L'immensa sputtanata a Zelig

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Scopo del Blog

Raccolgo il suggerimento e metto qui ben visibile lo scopo di questo blog.

Questo e' un blog satirico ed e' una presa in giro dei vari complottisti (sciacomicari, undicisettembrini, pseudoscienziati e fuori di testa in genere che parlano di 2012, nuovo ordine mondiale e cavolate simili). Qui trovate (pochi) post originali e (molti) post ricopiati pari pari dai complottisti al fine di permettere liberamente quei commenti che loro in genere censurano.

Tutto quello che scrivo qui e' a titolo personale e in nessun modo legato o imputabile all'azienda per cui lavoro.

Ciao e grazie della visita.

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Friday, November 19, 2010

In Arrivo le Smart Pill: Chip Corporei in Pillole

http://www.anticorpi.info/2010/11/in-arrivo-le-smart-pill-chip-corporei.html

In Arrivo le Smart Pill: Chip Corporei in Pillole

di Mike Adams
Traduzione di Anticorpi

L'età del microchip medicinale è alle porte. Novartis, una delle più grandi case farmaceutiche al mondo ha annunciato di avere intrapreso un progetto diretto allo incorporamento di microchip direttamente allo interno di farmaci di nuova generazione, per creare la tecnologia "smart pill."

Tale nanotecnologia gli è stata concessa su licenza dalla Proteus Biomedical di Redwood City, California.

Una volta attivato dallo acido dello stomaco, il chip inizia il suo lavoro di rilevamento e trasmissione dati ad un ricevitore indossato dal paziente. Lo stesso ricevitore è in grado altresì di inviare i dati via internet ad un medico.

L'idea è quella di creare "pillole intelligenti" in grado di percepire ciò che accade allo interno dello organismo e fornire tali informazioni al medico curante. Novartis ha previsto di iniziare ad applicare tale tecnologia nei suoi farmaci destinati a contenere il rischio di rigetto nei trapianti di organi, e successivamente espanderla ad altri prodotti. La stessa tecnologia in breve tempo sarà presumibilmente adottata da altre società, per lo impiego in altre tipologie di farmaci.

I MIGLIORI PROPOSITI ...

A prima vista sembra tutto fantastico, ma i lettori di Natural News senza dubbio si staranno ponendo un sacco di domande.

Per cominciare, Novartis non sembra affatto intenzionata ad effettuare alcun test clinico circa i problemi di sicurezza derivanti dalla ingestione di un microchip.

"Novartis non ha in programma di condurre studi clinici ad ampia scala per testare questi nuovi prodotti", riferisce Reuters.

"Invece, si propone di effettuare test di bioequivalenza, i quali dimostrino che gli effetti farmacologici di tale nuova tipologia di farmaci siano equivalenti a quelli del 'vecchio' tipo."

A questo punto mi sorge un dubbio: non è forse vero che un siffatto chip dovrà per forza di cose contenere sostanze chimiche e metalli pesanti? Per effettuare una trasmissione di dati dovrà essere dotato di una fonte di alimentazione, ossia una microscopica batteria o un condensatore di qualche tipo. Ebbene, i materiali utilizzati nei condensatori e nelle batterie, che io sappia, sono tossici, e dunque sarebbe preferibile non ingerirli.


Un microchip non è cibo, ed ingerirlo suona rischioso per la salute, soprattutto se devi mandarne giù uno o più ogni giorno.

LA RISERVATEZZA DEI DATI

Un altro grosso problema con i microchip trasmittenti è legato alla riservatezza. Se questi chip diffonderanno informazioni, probabilmente le stesse potranno essere captate da qualsiasi cosa nelle vicinanze, tra cui individui potenzialmente senza scrupoli oppure organizzazioni che potrebbero sfruttarli illecitamente.

Ad esempio, supponiamo che una farmacia installi un rilevatore sulla sua porta d'ingresso al fine di monitorare gli avventori. Potrebbe teoricamente adoperare i dati per determinare le condizioni di salute del cliente e poi agire interessatamente per 'spingere' alcuni prodotti piuttosto che altri.

Gli agenti governativi potrebbero essere equipaggiati con "scanner di microchip farmaceutici." Le informazioni ottenute potrebbero essere utilizzate in violazione della privacy attraverso la loro condivisione con altri enti pubblici, o addirittura essere vendute a società di marketing di terze parti.

Nutro molti dubbi sul fatto che i dati trasmessi potranno essere criptati, dal momento che la crittografia richiede reale potenza di elaborazione, e non vi è spazio che per una singola fonte di alimentazione CPU allo interno di tali microscopici processori. Molto probabilmente trasmetteranno un segnale grezzo che potrà essere rilevato e decodificato abbastanza facilmente.

RICORDATI DI PRENDERE LE MEDICINE

Ma la parte davvero eclatante riguardo questi farmaci microchippanti è che essi saranno utilizzati anche per assicurarsi che la gente assuma puntualmente le proprie medicine.

Le compagnie farmaceutiche perdono miliardi di dollari l'anno (nelle loro menti) a causa dei pazienti che semplicemente dimenticano di prendere le loro pillole.

Naturalmente, spesso la ragione di tali dimenticanze deriva dagli stessi farmaci, molti dei quali provocano danni alla funzione cognitiva, ma questa è un'altra storia.

Per cui queste smart-pill saranno verosimilmente utilizzate per monitorare i pazienti in modo che possa essere loro "gentilmente ricordato" di assumere le pillole al momento giusto. Nel settore del marketing, questa strategia è definita: "programma di continuità." E' un sistema per ottenere vendite ripetute su base regolare.

In questa ottica, le pillole con microchip arrecherebbero più vantaggi alle aziende farmaceutiche che ai pazienti. Ciò è particolarmente vero se si considerano i casi in cui i farmaci si rivelino dannosi per la salute umana - la esperienza è piena di medicinali che in seguito alla loro immissione sul mercato si siano rivelati estremamente pericolosi o addirittura mortali (qualcuno ha detto Vioxx?).

IN ARRIVO I RILEVATORI DI FARMACI (POLIZIA E LAVORO)

Da ciò potrebbe svilupparsi un altro interessante effetto collaterale: i datori di lavoro saranno in grado di realizzare o acquistare degli scanner da utilizzare nei colloqui con i candidati. (Una roba simile si potrebbe forse persino costruire in garage, con del materiale acquistato da Radio Shack).

Tutto ciò potrebbe rivelarsi molto utile per i datori di lavoro che preferiscano non assumere persone che assumano farmaci. Ti ricevo per un colloquio e nel frattempo in automatico eseguo la scansione dei tuoi dati trasmessi dal chip. Una luce rossa mi indica i risultati, e con calma ti dico che l'intervista è finita e che "ti faremo sapere."

Con molti datori di lavoro oberati dalle spese di assicurazione sanitaria, questo potrebbe fornire un metodo semplice ed infallibile per evitare di prendere a bordo qualcuno che prima o poi possa comportare un onere finanziario ricadente sui piani di assicurazione sanitaria (dal loro punto di vista). Non mi trovo d'accordo con questo uso della tecnologia, ma si tratta di uno dei tanti modi in cui potrebbe essere utilizzata.

La stessa polizia potrà utilizzare un dispositivo di scansione per determinare se un automobilista sulla scena di un incidente si trovi sotto gli effetti di un farmaco.

Ora, su questo tipo di utilizzo personalmente sono daccordo. Le strade oggigiorno sono piene di gente poco lucida a causa dell'uso di farmaci. Il problema - per inciso - è più grave della guida in stato di ubriachezza, ma praticamente non si fa nulla per porvi rimedio.

Il rilevamento sarebbe anche più facile di un test etilometro, dal momento che non richiederebbe alcuna azione da parte del soggetto esaminato.

Il poliziotto si limiterebbe a schiacciare un pulsante, e potrebbe quindi determinare se l'esaminato faccia uso di farmaci non consentiti per la attività di guida. A quel punto il soggetto potrebbe essere arrestato con l'accusa di "guida in stato di alterazione farmacologica."

UN ALTRO MOTIVO PER NON ASSUMERE FARMACI

Ci sono chiaramente molte domande senza risposta e anche alcuni potenziali rischi, nella adozione di prodotti farmaceutici contenenti microchip. Per alcuni i problemi legati alla privacy costituiranno il fattore più importante; dopotutto chi mai potrebbe voler comunicare al mondo di essere in cura?

La maggior parte dei lettori di Natural News sa che la cosa migliore è evitare i farmaci. Il fatto che saranno presto dotati di microchip è un altro buon motivo per approcciarsi ad un metodo più olistico nella cura della nostra salute.

Non scommettere la vita (e la privacy) sulle pillole di Big Pharma. Scegli uno stile di vita sano, basato sui nutrienti, gli alimenti biologici, lo esercizio fisico regolare, evitando cibi artificiali (sintetici), prodotti chimici, e molto probabilmente non avrai mai bisogno di farmaci per tutta la tua vita.

NOTA DI ANTICORPI: Tutto ciò dando per scontato che quelle descritte ufficialmente siano le uniche funzioni assolvibili dalle 'smart pill.' Chi è disposto a giurare sulla trasparenza di Big Pharma e dei poteri ad essa collegati, alzi la mano.

Articolo in lingua inglese, pubblicato sul sito Natural News
Link diretto all'articolo:

17 comments:

  1. soltanto un colluso in malafede ed al quanto ignorate in materia scientifica può pubblicare una simile idiozia

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  2. Ma la parte davvero eclatante riguardo questi farmaci microchippanti è che essi saranno utilizzati anche per assicurarsi che la gente assuma puntualmente le proprie medicine. Le compagnie farmaceutiche perdono miliardi di dollari l'anno (nelle loro menti) a causa dei pazienti che semplicemente dimenticano di prendere le loro pillole.

    Ecco, tra le vaccate di minchianticorpi questa è la peggiore (anche se fare una classifica è un'impresa titanica):

    1) COGLIONE, va' a dire 'ste cose a chi prende (ad es.) dei farmaci salvavita, che magari si dimentica di uno di questi e ci lascia le penne

    2) COGLIONE e due, se anche solo una persona perde la vita per una semplice dimenticanza e il farmaco costa (poniamo) 20 € a confezione, CHE COSA CAZZO CI GUADAGNEREBBE "BIG PHARMA"?

    ilpeyote una pianta grassa ha un QI da nobel rispetto al tuo COGLIONE e tre

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  3. "Ebbene, i materiali utilizzati nei condensatori e nelle batterie, che io sappia, sono tossici, e dunque sarebbe preferibile non ingerirli."

    E' curioso come queste persone sostengano ed enfatizzino l'ingestione di urina, argento, diossido di cloro e altre sostanze altamente tossiche e poi scrivano stupidaggini del genere senza conoscere assolutamente nulla dell'argomento in questione.

    A riprova, qualora ce ne fosse bisogno, che per loro le parole "ricercatore" e "indipendente", associate, sono sinonimo di "copiaincollatore" e "incompetente", sempre associate.

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  4. Qualcuno ha la pazienza di far notare a quel minus habens che gli acidi digestivi del nostro stomaco sono una delle sostanze più corrosive sul pianeta? Come cazzo fa quel microchip a restare integro nello stomaco?

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  5. @PalleQuadre, forse non saranno proprio una delle sostanze piu' corrosive sul pianeta, ma hanno comunque un pH da 1 a 3, che e' MOLTO MA MOLTO acido!
    Dubito anch'io che un chippino resti tale per molto tempo...

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  6. Tigre, più che altro... una volta comprate le medicine a Big Pharma andrebbe bene così: poi cosa vuoi che gliene importi se una volta vendute le medicine non sono più usate per dimenticanza.

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  7. Come cazzo fa quel microchip a restare integro nello stomaco?
    Beh, eforse basta incapsularlo...

    Ebbene, i materiali utilizzati nei condensatori e nelle batterie, che io sappia, sono tossici, e dunque sarebbe preferibile non ingerirli.

    Ma questi geni la cacca non la fanno?

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  8. Hai ragione anche tu, Rado. Però intendevo dire che se io "cliente" del farmaco X mi dimenticassi di prenderlo e crepassi dopo averne comprato (per dire) tre confezioni, avrei danneggiato 'sto cavolo di Big Pharma perché non comprerei più le altre 20 che mi sarebbero servite. Moltiplichiamo (sempre per dire) il mio caso per 1000 e vediamo se "converrebbe" ai luciferi delle case farmaceutiche il "ragionamento" demenziale dei complottisti.

    Voglio dire che il complotto che ci vorrebbe far morire tutti o quasi a causa - anche - delle cazzate propugnate da certi imbecilli non ha alcun senso.

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  9. Un applauso al nostro Anticorpi che ancora una volta fa una grandissima figura da "ricercatore esperto".... sì... ma a sparar cazzate...

    "Ebbene, i materiali utilizzati nei condensatori e nelle batterie, che io sappia, sono tossici, e dunque sarebbe preferibile non ingerirli."

    Hmmmm... vediamo un po'...

    La batteria per funzionare ha bisogno di un elettrolita....

    Cosa può fare da elettrolita?
    - Acido solforico
    - Acido cloridrico (presente nel nostro stomaco!)
    - Succo di limone
    - Aceto...

    E gli elettrodi?
    - Argento, lo propugnate spesso proprio voi come elemento adatto a cure senza controindicazioni
    - Ferro.... beh... questo poi è pure presente nel nostro corpo...


    Come sono fatti i condensatori?
    Beh... generalmente bastano due piastre di un qualunque conduttore separate da un isolante. Oppure potresti farli semplicemente "drogando" in modo "diverso" due aree adiacenti di un seminconduttore: intorno alla zona in cui si "affacciano" queste due aree si forma un piccolo condensatore...

    Perchè tu, invece, dai per scontato che il suddetto microchip sia PER FORZA ALIMENTATO DA UNA BATTERIA CON ELETTROLITA??? Ma anche lo fosse, la potenza richiesta da tale microchip sarebbe tale da farlo funzionare col succo di limone!!!!!!!

    La stessa cosa vale per il "condensatore": per te (o meglio... per quelli che hanno scritto l'articolo che tu hai scopiazzato senza avere almeno la decenza di fare due ricerche in croce...) il condensatore DEVE PER FORZA ESSERE ELETTROLITICO!

    Guarda che dai tempi dei pionieri dello studio sull'elettricità le cose sono andate un pochino avanti...

    Aggiungo anche questa...
    Io ingerisco la suddetta pillola con microchip e questa cerca di comunicare con l'esterno...

    Già... ma la poveraccia si trova DENTRO un conduttore (anche se non "idelae") e per poter comunicare con l'esterno deve sparare fuori un'onda abbastanza potente (il nostro corpo abbatterebbe il segnale)... per cui il "microchip" è nell'ordine della capocchia di uno spillo e la batteria per farlo comunicare con l'esterno è grossa come quella del tuo cellulare...
    La vedo grigia ad ingoiarla...
    (ok... ho un po' esagerato, ma è per far capire di che "dimensioni" stiamo parlando!).

    Quindi per fare "piccola" questa macchinetta devono fornire una batteria minuscola adatta allo scopo... quindi la potenza utilizzabile sarà ridicola. Col risultato che tutti gli "spioni" dovranno stare a pochi centimetri dal tuo corpo per riuscire a captare un eventuale saegnale.....
    DIREI CHE E' UN SISTEMA COMODISSIMO!
    A meno che non sia usato per scopi diagnostici...

    Quindi di queste una:

    - l'articolo è una boiata pazzesca
    - il microchip non funziona come state dicendo voi
    - entrambe le due affermazioni precedenti sono vere

    Jabba

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  10. Ci avevo pensato che potesse essere difficile comunicare con l'esterno, ma essendo ignorante in materia non ho detto nulla.

    Comunque a incapsulare il microchip lo si isola di più pure, o sbaglio?
    E comunque stando incapsulato come controlla l'andamento dell'organismo?

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  11. Tigre, per carità: se vogliamo qui siamo al Big Pharma che opererebbe come lo spacciatore di droga, l'unico commerciante che... vuole la morte del suo cliente.

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  12. Rado, zitto, per l'amor di dio: forniamo troppi spunti ai minchiacomplottisti, se ci leggono tra un po' (se non l'hanno già fatto) diranno che il cartello di Cali o di Medellin o Cosa Nostra o i talebani fanno parte di Big Pharma :)

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  13. riccardo (D.O.C.) said...
    ...Ma questi geni la cacca non la fanno?


    Oh sì...
    In luoghi come www.anticorpi.info/ecc. ecc.

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  14. Piccolo commento chiarificatore... forse.

    I suddetti "microchip" (in realta' delle sofisticate macchine, alcune dotate di telecamera, altre in futuro anche di manipolatori e dispenser di farmaci) sono incapsulati in una protezione plastica per a)ovviare ai problemi di corrosione nello stomaco e b) per essere piu' lisci e di conseguenza meno irritanti per il tratto digerente.
    Hanno una finestra trasparente dalla quale la telecamera riprende immagini del tratto intestinale dove si trova ma, dato che esso in genere e' "chiuso" fisiologicamente essendo vuoto e quando invece e' pieno la visibilita' e' alquanto limitata (e non domandatemi perche'... :D) prima dell'assunzione il soggetto viene sottoposto a digiuno, enteroclisma e successiva insufflazione di aria a bassa pressione o soluzione salina per espandere il tubo.
    Poi lo stesso soggetto indossa un ricevitore dotato di registratore al quale la capsula invia i dati e/o le immagini, apparato che poi viene opportunamente collegato ad un pc per lo scarico dei dati.

    Alla fine del tutto la caspula viene scaricata, integra, per vie naturali con un po' di sforzo.

    Ora pensare che questa operazione sia utilizzabile per scopi "spionistici" e' da emeriti coglioni.

    Saluti
    Michele

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  15. @Hanmar Ma poi lo sai quanto potrebbe interessare alla CIA sapere il pH della nostra pancia o l'architettura dei diverticoli del nostro intestino?

    E poi, se il pillolone della medicina che devo prendere contiene un microchip, chi mi impedisce di toglierlo?

    Però vedo anche dei lati positivi: Cara, ti sei ricordata di prendere la pillola oggi o stai tentando di fregarmi restando incinta ? - Bip, bip, bip...

    Basta, devo mettermi a lavorare. Buon sabato a tutti.


    Invece non riesco a vedere l'utilità di

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  16. Oppure potresti farli semplicemente "drogando" in modo "diverso" due aree adiacenti di un seminconduttore:

    Jabba se il corrado ti legge adesso, ci prova subito a drogarsi in modo diverso come si fa con i semiconduttori :D

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  17. Qualcuno sa com'è andata la manifestazione dei paranoici sciacomicari?

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