http://capitanharlock78.blogspot.com/2010/03/iniziativa-scie-chimiche.html
Iniziativa Scie Chimiche!!!

Le cagate dei complottisti in versione "commenti abilitati"


"Je suis Belge et je voulais vous informer que Herman van Rompuy n'est pas seulement un inconnu au niveau européen, c'est également un inconnu à l'échelle belge.
Il n'a jamais rien fait au niveau politique dans notre pays.
C'est réellement un inconnu!
Si ça se trouve il n'est même pas Belge"
"Con questa frase detta in direzione del Presidente del Consiglio Euopeo Van Rumpoy, il Parlamentare Inglese Nigel Farage ha aperto la seduta parlamentare al Parlamento UE, come ben sappiamo Farage è un sostenitore della Libertà e Democrazia in Europa e quando parla dice in faccia la verità a chiunque... ma veniamo al dibattito.
Farage: signor Presidente, lei ha il Carisma di uno straccio umido e la presenza di un apprendista di Banca, io chiedo a lei facendogli una domanda a nome di tutti noi. ...."
La decisione di nominare presidente permanente della nuova Unione europea disegnata dal Trattato di Lisbona il premier belga Herman Van Rompuy - membro del partito dei Cristiani Democratici Fiamminghi e appassionato di poesia giapponese - è stata presa la sera del 12 novembre in una cena a porte chiuse nel Castello di Hertoginnedal, alle porte di Bruxelles.
A organizzare la cena, cui ha parteciapto lo stesso Van Rompuy, il famoso Bilderberg Club: il più potente, riservato e discusso organo decisionale privato del mondo che dal 1954 riunisce i vertici politici, finanziari, industriali, militari e mediatici dei paesi occidentali.[…] .......
Sulla base di quanto enunciato nel titolo "Class II", paragrafo 1, sezione B, la legge di riforma sanitaria introdotta negli Stati Uniti dall'amministrazione Obama, si riferisce - tra le altre cose - ad un dispositivo definito "registro di sistema", di classe 2.Pubblicato da Straker
Flightradar24.com shows live aircraft traffic in the airspace above Europe. Aircrafts equipped with an ADS-B transponder are visible on the map.
Ci avviamo verso il 2012 e l'élite criminale che ci governa stringe il cerchio; dopo avere approvato in maniera alquanto fraudolenta il trattato di Lisbona (imponendo un secondo referendum all'Irlanda che aveva in prima istanza rifiutato il trattato, e facendo di tutto perchè il risultato venisse ribaltato dopo solo pochi mesi ... puzza di brogli?), imposto il codex alimentarius, promosso vaccini tossici per l'influenza suina e spinto l'acceleratore sulle scie chimiche, ecco che ci si avvicina alla fatidica data con la realizzazione di una super forza di polizia inter-europea che gode di incredibili privilegi e di incostituzionali immunità ... e che porterà alla scomparsa dell'arma dei carabinieri.
28 marzo 2010, giornata elettorale. Potevano mancare le scie chimiche? Evidentemente no. Il motivo? Chiedetelo a quegli imbecilli per cui siete andati a votare.
Per chi conosce bene cosa sia il signoraggio, che permette al sistema bancario di derubare il comune cittadino e di esercitare al contempo un fortissimo peso politico su qualsiasi tipo di governo (di facciata), per chi sa bene cosa siano le scie chimiche e cosa rappresenti il piano di avvelenamento globale tramite scie, vaccini tossici e codex alimentarius, è difficile credere nella buona fede di un dirigente di partito che parla male del capitalismo senza esporre i segreti del signoraggio, e che denuncia alcune forme di inquinamento ambientale senza denunciare quelle che in assoluto sono le peggiori, le più subdole e pericolose.E dire che l’ex segretario di Rifondazione comunista, nel salottino Rai di Bruno Vespa, aveva addirittura il record di presenze: era stato invitato più spesso dei vari Berlusconi, Fassino o Mastella. E dire pure che a Bertinotti – non una vita fa, ma ai tempi di Prodi premier - bastava un’intervista per far tremare il governo. E dire anche che perfino all’ultimo congresso di Rifondazione – nell’estate rovente del 2008; subito dopo la batosta elettorale che aveva lasciato la sinistra della Sinistra con un palmo di naso e senza uno straccio di seggio – aveva quasi convinto tutti, con il suo sempreverde richiamo alla lotta contro “il capitalismo totalizzante e incivile”. Quasi, perché poi la sua Rifondazione si é comunque spezzata in due (con Nichi Vendola che, proprio con l’aiuto di Bertinotti, ha lasciato l’ovile ed è andato a costruire un nuovo partitino: Sinistra Ecologia e Libertà, assieme ai soliti Verdi e al solito Piddicì). Ma insomma, quasi quasi ce l’aveva fatta. E comunque non tutte le ciambelle, le elezioni e i congressi riescono con il buco.
Un vero peccato, insomma, la sua scomparsa dalla ribalta. Ma si sa: gli anni passano per tutti. Anche per il subcomandante Fausto (nomignolo che per la cronaca gli rimase appiccicato causa la sua passione per il Chiapas e i guerriglieri zapatitsti). Bertinotti tempo fa ha ufficialmente rinunciato a Porta a Porta e alla vita di partito, e ha annunciato di volersi godere la pensione. E – giusto lunedì scorso – ha compiuto settant’anni. Settant’anni festeggiati con il suo consueto garbo, lontano – dunque – dai riflettori. Ma non dai flash dei paparazzi. Anzi di un paparazzo in particolare: il veterano Umberto Pizzi, fotografo dai tempi della Dolce Vita e della Roma anni Sessanta, che ha pescato l’ex segretario di Rifondazione comunista davanti a un’enorme torta al cioccolato a casa di uno degli amici più cari. Forse un sindacalista? No, il finanziere e avvocato d’affari Mario D’Urso.
E gli ex compagni di Rifondazione? Per carità qualcuno – come Franco Giordano, pure lui ex segretario del Prc – non ha mancato di andare a festeggiare il (fu) leader. Ma tra gli invitati spiccavano ben altri pezzi da novanta: la coppia nobile Marina e Carlo Ripa di Meana; la regina dei tessuti, Marta Marzotto; l’ex chef del Gambero Rosso, Fulvio Pierangelini; le sorelle Carla e Anna Fendi (quelle, per capirci, delle borsette); Jean Paul Troili (organizzatori di eventi per il jet-set, famoso per aver fatto da “regista” al matrimonio italiano di Tom Cruise). E – chissà perché – non Bruno Vespa, ma Gigi Marzullo. O almeno questo raccontano le foto pubblicate da uno dei siti di gossip e cronaca politica più famoso del Belpaese, Dagospia.
Si dirà: un caso. Ma quando mai. Perché – esattamente il giorno dopo – Bertinotti è stato pescato – sempre da Dagospia – a un party organizzato questa volta a casa Fendi, in onore dell’attrice francese Fanny Ardant. E perché la passione dell’ex leader del principale partito comunista italiano per i salotti chic romani è nota da tempo. Per lo meno a chi conosce la scena politica e mondana della Capitale. Per dire. Proprio poco prima delle elezioni che decretarono l’espulsione della sinistra della Sinistra dal Parlamento, il paparazzo Pizzi spiegò al “Corriere della Sera” che lo incrociava a feste e banchetti almeno un paio di volte a settimana («Lo trovi a casa della Marisella Federici, come pure dalla Sandra Verusio o dalla Maria Angiolillo. Sebbene io sospetti che preferisca andare dalla Guya Sospisio»). La cosa fece scalpore. E il subcomandante Fausto? E il subcomandante Fausto – quello che amava ripetere “non so vedere il mondo se non ho il padrone e la classe operaia” – rispose da par suo: «La reclusione e il ghetto sono luoghi e scelte contro cui ci battiamo, mi batto da sempre. Una società chiusa, dove ognuno sta nel suo mondo, piace tanto solo ai conservatori». Memorabile.
Del resto l’uomo eternamente contro “il capitalismo totalizzante e incivile” ha sempre avuto una dote non comune: quella di trovare le parole giuste al momento giusto. Anche grazie all’aiuto della moglie Lella.
Per esempio: si presentava – subito dopo l’elezione a presidente della Camera – con un elegantissimo gessato a Porta a Porta? E Lella serafica spiegava al Corriere che non era uno schiaffo alla povertà, si trattava solo di “un omaggio di Mariano Rubinacci, il grande sarto napoletano“. Oppure: saltava fuori che Bertinotti aveva una smodata passione oltre che per le tute blu, anche per il cachemire? E sempre Lella, paziente, apriva cuore e armadio al solito Corriere, e diceva: sono solo regali dei militanti. E ancora: il subcomandante Fausto veniva pescato a usare un volo di Stato, pagato da tutti i contribuenti, per andare a Parigi, al matrimonio di Clotilde D’Urso, nipote dell’amico finanziere Mario D’Urso? E il subcomandante Fausto, più ineffabile di una Sfinge, faceva rispondere dall’Ufficio stampa della Camera che «l’ uso di velivoli di Stato da parte delle più alte cariche istituzionali per i propri spostamenti è regolato da una direttiva del presidente del Consiglio dei ministri, emanata il 21 novembre dell’ anno 2000, e dalle successive integrazioni. Le modalità di viaggio in Italia e all’ estero, pertanto, non dipendono da un’ autonoma scelta del presidente della Camera dei deputati, ma dal rispetto delle indicazioni dettate dal governo». Mica era colpa sua, quindi. Come mica fu colpa sua se nella sede di Rifondazione comunista, andò in scena – sempre durante il governo Prodi – uno strano furto. Arrivò un pacco di cravate cucite a mano da Luca Roda (le stesse usata dal presidente Fiat, Luca Cordero di Montezemolo, ricordò maligno il Corriere della Sera). Destinatario: Fausto Bertinotti. Costo al pezzo (a carico di Bertinotti): dai 95 ai 115 euro. Purtroppo una mano ignota le fece, per l’appunto, sparire. Ma anche in quel caso l’ex leder di Rifondazione comunista non si scompose. Chiamò l’atelier e si limitò a dire: «La prossima volta, mandatemele pure al mio ufficio alla Camera, che è meglio».
Già, ottima idea. Così come non sarebbe male scomodare per un’ultima volta il vecchio leader che ora si gode la pensione de luxe da ex parlamentare. Per chiedergli se lui – tra un banchetto e l’altro – si sia mai posto davvero altre domande ancora più spinose. Tipo: perché la “classe operaia” - come lui stesso ammise - abbia mollato Rifondazione, Piddicì e Verdi e si sia messa a votare Lega e Pdl. Perché la solita trimurti della sinistra della Sinistra – che in teoria doveva prendere il 10% dei voti alle ultime politiche – sia rimasta senza un parlamentare che sia uno. Perchè, l’anno scorso, alle elezioni europee quel che è rimasto del suo partito, dei Verdi e degli altri cespugli non hanno conquistato uno – dicasi: uno – scranno neanche a Bruxelles. E soprattutto perchè – ora alle elezioni regionali di domenica prossima -i dirigenti della sinistra della Sinistra temano, con la sola eccezione della Puglia del suo pupillo Vendola, un’altra debacle. Non per altro. E’ che chi scrive tra i party chiccosi, gli aerei blu, la passione per il cachemire, le cravatte griffate e quel disastro chiamato Sinistra italiana, beh, si diceva: chi scrive un nesso tra queste due cose lo vede. Ma vorrebbe sentire cosa ne pensa il subcomandante Fausto. Così, per curiosità, diciamo.
"Ciao, io voglio solo vedere i Marcianò ammettere che sono dei ladri racconta balle ... sarò cattivo ma non mi dispiacerebbe nemmeno vederli pestati a sangue... tu che sei più informato di me sai se gli sciachimisti stanno aumentando?? Oppure qualcuno ha iniziato a svegliarsi e sono in diminuzione???... ciao [wasp], a morte banferenemy!!!".
Quali interessi ha costui da tutelare? Forse non è un caso se un suo libraccio, "P*****", fu patrocinato dal Comune di Sanremo? Gli amministratori matuziani dovrebbero concedere il loro augusto patrocinio a persone che conoscono i rudimenti della lingua italiana.
Ebbene, cari signori, avete perso tre volte. Una volta, perché respirate quello che respiriamo noi, la seconda volta, poiché siete riusciti a farvi detestare dalle persone che hanno avuto la sventura di osservare come agite e la terza volta giacché, nonostante la magistratura vi stia proteggendo, ricordate che non è necessariamente in questo mondo che dovrete pagare per le vostre infamie e turpitudini. Chissà che non vi ritroverete tutti insieme all'inferno con coloro che ora vi coprono le spalle. L'impunità non è eterna ed i denari che ora accumulate, non vi serviranno da morti.Pubblicato da Straker