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Luci LED per abituare gli occhi al sole (estivo!)
Pochi giorni fa è stato pubblicato l’ennesimo studio di una università anglosassone che sfata il mito della pericolosità dell’esposizione del corpo alla luce solare. Sembra che se la gente fosse meno timorosa di prendere una tintarella naturale, o anche solamente di fare semplici passeggiate con pochi vestiti addosso (senza cappello e senza occhiali da sole), si ridurrebbero di ben cinquantamila unità le morti per tumore nei soli Stati Uniti. Il beneficio che deriva dall’esposizione al sole è giustificato dai medici dal conseguente aumento della produzione di Vitamina D, che viene assunta dall’organismo normale dai cibi soltanto per il 10%. Meno luce si prende, quindi, meno Vitamina D si produce, piú si crea una carenza cronica e piú malattie ci affliggono con l’avanzare degli anni, in particolare quelle legate alle ossa e alle articolazioni (per il depauperamento del Calcio). Recentemente sono state attribuite a una carenza di questa vitamina anche altre malattie degenerative come il diabete, i tumori, le cardiopatie, o la debilitante sclerosi multipla.
Come al solito, gli autori degli studî che di volta in volta richiamano a una rivalutazione della Elioterapia ci avvisano che sono necessarie creme solari ad alta protezione per prevenire le “scottature”, dimenticando però di dirci che i componenti chimici contenuti in tali creme sono spesso tossici e rischiano di annullare i beneficî dello stesso trattamento solare. L’unica soluzione seria, secondo il buon senso igienista, è quella di procedere per gradi cercando di abituarsi gradualmente alla forte luce solare, 1) curando l’alimentazione, che deve orientarsi alla frutta e alla verdura di stagione in modo quasi esclusivo, 2) assicurando il giusto apporto di acqua fresca (magari di sorgente o per lo meno vitalizzata attraverso varî apparecchi oggi in commercio) per bilanciare la sudorazione, e sopra a tutto 3) prevenendo il fastidio agli occhi senza usare i dannosi occhiali da sole.
Per i primi due punti testé elencati rimandiamo ad altri articoli e/o testi presenti su questo sito che trattano ampiamente l’argomento. Per il terzo punto, offriamo una serie di suggerimenti operativi da applicare se interessati.
Spesse volte si ha paura che il sole ci bruci la pelle perché ci esponiamo a esso pur avendo un forte fastidio dato dalla luce, alla quale gli occhi non sono piú abituati per via delle lunghe ore di buio e/o penombra che la stagione invernale ci ha procurato, complice anche la necessità di vivere quasi sempre al coperto. Per evitare questi forti fastidî sarebbe sufficiente allenarsi ogni giorno a guardare direttamente a occhi aperti (senza alcun tipo di occhiali) una forte luce elettrica per almeno cinque o dieci minuti al giorno durante la stagione invernale (iniziando da una certa distanza e una bassa intensità per poi aumentare nel corso delle settimane). Se questo non è stato fatto, è possibile rimediare in un tempo relativamente breve nella stagione estiva praticando alcune delle seguenti suggestioni:
a) a occhi chiusi esporre per 5, 10, 15 o 30 minuti o piú a seconda della disponibilità, il viso al sole fresco del mattino o della sera, evitando il sole di mezzogiorno per la prima o le prime settimane
b) superato questo stadio, il lettore sentirà grandi beneficî ma in particolare avrà la necessità di “goderne di piú”, al che sarà possibile sollevare la palpebra di un singolo occhio per esporne al sole la parte bianca mentre si guarda in basso il piú possibile; questo può essere fatto per alcuni minuti alternando ogni occhio, per sessioni di dieci o venti minuti complessive, o anche di più
c)superato questo stadio, sarà possibile provare a esporre i due occhi insieme sollevando entrambe le palpebre; se il fastidio era stato precedentemente eliminato, questa pratica si rivelerà eccezionalmente buona per gli occhi e per il benessere in generale
ci)superato questo stadio, sarà possibile iniziare a rimirare il sole direttamente, un occhio alla volta, lampeggiando le palpebre, per pochi minuti al mattino e alla sera; dopo alcuni giorni o settimane sarà possibile farlo con i due occhi insieme e con il sole piú in alto nel cielo
cii)quando il lettore è consapevole di poter rimirare per alcuni minuti il sole di mezzogiorno con i due occhi insieme senza provare il benché minimo fastidio e sbattendo naturalmente le palpebre, egli sarà dotato di una calma interiore e di un benessere psicofisico mai provato prima e la tintarella, nel frattempo, si sarà formata automaticamente, o comunque la paura dell’esposizione al sole sarà completamente svanita; c’è da dire però che per arrivare a questo stadio molto probabilmente saranno stati necessarî molti mesi di allenamento quotidiano, e cercare di accorciare questo tempo “forzando” l’osservazione del sole senza prima essersi preparati naturalmente conduce di solito a problemi organici degli occhi che è preferibile evitare (pur essendo guaribili, questi danni causati dallo sforzo di guardare direttamente il sole – senza essere naturalmente pronti a farlo – sono fonte di preoccupazioni inutili che è preferibile evitare sin dal principio).
È possibile però accorciare, almeno in parte, la trafila elencata sopra utilizzando una forte luce LED a fascio concentrato per eseguire questo trattamento in casa, a ogni ora del giorno (e della notte), per rinforzare gli occhi e renderli pronti per l’esposizione estiva al sole. Si tratta di munirsi di una lampadina “flashlight” di almeno 3 watt di potenza, che abbia un flusso di almeno 150 lumen e la capacità di essere vista di notte ad almeno 250 metri di distanza. Con queste caratteristiche, è possibile simulare blandamente l’intensità della luce solare dirigendo il fascio sulla parte bianca dell’occhio, mentre si guarda in basso e dopo aver sollevato la palpebra. La lampadina non deve restare mai ferma ma deve oscillare da parte a parte, a una distanza dall’occhio di alcuni centimetri. Ovviamente, se si prova il benché minimo fastidio agli occhi, la lampadina va allontanata e la durata del trattamento non deve superare i pochissimi secondi per volta. Con la pratica, è possibile continuare per uno o due minuti per occhio, alternando e muovendo il fascio su tutta la parte bianca, evitando di guardare direttamente la luce (questo potrà essere fatto gradualmente nel tempo, prima con un occhio e poi con entrambi, senza mai fissare lo sguardo per piú di un istante e sempre sbattendo le palpebre continuamente).
In questo modo, il lettore intelligente avrà rapidamente superato la disabitudine alle luci forti e potrà immergersi nel sole estivo senza soffrire eritemi alla pelle e senza doversi nascondere dietro a visiere, cappelli o lenti scure, procurandosi cosí la giusta ricarica energetica che al tempo giusto si potrà rivelare essere una forte carica spirituale per affrontare la vita di tutti i giorni oltre che per agevolare il cammino evolutivo che tutti gli esseri umani sono chiamati a fare nell’esplorazione dei misteri dell’Esistenza.
BIBLIOGRAFIA
William H. Bates, M.D., “Vista Perfetta Senza Occhiali — Bates”, ©2002-2008 Juppiter Consulting Publishing Company®, Milano, traduzione a cura di Rishi Giovanni Gatti
AA.VV., “il falco per l’educazione perfetta”, N. 32, gennaio 2010, ©Juppiter Consulting Publishing Company®, Milano, (direttore responsabile: Rishi Giovanni Gatti)
J. Krishnamurti, “La Ricerca della Felicità”, ©1997 RCS Libri, Milano, traduzione di Vincenzo Vergiani
Albert Einstein, “Relatività: esposizione divulgativa”, ©1967 Boringhieri Editore, Milano, traduzione di Virginia Geymonat
www.disinformazione.it
mi chiedo quale parte del brano sia stata tratta del testo di Albert Einstein sulla relatività.
ReplyDeleteIn ogni caso, prepariamoci a fusi di testa con le retine ustionate.
ecco,questi sono pericolosi e andrebbero fermati.anche con le cattive,perchè ridere delle loro idiozie va bene,ma quando si arriva a consigliare di farsi del male siamo al delirio.altro che a spaccar pietre:crocefissi in sala mensa!!!!
ReplyDeleteConcordo, apollon. Questi sono cialtroni fatti e finiti.
ReplyDeleteilpeyote deficienti
Mmm...
ReplyDeleteNon credo che una torcia a led possa provocare danni alla retina, almeno non danni permanenti.
E sicuramente inferiori a quelli della madonna di Medjugorie. :D
Per esperienza personale posso pero' dire che alla luce del sole non ci si abitua.
Nonosstante ANNI passati in paesi dove sembra di stare sempre su un palco coi riflettori puntati, io senza occhiali da sole non vedo una cippa.
Sarebbe altresi' interessante avere dei rifefimenti per questo: Pochi giorni fa è stato pubblicato l’ennesimo studio di una università anglosassone che sfata il mito della pericolosità dell’esposizione del corpo alla luce solare.
Saluti
Michele
Se gli idioti si autoaccecano... avremo meno gente che scrive minchiate in internet.
ReplyDeleteNon tutti i mali vengono per nuocere.
Sembra che se la gente fosse meno timorosa di prendere una tintarella naturale, o anche solamente di fare semplici passeggiate con pochi vestiti addosso (senza cappello e senza occhiali da sole), si ridurrebbero di ben cinquantamila unità le morti per tumore nei soli Stati Uniti.
ReplyDeleteSei sicuro di ciò che scrivi imbecille di merda? Lo sai che proprio negli Stati Uniti nell'anno scorso ci sono stati 62.000 nuovi casi di melanoma (fonte http://tinyurl.com/39gdw7s)? Lo sai cosa provoca il melanoma?
L'ESPOSIZIONE PROLUNGATA ALLA LUCE SOLARE
Anche tu di fatto rientri nella schiera dei
GRANDI COGLIONI
anche perchè tu inciti la gente a morire e a morire male.
IMBECILLE!
E tanto per concludere la mia precedente sparata (io per lavoro di malati di questo tipo ne vedo ogni giorno, e tanti) sappi che la percentuale di guarigione dal melanoma è attualmente inferiore al 30% (e cioè vuol dire che di quei 62.000 casi di melanoma molto probabilmente 43000 persone ne moriranno)
ReplyDeleteTRIPLO COGLIONE!
quando il lettore è consapevole di poter rimirare per alcuni minuti il sole di mezzogiorno con i due occhi insieme senza provare il benché minimo fastidio e sbattendo naturalmente le palpebre, egli sarà dotato di una calma interiore e di un benessere psicofisico mai provato prima...
ReplyDeleteAltrimenti chiamata cecità.
"Rishi Giovanni Gatti
ReplyDeleteGiornalista, ex-miope, esperto nella pratica e nella divulgazione del "Metodo Bates per la cura della vista imperfetta secondo il trattamento senza occhiali".
Vive tra Milano e Lecco e possiede una bellissima Citroen DS del 1970, di colore azzurro.
Info:
Tel. 02 5275500"
Ex miope, coglione tuttora in carica, però!
ci)superato questo stadio, sarà possibile iniziare a rimirare il sole direttamente, un occhio alla volta, lampeggiando le palpebre, per pochi minuti al mattino e alla sera; dopo alcuni giorni o settimane sarà possibile farlo con i due occhi insieme e con il sole piú in alto nel cielo
ReplyDeleteComplimenti....
Io per velocizzare il processo userei un piccolo telescopio rifrattore puntato verso il Sole e senza filtri solari.... UN OCCHIO ALLA VOLTA.
Basta una sola applicazione!
Sto ovviamente SCHERZANDO!
Tu, invece, parli sul serio!!!!
Poi ci ritroviamo Pinna di Squalene che si chiede perchè vengano censurate certe cose....
MA CAZZO.... SARESTI DISPOSTO A PAGARE I DANNI ALLA VISTA DELLE PERSONE CHE DOVESSERO SEGUIRE I TUOI CONSIGLI????
.... scommetto di no.....
Anzi.... scommetto che comincesresti ad usare delle scuse: "mi hanno frainteso", "colpa loro se hanno capito male", "nel 90% dei casi funziona per cui il problema è docut a qualche loro imperfezione", etc etc etc...
In più...
Saresti disposto a sottoporti al tuo procedimento sotto stretto controllo per alcuni mesi??? Ovviamente previa firma di una liberatoria nel caso tu dovessi perdere l'uso della vista???
Anche in questo caso sono sicuro che troveresti delle scuse...
Jabba
Questo di sicuro ha un negozio di ottica e spera di aumentare i suoi clienti.
ReplyDeletePoi quando mai si dice che la luce del sole fa male? si dice che se si esagera fa male.
vai a spaccare le pietre con le pupille, che se riesci a guardaci il sole diretto due pietre saranno uno scherzo
Questi sono pazzi. Guardare il Sole direttamente senza protezioni porta a gravi danni. A ogni eclissi solare si contano decine di cretini che si accecano. Il problema non è tanto la luce visibile, quanto gli ultravioletti, che passano anche attraverso occhiali da Sole di scarsa qualità. Idem per la pelle. Il Sole fa bene, certo, ma non tra le 11 e le 15 in piena estate. Ma possibile che la libertà di parola permetta anche queste pericolose vaccate?
ReplyDeleteUn altro aspirante ad accedere alla LUS (Libera Universita' di Stocazzo).
ReplyDeleteEsimio Prof. A. Stocazzo vedo che i suoi insegnamenti hanno un successo strepitoso !
Ma possibile che la libertà di parola permetta anche queste pericolose vaccate?
ReplyDeleteè lo scotto da pagare.
Ma avete idea di quanto INQUINA una DS del '78??? O_O
ReplyDeleteQuesto pazzo, secondo me, e' pericoloso!
ReplyDeleteQuanto i vari simoncini, hamer e compagnia bella (parola grossa!)
CONSIGLIA di guardare il sole direttamente, senza occhiali da sole e per MINUTI?
Ma perche' non ci provi tu, demente che non sei altro? Poi non venire a pretendere la pensione di invalidita', pero'. Che l'unica cosa che ricevi sono pedate nelle palle.