Notare che nella label c'e' sempre il Menphis con la N. Ormai e' senza speranza.
Saluti a tutti.
http://www.tankerenemy.com/2010/06/il-caso-memphis-belle-un-altro-falso-di.html
Il caso "Memphis Belle": un altro falso di contrailscience.com
Il cavallo di battaglia della schiera di disinformatori al seguito di Paolo Attivissimo e gestiti da C.I.C.A.P. e servizi segreti, viene spesso rappresentato da questo spezzone di filmato. Si tratta del documentario intitolato: "The Memphis Belle: a story of a flying fortress". Il filmato risale al 1944. Al quindicesimo minuto circa vengono mostrate quelle che, ad un occhio non attento, paiono davvero essere scie di condensazione (contrails) ed infatti anche nel film vengono definite tali. Non a caso, il "documento storico" viene mostrato da un certo epoxynous, curatore del sito Web di disinformazione "Contrailscience.com", già noto per aver falsificato diversi lavori, tra i quali due testi dedicati ai fenomeni atmosferici.
Non sappiamo se anche il documentario in esame sia una manipolazione ben fatta, ma volendo ammettere che non si tratti di un falso, appare subito evidente un particolare importante: le "scie di condensa" si sviluppano immediatamente vicino agli scarichi dei motori. Inoltre non sembra che alcune scie vengano prodotte dagli scarichi dei motori a scoppio delle fortezze volanti, ma da altri apparati adiacenti (ugelli?).
Vediamo che cosa scrive Gianni Comoretto, famigerato negazionista delle scie chimiche e componente del C.I.C.A.P. (sono stati volutamente lasciati gli errori grammaticali):
[...] "Nel caso delle normali scie di condensa, cioè vapore degli scarichi che condensa in aghi di ghiaccio, la scia si forma sempre dietro al motore, ad una distanza che tipicamente è di alcune decine di metri (se fa MOLTO freddo può essere di 5-10 metri). Se invece si tratta di qualcosa di spruzzato dall'aereo, partirà da punti diversi, (sic!) e inizierà immediatamente". Queste affermazioni non possono essere messe in discussione, in quanto provengono da un illustre esponente del C.I.C.A.P., per Bacco!
Oltre a ciò bisogna evidenziare, ancora una volta, che i bombardieri del Secondo conflitto mondiale, una volta a pieno carico per compiere la loro missione, non erano in grado di operare ad alte quote e spesso non superavano, in volo operativo, i 6.000 metri di altitudine. Sappiamo bene ormai che le contrails non possono assolutamente formarsi a quote inferiori agli 8.000 metri. Allora che cosa ci mostra questo video? Una delle prime operazioni di aerosol della storia? Forse, a meno che non siamo di fronte ad un ennesimo documento spurio ben congegnato.
Appare inoltre strana la dettagliata spiegazione tecnica del fenomeno inerente alla condensazione, quasi come fosse una diretta e consequenziale risposta ad obiezioni mosse solo sessant'anni dopo, in riferimento alla questione "scie chimiche". D'altronde il tema delle scie di condensa era considerato a tal punto irrilevante che il termine "contrail" fu coniato solo nel 1947.
Per concludere, solleviamo un altro dubbio...
Può apparire realistica e veritieria la temperatura dichiarata nel documentario dalla voce fuori campo, se, come si può ben notare, gli occupanti della fortezza volante non mostrano tracce di brina sul volto, nonostante la presenza di forti correnti d'aria provenienti dall'esterno? E' possibile poi l'assenza di pressurizzazione a quote superiori agli 8000 metri? Evidentemente no. E' chiaro che quelle riprese non sono state eseguite ad altitudine elevata e quindi sorge il sospetto che le scie mostrate nel video non siano il prodotto della condensa, ma un'ennesima manipolazione.
Nel filmato qui sotto, estratto sempre da "The Memphis Belle: a story of a flying fortress", possiamo osservare numerosi bombardieri che non rilasciano alcuna scia di condensa.
Essere esposti ad un vento di soli 60 km/h ad una temperatura di 5° Celsius corrisponde ad essere esposti ad una temperatura
ambientale inferiore ad oltre 10° Celsius sotto zero. Questo, ovviamente, è di grande importanza per le parti scoperte del corpo come il volto.
L’esposizione protratta al freddo puo determinare una condizione di ipotermia. Si parla di ipotermia quando la temperatura del nucleo corporeo scende sotto i 35° C. I sintomi si fanno sempre più gravi sino ai limiti della sopravvivenza per temperature corporee di 27-24° C. Il congelamento si verifica per temperature della superficie della cute inferiori a -2° C. Per congelare le parti esposte del corpo è
necessaria una temperatura equivalente di almeno –30° C. Il rischio di congelamento per le parti nude inizia già a una temperatura ambientale di –5° C se esposti a un vento di 60 km/h oppure a –10° C con un vento di 30 km/h.
In base a tali dati oggettivi ed inconfutabili, si può dedurre che un equipaggio sottoposto a temperature vicine ai 40 gradi sotto zero, in presenza di forti spifferi dall'esterno, causati dallo spostamento del loro aereo (non pressurizzato) ad oltre 300 km/h, evidentemente sarebbe dovuto congelare all'istante.
Non sappiamo se anche il documentario in esame sia una manipolazione ben fatta, ma volendo ammettere che non si tratti di un falso, appare subito evidente un particolare importante: le "scie di condensa" si sviluppano immediatamente vicino agli scarichi dei motori. Inoltre non sembra che alcune scie vengano prodotte dagli scarichi dei motori a scoppio delle fortezze volanti, ma da altri apparati adiacenti (ugelli?).
Vediamo che cosa scrive Gianni Comoretto, famigerato negazionista delle scie chimiche e componente del C.I.C.A.P. (sono stati volutamente lasciati gli errori grammaticali):
[...] "Nel caso delle normali scie di condensa, cioè vapore degli scarichi che condensa in aghi di ghiaccio, la scia si forma sempre dietro al motore, ad una distanza che tipicamente è di alcune decine di metri (se fa MOLTO freddo può essere di 5-10 metri). Se invece si tratta di qualcosa di spruzzato dall'aereo, partirà da punti diversi, (sic!) e inizierà immediatamente". Queste affermazioni non possono essere messe in discussione, in quanto provengono da un illustre esponente del C.I.C.A.P., per Bacco!
Oltre a ciò bisogna evidenziare, ancora una volta, che i bombardieri del Secondo conflitto mondiale, una volta a pieno carico per compiere la loro missione, non erano in grado di operare ad alte quote e spesso non superavano, in volo operativo, i 6.000 metri di altitudine. Sappiamo bene ormai che le contrails non possono assolutamente formarsi a quote inferiori agli 8.000 metri. Allora che cosa ci mostra questo video? Una delle prime operazioni di aerosol della storia? Forse, a meno che non siamo di fronte ad un ennesimo documento spurio ben congegnato.
Appare inoltre strana la dettagliata spiegazione tecnica del fenomeno inerente alla condensazione, quasi come fosse una diretta e consequenziale risposta ad obiezioni mosse solo sessant'anni dopo, in riferimento alla questione "scie chimiche". D'altronde il tema delle scie di condensa era considerato a tal punto irrilevante che il termine "contrail" fu coniato solo nel 1947.
Per concludere, solleviamo un altro dubbio...
Può apparire realistica e veritieria la temperatura dichiarata nel documentario dalla voce fuori campo, se, come si può ben notare, gli occupanti della fortezza volante non mostrano tracce di brina sul volto, nonostante la presenza di forti correnti d'aria provenienti dall'esterno? E' possibile poi l'assenza di pressurizzazione a quote superiori agli 8000 metri? Evidentemente no. E' chiaro che quelle riprese non sono state eseguite ad altitudine elevata e quindi sorge il sospetto che le scie mostrate nel video non siano il prodotto della condensa, ma un'ennesima manipolazione.
Nel filmato qui sotto, estratto sempre da "The Memphis Belle: a story of a flying fortress", possiamo osservare numerosi bombardieri che non rilasciano alcuna scia di condensa.
Essere esposti ad un vento di soli 60 km/h ad una temperatura di 5° Celsius corrisponde ad essere esposti ad una temperatura
ambientale inferiore ad oltre 10° Celsius sotto zero. Questo, ovviamente, è di grande importanza per le parti scoperte del corpo come il volto.
L’esposizione protratta al freddo puo determinare una condizione di ipotermia. Si parla di ipotermia quando la temperatura del nucleo corporeo scende sotto i 35° C. I sintomi si fanno sempre più gravi sino ai limiti della sopravvivenza per temperature corporee di 27-24° C. Il congelamento si verifica per temperature della superficie della cute inferiori a -2° C. Per congelare le parti esposte del corpo è
necessaria una temperatura equivalente di almeno –30° C. Il rischio di congelamento per le parti nude inizia già a una temperatura ambientale di –5° C se esposti a un vento di 60 km/h oppure a –10° C con un vento di 30 km/h.
In base a tali dati oggettivi ed inconfutabili, si può dedurre che un equipaggio sottoposto a temperature vicine ai 40 gradi sotto zero, in presenza di forti spifferi dall'esterno, causati dallo spostamento del loro aereo (non pressurizzato) ad oltre 300 km/h, evidentemente sarebbe dovuto congelare all'istante.
primo anche qui :-)
ReplyDeleteRiporto lo stesso concetto scritto da Orso.
Sterker sei un inutile essere,tra poco chi ti manterrà? Sai i Sussidi non durano per sempre :-)
Brina sul volto dei piloti? Esposti al vento?
ReplyDeleteSignor sanremese innominabile, i B-17 avevano abitacoli chiusi!
Rosario, ogni volta che scrive qualcosa perde un ottima occasione per non ragliare !!!
ReplyDeleteCon le dovute scuse agli asini ...
Essere esposti ad un vento di soli 60 km/h ad una temperatura di 5° Celsius corrisponde ad essere esposti ad una temperatura
ReplyDeleteambientale inferiore ad oltre 10° Celsius sotto zero. Questo, ovviamente, è di grande importanza per le parti scoperte del corpo come il volto.
allora anche l'auto non è pressurizzata e in inverno ci sono ben sotto i 5°C e vado ben oltre i 60 e pure non mi viene la brina in faccia.
poi sul video senza scie e quello con ma se non sai a che quota volano come fai a dire qualcosa. poi la solita quota di 8000m scelta alla cazzo di cane le prove!!!
che ammasso di troiate...invece di dire "evabbè, ho cannato" fa voli di fantasia solo per dare credibilità agli articoli spazzatura precedenti.
ReplyDeleteE il bello è che le fa tacciando di falsificazione filmati impossibili da falsificare (gli originali esistono ancora), infatti dimentica che PhotoShop e Premiere (oltre a tutti gli altri software grafici per foto e video) sono nati SOLO una ventina di anni fa.
Prima il ritocco fotografico esisteva sotto forma di pennelli, colore e tanto tempo.
Figurarsi i film: gli effetti speciali erano fatti di cartone ritagliato: impossibile riprodurre nel 1940 un filmato con volo di aerei che sembrasse reale con qualsiasi metodologia dell' epoca.
Questo ad esempio, pur essendo un film, è più reale delle panzanate di Straker, ma MOLTO meno reale delle riprese del memphis belle: questo è il livello di "effetti speciali" dell' epoca.
http://www.youtube.com/watch?v=cXQJLzUnP7c
Lui non esce mai di casa quindi non si rende conto che in inverno pure la sua auto (che non è dotata un motore a reazione) produce le scie di condensa.
ReplyDeleteForse il fratello (che deve usare l'auto per andare a lavorare) non ha ancora imparato come funziona l'impianto di riscaldamento delle Renault e durante l'inverno ogni volta che torna a casa dal lavoro racconta a straker delle storie raccapriccianti sulle disumane condizioni di guida nell'abitacolo.
RB211 said...
ReplyDeleteLui non esce mai di casa quindi non si rende conto che in inverno pure la sua auto (che non è dotata un motore a reazione) produce le scie di condensa.
Forse il fratello (che deve usare l'auto per andare a lavorare) non ha ancora imparato come funziona l'impianto di riscaldamento delle Renault e durante l'inverno ogni volta che torna a casa dal lavoro racconta a straker delle storie raccapriccianti sulle disumane condizioni di guida nell'abitacolo.
Sunday, June 27, 2010 8:12:00 PM GMT+02:00
A parte il fatto che (cfr. neretto mio) "lavorare" e "Marcianò" è un ossimoro, 'o comandante clusò e 'o professore sono semplicemente patetici, nei loro tentativi di discredito delle persone. Anzi. Personalmente mi fanno schifo. Adesso, pur di tentare di far nomi e cognomi di "disinformatori" http://snipurl.com/y4ad5 (non so quanto veri, ma conoscendo le capacità "investigative" di tali mentecatti presumo lontani chilometri dalla verità) diffamano chicchessia.
Strakanò, i VERI disinformatori siete VOI, pagliacci.
ilpeyote clown
dio mio Straker ma piantala con questa buffonata che i b17 non volavano a piu di 6000m sei solamente un patetico coglione
ReplyDeleteO.T.
ReplyDeleteScusatemi tutti per la divagazione, ma oggi ho letto un commento di DRaKKar sul Disinformatico e mi sono resa conto che non sono l'unica ad aver notato la prolungata sparizione di OrboVeggente... è uno degli scettici allegri di più lunga data, un birbone che fra le altre cose ogni tanto si fingeva uno sciachimista per trollare in allegria da Paolo ^^ ... solo che il suo blog non è aggiornato da gennaio, nè ho più visto suoi commenti in giro... qualcuno di voi, magari Usa-free o Brain che lo "conoscono" da molto tempo sa se sta bene?
Terra Nova preoccupata :(
Ah, leggermente (ma non tanto) OT: aggiorno sull'attività giornaliera di luidicente disinformatore: pranzo fuori con la mia metà in bell'ambiente all'aperto, filetto di manzo con contorno di funghi porcini sott'olio, cipolle borrettane e carciofi per me, cotoletta "orecchio d'elefante" con patate al forno per la mia metà. Il tutto innaffiato di buona acqua e - soprattutto - di un paio di caraffe di rosso della casa. 2 caffè con 2 grappe (1 al miele e 1 alle erbe, ottime) per digerire, oltre ad una bella passeggiata sul naviglio grande milanese - c'era il mercatino dell'antiquariato, oltretutto, essendo l'ultima domenica del mese.
ReplyDeleteUna bella domenica.
ilpeyote noi ci divertiamo voi cazzi vostri
da uicchipedia inglese "flight suite"
ReplyDelete"By the time World War II started in earnest, electrically-heated suits were introduced for patrol and bomber crews who routinely operated at high altitudes above 30,000 feet, where air temperatures could get so cold that flesh could freeze instantly to any metal in which it came in contact. As pressurized cabins came into operation, the necessity of wearing bulky leather and shearling jackets and pants began to fade. For example, pilots, navigators, and bombardiers of a B-17 operating in Europe in 1944 would wear their officer's uniforms under an A-2 flight jacket comfortably due to the enclosed and heated cabin, but the waist gunners would have to wear electrically-heated suits as they fired their guns through open window gunports.
capito coglionazzo di uno Straker ?
OrboVeggente manca tanto pure a me, qualcuno ha sue notizie?
ReplyDeletecome la merda..
ReplyDeleteIn base a tali dati oggettivi ed inconfutabili, si può dedurre che un equipaggio sottoposto a temperature vicine ai 40 gradi sotto zero, in presenza di forti spifferi dall'esterno, causati dallo spostamento del loro aereo (non pressurizzato) ad oltre 300 km/h, evidentemente sarebbe dovuto congelare all'istante.
ha si davvero ?? quali sono i dati inconfutabili sentiamo che voglio farmi due risate ?
Chi ti ha detto che ci sono "spifferi" che le fusoliere non sono minimamente riscaldate ?
chi ti dice che l'equipaggio non è protetto ??
hai preso in considerazione l'angolo di ripresa ?? no ...
hai dati della temperatura esterna quando si è girato il video ?? ovviamente no ..
come fai a taroccare un video del 44??
ti riesce meglio taroccare i video del telemetro e la tua falsa laurea vero ... ??
sai come è fatto un motore di un b17 e dove sono gli scarichi ?? ovviamente no altrimenti non scriveresti queste cazzate ...
sai come è fatto un turbofan e a che velocità vengono espulsi i gas ?? ovviamente no perche spari cazzate anche qui e scambi i sensori per sistemi di irrorazione ....
hai mai letto dei problemi di ghiaccio sulle mitragliatrici dei b17 ?? ovviamente no perchè non leggi fai solo copia e incolla..
straker lo sai che sei un disinformatore ??
straker lo sai che tutte le balle che scrivi sono facilmente inconfutabili
straker lo sai che fai continuamente la figura della capra ignorante ???
forse lo sai ma sei così patetico che non te ne vuoi rendere conto
E' inutile voler negare l'evidenza, gli scarichi dei b17 sono in prossimità del bordo d'accatto del profilo alare, pertanto la velocità e il con d'aria prodotto dall' elica sposta le scie in prossimità del bordo d'uscita ( la parte terminale dell' ala ) pertanto non vi sono " ugelli " o altro come si vuole far credere. nei motori a reazione ovviamente si hanno velocità diverse le due cose non sono paragonabili.
ReplyDeletegodiamoci questo video della messa in moto di un b17 con motore radiale
http://www.youtube.com/watch?v=pdlGBivmjS4
inoltre i b17 colavano al pieno del carico bellico a 10.000 mt che rappresentava la loro quota operativa di crociera
16. Januar 1944 - 08:30 Flak-Stellungen in Oldenburg
ReplyDeleteHerr Leutnant, tut das Radar nicht funktionieren, weil sie den Generator sabotiert haben! Wir können nicht Verwalten der Flak-Feuer.
Kein Problem, den anderen Tag las ich einen Science-Fiction-Buch für eine bestimmte Straker (Ein echter Ruck), die bald beginnen, um die B17 Kondensstreifen Fake Problems zu Dann sind wir besser Ziel mit Radar.
Jawohl, wir warten.
Bah, se servisse a qualcosa...
ReplyDeleteI motori dei b17 del filmato sono i Wright R-1820 Cyclone. Questi motori, come tutti i motori aeronautici con buone prestazioni (es. il modello base era utilizzato anche su lenti DC3) per la sovralimentazione (indispensabile per garantire prestazioni oltre il livello del mare) possiedono un tradizionale compressore meccanico di tipo centrifugo.
Quelli installati sui B17 possedevano anche un bel sofisticato turbocompressore azionato dai gas di scarico dotato di intercooler (per straker diventa in-ter-culer) del tutto analogo a quelli installati sulle moderne automobili diesel e benzina, nel caso specifico un impianto di sovralimentazione doppio meccanico/turbo come nella fantastica Lancia Delta S4.
Vabbè, quando c'è il turbocompressore lo scarico viene incanalato singoli condotto tanti quante sono le turbine, nel B17 lo scarico principale si trova sotto ogni motore poi c'è la valvola waste-gate e altre diavolerie meccaniche.
Anche i B24 avevano i turbo (e i caccia P47 e P38), i B17 e B24 li chiamavano pure "high-altitude bombers".
Ora straker prendi questi ulteriori dettagli e vedi di rimediare al danno prodotto dall'intercooler.
Essere esposti ad un vento di soli 60 km/h ad una temperatura di 5° Celsius corrisponde ad essere esposti ad una temperatura
ReplyDeleteambientale inferiore ad oltre 10° Celsius sotto zero. Questo, ovviamente, è di grande importanza per le parti scoperte del corpo come il volto.
O bella!
Ecco perche' le strade del Veneto d'inverno sono costellate di quelle che credevo statue di scooteristi! :D
Ancora una volta il comandante si tira una badilata sugli attributi :P
Saluti
Michele
@ RB211:
ReplyDeletepiccola info storica. TUTTI i Cyclone montati sui B-17 avevano il turbocompressore a gas di scarico in aggiunta ai due compressori centrifughi mossi dall'albero motore oppure solo quelli montati sulla serie G?
Saluti
Michele
Erano previsti nel progetto inizale, fin dalla versione A hanno testato i turbocompressori, di serie nella versione C e comunque erano utilizzati in pieno nelle versioni prodotte in grande serie cioè la F e la G.
ReplyDelete'zie :)
ReplyDeleteSaluti
Michele
Adesso, pur di tentare di far nomi e cognomi di "disinformatori" http://snipurl.com/y4ad5
ReplyDeleteTigre, il link non funziona ...
Tanto finche' non porta delle analisi di scia campionate in quota che dicono che c'e' del bario, le scie chimiche sono UN'INVENZIONE PER FARSI PUBBLICITA' E VENDERE LIBRI.
ReplyDeleteSono un imbroglio e presto saranno condannati per tutti questi anni di imbrogli al pubblico. Il fascicolo e' ormai completo.
Salve ragazzi...!! la spiegazione di Rb211 è perfetta e dettagliata.. Straker ovviamente cerca denaro facile ed inutile facendo dei giochini idioti e stupidi mischiando delle cose reali a delle buffonate aggiunte da lui creando allarmismi inutili...!!
ReplyDeletespero che verranno condannati sul serio per allarmismo e per aver creato dei problemi talvolta anche psicologici nelle persone.