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Nightmare
Nel pubblicare questa riflessione, raccomando la lettura dell'articolo correlato Desperation, un testo tagliente ed accorato che ben si incastra a questo Nightmare."Il mattino ha l'oro in bocca", si soleva ripetere un tempo. Oggi ci si sveglia e lo scenario più che aureo è ferrigno: già all'alba il cielo appare in tutto il suo livido orrore con nebbie simili a sudari, arcobaleni improbabili, tentacoli chimici. Le nuvole naturali sono scomparse e non solo le nuvole. Non è un bell'inizio di giornata che si concluderà, dopo ore snervanti e sterili, davanti ad uno schermo tombale che esibisce l'infinita stupidità del volgo.
Schegge di voci e di suoni: radio e televisori lasciano echeggiare grida lancinanti dai teatri di guerra, proclami politici, inni alla "sicurezza". In questo mondo, divenuto un po' alla volta, un incubo, il silenzio dell'indifferenza ci assorda ed il clamore delle menzogne ripetute dai media ci spinge ad un'indignazione forse impotente, ma salutare.
Sommersi da una marea di volgarità, annaspando tra crisi, conflitti, stragi, malattie vecchie e nuove, disastri innaturali, vessazioni, storture e brutture, come credere ancora in una svolta? Come credere? Siamo abituati a vedere oltre il visibile ed ancora speriamo, ma a volte siamo presi dallo scoramento: quali mostri dovremo ancora affrontare, prima di vedere il Leviatano caracollare e schiantarsi al suolo, prima di vedere i suoi fautori mostrare il loro volto inteschiato, cadute le maschere?
Viviamo in un guazzabuglio infernale, in una società in cui anche un semplice respiro alimenta il sistema, invece di contribuire ad indebolirlo. Questo ci rende ancora più insofferenti, prigionieri di una lacerante contraddizione. Ancora più della sanguinaria violenza delle istituzioni, detestiamo la loro intollerabile ipocrisia. Non sono solo offese la dignità e la libertà, ma soprattutto è il buon gusto ad essere oltraggiato dai laidi spettacoli cui siamo costretti ad assistere.
Viviamo un incubo e non sappiamo quando ci sveglieremo. Meglio sprofondare nel nulla di un sonno senza sogni, piuttosto che pensare anche solo per un istante che l’intero futuro sia simile al presente o addirittura peggiore.
Articolo correlato: Godelpas, Desperation, 2008
E stavolta è arrivata prima la vostra amatissima
ReplyDeletela tigre della malora
Sempre più sciachimisti stanno prendendo le distanze soprattutto da straker. Questo è quello che ho capito leggendo questo blog: Scie chimiche, rucola e stracchino
ReplyDeleteGiuseppe
Sempre più sciachimisti stanno prendendo le distanze soprattutto da straker.
ReplyDeleteIn effetti...:
[...]Io ho seguito la storia attraverso alcuni forum e blog. Incredulo delle mie stesse conclusioni, ho ripercorso alcune fasi dell’informazione sulle scie chimiche portata avanti in Italia attraverso la figura di Straker.
Dal mio percorso a ritroso ne è uscita fuori una figura del tutto diversa da quella che io tanto stimai e lodai, senza il minimo dubbio che forse potessi essere nel torto.
Oggi, lo posso affermare tranquillamente, mi sento un coglione.
Non so chi sia, ma gli fa onore.
Michele
Poveracci...
ReplyDeleteuna risata li seppellirà ;)
Michele il soldatino prussiano.
Salve a tutti. Ho letto delle rucole e della conferenza "disturbata". Pare che il pericolosissimo morbo delle barriere architettoniche cerebrali (primi casi di portatori malati noti i f. lli Marcianò ltd. e vibratutto) stia esaurendo la sua efficacia. Finalmente.
ReplyDeletela tigre della malora