http://zret.blogspot.com/2010/06/la-garrula-scienza.html
La garrula "scienza"
"Esistono due storie: la storia ufficiale, bugiarda, e la storia segreta che è vergognosa". (H. de Balzac)
Non ha alcun significato un termine cominciante per "c": questo vocabolo, cui i ciarlatani ricorrono con intento dispregiativo, non è attestato in nessun buon dizionario della lingua italiana. Talora è adoperato anche dai ricercatori indipendenti (o sedicenti tali) con coperti fini di scherno. In verità, il sostantivo incriminato nasce o da una precisa volontà di ghettizzare gli storici seri o da un radicale fraintendimento: ormai raramente si investigano cospirazioni, ma si mettono a nudo gli eventi, portando alla luce le loro radici.
La volgare propaganda contro la verità vilipende lo stesso Lorenzo Valla. L'umanista, nel De falso credito et ementita Constantini donatione, dimostrò che la cosiddetta donazione di Costantino era un documento spurio vergato dalla cancelleria pontificia nel secolo VIII. Oggi il dottissimo Valla sarebbe bollato come "c...a". Con lui, riceverebbero l'insultante epiteto tutti gli storiografi che hanno svelato verità scomode: l'elenco sarebbe non breve.
Siamo seri: coloro che si fregiano del titolo di "storici" sono o panegiristi o, nella migliore delle ipotesi, cronisti che si limitano ad affastellare gli avvenimenti, senza riuscire né ad interpretarli né a collocarli in una linea diacronica o in un quadro sincronico. E' come se, la mente, ricevuti dei segnali "esterni", non riuscisse ad organizzarli in forme, colori, prospettiva, percependo solo un'accozzaglia incomprensibile.
Del tutto capzioso è il solito mantra degli pseudo-scienziati che invocano i "fatti" e l'"oggettività", allorquando si affrontano argomenti disparati. In primo luogo, non si può asserire con Nietzsche che "i fatti non esistono, poiché esistono solo le interpretazioni": è vero, però, che il "fatto assoluto" è un concetto limite e che la sua osservazione [1] tende a sfumarne i contorni. Inoltre chi insiste in modo ossessivo sui "fatti" e sull'"oggettività" è ancora impantanato in un frusto ed infruttuoso positivismo di stampo ottocentesco: tra l'altro, paradossalmente, proprio i propugnatori della "verità effettuale", gli araldi del metodo "scientifico" sono i primi che, mancando di criteri precisi e per ignoranza, ignorano i "fatti", confondendo teorie con dati, ambiti empirici con sfere concettuali, linguaggio con referente etc. Ne risulta un calderone dove, alla fine, gli unici "argomenti" addotti sono l'insulto e la calunnia... Una garrula scienza.
Ancora una scienza (anche la scienza storica) basata su dicotomie inconciliabili non è scienza: se si può accettare che i dualismi, pragmaticamente utili, si radichino nel "senso comune", è inammissibile che forzate antitesi spezzino la ricerca più avanzata. Queste contrapposizioni possono valere in alcuni contesti, ma, quando ci si addentra in discorsi di più alto livello, si rivelano strumenti inidonei.
Ora, quando l'attaccamento ai "fatti" non denota pochezza intellettuale, è solo un alibi per evitare di sfiorare temi scabrosi e di scoprire certi altarini. Basterebbe grattare via un po' di vernice e se ne scoprirebbero delle... brutte. Non è la serietà il vero movente di chi afferma di volersi attenere ai "dati incontrovertibili" ed alle "fonti accreditate", ma la viltà o il bieco opportunismo. Chi, a parole, rifiuta le "teorie" (sic) in nome dei "fatti" assodati, oltre a misconoscere il significato e la portata di ambedue, rinuncia ad inquadrare gli avvenimenti in un disegno complessivo, simile ad un collezionista di schede telefoniche, motivato solo da un impulso incoercibile a raccogliere oggetti perfettamente inutili.
Non è in atto alcuna congiura: miliardi di persone muoiono di fame, di sete e di malattie, mentre una minoranza dell'umanità vive nella più vergognosa e sfacciata opulenza. La storia umana è una lunghissima scia di sangue. Il pianeta viene deliberatamente avvelenato. Una feccia di satanisti domina i governi che, succubi e scodinzolanti, obbediscono ad ordini criminali. I ricercatori veri prendono atto di ciò, invece di imbellettare la realtà con discorsi speciosi. Inoltre cercano di comprendere le ragioni delle ingiustizie e della violenza. E' forse questo studio della cospirazione o piuttosto denuncia di delitti e ricerca della verità?
Le scie tossiche sono forse una cospirazione? No, solo lì, nude e crude, per tutti i gusti. Vero è che gli indagatori tentano di comprendere gli scopi ed inseriscono le analisi in una Weltanschauung, ma questo non significa che gli accadimenti debbano essere interpretati secondo orizzonti predefiniti. Ognuno cercherà di collegarli e di proiettarli su uno scenario adatto. La capacità critica risiede qui, nell'abitudine a vagliare, a confrontare, a riflettere, cercando di cogliere la sinopia delle circostanze di distinguere il vero dal falso: si eviterà sia di accogliere le versioni ufficiali sia di abbracciare elucubrazioni troppo eccentriche. Il “credere” o “non credere” saranno banditi, sostituiti dall’indagine e dall’osservazione. Occorre equilibrio ed il fine non è stabilire una verità assoluta, ma avvicinarsi il più possibile al cuore dei problemi e ad una possibile risoluzione.
Certo è, che se si resta appiccicati a pregiudizi scientisti o ai preconcetti del non-senso comune, è meglio non ostentare indipendenza di giudizio. Se, esibendosi in investigazioni "coraggiose", si inciampa nel pressapochismo linguistico e nelle chiacchiere da bar, peculiari di Attivissimo e dei suoi fans, è meglio tacere. Non abbiamo bisogno di divulg-attori sblendorizzati e, se vogliamo ascoltare dei luoghi comuni, conversiamo con la casalinga di Voghera che magari è pure più sveglia di tanti "intellettuali".
[1] Benché generalmente sia travisato o semplificato, mutatis mutandis, il discorso sulla compenetrazione tra soggetto ed oggetto, tra osservatore ed osservato, trova, nella fisica quantistica, con l'indeterminazione di alcuni parametri, una corrispondenza con princìpi peculiari della Philosophia perennis in cui la separazione netta tra interno ed esterno, microcosmo e macrocosmo, perde valore ed aderenza.
Articolo correlato: C. Penna, Una catastrofe accidentale? No, una cazzata micidiale, 2010
Non ha alcun significato un termine cominciante per "c": questo vocabolo, cui i ciarlatani ricorrono con intento dispregiativo, non è attestato in nessun buon dizionario della lingua italiana. Talora è adoperato anche dai ricercatori indipendenti (o sedicenti tali) con coperti fini di scherno. In verità, il sostantivo incriminato nasce o da una precisa volontà di ghettizzare gli storici seri o da un radicale fraintendimento: ormai raramente si investigano cospirazioni, ma si mettono a nudo gli eventi, portando alla luce le loro radici.
La volgare propaganda contro la verità vilipende lo stesso Lorenzo Valla. L'umanista, nel De falso credito et ementita Constantini donatione, dimostrò che la cosiddetta donazione di Costantino era un documento spurio vergato dalla cancelleria pontificia nel secolo VIII. Oggi il dottissimo Valla sarebbe bollato come "c...a". Con lui, riceverebbero l'insultante epiteto tutti gli storiografi che hanno svelato verità scomode: l'elenco sarebbe non breve.
Siamo seri: coloro che si fregiano del titolo di "storici" sono o panegiristi o, nella migliore delle ipotesi, cronisti che si limitano ad affastellare gli avvenimenti, senza riuscire né ad interpretarli né a collocarli in una linea diacronica o in un quadro sincronico. E' come se, la mente, ricevuti dei segnali "esterni", non riuscisse ad organizzarli in forme, colori, prospettiva, percependo solo un'accozzaglia incomprensibile.
Del tutto capzioso è il solito mantra degli pseudo-scienziati che invocano i "fatti" e l'"oggettività", allorquando si affrontano argomenti disparati. In primo luogo, non si può asserire con Nietzsche che "i fatti non esistono, poiché esistono solo le interpretazioni": è vero, però, che il "fatto assoluto" è un concetto limite e che la sua osservazione [1] tende a sfumarne i contorni. Inoltre chi insiste in modo ossessivo sui "fatti" e sull'"oggettività" è ancora impantanato in un frusto ed infruttuoso positivismo di stampo ottocentesco: tra l'altro, paradossalmente, proprio i propugnatori della "verità effettuale", gli araldi del metodo "scientifico" sono i primi che, mancando di criteri precisi e per ignoranza, ignorano i "fatti", confondendo teorie con dati, ambiti empirici con sfere concettuali, linguaggio con referente etc. Ne risulta un calderone dove, alla fine, gli unici "argomenti" addotti sono l'insulto e la calunnia... Una garrula scienza.
Ancora una scienza (anche la scienza storica) basata su dicotomie inconciliabili non è scienza: se si può accettare che i dualismi, pragmaticamente utili, si radichino nel "senso comune", è inammissibile che forzate antitesi spezzino la ricerca più avanzata. Queste contrapposizioni possono valere in alcuni contesti, ma, quando ci si addentra in discorsi di più alto livello, si rivelano strumenti inidonei.
Ora, quando l'attaccamento ai "fatti" non denota pochezza intellettuale, è solo un alibi per evitare di sfiorare temi scabrosi e di scoprire certi altarini. Basterebbe grattare via un po' di vernice e se ne scoprirebbero delle... brutte. Non è la serietà il vero movente di chi afferma di volersi attenere ai "dati incontrovertibili" ed alle "fonti accreditate", ma la viltà o il bieco opportunismo. Chi, a parole, rifiuta le "teorie" (sic) in nome dei "fatti" assodati, oltre a misconoscere il significato e la portata di ambedue, rinuncia ad inquadrare gli avvenimenti in un disegno complessivo, simile ad un collezionista di schede telefoniche, motivato solo da un impulso incoercibile a raccogliere oggetti perfettamente inutili.
Non è in atto alcuna congiura: miliardi di persone muoiono di fame, di sete e di malattie, mentre una minoranza dell'umanità vive nella più vergognosa e sfacciata opulenza. La storia umana è una lunghissima scia di sangue. Il pianeta viene deliberatamente avvelenato. Una feccia di satanisti domina i governi che, succubi e scodinzolanti, obbediscono ad ordini criminali. I ricercatori veri prendono atto di ciò, invece di imbellettare la realtà con discorsi speciosi. Inoltre cercano di comprendere le ragioni delle ingiustizie e della violenza. E' forse questo studio della cospirazione o piuttosto denuncia di delitti e ricerca della verità?
Le scie tossiche sono forse una cospirazione? No, solo lì, nude e crude, per tutti i gusti. Vero è che gli indagatori tentano di comprendere gli scopi ed inseriscono le analisi in una Weltanschauung, ma questo non significa che gli accadimenti debbano essere interpretati secondo orizzonti predefiniti. Ognuno cercherà di collegarli e di proiettarli su uno scenario adatto. La capacità critica risiede qui, nell'abitudine a vagliare, a confrontare, a riflettere, cercando di cogliere la sinopia delle circostanze di distinguere il vero dal falso: si eviterà sia di accogliere le versioni ufficiali sia di abbracciare elucubrazioni troppo eccentriche. Il “credere” o “non credere” saranno banditi, sostituiti dall’indagine e dall’osservazione. Occorre equilibrio ed il fine non è stabilire una verità assoluta, ma avvicinarsi il più possibile al cuore dei problemi e ad una possibile risoluzione.
Certo è, che se si resta appiccicati a pregiudizi scientisti o ai preconcetti del non-senso comune, è meglio non ostentare indipendenza di giudizio. Se, esibendosi in investigazioni "coraggiose", si inciampa nel pressapochismo linguistico e nelle chiacchiere da bar, peculiari di Attivissimo e dei suoi fans, è meglio tacere. Non abbiamo bisogno di divulg-attori sblendorizzati e, se vogliamo ascoltare dei luoghi comuni, conversiamo con la casalinga di Voghera che magari è pure più sveglia di tanti "intellettuali".
[1] Benché generalmente sia travisato o semplificato, mutatis mutandis, il discorso sulla compenetrazione tra soggetto ed oggetto, tra osservatore ed osservato, trova, nella fisica quantistica, con l'indeterminazione di alcuni parametri, una corrispondenza con princìpi peculiari della Philosophia perennis in cui la separazione netta tra interno ed esterno, microcosmo e macrocosmo, perde valore ed aderenza.
Articolo correlato: C. Penna, Una catastrofe accidentale? No, una cazzata micidiale, 2010
La capacità critica risiede qui, nell'abitudine a vagliare, a confrontare, a riflettere, cercando di cogliere la sinopia delle circostanze di distinguere il vero dal falso: si eviterà sia di accogliere le versioni ufficiali sia di abbracciare elucubrazioni troppo eccentriche. Il “credere” o “non credere” saranno banditi, sostituiti dall’indagine e dall’osservazione. Occorre equilibrio ed il fine non è stabilire una verità assoluta, ma avvicinarsi il più possibile al cuore dei problemi e ad una possibile risoluzione.
ReplyDeletePeccato che questo non lo si faccia, non si segua un metodo scientifico, ci si rifiuti di riprovare test e di utilizzare strumentazione idonea mente è palese come da commeti e sostenitori si censuri ciò che va contro una linea di pensiero e si accrediti come verità inconfutabile solo le teorie bizzarre
Articolo correlato: C. Penna, Una catastrofe accidentale? No, una cazzata micidiale, 2010
ReplyDeleteilpeyote questa è bellissima
Eh? O_o
ReplyDeleteZret tu di storia capisci un cazzo vero? Gli storici come "cronisti" non esistono più da un pezzo sai? La storia dei "fatti assodati" ce la siamo lasciata dietro con Ranke. Nel frattempo ci sono stati Bloch, Lefebvre, Georg Iggers e, perfino, Hayden White. Abbiamo l'antropologia storica, la sociologia storica, la storia della scienza, la storia delle idee. Ci mettiamo anche la storia culturale, quella globale, quella di genere. Migliaia e migliaia di persone che scavano nel passato ogni giorno, negli archivi, nelle biblioteche. La storia dei libri scolastici viene riscritta ogni giorno alla luce di nuovi documenti, nuove idee, nuovi modelli.
ReplyDeleteMA CIO' NON TOGLIE CHE QUELLO CHE AFFERMATE TU, TUO FRATELLO E LA MANICA DI IDIOTI CHE VI SEGUE NON SONO ALTRO CHE UNA INUTILE MAREA DI CAZZATE!!!!
P.S.
La storia non è una scienza e non pretende di esserlo. Ripeto: da Ranke in poi abbiamo fatto qualche progresso.
Sterker & Zret: Certo che da dei
ReplyDeleteBugiardi,
Truffatori,
Incompetenti,
Falsificatori,
Ignoranti
come voi, che fate ridere tutto il web per le stronzate ignobili che dite, ogni sparata che fate è un insulto all'intelligenza e una zappa che vi date sui piedi.
La volgare propaganda contro la verità vilipende lo stesso Lorenzo Valla. L'umanista, nel De falso credito et ementita Constantini donatione, dimostrò che la cosiddetta donazione di Costantino era un documento spurio vergato dalla cancelleria pontificia nel secolo VIII. Oggi il dottissimo Valla sarebbe bollato come "c...a". Con lui, riceverebbero l'insultante epiteto tutti gli storiografi che hanno svelato verità scomode: l'elenco sarebbe non breve.
ReplyDeleteA parte la forma (la prima frase di questo periodo fa schifo, le allitterazioni bisogna saperle scrivere) questo tuo periodo, professsò, dimostra la tua pochezza e sbugiardi te stesso nei tuoi "ragionamenti" precedenti e successivi.
Valla, pur essendo un umanista, usò un metodo "scientifico" per dimostrare la falsità della "donazione" (a proposito, il titolo esatto dello scritto di L. Valla è "De falso credita et ementita Constantini donatione declamatio", ignorante, non sai nemmeno copiare un titolo): termini errati e non corrispondenti ai presunti tempi di trascrizione, illogicità in alcuni passi eccetera, più la "pistola fumante": veniva citata nel testo la città di Costantinopoli, che allora NON ESISTEVA.
Quindi Valla sarebbe considerato anche adesso, come in questi 500 ultimi anni, un insigne studioso, attento, preciso, con metodo, rispettoso delle fonti e che è giunto a delle conclusioni inoppugnabili non col principio di autorità à la minchia team sanremese ("lo dico io!") ma con uno studio attento, tutte cose che tu dimostri di ignorare bellamente. Chiaro?
Sciacquati le dita prima di scrivere certe bestialità e di mettere in bocca ad altri le tue fantasie e idiozie.
Torna in cava, adesso, certi appellativi come quelli coi quali mi firmo dalle tue parti sono dei complimenti.
ilpeyote CIALTRONE VA' A SPACCARE PIETRE CON LA TESTA
Scusate gli errori ortografici, le ripetizioni dei termini e la semplificazione.
ReplyDeleteSiamo seri
Ecco, professò: togliti il cerone da clown e il naso a palla eppoi discutiamo.
ilpeyote circo orfei
zret sei solo un pallone gonfiato che dall'alto della tua spocchia dimostri ancora una volta di non capire nulla di ciò di cui parli. La tua immagine degli storici fa semplicemente ridere ed è buona solo per i tuoi scodinzolanti discepoli.
ReplyDeleteZret è il solito. Se la prende con gli studiosi veri, come gli storici, per poter dare crredito alle sue vaccate e idiozie. Ma proprio non ha vergogna quel mentecatto...
ReplyDeleteEd ha anche il coraggio di insegnare...
Antonio MarcioSì non e' in grado di mettere insieme una frase in un italiano decente nonostante, per sciagura dei suoi studenti, lo insegni. Probabilmente la laurea l'ha presa all'universita' dell'esimio Prof. A. Stocazzo, onde per cui, ogni volta che scrive, non puo' che dire c..te, secondo solo al fratello Rosario MarcioSì e a pari merito con Corrado figlio delle canne Penna.
ReplyDeletehttp://info-pubblicazioni.com/chisiamo.html
ReplyDeleteLa Randazzo ha creato un nuovo sito da cui non si può fare il copia e incolla.
Fantasticissimo!!!
leggete che meraviglia.
Se la prende con l'informazione, poi anche con la controinformazione perchè dice che è piane di gente improvvisata...
insomma... solo lei fa informazione.
Dio quanto è cogliona!!!!!!!!!!!!!
Ma chi la legge una cretina così????
O' professo' ha bisogno di ripassare la punteggiatura. Se mi dà due t-shirt gli dò ripetizioni.
ReplyDeleteLo pensa lei che non si possa fare copia e incolla,
ReplyDeleteun metodo semplicissimo e' quello di fare degli screenshot :D
La randazza evidentemente non è a conoscenza dei software OCR.
ReplyDeleteAH AH AH!
ReplyDeleteOra non potrete più copiare le mie minch... ehm... i miei capolavori!
Ci sono voluti due mesi ma ora, grazie all'aiuto di un mio amico informatico di Sanremo, ho messo in piedi un sito inattaccabile!
Rosicate disinformatori!
AH!! quindi perchè lui si definisce scie-nziato e il pirl...fratello gli da ragione allora qualunque cosa dica è verità senza bisogno di prove. Se faccio test riproducibili e dimostro quello che dico sono un cazzaro al servizio dei governi satanici. andiamo bene spero che il mio dottore non sia uno scienziato allora casomai volesse invertirmi i reni coi polmoni perchè per lui funziona meglio così.
ReplyDeletevai a spaccare gli scogli che sei pure più vicino
Faccio notare che il nome Attivissimo è formato da 11 lettere, numero solitamente associato alle disgrazie predestinate.
ReplyDeleteNon può essere una semplice coincidenza.
Ma anche coincidenza ha 11 lettere, tutto ciò non può avvenire casualmente. Ma anche casualmente ha 11 lettere!! Deve esserci dietro un significato. Hey ma anche significato ha 11 lettere!
È tutto un complottone, con 11 lettere!
Zret, non serve farla tanto lunga, basta una prova una dei tankeroni a 1561 metri...
ReplyDeleteOk, aspettiamo l'arrivo di Mikhail, Ragno, Frankbat eccetera eppoi ci siam tutti LOL
ReplyDeleteilpeyote bella quella degli scogli Yen
Hey, ci sono anch'io!
ReplyDeleteMi associo: quella degli scogli e' carina.
E ce li ha pure vicino a casa!
Vista l'ennesima cazzata, che dire ...
ReplyDeleteGià che ci siete fate un passaggio per le Alpi Marittime oltre che sugli scogli ...
il discorso sulla compenetrazione tra soggetto ed oggetto,
ReplyDeleteOh, a quanto pare il buon tony ha comprato la bambola gonfiabile... :D
Saluti
Michele
"Non è in atto alcuna congiura: miliardi di persone muoiono di fame, di sete e di malattie, mentre una minoranza dell'umanità vive nella più vergognosa e sfacciata opulenza."
ReplyDeleteAggiungerei che una minoranza nella minoranza (buona parte della quale concentrata su TE) vive, invece, nella più incurabile delle malattie mentali: la segaiolite complottista.
Certo, qualcuno con lo scopo di inchiappettare i gonzi, qualcuno invece perchè gode nel farlo, il gonzo..
Saluti
MarcoB
Nel nuovo sito della randazza per una volta leggo una frase di buon senso: "Non sprecate tempo a guardare la televisione, la vostra mente è preziosa, leggete buoni libri". Come si fa a non essere d'accordo? Poi clicco su "Entra in libreria" e cosa trovo? I libri della randazza!!
ReplyDeleteMega ROTFL!!!!!!!!!!!!
Davvero non si può fare copia e incolla dal nuovo sito delle randazzo che non capisce un cazzo?
ReplyDeleteCHISIAMO1.jpg
CHISIAMO2.jpg
CHISIAMO3.jpg
CHISIAMO4.jpg
si vede che la randazzo (che non capisce un cazzo) è andata a "squola" de sterker, l'accher
Ps l'ultimo pezzo pezzo dell'immagine è:
ReplyDeletehttp://info-pubblicazioni.com/sezioneCHISIAMO4.jpg
Randazzo (che non capisce un cazzo) diviso la pagina in 4 immagini JPG, ma è talmente facile scoprirlo che solo un minus habens come rosario imbroglione marcianò non sarebbe capace di farlo
Home page dalla randazzo che non capisce un cazzo:
ReplyDeletel'attenzione su Gaza
Questione Okinawa
l'uomo senza qualità (che la randazzo che non capisce un cazzo voglie riferirsi a se stessa?)
Le neuroscienze... (i suoi psichiatri dovranno lavorare molto su di lei...)
Nello stesso modo gli altri numeri sono
http://info-pubblicazioni.com/ANTEPRIMA2010numyy_x.jpg
ad esempio:
http://info-pubblicazioni.com/ANTEPRIMA2010num21_1.jpg
http://info-pubblicazioni.com/ANTEPRIMA2010num21_2.jpg
http://info-pubblicazioni.com/ANTEPRIMA2010num21_3.jpg
http://info-pubblicazioni.com/ANTEPRIMA2010num21_4.jpg
right click disabled?
ReplyDeleteModifica > Preferenze > Disattiva javascript
Confermo, è andata a scuola di informatica dall'accher capo
"La garrula (gaia) scienza". Zret, te lo ripeto: i tuoi giochi di parole sono talmente insulsi e insipidi che al confronto Massimo Boldi è Shakespeare.
ReplyDeleteIl fatto che noi (cittadini che pagano le tasse allo stato) manteniamo con uno stipendio questa ignobile scusa per un essere umano, diventa ogni giorno più insopportabile.
ReplyDeletePer fortuna presto dovrà vendere persino la casa per risarcimento danni.
Tutti a fare copia-incolla nella cloaca della randazza!!!
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