http://www.tankerenemy.com/2010/06/le-scie-chimiche-sterminano-i.html
Le scie chimiche sterminano i pipistrelli
Nel dossier "Eco-apocalypse now 2", Alessio Mannucci passa in rassegna i principali disastri ambientali di questi ultimi anni. Abbiamo estratto la parte dedicata alla moria dei pipistrelli, problema che affligge, negli Stati Uniti, soprattutto la California ed il New England. I biologi non riescono a comprendere la radice del grave fenomeno, ma le scie chimiche, come avvertono l'agronoma Rosalind Peterson ed il giornalista Michael Murphy, sono all'origine di questa ennesima tragedia ecologica, preludio di altre catastrofi.
La moria dei pipistrelli è stata notata nei nevosi stati di New York, Vermont e Massachusetts, le cui caverne o vecchie miniere sono siti d’ibernazione [1] di questi mammiferi. I biologi dell'Environmental Conservation Department hanno tentato un censimento in quattro grotte e miniere dello Stato di New York, calcolando che il 90% degli animali, che vi avevano svernato in letargo, è morto. Li si è visti uscire d'inverno in pieno giorno dalle caverne, mentre di solito volano di notte e d’inverno vanno in letargo e morire sbattendo le ali nella neve. La malattia che li uccide - chiamata “Sindrome del naso bianco” - ha cause sconosciute: si suppone sia un virus o un batterio, un'intossicazione da inquinamento o un disordine metabolico. Dieci laboratori statunitensi stanno vagliando tutte le ipotesi, ma, per ora, senza esito.
In una sola grotta presso Albany, dove erano stati contati 15.584 pipistrelli nel 2005, ne sono stati trovati 6.735 nel 2007, ma appena 1.500 quest’inverno. Alcuni studiosi sospettano che il motivo della strage possa essere un pesticida, introdotto di recente per stroncare il virus del Nilo. [...] Altri gruppi di biologi stanno monitorando il comportamento degli insettivori durante il letargo nella caverne per mezzo di telecamere ad infrarossi, per vedere quante volte si svegliano durante l'ibernazione e per misurare la temperatura corporea del branco.
Il professor Thomas Kunz, biologo della Boston University, ha studiato i resti dei pipistrelli uccisi dal misterioso male ed ha notato che sono anormalmente magri, mancanti del grasso - specie del cosiddetto "grasso bruno", una sorta di accumulo che si trova tra le scapole e che fornisce l'energia per il primo volo agli animali che escono dal letargo. Le femmine, così magre, non raggiungono l'ovulazione e quindi, anche se sopravvivono, non partoriscono (nelle specie studiate, ogni femmina genera solo un figlio l'anno, il che rende concreto il pericolo di estinzione). "La presenza dei pipistrelli nel Texas consente ai coltivatori di cotone di salvare da un sesto ad un ottavo del raccolto, perché le nottole divorano gli insetti nocivi", ricorda la dottoressa Elizabeth Buckles, specialista in mammiferi della Cornell University: "La falcidia in corso - mezzo milione di insettivori scomparsi nel solo Vermont - avrà di sicuro effetti economici. Li constateremo la prossima stagione, come sovrabbondanza di insetti infestanti".
[1] Ibernazione: fenomeno per cui certi animali, quando la temperatura scende sotto il limite compatibile con le attività vitali, cadono in uno stato di torpore o di sonno.
Fonte: Quantico-appunti
La moria dei pipistrelli è stata notata nei nevosi stati di New York, Vermont e Massachusetts, le cui caverne o vecchie miniere sono siti d’ibernazione [1] di questi mammiferi. I biologi dell'Environmental Conservation Department hanno tentato un censimento in quattro grotte e miniere dello Stato di New York, calcolando che il 90% degli animali, che vi avevano svernato in letargo, è morto. Li si è visti uscire d'inverno in pieno giorno dalle caverne, mentre di solito volano di notte e d’inverno vanno in letargo e morire sbattendo le ali nella neve. La malattia che li uccide - chiamata “Sindrome del naso bianco” - ha cause sconosciute: si suppone sia un virus o un batterio, un'intossicazione da inquinamento o un disordine metabolico. Dieci laboratori statunitensi stanno vagliando tutte le ipotesi, ma, per ora, senza esito.
In una sola grotta presso Albany, dove erano stati contati 15.584 pipistrelli nel 2005, ne sono stati trovati 6.735 nel 2007, ma appena 1.500 quest’inverno. Alcuni studiosi sospettano che il motivo della strage possa essere un pesticida, introdotto di recente per stroncare il virus del Nilo. [...] Altri gruppi di biologi stanno monitorando il comportamento degli insettivori durante il letargo nella caverne per mezzo di telecamere ad infrarossi, per vedere quante volte si svegliano durante l'ibernazione e per misurare la temperatura corporea del branco.
Il professor Thomas Kunz, biologo della Boston University, ha studiato i resti dei pipistrelli uccisi dal misterioso male ed ha notato che sono anormalmente magri, mancanti del grasso - specie del cosiddetto "grasso bruno", una sorta di accumulo che si trova tra le scapole e che fornisce l'energia per il primo volo agli animali che escono dal letargo. Le femmine, così magre, non raggiungono l'ovulazione e quindi, anche se sopravvivono, non partoriscono (nelle specie studiate, ogni femmina genera solo un figlio l'anno, il che rende concreto il pericolo di estinzione). "La presenza dei pipistrelli nel Texas consente ai coltivatori di cotone di salvare da un sesto ad un ottavo del raccolto, perché le nottole divorano gli insetti nocivi", ricorda la dottoressa Elizabeth Buckles, specialista in mammiferi della Cornell University: "La falcidia in corso - mezzo milione di insettivori scomparsi nel solo Vermont - avrà di sicuro effetti economici. Li constateremo la prossima stagione, come sovrabbondanza di insetti infestanti".
[1] Ibernazione: fenomeno per cui certi animali, quando la temperatura scende sotto il limite compatibile con le attività vitali, cadono in uno stato di torpore o di sonno.
Fonte: Quantico-appunti
mi sfugge il collegamento con le scie chimiche.
ReplyDeletemi sembrano quelli che per ogni cosa danno la colpa al governo (quello che sia). piove governo ladro!!
solo che qui sono le scie.
Peccato che non stermino i due fratelli minkioni di Sanremo ...
ReplyDeleteI pipistrelli non sono certo spariti per le inesistenti scie chimiche ma per il danno causato dall' uomo al loro normale ambiente naturale e all' eliminazione delle loro prede naturali.
ReplyDeleteL'urbanizzazione attuale non offre alcun riparo ai chirotteri tant' è che ora sono in via d'estinzione. Tuttavia esiste un programma europeo denominato BAT atto alla loro protezione e ripopolamento.
Un altro aiuto è stato paradossalmente dato dall' invasione della zanzara tigre. le amministrazioni locali hanno di recente promosso una campagna per l'acquisto dei batbox in modo da offrire un riparo sicuro per questi piccoli mammiferi nelle aree urbane favorendone una reintroduzione grazie alla quale si spera di combattere il dilagare delle zanzare reintroducendo un loro predatore naturale.... per vedere tutto questo non serve certo spingersi nel reperire articoli giornalistici d'oltreoceano...è tutto sulla cronaca locale
Ma andate a lavorare, minchia team sanremese che non siete altro.
ReplyDeleteAh, già, la parola "lavoro" e derivati annessi è sconosciuta dalle vostre parti, spaccapietre con la testa che non siete altro.
Sostituite "Marina" con "minchia team" in questo video http://www.youtube.com/watch?v=CtNN6bQ-lkE e buon finesettimana.
ilpeyote metafora
Secondo i due idioti l'inquinamento non esiste, i danni all'ambiente sono provocati dalle scie.
ReplyDeleteAndate alla cava di pietra a fare gli straordinari!
arancino meccanico ha detto...
ReplyDelete@Straker
ti aggiorno sulle "ultime novità" del 3D su CN:
detto in due parole, avresti falsificato questo video: http://www.youtube.com/watch?v=Omf6Gt_iTvM
Si tratta del mitico "1561 metri, ripeto 1561 metri!"
E il geometeorologo replica:
Straker ha detto...
Detto in due parole, avresti falsificato questo video: http://www.youtube.com/watch?v=Omf6Gt_iTvM
Ma LOL! 0_O
Ma attenzione, perché adesso arriva lo sgup:
Straker ha detto...
Giulia, senza dubbio hai ragione, tanto è vero che durante un sabato di pesante irrorazione decidemmo di partire per la montagna e lì potemmo verificare che la cappa artificiale che copriva completamente Sanremo, era sotto di noi.
19 giugno, 2010 22:20
E il filmato che sbugiarderebbe tutti i debunker, senza ricorrere a telemetri, logaritmi e stupidaggini assortite, dov'è?
Forse si era dimenticato la telecamerina a casa?
Che disdetta.
STERKER COGLIONE DOVE SONO LE PROVE DELLE BALLE CHE DICI?
ReplyDeleteSai tu sei affidabile come una puttana ultrasessentenne che affermi di essere illibata
A mio parere è di gran lunga più facile trovare una puttana ultrasessentenne VERAMENTE illibata che non pizzicare lo stercorario a dire la verità..
ReplyDeleteSaluti
MarcoB
Zret ha detto...
ReplyDeleteGigetto, sino a qualche anno fa, si vedevano i pipistrelli che catturavano le falene, ma scomparse le falene, non si sono viste più neanche le nottole. Si può immaginare quali danni causino le onde elettromagnetiche a questi mammiferi.
Ciao
19 giugno, 2010 13:40
Diobono, ma questi nemmeno se gli metti davanti un elefante lo riconoscono...
Che idiota.
Saluti
Michele
Si tratta del mitico "1561 metri, ripeto 1561 metri!"
ReplyDeleteMa è arrivato prima Straker coi "1561 metri, ripeto 1561 metri", o Dario Fo coi "cinque metri, ripeto cinque metri"?
Qualcuno deve aver copiato.