
talvolta velocissime
fino a coprire la sfera
di luce infuocata
che per attimi rimaneva in apnea
oscurata dalla loro
pachidermica leggerezza
Simili passaggi
lasciavano giù ombra e freddo
repentini
e lo sguardo tutt’intorno
cambiava di luce
i contorni delle cose,
natura e case apparivano d’un tratto
come usciti da una pellicola
in bianco e nero
Qualche brivido trapassava
la pelle per quell’inusitato
collasso di calore
e lo scuro che piombava di sotto
lasciava di nuovo la presa,
ridonando colore e calore intensi
come quando si accende di nuovo la lampadina
in una stanza buia
per un improvviso black-out elettrico…
Ora non più!
Quale sia il bimbo
che oggi voglia trastullare
il suo sguardo
con quel concerto aereo di lassù
e mirare poi giù
a scorgere nitidi paesaggi
infarciti di blu
più non potrebbe
e neppure saprebbe
di una luce e un colore
che i suoi freschi occhi giovani
non potrebbero ricordare
Riprendiamoci il Cielo,
specchio vaporoso
dell’ignobile fatalismo degli Umani
che nemmeno si accorgono
dell’’orribile ziz-zagare
di orribili mosconi con ali di ferro,
dipinti di bianco,
invisibili ai radar
senza egide o bandiere,
clandestini e ingannevoli
che vanno in giro ogni minuto
a frotte su nei cieli
a intessere fili di ragna
a spandersi lassù
fino a sporcare di bianco
irreale e lattiginoso
la cupola celeste
mentre il disco dorato
rimane tutto appannato, lui stesso ingannato
e orfano, senza più contendersi il gioco
con quelle nuvole bianche e paffute,
ricordo d’altri tempi
ormai,
lasciando trapelare
un bagliore irreale e caldissimo
ad accecare gli occhi
e confondere i pensieri
di là sotto
di chi pensa per non pensare
che si tratti di normali
voli di linea
che sian pazzi coloro che
vedono oltre il velo
dell’ignobile indifferenza
della cattedratica scienza
pronta a sputar sentenze
a dar goffe e interessate
indicazioni
all’umana gente
attraversata da tubi catodici
e digitali terrestri
nuovi pulpiti di verità nascoste
e assopite.
Ma il cielo è cambiato!
Dove siete andati
bei batuffoli di cotone
bianchi e immacolati,
oh, giocosi cumuli,
non siete più tornati!
D’un tratto mi sovvien Leonardo,
il sommo genio visionario
che vide di questi giorni
ciò che la moltitudine si ostina a non vedere
e anche gli Hopi
che indicarono quelle scie
come tele di ragnatela
a infestare il cielo,
segno prossimo
del giorno della Grande Purificazione.
Riprendiamoci il Cielo, ora o mai più!
Riprendiamoci la Terra!
Riprendiamoci la Gioia!
Sapere cosa? Può piacere solo a Zret! Mia figlia a 5 anni si inventa poesie migliori!
ReplyDeleteChe palle.
ReplyDeleteRagazzi, ho registrato il fracasso che fanno degli aerei a 1561 metri di distanza, se volete venite a sentire sul mio blog
ReplyDeleteQuesto è uno di quelli che crede che scrivere poesie sia andare a capo ogni tanto...
ReplyDeleteMi puzza di clone dei furbetti del terrazzino: profilo creato a gennaio 2012, poesia sulle minchiascìe, digitale terrestre, "lattiginoso", citazioni di Leonardo, di 'sti saggi Hopi di 'sta fava...
ReplyDeleteProprio l'altro giorno 'o comandante clusò citava le stesse cazzate. Infine, vista la qualità dei "versi"...
Dimenticavo "la grande purificazione" (che fa rima con "tribolazione", ricordate?)...
DeleteSi fanno beccare come pivelli, 'sti indipezzenti.
chi è questo pessimo poeta ?
ReplyDeleteAnch'io, come tigre, penso sia strakkino ...
DeleteNon per fare il tenente Colombo de noantri (è un divertissmàn LOL) ma ecco un altro indizio del fatto che è roba alla quale ha anche contribuito lo "studiato" di famigghia:
Deleteche vanno in giro ogni minuto
a frotte su nei cieli
a intessere fili di ragna
Qui http://www.etimo.it/?term=ragna l'etimologia del termine (che dire desueto è un eufemismo) e qui http://www.treccani.it/vocabolario/ragna/ uno dei significati, dal vocabolario Treccani online. Cito:
b. Ragnatela: Come ragne fra gli alberi intricate (Cardarelli); anticam. anche in funzione aggettivale: tela ragna (in questo sign. è oggi soltanto dell’uso letter., ma ne sono derivati i sign. estens. e fig. che seguono).
ilpeyote e abbiamo chiuso il cerchio
ps: STRACCIONI INDIPEZZENTI CHE NON SIETE ALTRO TORNATE IN CAVA A SPACCARE PIETRE CON LA TESTA
Ho letto cose scritte da bambini che erano decisamente meglio.
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