http://ilsole24h.blogspot.com/2010/06/1954-2010-chaff-e-ragni-su-firenze.html
1954-2010: "CHAFF" (E RAGNI...) SU FIRENZE?
Scopro oggi (02/06/10) da Il Reporter (giornalino dei quartieri fiorentini) che il sempre vigile CICAP ha una spiegazione per il famoso avvistamento del 1954 di un grosso oggetto volante sullo stadio Artemio Franchi (fu sospesa addirittura la partita). Il "prezioso" articolo ("Bufale e leggende di casa nostra") però non riporta traccia della suddetta "spiegazione", decido quindi di cercarla su internet...
...e quello che scopro mi lascia davvero di sasso... dunque, a detta del CICAP "in quella settimana erano in corso esercitazioni militari che facevano l'uso di chaff, contromisure per trarre in inganno il sistema di puntamento degli aerei, che avrebbero creato riflessi nel cielo".
Capperi!!!
Ma proprio ieri, il 1 Giugno 2010 avevo notato strani "riflessi nel cielo" a seguito delle emissioni residue del passaggio di numerosi aerei...e sono stati visibili tutto il giorno, fino al tramonto... Capperi!!!..dico io...allora ci riprovano con lo "chaff"...ma non sapevo che fossimo in guerra o che ci preparassimo ad una simile evenienza..!!!
E dunque, a detta del CICAP, già nel 1954 si facevano esperimenti (sulla popolazione ignara) con aerei che irrorano sostanze chimiche di varia natura?? ...pensa te... gli stessi "esperimenti" a cui faceva riferimento il metereologo americano di cui parlavamo tempo fa..??
Ecco quel che diceva: “Nel sud dell'Oregon e nel nord della California abbiamo una situazione un po' strana. La prima parte del ciclo radar è abbastanza piatta, com'è di solito, poi, però, compaiono queste strisce di copertura nuvolosa, molto nette, che avanzano nella zona. Quella non è pioggia e non è neve. Sembra incredibile, ma sono aerei militari che attraversano la zona, scaricando chaff. Si tratta di particolato di alluminio: a volte c'è dentro della plastica, persino prodotti di carta metallizzata, ma viene usata come materiale anti-radar. Ovviamente si stanno addestrando. Essi non lo confermano, ma io sono stato nei Marines per molti anni e ve lo posso dire: è di quello che si tratta.”
..Già...allora, se (a detta del CICAP) lo "chaff" crea strane iridescenze nel cielo, ieri dev'essere ancora successo come nel 1954. No?
O c'è dell'altro?
Molto interessante, comunque!..e pensare che volevo scrivere una lettera di rimostranze a Il Reporter per la assurda futile superficiale inutilità dell'articolo in questione (da far invidia a Studio Aperto e a cui vi rimando per avere ulteriori insignificanti grossolane informazioni su San Galgano e le vipere che cadono dal cielo, sulle catene di Sant Antonio e i bambini rapiti al supermercato...) e pagato senza dubbio con soldi pubblici... Invece mi tocca ringraziarli!
...Ah, dimenticavo...
A parte il fatto che le testimonianze dell'epoca non corrispondono affatto con l'ipotesi "chaff" e "iridescenze", il CICAP ha anche una spiegazione per i misteriosi filamenti silicei che caddero su Firenze in concomitanza dell'avvistamento: "La presenza di filamenti sarebbe dovuta ad un fenomeno legato alla tecnica del ballooning messa in atto da alcune specie di ragni per migrare. Questi ragni producono dei lunghi filamenti biancastri, che portati dal vento sollevano i ragni e li trasportano per lunghe distanze. Il periodo della migrazione coincide con quello degli avvistamenti di Firenze." (Non ci si crede...!!!)
"La sovrapposizione di queste due fenomenologie ha determinato quello che viene ancora oggi considerato il “mistero dei capelli d’angelo" dice ancora il CICAP.
Cavolo però che "fortunata" coincidenza!!!
...il giorno in cui i militari decidono di irrorare gli ignari fiorentini con particolato a base di fibre di alluminio non ti spuntano i simpatici ragnetti migratori a ricoprirci di graziosi filamenti...???
Quando si dice il caso!
Beh, almeno ieri i "ragnetti" ci hanno graziati....
PEPE "RAGNETTO" RAMONE
Ecco l'articolo nella sua sconcertante interezza, leggere per credere:
CURIOSITA’.
Tra catene di Sant’Antonio, spade nella roccia e ponti diabolici la Toscana non si fa mancare niente.
BUFALE E LEGGENDE DI CASA NOSTRA (di Annalisa Cecionesi)
Tra le più celebri ci sono la pioggia di vipere gettate dagli aerei (circolata in città a fine anni ’80), gli avvistamenti di orsi e pantere in collina e l’indimenticabile invasione di ufo che paralizzò il Franchi durante la partita Fiorentina-pistoiese del 1954.
Chi ha detto che le favole non esistono più? Se ieri nascevano “a veglia”, oggi proliferano a scuola, nei bar e in ufficio, attraverso il passaparola o le email. Sono favole moderne, leggende metropolitane.
In molti casi sono bufale, false ma credibili. Scagli la prima pietra chi non hai mai abboccato.
Periodicamente giungono all’orecchio racconti di tentati rapimenti di bambini al supermercato. Mentre presentazioni in powerpoint diffuse via mail forniscono rimedi singolari contro l’infarto: basterebbe un violento colpo di tosse per riattivare il muscolo cardiaco. Di catene di Sant’Antonio ne circolano a bizzeffe.
Alcune diffondono appelli sanitari, altre allarmi contro pericoli informatici. Diffidate dalle storie con luoghi, tempi e protagonisti anonimi o incerti, accadute all’amico di un amico o diffuse attraverso catene virtuali infinite. In gran parte dei casi si tratta di una bufala. Ma le più affascinanti restano le leggende tramandate nei secoli dalla tradizione popolare. Ogni borgo toscano ha la sua e alcune alimentano ancora oggi cospicui flussi turistici. I visitatori arrivano a San Galgano, nel senese, per ammirare la spada nella roccia, qui conficcata, secondo la leggenda, dal cavaliere Galgano Guidotti, diventato eremita dopo una vita dedita ai piaceri terreni.
Mentre la notte di Halloween viene preso d’assalto il curioso “Ponte del diavolo” di Borgo a Mozzano, in provincia di Lucca, secondo la tradizione popolare costruito da satana.
Ma oggi gli extraterrestri hanno spodestato demoni, draghi e fate diventando protagonisti indiscussi di leggende paranormali. Chi non ha mai sentito qualcuno raccontare di aver visto una strana luce in cielo? E la fantasia galoppa. Il più famoso avvistamento fiorentino di ufo resta quello del 27 ottobre 1954, quando al Franchi venne interrotta persino la partita Fiorentina-Pistoiese. Sebbene il Cicap (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) abbia trovato spiegazioni scientifiche all’evento, per gli ufologi resta un mistero. Le bufale possono approdare anche sulle pagine dei giornali, producendo conseguenze reali. Dicerie non fondate hanno rischiato di rovinare la carriera di vip di casa nostra. Alla superstizione basta poco per accendersi, anche qualche canzone malinconica.
Ma le credenze popolari fanno spesso leva sulle paure della gente.
Periodicamente c’è qualcuno che giura di aver avvistato un orso o una pantera nei boschi toscani, mentre in occasione di furti d’appartamento si racconta di spray narcotizzanti usati dai ladri per agire indisturbati.
Fino alle bufale più singolari, comel’invasione delle vipere gettate dagli aerei, circolata alla periferia di Firenze – e nel resto d’Italia – sul finire degli anni Ottanta. Chissà che le vipere non tornino a farci visita.
Perché le leggende metropolitane hanno sette vite, come i gatti.
Nota di Pepe: certo che la "spiegazione scientifica" del CICAP non è stata riportata, i "ragnetti migratori" rischiavano di confondersi troppo con le "vipere gettate dagli earei" o con le "pantere nei boschi toscani"........
Il pepe della vita!
ReplyDeleteCosa faremmo se ci mancasse lui, quante giornate uggiose ci attenderebbero senza una sana e liberatoria risata. :D
Saluti
Michele
Il bello è che le iridescenze ce le mette lui e poi si lamenta che nessun testimone del '54 parlava di iridescenze. Io poi continuo a pensare a questa gente che vede un cane solare e va in paranoia e mi chiedo quanto triste sia la loro vita...
ReplyDeletePensa che a me capita spesso di vedere dei can dal'ostia :D
ReplyDeleteSaluti
Michele
Per vedere qualche cosa di chimico ed artificile in un normale effetto ottico dovuto alla rifrazione solare nelle nuvole o si malati soggetti a manie di persecuzione o non si ha il benchè minimo senso della realtà.
ReplyDeletePosso capire una reazione simile in un bambino di 6 anni che rimane impressionato da un film di fantascienza ma non da un adulto senziente
MeteOROlogo, 'mbecille!
ReplyDeleteMeteOROlogo e meteOROlogia. Neanche le basi dell'italiano e si permette pure di fare l'ironico....