L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

Il contenuto di questo blog non viene piu' aggiornato regolarmente. Per le ultime notizie potete andare su:

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Monday, January 19, 2009

Il C.I.C.A.P. dietro i disinformatori italiani

http://www.tankerenemy.com/2009/01/il-cicap-dietro-i-disinformatori.html

Il C.I.C.A.P. dietro i disinformatori italiani

Recentemente l'illustre Steno Ferluga, astrofisico nato nel 1951 e presidente del C.I.C.A.P., di cui fu tra i fondatori nel 1988, insieme con Piero Angela, ha prestato la sua voce, la sua manina paffuta, ma soprattutto il suo inarrivabile genio, per la realizzazione di un filmato in cui, sfogliando l'enciclopedia dell'aviazione Mach 1 (edita nel 1978), si arrabatta per tentare di dimostrare che le affermazioni dei ricercatori sulle scie chimiche sono errate.

Nel contributo il Ferluga, sotto le mentite spoglie di tale markogts (Marko Germani), contesta la mai espressa asserzione di Tanker Enemy secondo la quale i bombardieri della Seconda guerra mondiale, come i B-17, non potevano raggiungere quote assai elevate in cui si formano, in concomitanza di particolari parametri fisici, le scie di condensazione. Egli dimentica di precisare che gli 11.000 metri raggiungibili dai B-17 erano riferiti al velivolo privo di carico bellico e che quindi quella non era la quota operativa, ma la quota massima raggiungibile dal bombardiere impiegato nel secondo conflitto mondiale.

Nel 1941 20 B-17 furono spediti in Gran Bretagna, ma non dimostrarono grandi doti: il primo in volo sul Regno Unito precipitò: durante la prima missione, le mitragliatrici si ghiacciarono e le bombe furono sganciate fuori obiettivo. Per ovviare a questi problemi i
Britannici aumentarono la corazza e l'armamento, riducendo la quota operativa.

[...] Il B-17 fu usato in tutti i teatri operativi della Seconda guerra mondiale. La prima operazione è dell'agosto 1942. In seguito, venne impiegato principalmente per bombardamenti diurni di precisione [a quote vicine ai 4000 metri - n.d.r.] su fabbriche e raffinerie dall'U.S.A.F., mentre la R.A.F. si occupava di quelli notturni.

I B-17 volavano normalmente attorno ai 300 kmh a pieno carico, con tangenza di 6.000-8.000 metri, più spesso attorno ai 7.200-7.800 m. Una volta scarichi, i B-17 possono salire oltre i 10.000 metri oppure accelerare a circa 500 kmh, ma, data l'assenza della pressurizzazione, tali altitudini non potevano essere mantenute per molto tempo. Infatti, oltre alle mitragliatrici, anche la saliva nella maschera d'ossigeno si ghiacciava, per via delle basse temperature.


Ora, non è solo Ferluga a possedere un'enciclopedia cartacea: così abbiamo compulsato anche noi un testo, Take off, 1989, pag. 397, volume 2 (si veda il filmato) da cui abbiamo reperito dei dati che confermano le quote operative indicate nell'articolo La riscrittura orwelliana della storia. Infatti, a pagina 397 sono mostrati degli schemi che evidenziano le formazioni di combattimento dei B-17 con indicate le quote di volo, da un minimo di 6.200 ad un massimo di 8.000. Ad 8.000 metri la formazione di contrails (attenzione: non le trecce di Berenice) è rarissima, come abbiamo già più volte dimostrato. A quote inferiori praticamente è impossibile. Dunque la fonte consultata conferma i nostri assunti in modo inoppugnabile. Tra l'altro, scorrendo tutti i volumi (ben 10) dell'enciclopedia Take off, non abbiamo riscontrato fotografie, tra le centinaia, che ritraessero aerei civili o militari, storici o moderni con scie di condensa, fuorché una. La percentuale di probabilità di formazione di una contrail è quindi riconducibile alle statistiche a suo tempo pubblicate su questo blog.

Dobbiamo poi evidenziare la mistificazione operata dall'inclito astrofisico. Egli sostiene, nel suo discorso farraginoso e fuorviante, che secondo i ricercatori indipendenti, prima della metà degli anni '90, le scie di condensazione non esistevano. Veramente affermiamo che sono le chemtrails ad essere manifestazione recente (salvo alcune eccezioni), mentre le scie di condensa sono, per quanto assai infrequenti, un fenomeno risalente alla prima metà degli anni '40. Non è un caso se il termine contrails fu coniato nel 1945 (Vedi Etymonline sotto la voce inerente).


Il C.I.C.A.P. dietro i disinformatori italiani from Tanker Enemy on Vimeo.

Singolare che lo stesso presidente del C.I.C.A.P. svolga un compito di solito affidato alla bassa manovalanza, come quello di realizzare un video con le solite colossali sciocchezze tipiche dei disinformatori, dando man forte a questa masnada di disperati e di frustrati. Si vede, però, che con questa pietra miliare, il prestigioso Ferluga voleva dimostrare, come è scritto nel suo profilo leggibile nel sito del famigerato comitato, la distinzione tra scienza (la nostra) e pseudo-scienza (la sua e quella dei suoi sodali).

11 comments:

  1. Primo!

    Il Komandante a quanto pare ha anche grossi problemi di vibra-udito

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  2. E' alla frutta.. ormai il cielo non lo guarda più..
    Non si vede una foto o un filmato nuovo da oltre un mese.
    Rantola...

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  3. E soprattuto spende tutti i soldini guadagnati con la faccenda del telemetro fantasma in vecchi libri per lui inutili :D

    Saluti
    Michele

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  4. Mah...

    Il filmato ancora non l'ho visto, dall'ufficio non posso. Forse lo guarderò stasera, ma più probabilmente no, dato che dubito ne valga la pena...

    Di "Take Off" avevo acquistato alcuni fascicoli, così a occhio mi sembrava meno rigorosa di Mach 1, ma non è questo il punto...il punto è che Herr Kommandanten stesso ci conferma che i B-17 potevano volare a 10000 metri. I problemi di 'mantenimento di quota' da lui citati erano facilmente risolvibili con la tecnologia del tempo, e difatti furono risolti (abbigliamento riscaldato elettricamente e aria calda spillata dai vani motore e soffiata nell'abitacolo). Il fatto che fosse usuale o meno dipende, ovviamente, dalle situazioni operative, ma ad esempio qui:

    http://www.381stbg.org/aircraft.htm

    leggo: "...Bombs were dropped at altitudes ranging from 20,000 feet to 30,000 feet. The inside of the B-17 was not pressurized, so it was necessary for each crew member to wear an oxygen mask at altitudes above 10,000 feet. Some heat was delivered to the inside of the airplane from the exhaust heat of the engines, but the crew members wore electrically heated clothing to protect themselves from high altitude temperatures often as much as 50 degrees below zero...".

    Questo, tra l'altro, è un sito di amatori. Immagino che Herr Kommandanten dirà che sono anche loro al soldo del NWO. Benissimo: ci sono contatti e nomi. Se Herr Kommandanten si sente sicuro, che gli scriva accusandoli di raccontar balle. Vediamo che ne esce...:-D

    Oltretutto, queste prestazioni non erano affatto eccezionali, anzi erano perfettamente in linea con altri velivoli del tempo. Ad esempio, lo Junkers Ju 86, entrato in servizio nel 1934, aveva una tangenza pratica di 13.000 metri. All'inizio della guerra, era il velivolo con la più alta quota di tangenza, superiore a quella dei caccia allora in servizio. Prevengo subito un'obiezione: no, non era una quota 'eccezionale', raggiunta 'senza armamento' e 'giusto un paio di volte'. La Luftwaffe era consapevole del vantaggio e lo sfruttò con missioni di bombardamento ad alta quota finchè ne ebbe la possibilità, tanto che la RAF, temendo che i tedeschi iniziassero a produrre in massa questi bombardieri, svilupparono le versioni MkV e MkVI dello Spitfire per controbattere. Nel 1942, uno Spitfire V abbattè uno Ju-86 P2 sopra l'Egitto a 14500 metri di quota. Quindi, per sbufalare una delle minori balle di Herr Kommandanten, durante la 2° guerra mondiale si volava ad alte quote, ci si combatteva, e uomini incommensurabilmente più grandi di Herr Kommandanten vi morivano. Più tardi un caccia pesante, il Westland Welkin, fu sviluppato da zero appositamente per affrontare i bombardieri ad alta quota. Tra l'altro, se ricordo bene, conferme a quanto detto sopra si trovano proprio sulla stessa enciclopedia citata da Herr Kommandanten...parlando di autogoal :-D

    Tutto questo lungo discorso per dire, alla fine, alcune cose già risapute o comunque banali: primo, Herr Kommandanten parla di cose che non sa. Secondo, a quanto pare ora si sta accanendo sulle quote di volo dei B-17 (non gli ho mai sentito fare cenno ai B-29, ad esempio...), quasi che fossero gli unici velivoli ad aver partecipato alla seconda guerra mondiale. Evidentemente, nel tentativo di distogliere l'attenzione dei 4 seguaci che gli son rimasti da altri interrogativi, tipo "dov'è finito il telemetro?"...

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  5. Straker BASTA CHIACCHIERE!

    Mostra a tutti il telemetro, possibilmente una foto normale senza filtri seppia, righe orizzontali, aloni, riflessi, ditini davanti...insomma

    UNA FOTO COME SI DEVE!

    Maaaa 'ndò vaiiiii se il telemetro non ce l'haaaaaaiii

    Che pagliaccio!

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  6. Ho rincarato la dose....

    http://www.youtube.com/watch?v=HfZ3CqeOH3c

    Saluti

    Steno Michele Attivissimo

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  7. @markogts:

    no veramente... se sei Steno Ferluga mi mandi un autografo? Dopo la Hack saresti uno dei miei più grandi idoli (ma quello della Hack ce lo ho già :P )

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  8. ShadowRider,
    su altri argomenti, ma sto provando anch'io a ribattere ai post del trio Lescano in modo circostanziato quando dicono qualche sciocchezza su temi che conosco.

    Temo pero' che sara' inutile.

    Come dici giustamente nel tuo commento, si concentrano (accaniscono?) sulla citazione di un singolo testo a riguardo di un singolo aereo in determinate condizioni.
    Ignorando completamente che non si tratta di un unicum.

    Hanno fatto la stessa cosa con il libro sulle nuvole: si sono attaccati a dettagli secondari di un unico caso, ignorando la massa di documentazione analoga e coeva (vedi Guglielmo da Occam).

    Hanno fatto la stessa cosa con il "fuel dumping", ma al contrario: hanno dimostrato che UN aereo ha "irrorato" (di kerosene, non di nanomunghi) un campo.

    La logica e' piu' o meno questa: se prendo una zuccheriera piena di polvere bianca e, assaggiandola, scopro che e' dolce, io penso che sia zucchero.
    Loro la passano al setaccio.
    Se trovano un singolo granello estraneo (ad esempio, una "pallocchia" lasciata da un utente distratto che ha pescato lo zucchero con il cucchiaino sporco di caffe'), gridano al mondo: "visto? Visto? Disinformatori: non PUO' essere zucchero, altrimenti questa traccia di caffe' come la spieghereste, eh?"
    Se gli fai notare che si stanno concentrando su di un dettaglio trascurabile, ti rispondono che applicano la stessa tecnica dei "debunker professionisti", che passano e ripassano i loro articoli al vaglio in cerca di minuzie.

    Naturalmente, ignorano (volontariamente o no, non lo so) che c'e' una sostanziale differenza tra le due cose.

    Potremmo definirle due tipi diversi di ragionamento: ragionamento "estensivo" e "vettoriale".
    Un esempio chiarisce meglio il mio pensiero.
    Ragionamento "vettoriale": prendo il video del telemetro e mi accorgo che aereo e casa non hanno le stesse dimensioni relative rispetto alla distanza dichiarata. E' un dettaglio piccolo piccolo, ma riguarda la coerenza intrinseca del video. La realta' e' coerente con se stessa: se mi presentano un vide che si suppone rappresentare la realta' e ci trovo un'incoerenza, e' sufficiente per dubitare.
    Altro esempio: l'apertura del pacco nel filmato del libro linkato da Nico.

    Ragionamento "estensivo": ho una marea di eventi non correlati tra di loro tutti relativi allo stesso fenomeno. Se qualcuno si comporta in modo differente dagli altri, magari e' interessante per capire qualcosa di piu' del fenomeno, ma non basta per dire che il fenomeno non esite. Altrimenti, tutte le altre occorrenze come le spiego?

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  9. Dario, è esattamente il mio sentimento. Ho una mente analitica soprattutto per il lavoro che faccio (sicurezza), che deve tenere conto dei molteplici fattori che concorrono ad un singolo evento. Se qualcuno o qualcosa insiste nel focalizzare la mia attenzione in un punto, io guardo altrove. Da bambino dopo aver visto un prestidigitatore mi sono scervellato e con l'ausilio del Manuale di Silvan, poi sgamavo tutti quelli che vedevo :P

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  10. scusate ma fate dei post lunghissimi senza dire assolutamente nulla.
    piuttosto spiegatemi perchè degli aerei in formazione lasciano scie ultraperistenti che coprono il sole sopra casa mia. questo succede circa da 6-7 mesi,infatti prima di allora non avevo mai visto cose del genere.

    ma lo sapete che irrorando delle precise sostanze è possibile migliorare di molto le telecomunicazioni e non solo ? no sapete perchè sembra proprio che l'aereonautica faccia proprio questo, potenziare i radar, le connessioni satellitari ecc.
    ma oltre a migliorare la propagazione delle radiazioni elettromagnetiche , possono anche peggiorarla, basta cambiare le sostanze irrorate...insomma i militari fanno proprio quello vogliono e nessuno ha il coraggio di aprire bocca

    a me sembra che fate un pò troppo i finti tonti, hanmar su tutti.invece il peyote ci crede davvero, lui è proprio scemo

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  11. Arturo, se in 6-7 mesi di sorvoli giornalieri non riesci a produrre una foto degli aerei, significa che non esistono.

    Non c'è molto altro da dire. A parte che condividi una forte mancanza di educazione, ma questo come dicevo anche per Vibravito, potrebbe essere solo colpa dei vostri genitori.

    Quando avrai delle foto, documentate e con riferimenti, di questi stormi di aerei, possiamo anche iniziare a confrontarci. Qui da noi dato che "Chez Straker" non è ammesso il confronto.

    Il mio blog è a disposizione, la mia mail la sapete.

    Saluti.

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