Obama Vs. Volcano

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Obama Vs. Volcano

giovedì, 17 giugno 2010

Il 15 Giugno Obama ha tenuto un discorso ufficiale dalla Casa Bianca per comunicare alla nazione (e al mondo intero) il suo "piano di battaglia" per fronteggiare la crisi del Golfo del Messico.

A seguire i concetti più significativi espressi da Obama:

"La BATTAGLIA che stiamo conducendo contro la marea nera che STA ASSALTANDO le nostre coste ed i nostri cittadini"

"Questo è già il PEGGIORE DISASTRO AMBIENTALE che l'America abbia mai affrontato e, a differenza di un terremoto o un uragano, non è un evento singolo che si estingue in pochi minuti o giorni. I milioni di litri di petrolio che si sono riversati nel Golfo del Messico sono più come una EPIDEMIA, che potremmo dover combattere PER MESI o anche PER ANNI"

"Noi COMBATTEREMO questo disastro con tutto ciò che abbiamo PER TUTTO IL TEMPO CHE SARA' NECESSARIO"

"Faremo TUTTO CIO' CHE SARA' NECESSARIO per recuperare le coste del Golfo del Messico ed aiutare la sua gente ad uscire da questa tragedia"

"Questa sera, vorrei tracciare per voi quello che sarà il nostro PIANO DI BATTAGLIA"

"Ho autorizzato il dispiegamento di 17.000 MEMBRI DELLA GUARDIA NAZIONALE lungo le coste"

"Purtroppo, indipendentemente dall'efficacia della nostra risposta, ci saranno più danni e più petrolio prima che questo ASSEDIO sia finito"

"Questo disastro ambientale NON SARA' L'ULTIMA CRISI che l'America dovrà affrontare"

I video del discorso:





Le parole del Presidente Americano, nonstante sembrino essere frutto di una forte e risoluta presa di posizione nel voler risolvere il disastro ambientale, tradiscono una malacelata volontà di trasformare l'evento nel solito stato di crisi perpetuo che è foriero delle peggiori amenità e soprusi che la storia anche recente ci ricorda.

Lo stesso Obama, intervistato da un giornalista di Politico, ha detto che "il disastro del golfo riecheggia i fatti del 9/11 perchè cambierà la psiche (anima) della nazione per gli anni a venire"

Fonte: www.politico.com/news/stories/0610/38468.html

Molto curioso è qui l'utilizzo della parola "psyche" da parte di Obama.

Da Wikipedia: "Psiche è una bellissima fanciulla, così bella da causare l'invidia di Venere. La dea invia suo figlio Amore perché la faccia innamorare dell'uomo più brutto e avaro della terra, perché Psiche sia coperta dalla vergogna di questa relazione.
Ma il dio si innamora della mortale, e con l'aiuto di Zefiro, la trasporta al suo palazzo, dove, imponendo che gli incontri avvengano al buio per non incorrere nelle ire della madre Venere, la fa sua.
Ogni notte Eros va alla ricerca di Psiche, ogni notte i due bruciano la loro passione in un amore che mai nessun mortale aveva conosciuto.
Psiche è dunque prigioniera nel castello di Cupido, legata da una passione che le travolge i sensi.
Una notte Psiche, istigata dalle sorelle, con una spada e una lampada ad olio decide di vedere il volto del suo amante, pronta a tutto, anche all'essere più orribile, pur di conoscerlo.
È questa bramosia di conoscenza ad esserle fatale: una goccia cade dalla lampada e ustiona il suo amante..."

Dicevamo che terminologia bellica che Obama utilizza non è casuale: si vuole qui giocare con le emozioni del pubblico e e creare uno stato di crisi prolungato come fu per esempio per il discorso pronunciato dinanzi al Congresso da Bush all'indomani del crollo delle Twin Towers:

"La nostra guerra al terrore comincia con Al-Qaeda, ma non finisce qui. Non finirà fino a quando ogni gruppo terroristico di portata globale non sarà stato trovato, fermato e sconfitto"

La tecnica è sempre quella: porta l'opinione pubblica sul piano emotivo e questa non batterà ciglio e non contesterà neppure il più bieco dei provvedimenti.
Solo più tardi, quando l'onda emotiva si sarà infranta, la gente si accorgerà di essere stata fregata e il suo giudizio sospeso dal clima creatosi.

E' il caso del Patriot Act voluto da George Bush all'indomani del 9/11 il quale, di fatto, limita i diritti dei cittadini americani ed in particolare il diritto alla privacy e la libertà di espressione.

Ed ora abbiamo una situazione similare nel quale Obama ci informa che siamo assediati da una marea nera che ci assale senza tregua e che dobbiamo combatterla per tutto il tempo possibile con tutti i mezzi a nostra disposizione, per mesi e se necessario anche per anni!

Immagino che l'opzione nucleare, già accarezzata dagli scienziati di Obama inviati nel Golfo, rientri ne "tutti i mezzi a nostra disposizione", quindi....

Già Obama ha annunciato di essere in procinto di nominare uno "zar del petrolio" con il compito di gestire nel lungo periodo le conseguenze del disastro ambientale, tale Ray Mabus sergetario della Marina.

Staremo a vedere che poteri gli verranno attribuiti e quale leggi ed emendamenti verranno approvati grazie all'onda emotiva che stanno preparando a dovere.

CONTINUA