http://zret.blogspot.com/2010/07/il-mostro-di-omsk.html
Il mostro di Omsk
Peter Kolosimo, nel curioso saggio, "Ombre sulle stelle", 1966, riporta uno sconcertante episodio a cavallo tra criptozoologia ed esobiologia. Scrive l'autore:
"Una notte dell'autunno del 1927, un contadino abitante nei dintorni di Omsk fu svegliato di soprassalto da un rumore assordante. L'uomo saltò giù dal letto, chiedendosi da che cosa potesse essere stato provocato quel fracasso infernale; non ne ebbe subito la risposta, ma i nitriti disperati ed il tempestare degli zoccoli contro una parete di legno, gli fecero comprendere il luogo di provenienza di quel pandemonio.
Pensando ad un ladro, l'uomo uscì in cortile, impugnò un forcone e spalancò di colpo la porta della stalla. I due cavalli, pazzi di terrore, lo investirono, gettandolo a terra e galoppando verso l'aperta campagna. Sbigottito e malconcio, l'agricoltore si rialzò, andò a prendere una lanterna e tornò nella baracca, dove trovò un assembramento di vicini, accorsi allarmati, con lumi e bastoni.
Tutti allibirono, vedendo quanto era accaduto nella stalla. Il locale era attraversato in ogni senso da una quantità di fili argentei, di varia grandezza, tesi disordinatamente fra le pareti: essi si rivelarono resistentissimi tanto che gli uomini faticarono non poco a spezzarli a colpi di randello. Quando si furono aperti un varco in quell'intrico scintillante, scorsero nel soffitto un vasto squarcio: pareva che un macigno avesse sfondato il tetto, ma per quanto si guardassero intorno, i contadini non videro traccia del masso. Videro, invece, rintanata contro un mucchio di paglia, una 'cosa' dall'aspetto terrifico, senza dubbio viva: una massa biancastra grossa quanto una zucca che si contraeva ritmicamente. A rendere ancora più ripugnante lo spettacolo, quella 'cosa' rotolò verso la parete all'avvicinarsi degli agricoltori, rivelando sulla massa segni che potevano rivelare i tratti di un volto umano. Poi, scaturiti dalla mostruosa testa, lunghi tentacoli si tesero verso gli astanti. Qualcuno di loro scappò, ma altri si gettarono sulla malcapitata creatura, colpendola fino a ridurla ad un informe mucchio di viscida materia bianco-bluastra.
Un giornalista che, al seguito della milizia popolare si recò l'indomani a dare uno sguardo alla ‘casa stregata’, affermò che, dalle descrizioni dei contadini e da quanto era rimasto, quella 'cosa' assomigliava ad un polpo".
Con Kolosimo, ci domandiamo da dove venisse l'orrida creatura: precipitò forse dallo spazio? La singolare vicenda sembra suggerire che l'octopus di Omsk fosse un intruso proiettato sul nostro pianeta da un altro piano di realtà, un essere naufragato sulla terra, dopo aver attraversato un varco tra due mondi, apertosi improvvisamente. Il groviglio di fili rutilanti, che la creatura forse secerneva, pare evocare una situazione quasi biotecnologica, da romanzo di fantascienza pulp. Kolosimo chiosa: "Propendendo per l'origine spaziale del povero diavolo, si potrebbe cercare forse una spiegazione della fitta rete argentea, attribuendola al processo di disgregazione d'una capsula o d'uno scafandro di ignota composizione." Potrebbe essere, come il "polpo" di Omsk potrebbe essere stato un crononauta...
Comunque la si pensi, si tratta di un fenomeno fortiano tra i più enigmatici.
Fonte: P. Kolosimo, Ombre sulle stelle, Milano, 1966, pp. 354-355
"Una notte dell'autunno del 1927, un contadino abitante nei dintorni di Omsk fu svegliato di soprassalto da un rumore assordante. L'uomo saltò giù dal letto, chiedendosi da che cosa potesse essere stato provocato quel fracasso infernale; non ne ebbe subito la risposta, ma i nitriti disperati ed il tempestare degli zoccoli contro una parete di legno, gli fecero comprendere il luogo di provenienza di quel pandemonio.
Pensando ad un ladro, l'uomo uscì in cortile, impugnò un forcone e spalancò di colpo la porta della stalla. I due cavalli, pazzi di terrore, lo investirono, gettandolo a terra e galoppando verso l'aperta campagna. Sbigottito e malconcio, l'agricoltore si rialzò, andò a prendere una lanterna e tornò nella baracca, dove trovò un assembramento di vicini, accorsi allarmati, con lumi e bastoni.
Tutti allibirono, vedendo quanto era accaduto nella stalla. Il locale era attraversato in ogni senso da una quantità di fili argentei, di varia grandezza, tesi disordinatamente fra le pareti: essi si rivelarono resistentissimi tanto che gli uomini faticarono non poco a spezzarli a colpi di randello. Quando si furono aperti un varco in quell'intrico scintillante, scorsero nel soffitto un vasto squarcio: pareva che un macigno avesse sfondato il tetto, ma per quanto si guardassero intorno, i contadini non videro traccia del masso. Videro, invece, rintanata contro un mucchio di paglia, una 'cosa' dall'aspetto terrifico, senza dubbio viva: una massa biancastra grossa quanto una zucca che si contraeva ritmicamente. A rendere ancora più ripugnante lo spettacolo, quella 'cosa' rotolò verso la parete all'avvicinarsi degli agricoltori, rivelando sulla massa segni che potevano rivelare i tratti di un volto umano. Poi, scaturiti dalla mostruosa testa, lunghi tentacoli si tesero verso gli astanti. Qualcuno di loro scappò, ma altri si gettarono sulla malcapitata creatura, colpendola fino a ridurla ad un informe mucchio di viscida materia bianco-bluastra.
Un giornalista che, al seguito della milizia popolare si recò l'indomani a dare uno sguardo alla ‘casa stregata’, affermò che, dalle descrizioni dei contadini e da quanto era rimasto, quella 'cosa' assomigliava ad un polpo".
Con Kolosimo, ci domandiamo da dove venisse l'orrida creatura: precipitò forse dallo spazio? La singolare vicenda sembra suggerire che l'octopus di Omsk fosse un intruso proiettato sul nostro pianeta da un altro piano di realtà, un essere naufragato sulla terra, dopo aver attraversato un varco tra due mondi, apertosi improvvisamente. Il groviglio di fili rutilanti, che la creatura forse secerneva, pare evocare una situazione quasi biotecnologica, da romanzo di fantascienza pulp. Kolosimo chiosa: "Propendendo per l'origine spaziale del povero diavolo, si potrebbe cercare forse una spiegazione della fitta rete argentea, attribuendola al processo di disgregazione d'una capsula o d'uno scafandro di ignota composizione." Potrebbe essere, come il "polpo" di Omsk potrebbe essere stato un crononauta...
Comunque la si pensi, si tratta di un fenomeno fortiano tra i più enigmatici.
Fonte: P. Kolosimo, Ombre sulle stelle, Milano, 1966, pp. 354-355
Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn
ReplyDeleteSalute!
ReplyDeleteCarina l'immagine, sembra tolta di peso da qualche film exploitation, chessò, "Polpo Paul contro tutti". La tagline sarebbe qualcosa tipo "E' fuggito dall'acquario. E il soggiorno non gli è piaciuto" :D
ReplyDeleteTerra Nova cinefila
è la locandina del film piu trash mai visto...:P
ReplyDeletehttp://ilovehorror.files.wordpress.com/2009/03/megasharkvsgiantoctopus.jpg
qui la scena madre...
http://www.youtube.com/watch?v=I16_8l0yS-g&feature=related
e qui il trailer
http://www.youtube.com/watch?v=G5TnVm2ZC_U&feature=related
poesia pura *_*
A breve e nelle peggiori sale scie-matografiche:
ReplyDelete"il mostro di sanremo ed il fratello (mostro) del mostro di sanremo"
sciacomiche assicurate
Peter Kolosimo! Fantastico, erano anni che non lo sentivo più nominare...quando ero bambino mi 'bevevo' i suoi libri. Lui e Berlitz (l'uomo che ha creato il triangolo delle bermude...). Eh, bei tempi, tempi innocenti...
ReplyDeleteShadowRider, abbiamo esperienze uguali :-)
ReplyDeletehttp://tinyurl.com/2frd2hm
Ed è rispuntato Peter Kolosimo!!!
ReplyDeleteI suoi cosiddetti "saggi" sono gli antesignani di tutte le baggianate, malamente scritte e ancor peggio assemblate, che troviamo in rete da quando qualunque cretino che si crede alfabetizzato prova a "scrivere" su qualunque argomento trovi in quell'immondezzaio che è Internet.
Come Kolosimo poi, costoro si fanno portavoce di mirabolanti notizie e più "mirabolano" e più, secondo loro, dovrebbero essere credibili, il che ha fatto di Kolosimo (e della di lui moglie! due divulgatori di bufale d'epoca. Come dire: il vintage della bufala!
@Margotti Street
ReplyDeleteLasciami spezzare una lancia in favore di Kolosimo. Quando avevo attorno ai 20 anni ho letto, con interesse i suoi libri, senza però farne oggetto di culto. Lo stesso Kolosimo, qualche anno dopo, avrebbe riconosciuto che quelle che aveva raccontato erano per la maggior parte bufale, col risultato di venir attaccato dai veri credenti, accusato di essersi fatto comprare ecc. ecc.
Qundi lasciamolo stare, de mortuis nisi bonum come dicevano i toltechi...
Di Kolosimo penso d'aver letto quasi tutto durante la mia adolescenza. Mi piacque, poi son cresciuto. E, per i miei ricordi, era meno cialtrone d'o professore, in fondo qualche "base scientifica" l'aveva, questi scassatori di uallera non sanno una minchia di niente in confronto. Ok, ha inventato parecchio, ma senza "cattiveria". Vendeva libri e riviste (mi pare che una si chiamasse "PK" o "PiKappa") in fondo pur contando balle - ha costruito una "fortuna" con l'astronauta di Palenque o sulle piramidi egizie e i teocalli - era milioni di volte più innocuo dei vermi della terra che infestano il web.
ReplyDeleteilpeyote questi invece tentano d'intortare chiunque e basta
@tigre: PK? You're kidding me, right? ;-)
ReplyDelete@nico: Bello il tuo post ;-). Io ricordo che a un certo punto, nel libro, spendeva un capitolo intero parlando di una nave misteriosamente scomparsa nel Triangolo...solo che, man mano che si andava avanti, si apprendeva che a)non era affatto scomparsa, a un certo punto era stata trovata danneggiata e alla deriva con a bordo i cadaveri di parte dell'equipaggio e b) era partita dal Brasile (se ricordo bene) ed era stata ritrovata al largo del Portogallo, quindi dal Triangolo non era passata affatto. E Berlitz, candido, diceva qualcosa come "qualcuno potrà obiettare che questa nave non c'entra niente, ma insomma, non è maledettamente strano quel che le è successo? Ovviamente sì! Quindi il Triangolo esiste...". Aveva inventato i sillogismi di Giacobbo quando quest'ultimo non era ancora nato...
ReplyDeleteCioè, cioè... è la locandina di un film VERO?!? O.o (in effetti credo fosse necessario passare il cursore sull'immagine, cosa che io NON ho fatto ^^')
ReplyDeleteMa allora sono un genio, posso darmi al cinema d'autore polacco XD
Terra Nova "Quentin mi fa un baffo"
No, Shadow, tutt'altro, non sto prendendo in giro nessuno: ho letto Kolosimo 30 anni circa fa e confermo quel che ho ho scritto, tanto divertimento e basta, poi son diventato adulto. E PK (o PiKappa, ripeto, non ricordo) esisteva, è stata edita negli anni '70 - se non ricordo male, e gli editori erano (ah, la mia memoria...) Peter e Caterina Kolosimo, se non ricordo male forse ne ho letti 1 numero o due. Così come leggevo gli Urania et al., grazie anche ad un mio fratello maggiore.
ReplyDeleteilpeyote ricordi (quasi) d'infanzia
@tigre: ok, ti credo, nessun problema...chiedevo solo perchè quando hai nominato PK, ho pensato al fumetto PK, che forse qualcun altro avrà letto...
ReplyDeleteShadow (beato te) è che sei più giovane di me... :)
ReplyDeleteilpeyote fratello maggiore
@ madscientist
ReplyDeletenon posso condividere il tuo punto di vista perchè il fatto che sia passato a miglior vita non rende migliore la sua pessima (imho) letteratura pseudoscientifica, che ha non poco contribuito ad intortare generazioni di boccaloni.