http://www.tankerenemy.com/2009/01/lacerazioni-nella-magnetosfera-fenomeno.html
Lacerazioni nella magnetosfera: fenomeno naturale o, almeno in parte, artificiale?
Il 6 luglio 2008 pubblicammo l'articolo intitolato Progetto Starfish: il giorno in cui il cielo si incendiò. A distanza di circa sei mesi, apprendiamo che la magnetosfera terrestre, stando a studi condotti dalla N.A.S.A., sarebbe deteriorata ed in maniera piuttosto grave. Ora, pur senza escludere che si tratti di un fenomeno naturale (l'indebolimento del campo magnetico è dimostrato e data dal I sec. d.C), ricordiamo che, sin dagli anni '50 del XX secolo, vengono compiute sperimentazioni che hanno danneggiato la coltre magnetica del nostro pianeta. Oggi varie tecnologie militari molto avanzate consentono di manipolare la magnetosfera sicché non sorprende se, attraverso alcuni strappi, sono penetrate potenti emissioni di origine sconosciuta. Nei giorni 25 e 26 gennaio, infatti, per più di venti ore la magnetosfera è stata oggetto di blasts potentissimi di matrice ignota: il Sole è calmo in questo periodo e non è quindi una manifestazione collegata all'attività dell'astro.Forse questi fenomeni sono gli effetti collaterali di folli progetti bellici legati anche allo Scudo spaziale, forse sono, invece, il risultato scientemente voluto di azioni perpetrate dai mentecatti del complesso industriale e militare. En passant, ricordiamo che molti recenti disastri erano innaturali e che il magnetismo terrestre è fondamentale per quella che il console Alberto Perego definì, negli anni '50, "aviazione elettromagnetica". Dunque assistiamo alle conseguenze di una guerra spaziale invisibile? Ci attende un black out artificiale dei sistemi di telecomunicazione, per un anno considerato simbolico dalla sinarchia?
Proponiamo uno studio tratto da AG sul tema.
I cinque satelliti THEMIS della N.A.S.A. hanno scoperto un buco nel campo magnetico terrestre dieci volte più grande di qualsiasi cosa in precedenza si pensava esistesse. Il vento solare può fluire attraverso questa apertura per "caricare" la magnetosfera per potenti tempeste geomagnetiche. Ma il buco non è di per sé la più grande sorpresa. I ricercatori sono ancora più stupiti dallo strano ed inaspettato modo in cui si è formato, ribaltando le idee a lungo sostenute dalla fisica spaziale.
"In un primo momento non potevo crederci", afferma lo scienziato del progetto THEMIS David Sibeck del Goddard Space Flight Center. "Questa constatazione altera sostanzialmente la nostra comprensione dell'interazione tra vento solare e magnetosfera.
La magnetosfera è una bolla di magnetismo che circonda la Terra e ci protegge dal vento solare. Esplorare la bolla è un obiettivo chiave della missione THEMIS, lanciata nel febbraio 2007. La grande scoperta è avvenuta il 3 giugno 2007, quando le cinque sonde sono passate attraverso la frattura, appena si è aperta. I sensori a bordo hanno registrato un torrente di particelle di vento solare che fluiva nella magnetosfera, segnalando un evento di inaspettate dimensioni ed importanza.
"Il buco è enorme — quattro volte più grande della Terra stessa," spiega Wenhui Li, un fisico spaziale presso l'Università del New Hampshire che ha analizzato i dati. Il collega di Li Jimmy Raeder, anch'egli del New Hampshire, afferma "1027 particelle al secondo sono fluite nella magnetosfera: ciò corrisponde ad un 1 seguito da 27 zeri. Questo tipo di afflusso è di un ordine di grandezza superiore a quello che pensavamo fosse possibile."
L'evento è cominciato con un piccolo avvertimento, quando una dolce raffica di vento solare ha emesso un fascio di campi magnetici dal Sole alla Terra. Come una piovra che avvolge i suoi tentacoli intorno ad una grande vongola, i campi magnetici solari hanno avvolto la magnetosfera e l'hanno aperta, rompendola. Il buco si è creato per mezzo di un processo chiamato "riconnessione magnetica." Dai poli della Terra, i campi magnetici solari e terrestri si sono collegati (riconnessi) per formare canali per il vento solare. I canali sopra l'Artico e l'Antartico rapidamente si sono estesi; in pochi minuti si sono sovrapposti sull'equatore terrestre per creare il più grande buco magnetico mai registrato da un satellite che orbita intorno alla Terra.
La dimensione del buco ha colto di sorpresa i ricercatori. "Abbiamo visto cose come questa in precedenza," afferma Raeder, "ma mai su così vasta scala. Per tutto il giorno il bordo della magnetosfera è rimasto aperto al vento solare."
Le circostanze sono state ancora più sorprendenti. I fisici spaziali hanno creduto a lungo che i fori nella magnetosfera si aprissero solo in risposta ai campi magnetici solari che puntano a sud. Il grande buco del giugno 2007, tuttavia, si è aperto in risposta ad un campo magnetico solare che puntava a nord.
"Ad un profano questo fatto può sembrare un cavillo, ma per un fisico spaziale è quasi un evento sismico," spiega Sibeck. "Quando lo dico ai miei colleghi, la maggior parte reagisce con scetticismo, come se stessi cercando di convincerli che il sole sorge ad ovest."
Ecco il motivo per cui non possono credere alle loro orecchie. Il vento solare preme contro la magnetosfera terrestre all'altezza dell'equatore dove il campo magnetico del nostro pianeta punta a nord. Supponiamo che un fascio di magnetismo solare arrivi e che punti anch'esso a nord. I due campi dovrebbero rinforzarsi a vicenda, corroborando le difese magnetiche della Terra e chiudendo la porta al vento solare. Nel linguaggio della fisica spaziale, un campo magnetico solare che punta a nord è chiamato un "IMF settentrionale" ed è sinonimo di protezione!
"Così si può immaginare la nostra sorpresa quando un IMF settentrionale arriva ed invece entra," afferma Sibeck. "Questo capovolge completamente la nostra comprensione delle cose."
Gli I.M.F. settentrionali non innescano in realtà tempeste geomagnetiche, nota Raeder, ma preparano il terreno per le tempeste, caricando la magnetosfera con il plasma. Una magnetosfera carica è pronta per le aurore, per le interruzioni di energia ed altri disturbi che possono aver luogo quando una C.M.E. (espulsione di massa coronale) la colpisce.
Gli anni a venire potrebbero essere particolarmente vivaci. Raeder spiega: "Stiamo entrando nel ciclo solare 24. Per ragioni non del tutto comprese, le C.M.E. nei cicli solari a numeri pari (come 24) tendono a colpire la Terra con un bordo d'entrata magnetizzato a nord. Tale C.M.E. dovrebbe aprire un varco e caricare la magnetosfera con il plasma poco prima che la tempesta abbia inizio. E' la sequenza perfetta per un evento davvero grande."
Sibeck concorda. "Questo fatto potrebbe portare alle più forti tempeste geomagnetiche che abbiamo mai visto in molti anni."
Autore: Dr. Tony Phillips - Credit: Science@ N.A.S.A.
Leggi qui l'articolo su Altrogiornale.
Primo!
ReplyDeleteMichele
Secondo! Cribbio!
ReplyDeleteCerto che i fisici e gli scienziati in genere sono degli idioti. Passano la loro vita a cercare le cause dei fenomeni quando invece è sufficiente tirare in ballo l'apparato industriale-militare.
Tse... a uno come O'comandante non la si fa!
i commenti che stanno lasciando a proposito di questo articolo sono allucinanti. roba da poveri pazzi.
ReplyDelete"chi della terra e' stufo e nel cielo cerca gli ufo"
Ma che cagate galattiche dice !!!
ReplyDeleteO'comandante piu' viene sputtanato, piu' aumenta il livello dei deliri suoi e degli accoliti
Sono ormai mesi che, ciclicamente, i commenti sul blog di Herr Kommandanten assumono toni da 'ultimi giorni'. Ricordano molto i pazzi di Rapture Ready (se vi capita fateci un giro, è divertente...ad esempio nelle scorse settimane si erano convinti che il mondo sarebbe finito entro il 20 gennaio, prima che Obama si insediasse. Ora stanno spostando i paletti di gran carriera...), in effetti certi commenti sembrano copiati paro paro...
ReplyDeleteOh, tra l'altro, cosa sarebbe la storia del Trattato di Lisbona "Approvato alla chetichella"? Io ricordo di aver letto e sentito commenti e servizi al riguardo fino alla nausea, ma probabilmente i Men in Black mi hanno impiantato falsi ricordi... E perchè secondo Herr Professoren il Trattato di Lisbona avrebbe 'invalidato la Costituzione'? Ammetto di essere ignorante al riguardo...qualcuno ha capito a che cosa si vorrebbe riferire?
questo è l'articolo originale della NASA:
ReplyDeletehttp://science.nasa.gov/headlines/y2008/16dec_giantbreach.htm
ShadowRider ah detto...
ReplyDeleteE perchè secondo Herr Professoren il Trattato di Lisbona avrebbe 'invalidato la Costituzione'? Ammetto di essere ignorante al riguardo...qualcuno ha capito a che cosa si vorrebbe riferire?
Credo si riferisca al fatto che secondo alcuni (fessi) reintrodurrebbe la pena di morte nel caso in cui si renda necessario per il ripristino dell'ordine pubbico, qualcosa del genere. Se fai una ricerca dovresti trovare qualcosa... per esempio sul sito di Giulietto Chiesa.. ehm..
A tal proposito c'era stato un memorabile scambio sul forum Rai tra gli utenti Roberto Pinzi e Genocidio, ma credo sia andato tutto perso a causa dei casini sorti l'anno scorso su quei forum.
Et voila!
ReplyDeletePer chi ancora non l'avesse visto l0uktimo video di Strakkiner:
http://it.youtube.com/watch?v=AESjVpU9KbU
Naturalmente commenti entusiasti...
Diventa sempre più arzigogolato: adesso dopo aver rilasciato, tramite scie persistenti, metalli nell'atmosfera effettuano dei voli "di mantenimento" con scie non persistenti.
ReplyDeleteManca solo la terza fase "di stabilizzazione" ad opera di UFO con raggi orgonici :D
Herr Komandant propone un nuovo video, o meglio posta un'altra volta quello che avevo già segnalato.
ReplyDeletehttp://it.youtube.com/watch?v=gV-4VaK4ec4
Anche qui commenti entusiasti.
Delira... l'alta pressione ostacola la formazione dei cumuli. I temporali uccidono le termiche che li generano (dopo la tempesta il cielo è sempre azzurro) Temporali ed acquazzoni connessi sono formate da cumuli degenerati...
ReplyDeleteNon sa nemmeno di cosa parlaaaaaaaaaaaa azzz fermatelo