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Inibizione della colinesterasi come risultato dell'esposizione ad emissioni aeree di materiali nanocompositi - Parte 1 (Hildegarde Staninger)
Pubblichiamo uno studio della tossicologa statunitense Hildegarde Staninger circa la correlazione tra esposizione a materiali nanocompositi diffusi per via aerea (soprattutto con i velivoli chimici) ed inibizione della colinesterasi. Si tratta di un articolo referato, basato su rigorose e pluriennali ricerche. Ringraziamo RH negativo per l’accurata traduzione.
Articolo di Hildegarde Staninger, Ph.D., RIET-1, Tossicologa Industriale/IH & Dottore di Medicina Integrativa, del 7 settembre 2009 Presentato alla Conferenza Nazionale dell'Albo dei Professionisti in Scienze Ambientali 5 e 6 ottobre, 2009, Des Plaines, Illinois. Pubblicato sulla Rivista NREP di Ambiente e Sostenibilità.
SINTESI
L'inibizione della colinesterasi è stata associata all'esposizione a pesticidi oranofosfati e carbamati, fin dalla loro creazione durante la Prima e Seconda guerra mondiale. Tipicamente, essi provocano gravi disturbi neurologici che conducono alla paralisi non solo negli insetti, ma anche negli esseri umani. L'esposizione avviene solitamente attraverso l'uso improprio di dispositivi per la diffusione di pesticidi oppure attraverso l'irrorazione aerea. Gli effetti dell'inibizione della colinesterasi per esposizione cronica o esposizione intensa e reiterata si traducono in un'inibizione delle attività dell'enzima acetil-colinesterasi (AchE). L'integrazione di nanoparticelle in vari materiali nanocompositi, come gli idrogel aerei ed altre simili sostanze usate nelle irrorazioni aeree, nella modificazione del tempo atmosferico e nella dispersione di nanosensori (M.E.M.S. n.d.r.), comporta nell'individuo l'inibizione della colinesterasi fino al 96.2% nonché la presenza in quantità rilevabile di materiali nanocompositi. Ciò a conferma delle scoperte pubblicate dalla Ocean University (Cina) nel numero di giugno 2009, sulla rivista Chemical Sensitivities (Sensibilità Chimiche), secondo cui le nano particelle sono 100 volte più tossiche di una singola molecola di pesticida, come il malathion, il propoxopur o il benomyl.
PREMESSA
Durante l'estate del 2007, a Phoenix in Arizona, una donna dell'età di 51 anni fu esposta ad irrorazioni aeree per la modificazione del tempo atmosferico e per il controllo di vettori patogeni (zanzare) condotte secondo i requisiti G-1 e nell'ambito del Progetto Earth Scope [1]. Ella si trovava a casa con le finestre aperte ed era uscita di casa per vedere che cosa stesse accadendo. Immediatamente provò una sensazione di bruciore e di formicolio e di lì a poco si ammalò. Dopo una serie di test analitici e di analisi specialistiche, si giunse alla conclusione che la donna era rimasta esposta ad un livello minimo di materiale nanocomposito ed a tecnologia Sencil™1, sulla base di campioni di materiali estratti dal corpo, che, a prima vista, apparivano come follicoli piliferi, ma che, in seguito alle analisi di laboratorio, non si rivelarono tali. Il campione prelevato fondeva a 650 gradi centigradi, mentre un capello umano fonde a temperatura di poco superiore ai 135 gradi centigradi ed un capello sintetico a circa 225 gradi centigradi.
DISCUSSIONE
L'attenzione fu focalizzata prioritariamente sui sintomi del soggetto, che coincidevano con quelli relativi ad un’inibizione cronica dell'enzima acetil-colinesterasi (AchE) nei globuli rossi in circolo, che ne regolano il deposito nei vari organi a tessuto molle all'interno dell’organismo. Non appena i livelli dei valori dei globuli rossi divengono molto alti, essi innescano il rilascio di colinesterasi plasmatica per colmare ciascun effetto futuro nell'inibizione nell'andamento “a montagne russe”. Questi effetti “a montagne russe” possono essere particolarmente improvvisi oppure graduali; tutto dipende dalla quantità di recupero dell'enzima nei sistemi organici e dalle soglie di attivazione di specifici fattori di modulazione sensoria all'interno delle membrane della cellula e nella membrana nucleare.
Un’approfondita analisi tossicologica dei risultati, mediante calcoli matematici standardizzati per determinare l'inibizione percentuale (%) dell'acetil-colinesterasi, è stata condotta a partire dai test iniziali del 2008 fino agli attuali valori del 2009. I valori sono stati calcolati e basati sul valore corrente di riferimento della colinesterasi per i globuli rossi e per il plasma per mostrare una relazione temporale lineare e, da un punto di vista medico, sono state annotate le osservazioni cliniche per opera del medico curante naturopata e tossicologo nella paziente in relazione agli effetti cronici dell'inibizione della colinesterasi e del suo meccanismo di azione tossicologica e neurologica.
Il 15 agosto 2009 il valore individuale della donna per la colinesterasi è di 2019 IU nel plasma e 5774 nei globuli rossi (RBC). Qui di seguito è mostrata una tabella comparativa basata sul valore di ogni singola data, confrontato con quello del 15 agosto 2008 (Nota bene: ad un anno esatto dal test iniziale).
Tabella 1 -1: Data vs. Livello Valore (IU) e percentuale calcolata di inibizione della
colinesterasi
Plasma
08/15/2008 07/21/2009 08/11/2009
2019 4928 4581
Percentuale del valore base di inibizione (BV) 59% 7.57%
NOTA: percentuale di inibizione tra il valore base ed il più recente valore testato corrisponde al 55.92% di inibizione della Colinesterasi Plasmatica nel periodo di un anno.
Globuli rossi (RBC)
08/15/2008 07/21/2009 08/11/2009
5774 2080 L 15,092
Percentuale di inibizione del valore base (BV) 96.4% 86.2%
La percentuale di inibizione tra il valore base ed il più recente valore testato è pari al 61.74% di inibizione della Colinesterasi nei globuli rossi nell’arco di un anno. Un altro soggetto esposto a nanocompositi e nanoparticelle attraverso l'acqua, una donna di 50 anni, aveva il 76.2% di inibizione dell'acetil-colinesterasi nei globuli rossi. Il soggetto sano di riferimento, un uomo di 70 anni, aveva lo 0.3% di inibizione dell'acetil-colinesterasi nei globuli rossi e nessuna traccia di esposizione a materiali avanzati nano-microbici di alcun tipo. Il valore di riferimento rientra nella deviazione standard di <= 2% del valore di inibizione. Lo standard indicato dal Governo Federale degli Stati Uniti per l'inibizione cronica della colinesterasi è stato stabilito dall'Agenzia Statunitense per la “Protezione” dell'Ambiente (E.P.A.) nella 4° edizione del libro bianco, Diagnosi e Gestione degli Avvelenamenti da Pesticidi E.P.A., Ufficio Tipografico Governativo Statunitense (U.S. Governmental Printing Office), Washington, D.C. Marzo 1989 E.P.A.-0540/9-88-001, nella misura in cui un fattore di inibizione uguale o maggiore del 10% rappresenta la conseguenza di un avvelenamento cronico da pesticidi. Una varietà di materiali nano-microbici d'avanguardia è costituita da materiale composito che contiene miscele di proteine Drago, carbamati e microbivori, ciascuno dei quali, a sua volta, contiene specifiche sostanze chimiche di cui è noto l'effetto di inibizione della colinesterasi. La differenza tra l'esposizione ad una normale sostanza chimica o pesticida e l'esposizione a materiali nanotecnologici avanzati è che i nanomateriali sono in grado di penetrare attraverso le membrane cellulari e di attaccarsi alla membrana cellulare alla stregua di proteine G/proteine C-reattive con interazioni chimiche sulla membrana nucleare, che avrebbero come conseguenza un valore misurabile di immunoglobuline come anticorpi antinucleari. [2] A causa di questo fattore primario di penetrazione del citoplasma, degli organelli e della membrana nucleare, le nanoparticelle sono citotossiche e provocano disfunzioni cellulari nonché lesioni. Innescano inoltre stati patologici con meccanismi tossicologici. Ciò è ulteriormente complicato da precedenti esposizioni a virus delle malattie esantematiche (morbillo e varicella) ed alle attuali emissioni aeree sperimentali per l'Agenzia per i Progetti di Ricerca Avanzata per la “Difesa” (D.A.R.P.A.) nell'ambito del Programma Non Convenzionale di Contrasto a Patogeni (Unconventional Pathogen Countermeasure Program) e del Progetto Earth Scope. [3], [4] La paziente è stata sottoposta a test specifici su campioni ricavati da bagno ionizzato e campioni di “pseudo- capelli”, che hanno rivelato l'esposizione a materiali nanocompositi, che sono fuoriusciti dal suo corpo. Questi materiali sono stati inviati alla Applied Consumer Services, Inc. per l'analisi di materiali avanzati e alla Morris Consulting, Inc., laboratori che sono entrambi gestiti in conformità con standard interni di General Public Licence (G.P.L.).
Fine prima parte
Qui la seconda parte
SINTESI
L'inibizione della colinesterasi è stata associata all'esposizione a pesticidi oranofosfati e carbamati, fin dalla loro creazione durante la Prima e Seconda guerra mondiale. Tipicamente, essi provocano gravi disturbi neurologici che conducono alla paralisi non solo negli insetti, ma anche negli esseri umani. L'esposizione avviene solitamente attraverso l'uso improprio di dispositivi per la diffusione di pesticidi oppure attraverso l'irrorazione aerea. Gli effetti dell'inibizione della colinesterasi per esposizione cronica o esposizione intensa e reiterata si traducono in un'inibizione delle attività dell'enzima acetil-colinesterasi (AchE). L'integrazione di nanoparticelle in vari materiali nanocompositi, come gli idrogel aerei ed altre simili sostanze usate nelle irrorazioni aeree, nella modificazione del tempo atmosferico e nella dispersione di nanosensori (M.E.M.S. n.d.r.), comporta nell'individuo l'inibizione della colinesterasi fino al 96.2% nonché la presenza in quantità rilevabile di materiali nanocompositi. Ciò a conferma delle scoperte pubblicate dalla Ocean University (Cina) nel numero di giugno 2009, sulla rivista Chemical Sensitivities (Sensibilità Chimiche), secondo cui le nano particelle sono 100 volte più tossiche di una singola molecola di pesticida, come il malathion, il propoxopur o il benomyl.
PREMESSA
Durante l'estate del 2007, a Phoenix in Arizona, una donna dell'età di 51 anni fu esposta ad irrorazioni aeree per la modificazione del tempo atmosferico e per il controllo di vettori patogeni (zanzare) condotte secondo i requisiti G-1 e nell'ambito del Progetto Earth Scope [1]. Ella si trovava a casa con le finestre aperte ed era uscita di casa per vedere che cosa stesse accadendo. Immediatamente provò una sensazione di bruciore e di formicolio e di lì a poco si ammalò. Dopo una serie di test analitici e di analisi specialistiche, si giunse alla conclusione che la donna era rimasta esposta ad un livello minimo di materiale nanocomposito ed a tecnologia Sencil™1, sulla base di campioni di materiali estratti dal corpo, che, a prima vista, apparivano come follicoli piliferi, ma che, in seguito alle analisi di laboratorio, non si rivelarono tali. Il campione prelevato fondeva a 650 gradi centigradi, mentre un capello umano fonde a temperatura di poco superiore ai 135 gradi centigradi ed un capello sintetico a circa 225 gradi centigradi.
DISCUSSIONE
L'attenzione fu focalizzata prioritariamente sui sintomi del soggetto, che coincidevano con quelli relativi ad un’inibizione cronica dell'enzima acetil-colinesterasi (AchE) nei globuli rossi in circolo, che ne regolano il deposito nei vari organi a tessuto molle all'interno dell’organismo. Non appena i livelli dei valori dei globuli rossi divengono molto alti, essi innescano il rilascio di colinesterasi plasmatica per colmare ciascun effetto futuro nell'inibizione nell'andamento “a montagne russe”. Questi effetti “a montagne russe” possono essere particolarmente improvvisi oppure graduali; tutto dipende dalla quantità di recupero dell'enzima nei sistemi organici e dalle soglie di attivazione di specifici fattori di modulazione sensoria all'interno delle membrane della cellula e nella membrana nucleare.
Un’approfondita analisi tossicologica dei risultati, mediante calcoli matematici standardizzati per determinare l'inibizione percentuale (%) dell'acetil-colinesterasi, è stata condotta a partire dai test iniziali del 2008 fino agli attuali valori del 2009. I valori sono stati calcolati e basati sul valore corrente di riferimento della colinesterasi per i globuli rossi e per il plasma per mostrare una relazione temporale lineare e, da un punto di vista medico, sono state annotate le osservazioni cliniche per opera del medico curante naturopata e tossicologo nella paziente in relazione agli effetti cronici dell'inibizione della colinesterasi e del suo meccanismo di azione tossicologica e neurologica.
Il 15 agosto 2009 il valore individuale della donna per la colinesterasi è di 2019 IU nel plasma e 5774 nei globuli rossi (RBC). Qui di seguito è mostrata una tabella comparativa basata sul valore di ogni singola data, confrontato con quello del 15 agosto 2008 (Nota bene: ad un anno esatto dal test iniziale).
Tabella 1 -1: Data vs. Livello Valore (IU) e percentuale calcolata di inibizione della
colinesterasi
Plasma
08/15/2008 07/21/2009 08/11/2009
2019 4928 4581
Percentuale del valore base di inibizione (BV) 59% 7.57%
NOTA: percentuale di inibizione tra il valore base ed il più recente valore testato corrisponde al 55.92% di inibizione della Colinesterasi Plasmatica nel periodo di un anno.
Globuli rossi (RBC)
08/15/2008 07/21/2009 08/11/2009
5774 2080 L 15,092
Percentuale di inibizione del valore base (BV) 96.4% 86.2%
La percentuale di inibizione tra il valore base ed il più recente valore testato è pari al 61.74% di inibizione della Colinesterasi nei globuli rossi nell’arco di un anno. Un altro soggetto esposto a nanocompositi e nanoparticelle attraverso l'acqua, una donna di 50 anni, aveva il 76.2% di inibizione dell'acetil-colinesterasi nei globuli rossi. Il soggetto sano di riferimento, un uomo di 70 anni, aveva lo 0.3% di inibizione dell'acetil-colinesterasi nei globuli rossi e nessuna traccia di esposizione a materiali avanzati nano-microbici di alcun tipo. Il valore di riferimento rientra nella deviazione standard di <= 2% del valore di inibizione. Lo standard indicato dal Governo Federale degli Stati Uniti per l'inibizione cronica della colinesterasi è stato stabilito dall'Agenzia Statunitense per la “Protezione” dell'Ambiente (E.P.A.) nella 4° edizione del libro bianco, Diagnosi e Gestione degli Avvelenamenti da Pesticidi E.P.A., Ufficio Tipografico Governativo Statunitense (U.S. Governmental Printing Office), Washington, D.C. Marzo 1989 E.P.A.-0540/9-88-001, nella misura in cui un fattore di inibizione uguale o maggiore del 10% rappresenta la conseguenza di un avvelenamento cronico da pesticidi. Una varietà di materiali nano-microbici d'avanguardia è costituita da materiale composito che contiene miscele di proteine Drago, carbamati e microbivori, ciascuno dei quali, a sua volta, contiene specifiche sostanze chimiche di cui è noto l'effetto di inibizione della colinesterasi. La differenza tra l'esposizione ad una normale sostanza chimica o pesticida e l'esposizione a materiali nanotecnologici avanzati è che i nanomateriali sono in grado di penetrare attraverso le membrane cellulari e di attaccarsi alla membrana cellulare alla stregua di proteine G/proteine C-reattive con interazioni chimiche sulla membrana nucleare, che avrebbero come conseguenza un valore misurabile di immunoglobuline come anticorpi antinucleari. [2] A causa di questo fattore primario di penetrazione del citoplasma, degli organelli e della membrana nucleare, le nanoparticelle sono citotossiche e provocano disfunzioni cellulari nonché lesioni. Innescano inoltre stati patologici con meccanismi tossicologici. Ciò è ulteriormente complicato da precedenti esposizioni a virus delle malattie esantematiche (morbillo e varicella) ed alle attuali emissioni aeree sperimentali per l'Agenzia per i Progetti di Ricerca Avanzata per la “Difesa” (D.A.R.P.A.) nell'ambito del Programma Non Convenzionale di Contrasto a Patogeni (Unconventional Pathogen Countermeasure Program) e del Progetto Earth Scope. [3], [4] La paziente è stata sottoposta a test specifici su campioni ricavati da bagno ionizzato e campioni di “pseudo- capelli”, che hanno rivelato l'esposizione a materiali nanocompositi, che sono fuoriusciti dal suo corpo. Questi materiali sono stati inviati alla Applied Consumer Services, Inc. per l'analisi di materiali avanzati e alla Morris Consulting, Inc., laboratori che sono entrambi gestiti in conformità con standard interni di General Public Licence (G.P.L.).
Fine prima parte
Qui la seconda parte
Il Direttore e Fondatore del National Registered Environmental Professionals, Dottor Richard Young, esprime il suo apprezzamento al Comitato Tanker Enemy per aver tradotto e pubblicato lo studio della Dottoressa Staninger.
Al Dottor Young vanno i nostri più sentiti ringraziamenti.
Ringraziamo RH negativo per l’accurata traduzione.
ReplyDeleteoranofosfati: sostanze chimiche prodotte in una certa città algerina.
irrorazioni aeree per la modificazione del tempo atmosferico e per il controllo di vettori patogeni (zanzare)
Due azioni in una: cosa non si fa per risparmiare.
mentre un capello umano fonde a temperatura di poco superiore ai 135 gradi centigradi
I capelli fondono?
Vabbè che chi ha pubblicato l'articolo manca di esperienza diretta, ma informarsi un pochino prima?
ed un capello sintetico a circa 225 gradi centigradi.
Vi prego: spiegatemi voi cos'è un capello sintetico. Berlusconi non ha tempo.
La percentuale di inibizione tra il valore base ed il più recente valore testato è pari al 61.74% di inibizione della Colinesterasi
...
Il valore di riferimento rientra nella deviazione standard di <= 2% del valore di inibizione.
A parte il fatto che non so cosa siano questi valori (ma può essere ignoranza mia), con il 2% di incertezza si danno percentuali con due decimali? E sarebbero persone abituate a maneggiare dati? mah...
laboratori che sono entrambi gestiti in conformità con standard interni di General Public Licence (G.P.L.).
Interessante che si usi una licenza per software per fare delle analisi.
Noi seguiamo la Good Practice Laboratory, ma si sa: noi non siamo ricercatori indipendenti.
"Il Direttore e Fondatore del National Registered Environmental Professionals, Dottor Richard Young, esprime il suo apprezzamento al Comitato Tanker Enemy per aver tradotto e pubblicato lo studio della Dottoressa Staninger."
ReplyDeletePer risparmiare tempo bastava scrivere "accozzaglia"
Saluti
MarcoB
ROTFL :D
ReplyDeleteCome dire, in 6 commenti mastro ha demolito la pappardella sbrodolante della staninger. :D
Posso aggiungere che il National Registered Environmental Professionals (NREP) da ben 7 ripeto 7 risultato su gurgle...
Il National Association of Environmental Professionals (NAEP) 56.300.
Come dire, le dimensioni contano.
Saluti
Michele
Questa è zuppa di fagioli con aggiunta di pasta
ReplyDeleteperò aggiungendo la pasta alla zuppa di fagioli si ottiene pasta e fagioli oppure fagioli e maltagliati nel caso la pasta sia composta da fettuccine tagliate.
il tutto per dire che l'articolo è corretto e condivisibile in quanto esiste davvero il problema citato ed altri derivati dall' uso di nanoparticelle e nanopolimeri che il copro umano non può smaltire. Molti di questi prodotti sono frutto della moderna nanotecnologia che viene impiegata per la produzione di particolari elementi per la costruzione edile, per le vernici isolanti ed altri prodotti dell' industria ceramica. queste nanoparticelle influenzano non solo l'ambiente di lavoro ma anche l'aria circostante nel caso in cui il materiale che le contiene le disperda nell' ambiente.
ecco perchè personalmente non impiegherei mai una vernice che sfrutta la nanotecnologia per riverniciare l'interno o l'esterno di casa mia.
Il senso dell' articolo cambia quando si attribuisce la provenienza di questi prodotti dalle scie di condensa degli arei imputandoli come untori di tutti i mali.
ecco che si stravolge il senso dell' articolo e si trasforma la zuppa di fagioli in pasta e fagioli.
Più che stare a cercare un nemico inesistente sarebbe molto più saggio leggere le schede tecniche delle pitture e dei prodotti che vengono usati abitualmente sia per il fai da te che per la propria abitazione.
Su TE stanno delirando su congressi dell'associazione italiana degli ingegneri chimici sull'inquinamento da polveri sottili, poi è arrivato il solito arturo con un "articolo" nel quale si dice che un aeroporto "segreto" negli USA è utilizzato per adattare e mascherare tankeroni e 'o comandante clusò ha ripredso la vecchia balla del Pinal Airpark. Veramente incredibile la quantità di vaccate snocciolata da quel branco (si fa per dire, saran 3 o 4) di rintronati.
ReplyDeleteilpeyote solito manicomio
il copro umano
ReplyDeletemai lapsus calami fu più azzeccato
Ron ha detto...
ReplyDeleteE invece?
Invece no come nel paese di ACCHIAPPACITRULLI della fiaba di PINOCCHIO, si fa finta di niente, i possibili sospettati possono organizzare convegni sugli AEROSOL e i polimeri, chi scrive di queste è, nella migliore delle ipotesi, oggetto di curiosità morbosa o di indagini segrete per accertare la pericolosità di ciò che scrive, e chi lo appoggia è additato e isolato come inguaribile sciachimista.
NO, non guariremo mai, ma proprio MAI finchè queste IRRORAZIONI non cesseranno. Ne va della nostra salute, di quella dei nostri figli e di quella NAZIONE che include anche la vostra.
ecco il paladino della giustiza ..... probabilmente è il tuo cervello non guarirà mai e dovrai essere internato.
Ecco che per una osservazione legittima e sensata di un utente il clan dei vaccari risponde.....
ReplyDeleteMatteo ha detto...
vorrei portare alla vostra attenzione una considerazione sulle temperature in quota, a quote anche inferiori ai 4000 mt, ho rilevato personalmente temperature molto basse, in particolare nel mese di luglio non era raro che si ghiacciassero i cavi del deltaplano a quote 3600-3800 mt, non è la regola ma si possono rilevare anche temperature di -15 sotto i 4000 in estate.
Straker ha detto...
Per quanto riguarda le temperature, a prescindere dal fatto che servono 40 gradi sotto zero ed almeno il 60% di umidità relativa per la formazione (rarissima) di contrails, ti voglio far notare che lo stesso Pietro Pallini, nella "Gaia Scienza" di Bario Tozzi (l'amico di Riosaeba-Torreggiani) su La7, negando ovviamente le chemtrails, ha confermato ciò che affermo da tempo e cioè che per calcolare la temperatura in quota, basta scendere di 6,6 gradi circa per ogni KM di elevazione. Per cui, se in agosto ci sono 40 gradi al sole a livello mare, a 4.000 metri i gradi non sono -15, ma +13,6. Quindi non si può ghiacciare niente.
Non è necessario avere ulteriori prove. Basta guardare il cielo con occhio critico.
8 giugno, 2010 11:19
Marco ha detto...
Matteo, le due cose non si sposano.
Dici di non ricordare le scie trent'anni fa e che secondo te non si tratta di condensa ma semini il dubbio delle basse temperature a bassa quota in estate.
IMHO debunker camuffato da agnellino.
dunque com' è la storia dello zero termico e dei + 13° a 4000 mt ......
vediamo i dati meteo
Meteo Bolzano
Brevi rovesci e schiarite. Vento da Sud con intensità di 8 km/h. Raffiche fino a 29 km/h. Temperatura minima di 19 °C e massima di 25 °C. Quota 0°C a 3550 metri.
Meteo Roma
Cielo sereno. I venti saranno prevalentemente moderati e soffieranno da SW con intensità di 14 km/h. Possibili raffiche fino a 15 km/h. Temperature: 14°C la minima e 28°C la massima. Quota 0°C a 3550 metri.
Cielo sereno. Vento da ENE con intensità di 9 km/h. Raffiche fino a 16 km/h. Temperature: 16°C la minima e 26°C la massima. Quota 0°C a 3650 metri.
Meteo Rimini
Poco nuvoloso. Vento da Est con intensità di 10 km/h. Raffiche fino a 19 km/h. Temperatura minima di 16 °C e massima di 28 °C. Zero termico a 3600 metri.
Meteo Bologna
Poco nuvoloso o velato. Vento da ENE con intensità di 3 km/h. Raffiche fino a 10 km/h. Temperature comprese tra 16°C e 29°C . Zero termico a 3750 metri.
Meteo Totino
Fenomeni temporaleschi e schiarite. Vento da NE con intensità di 9 km/h. Temperature: 15°C la minima e 22°C la massima. Quota 0°C a 3550 metri
Meteo Sanremo
Molto nuvoloso o coperto. Vento da SE con intensità di 4 km/h. Raffiche fino a 13 km/h. Temperature comprese tra 17°C e 20°C . Zero termico a 3600 metri.
Meteo Cagliari
Cielo sereno. Vento da E con intensità di 18 km/h. Raffiche fino a 36 km/h. Temperature: 17°C la minima e 24°C la massima. Quota 0°C a 4100 metri.
Allora ...come me lo spiegate ???
Non potete ??? no certo perchè siete degli IGNORANTI BUGIARDI CIALTRONI
Le balle che raccontate non stanno neanche in piedi da sole. dimostrate tutta la vostra arrogante ignoranza e stupidità
Quale sarebbe il vostro metodo scientifico .... ha si dimenticavo il detto del vostro guru Strakkino
"Non è necessario avere ulteriori prove. Basta guardare il cielo con occhio critico. "
HAHAAHHA VERGOGNATEVI !!! manco una capra !
"Non è necessario avere ulteriori prove. Basta guardare il cielo con occhio critico. "
ReplyDeleteChe macroscopica coglionata.
Lancio una petizione: Portiamo Marcianò alla capanna Regina Margherita in calzoncini e maglietta il 15 di Agosto!
Se campa ha ragione lui.
Se congela, ce ne faremo una ragione.
MeteoRisate
Siete una massa di disinformatori in malafede! Pagati per denigrare i veri ricercatori indipendenti!
ReplyDeletePer fortuna c'è che difende e diffonde la verità:
http://snipurl.com/x7y80
http://www.youtube.com/watch?v=5-qG1Es1n4g&playnext_from=TL&videos=4JBAJBG6e9g&feature=sub
ReplyDeleteNon so perchè il link snippato non funziona, deve essere una congiura dei vostri complici sulla rete!
Inibizione della colinesterasi come risultato dell'esposizione ad emissioni aeree di materiali nanocompositi: ma con o senza scappellamento a destra?
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